Microcitoma in evoluzione
Inviato: mar 2 giu 2015, 16:57
Ciao a tutti,
penso di aver letto tutti i thread inerenti microcitoma di questo forum.
Mia padre ha scoperto quelo "alieno" a marzo dello scorso ano, grazie ad una polmonite.
Al pronto soccorso l'hanno spedito a fare una biopsia. Il referto parlava chiaramente di microcitoma.
Essendo ancora localizzato, abbiamo iniziato la terapia di primo livello: 6 cicli di chemio, 25 radio nella prossimità del mediastino + le 10 preventive all'encefalo. Di tutte le "cure", quelle all'encefalo lo hanno debilitato per qualche mese, ma da TAC l'alieno sembrava si era ridotto alla capocchia di uno spillo.
Ad aprile di quest'anno, la TAC+ PET hanno evidenziato che l'alieno è ricomparso e si è evoluto producendo metastasi nelle ossa.
Per sopportare il dolore alla schiena ha iniziato a prendere antidolorifici (tachipirina e poi tachidol).
Fortunatamente mio padre non ha ancora capito che il male si è evoluto. E lotta come sempre.
Abbiamo iniziato i nuovi cicli di chemioterapia e ieri ha concluso il primo della nuova fase.
Io non riesco a darmi pace. Non pensavo che fosse così veloce a creare metastasi.
Sono io che lo porto a fare terapie ed analisi, a parlare con i medici ed a passare le visite.
L'anno scorso avevo più speranza. Ora mi sento impotente.
Ho letto, ho cercato di capire quanta aspettativa di vita possa avere. Non ho il coraggio di chiederelo davanti al medico, con lui vicino a me. E probabilmente non ho il coraggio di chiederlo anche senza di lui. non riesco a darmi pace.
la mia famiglia non sa ancora che è andato in metastasi. E sono combattuto nel capire se dirlo o no.
So che mia madre, pessimistica com'è di natura, peggiorerebbe la situazione.
A volte vorrei urlare o piangere, ma non ci riesco. Non riesco a capire tutto questo. Non riesco a capirne il perchè.
Ho letto, come penso che hanno fatto tutti, di diverse terapie da affiancare come "il veleno dello scorpione blu" o il metodo Di Bella.
Non so se sono cialtronerie o se hanno senso e vale la pena di metterele in atto.
Scusate lo sfogo
penso di aver letto tutti i thread inerenti microcitoma di questo forum.
Mia padre ha scoperto quelo "alieno" a marzo dello scorso ano, grazie ad una polmonite.
Al pronto soccorso l'hanno spedito a fare una biopsia. Il referto parlava chiaramente di microcitoma.
Essendo ancora localizzato, abbiamo iniziato la terapia di primo livello: 6 cicli di chemio, 25 radio nella prossimità del mediastino + le 10 preventive all'encefalo. Di tutte le "cure", quelle all'encefalo lo hanno debilitato per qualche mese, ma da TAC l'alieno sembrava si era ridotto alla capocchia di uno spillo.
Ad aprile di quest'anno, la TAC+ PET hanno evidenziato che l'alieno è ricomparso e si è evoluto producendo metastasi nelle ossa.
Per sopportare il dolore alla schiena ha iniziato a prendere antidolorifici (tachipirina e poi tachidol).
Fortunatamente mio padre non ha ancora capito che il male si è evoluto. E lotta come sempre.
Abbiamo iniziato i nuovi cicli di chemioterapia e ieri ha concluso il primo della nuova fase.
Io non riesco a darmi pace. Non pensavo che fosse così veloce a creare metastasi.
Sono io che lo porto a fare terapie ed analisi, a parlare con i medici ed a passare le visite.
L'anno scorso avevo più speranza. Ora mi sento impotente.
Ho letto, ho cercato di capire quanta aspettativa di vita possa avere. Non ho il coraggio di chiederelo davanti al medico, con lui vicino a me. E probabilmente non ho il coraggio di chiederlo anche senza di lui. non riesco a darmi pace.
la mia famiglia non sa ancora che è andato in metastasi. E sono combattuto nel capire se dirlo o no.
So che mia madre, pessimistica com'è di natura, peggiorerebbe la situazione.
A volte vorrei urlare o piangere, ma non ci riesco. Non riesco a capire tutto questo. Non riesco a capirne il perchè.
Ho letto, come penso che hanno fatto tutti, di diverse terapie da affiancare come "il veleno dello scorpione blu" o il metodo Di Bella.
Non so se sono cialtronerie o se hanno senso e vale la pena di metterele in atto.
Scusate lo sfogo