Il terrore di doversi arrendere
Inviato: gio 26 mar 2015, 2:35
Ciao a tutti, mi chiamo Stefania e da più di un anno sto vivendo un incubo insieme alla mia famiglia. A dicembre 2013 viene diagnosticato a mio papà un tumore al colon diverse metastasi epatiche. A gennaio 2014 il primo intervento e da marzo chemio; a giugno il secondo intervento sul fegato x le residue 3 metastasi, poi di nuovo chemio fino a ottobre. A febbraio, dopo aver respirato 3 mesi di serenità la tac evidenzia un nuovo secondarismo epatico nel margine di reseziome precedente intervento. Il 9 marzo ceus e conferma della metastasi. Programma: nuova chemio e poi intervento. Ieri il risultato della risonanza del 20 marzo: conferma metastasi piu nuova formazione che ostruisce le principali vie biliari del lobo sx. Transaminasi alte e domani non può iniziare la chemio.
Non posso distogliere il pensiero da lui e dalla sua paura che immagino lo possa paralizzare. Non riesco a chiudere occhio al pensiero terrificante che ci sono situazioni e ostacoli insuperabili…
Sono sposata e ho una bimba di 4 anni innamorata del suo unico nonno che le ha costruito giocattoli, le fa fare giochi "pericolosi" ed è sempre pronto per un gioco con lei. Non so passare questa notte dal l'angoscia che mi attanaglia.
Domani vado con i miei a sentire oncologo e chirurgo, spero ci diano ancora speranze...
Non mi consola la sua età, 66 anni, troppo pochi comunque per rassegnarsi, eppure ho un marito di 37 anni che ha perso il suo papà di 39 anni quando lui ne aveva 9.
Che vita dura e che prove incredibili per tutti, prima di tutto per chi si ammala.
Cerco di pensare che il nostro amore vincerà la prova ma la paura diventa terrore puro. La notte è troppo lunga e il giorno così pesante…
Scusate lo sfogo, dovevo condividere con voi la mia esperienza perché siete gli unici a poter capire.
Vi leggo e conosco qualche vostra esperienza, ho una stima immensa x chi ha dovuto sopravvivere al dolore del distacco e dell'impotenza di fronte alla sofferenza di chi ama. Siamo uniti in questa forza e prego che si possa trovare una cura efficace x qs malattie, nel tempo in cui l'uomo può quasi ogni cosa…e invece deve ancora arrendersi a volte.
Un abbraccio a tutti e ciascuno.
Stefy
Non posso distogliere il pensiero da lui e dalla sua paura che immagino lo possa paralizzare. Non riesco a chiudere occhio al pensiero terrificante che ci sono situazioni e ostacoli insuperabili…
Sono sposata e ho una bimba di 4 anni innamorata del suo unico nonno che le ha costruito giocattoli, le fa fare giochi "pericolosi" ed è sempre pronto per un gioco con lei. Non so passare questa notte dal l'angoscia che mi attanaglia.
Domani vado con i miei a sentire oncologo e chirurgo, spero ci diano ancora speranze...
Non mi consola la sua età, 66 anni, troppo pochi comunque per rassegnarsi, eppure ho un marito di 37 anni che ha perso il suo papà di 39 anni quando lui ne aveva 9.
Che vita dura e che prove incredibili per tutti, prima di tutto per chi si ammala.
Cerco di pensare che il nostro amore vincerà la prova ma la paura diventa terrore puro. La notte è troppo lunga e il giorno così pesante…
Scusate lo sfogo, dovevo condividere con voi la mia esperienza perché siete gli unici a poter capire.
Vi leggo e conosco qualche vostra esperienza, ho una stima immensa x chi ha dovuto sopravvivere al dolore del distacco e dell'impotenza di fronte alla sofferenza di chi ama. Siamo uniti in questa forza e prego che si possa trovare una cura efficace x qs malattie, nel tempo in cui l'uomo può quasi ogni cosa…e invece deve ancora arrendersi a volte.
Un abbraccio a tutti e ciascuno.
Stefy