LE TERAPIE E GLI EFFETTI COLLATERALI: I CAPELLI
Inviato: ven 30 gen 2015, 18:22
Devo essere onesto, mi è capitato di trovarmi sovrappensiero davanti allo specchio e domandarmi se fossi proprio io, però sono attimi, flash. La caduta dei capelli (e dei peli in generale) è solo un possibile effetto collaterale delle terapie ma è anche il primo al quale si pensa quando ci viene diagnosticata la malattia.
La perdita di capelli ha un impatto pesante sul nostro aspetto fisico perché è un cambio molto repentino e visibile ma, in base alla mia esperienza, gli altri ci accettano con il nuovo aspetto molto più rapidamente di quanto facciamo noi stessi. Ormai, ad esempio, i miei figli non si stupiscono più se ho i capelli o meno (ci si abitua), ma vivono male i momenti in cui non sono a casa perché sono in ospedale (non ci si abitua).
La prima cosa che vorrei sottolineare con forza è che comunque parliamo di effetti transitori, reversibili. Purtroppo la malattia è in grado di lasciarti anche segni permanenti. Il mio braccio sinistro e la mia mano sinistra, ad esempio, non funzionano più come funzionavano prima della malattia e, quando recentemente mi hanno steso sul letto operatorio per la seconda operazione, mirata a decomprimere il midollo spinale, mi sono chiesto se al risveglio sarei stato paralizzato dal busto in giù oppure no. Ogni giorno che avverto un nuovo formicolio o mi accorgo di una zona che perde sensibilità, mi chiedo se tornerò come prima e so che, probabilmente, la risposta è un amaro NO. Di fronte a cambiamenti permanenti e invalidanti, credo che la forza per affrontare un effetto transitorio come la perdita di capelli si riesca a trovare.
La reazione ad un tumore è strana, alcuni se ne vergognano, come fosse una colpa. Ovviamente la calvizie è una specie di “spia” che rivela agli altri la nostra malattia: e allora?
Frequentando in modo abbastanza assiduo gli ambienti ospedalieri, ho avuto modo di incrociare lo sguardo di tante persone, malate e non malate. Un giorno ho incrociato lo sguardo fiero di una donna, senza capelli, stava combattendo, come me, e si capiva che ne andava fiera. Avrei voluto abbracciarla e dirle che anche io stavo combattendo come lei; come quando due motociclisti si incrociano e si salutano con le dita a V: siamo entrambi motociclisti, siamo speciali! E’ stato allora che ho pensato di creare per me stesso alcune magliette e felpe: volevo che, alla persona che avrebbe incrociato il mio sguardo e che magari come fanno in tanti si fosse trovata ad abbassare gli occhi in uno strano atteggiamento di pudore o pietà, venisse trasmesso il messaggio “non abbassare gli occhi, sorridimi! Hai di fronte a te una persona con le palle e che sta combattendo! Non sentire dispiacere o pietà, TIFA per me!”
Questa è la mia esperienza e, parlando di reazioni psicologiche rispetto a cambiamenti fisici, sono cosciente che non possa corrispondere ad alcuna regola: per una donna, ad esempio, è più pesante perché i capelli sono associati alla femminilità; per un uomo, invece, ormai la testa pelata va di moda … peccato che insieme ai capelli cadano anche le sopracciglia e che il sopracciglio disegnato non sia il massimo della mascolinità! Emoticon smile
Inoltre bisogna tenere conto che non tutte le terapie hanno un effetto alopecizzante (caduta dei capelli).
Dalla prima diagnosi ad oggi, ho dovuto fare diversi cicli di terapie e mi sono trovato a perdere i capelli per tre volte. Ormai conosco bene i prodromi e quanto accade fisicamente: inizialmente si avverte una certa ipersensibilità della cute e poi, in quantità sempre maggiore iniziano a staccarsi i capelli, prima singolarmente e poi a ciuffi.
Ma ho anche potuto verificare che ricrescono, che la calvizie è uno stato transitorio. La maggior parte delle persone, come è accaduto anche a me, denota anche un miglioramento della qualità dei capelli, un volta ricresciuti.
Per affrontare questo effetto collaterale, io ho seguito i consigli della psicologa che mi aiuta nella mia lotta e mi sono trovato bene: dopo il primo ciclo di chemioterapia ho tagliato i capelli molto corti; ho iniziato ad osservare attentamente il numero di capelli trovati la mattina sul cuscino o persi ad ogni shampoo; quando l’idea di avere la testa a chiazze è stata peggiore dell’idea di rasarmi a zero, mi sono fatto rasare.
Un abbraccio a tutti
Pubblicato anche sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/Mi-baste ... 6250453033
La perdita di capelli ha un impatto pesante sul nostro aspetto fisico perché è un cambio molto repentino e visibile ma, in base alla mia esperienza, gli altri ci accettano con il nuovo aspetto molto più rapidamente di quanto facciamo noi stessi. Ormai, ad esempio, i miei figli non si stupiscono più se ho i capelli o meno (ci si abitua), ma vivono male i momenti in cui non sono a casa perché sono in ospedale (non ci si abitua).
La prima cosa che vorrei sottolineare con forza è che comunque parliamo di effetti transitori, reversibili. Purtroppo la malattia è in grado di lasciarti anche segni permanenti. Il mio braccio sinistro e la mia mano sinistra, ad esempio, non funzionano più come funzionavano prima della malattia e, quando recentemente mi hanno steso sul letto operatorio per la seconda operazione, mirata a decomprimere il midollo spinale, mi sono chiesto se al risveglio sarei stato paralizzato dal busto in giù oppure no. Ogni giorno che avverto un nuovo formicolio o mi accorgo di una zona che perde sensibilità, mi chiedo se tornerò come prima e so che, probabilmente, la risposta è un amaro NO. Di fronte a cambiamenti permanenti e invalidanti, credo che la forza per affrontare un effetto transitorio come la perdita di capelli si riesca a trovare.
La reazione ad un tumore è strana, alcuni se ne vergognano, come fosse una colpa. Ovviamente la calvizie è una specie di “spia” che rivela agli altri la nostra malattia: e allora?
Frequentando in modo abbastanza assiduo gli ambienti ospedalieri, ho avuto modo di incrociare lo sguardo di tante persone, malate e non malate. Un giorno ho incrociato lo sguardo fiero di una donna, senza capelli, stava combattendo, come me, e si capiva che ne andava fiera. Avrei voluto abbracciarla e dirle che anche io stavo combattendo come lei; come quando due motociclisti si incrociano e si salutano con le dita a V: siamo entrambi motociclisti, siamo speciali! E’ stato allora che ho pensato di creare per me stesso alcune magliette e felpe: volevo che, alla persona che avrebbe incrociato il mio sguardo e che magari come fanno in tanti si fosse trovata ad abbassare gli occhi in uno strano atteggiamento di pudore o pietà, venisse trasmesso il messaggio “non abbassare gli occhi, sorridimi! Hai di fronte a te una persona con le palle e che sta combattendo! Non sentire dispiacere o pietà, TIFA per me!”
Questa è la mia esperienza e, parlando di reazioni psicologiche rispetto a cambiamenti fisici, sono cosciente che non possa corrispondere ad alcuna regola: per una donna, ad esempio, è più pesante perché i capelli sono associati alla femminilità; per un uomo, invece, ormai la testa pelata va di moda … peccato che insieme ai capelli cadano anche le sopracciglia e che il sopracciglio disegnato non sia il massimo della mascolinità! Emoticon smile
Inoltre bisogna tenere conto che non tutte le terapie hanno un effetto alopecizzante (caduta dei capelli).
Dalla prima diagnosi ad oggi, ho dovuto fare diversi cicli di terapie e mi sono trovato a perdere i capelli per tre volte. Ormai conosco bene i prodromi e quanto accade fisicamente: inizialmente si avverte una certa ipersensibilità della cute e poi, in quantità sempre maggiore iniziano a staccarsi i capelli, prima singolarmente e poi a ciuffi.
Ma ho anche potuto verificare che ricrescono, che la calvizie è uno stato transitorio. La maggior parte delle persone, come è accaduto anche a me, denota anche un miglioramento della qualità dei capelli, un volta ricresciuti.
Per affrontare questo effetto collaterale, io ho seguito i consigli della psicologa che mi aiuta nella mia lotta e mi sono trovato bene: dopo il primo ciclo di chemioterapia ho tagliato i capelli molto corti; ho iniziato ad osservare attentamente il numero di capelli trovati la mattina sul cuscino o persi ad ogni shampoo; quando l’idea di avere la testa a chiazze è stata peggiore dell’idea di rasarmi a zero, mi sono fatto rasare.
Un abbraccio a tutti
Pubblicato anche sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/Mi-baste ... 6250453033