Aimac - Forum sul tumore

Non ho praticamente più scritto da quando Marco a maggio scorso è morto. Dovevo staccarmi da ogni cosa legava a l’inferno cancro… e forse per un po’ di tempo a giorni alterni ce l’ho fatta grazie soprattutto a mia moglie e mio figlio.
Una delle ultime cose che scrissi fu che ero certo che il male sarebbe prima o poi tornato a colpire… ne ero sicuro, me lo sentivo dentro… beh come in ogni film che si rispetti la sorpresa è stata ben al di sopra delle aspettative. Non solo è tornato, ma è tornato identico nel papà di Marco, mio zio ha lo stesso tumore del figlio a neanche un anno dalla sua morte. Mio zio che è il fratello gemello di mio babbo.
Ormai è certo nella mia famiglia la bestia è di casa e come sapevamo essere a rischio i figli di Marco ora sappiamo anche che mio babbo, io e mio figlio siamo a rischio. Non vuol dire che è sicuro che ci ammaleremo di uno dei peggiori tumori che esistono, vuol dire che è molto più probabile rispetto a chi non ha famigliari con questo tumore… ma solo questo pensiero mi sta annientando. Ho bisogno di un aiuto e ho già deciso di andare da uno psicologo o meglio psiconcologo, perché la mia oggi non è più vita degna di essere vissuta.
Ora abbiamo la risposta certa del perché Marco a soli 37anni si è ammalato, era scritto nel suo Dna, come è scritto in quello del suo babbo e probabilmente nel mio babbo e in me…, è lì, sta scritto, il sentiero è tracciato, serve solo la molla per prenderlo… nel caso di mio zio sono certo è stato l’immenso dolore per la perdita del figlio, nel caso di marco di penso sia stato il fumo e una dieta spericolata che ha fatto… però di fatto lui è già dentro di noi e aspetta solo il momento migliore per uscire e distruggere tutto!!!
Non ho più forza, non ho più voglia, a neanche 40 anni e pur essendo per ora ancora in salute, il cancro mi ha già ucciso…
La vita non è più vita

Luca, mi si stringe il cuore a risponderti, volevo staccare un po'... Ma di fronte a tali notizie va il mio abbraccio a te e i tuoi cari. Il pediatra di mio figlio, appena avuta la certezza del carcinoma (Paolo ha avuto un IPMN alla testa del pancreas la cui coda si è cancerizzata sull'arteria epatica) gli ha fatto fare sia eco addome che risonanza, non per cercare qualcosa ma per avere precedenti morfologici. Ciò per potere confrontare i vari controlli che dovrà fare per cautela durante la crescita e la sua vita. Lo so che non è certa né l'ereditarietà né la familiarità, e i pareri sono discordanti, ma i medici consigliano controlli più stretti in presenza di casi multipli in famiglia ed in linea diretta. A Paolo in prima diagnosi fu scambiato per pancreatite cronica genetica, poi IPMN e poi il carcinoma, ma per quanti esami abbia fatto, solo la diretta visione e sensibilità delle mani del chirurgo (duodenocefalopancreasectomia trasformata a 3/4 dell'intervento in laparotomia esplorativa) hanno potuto evidenziare la localizzazione del male. Per dire..... Malattia, come ben sai, difficilissima da diagnosticare. Quindi, controlli si, ma per quanto sia tremendamente difficile, e detto da me in questo momento, in lacrime continue, suona ridicolo, non facciamoci piegare dal bastardo. Ti abbraccio Monica

Grazie. Ti abbraccio forte!!!
Stacca pure, fai solo bene... volevo darmi la notizia, perchè vi considero di famiglia, ma a parte questo voglio soltanto andare con la mente più lontano possibile da quest'inferno, voglio vivere finchè la salute me lo consentirà come qualche anno fa, quando il cancro per me non esisteva e progettavo il mio futuro... ora non riesco a progettare nulla se non quello che devo fare domani pe rle necessità pratiche della vita. Questa non è vita, e io voglio tornare a vivere!!! Vi abbraccio tutti, vi voglio bene. Dobbiamo essere comunque più forti, ci dobbiamo almeno provare, per questo ho deciso di farmi aiutare, perchè oggi io non sono forte.
Luca

Luca mi dispiace. Come Moni, anche mio figlio ha più possibilità di sviluppare il cancro, nella stessa maledetta forma che ha ucciso mio marito. Immagino come tu possa sentirti e se devo essere sincera, credo che la vita come la conoscevamo prima del cancro non tornerà più, ma forse possiamo tentare di viverla comunque, in modo diverso, senza farci annientare dalla paura, dico forse, perché ci sto provando anch'io, proprio come te.
Erika

Luca... oggi giorno è possibile sapere se si è a rischio. A milano fanno screening. Mio padre non c'è più e appena potrò mi rechero' li per farlo. Prima di ammalarsi è possibile combattere gia e Prevenire. È un consiglio se puoi fai una scappatina. Ti abbraccio

Caro Luca, ricordo molto bene la tua storia e i tuoi incitamenti a dirmi di continuare a correre visto che mi aiutava un po' durante la malattia del mio papà.

Mi dispiace davvero e dirti che ti sono vicina. Un caro abbraccio