Avvicinarsi sempre più alla realtà delle cose
Inviato: mar 9 giu 2015, 11:26
Ciao a tutti, sono Zimmer iscritta al forum dalla scorsa estate quando diagnosticarono un tumore inoperabile a mia madre e mi dissero che non ci sarebbero state speranze. Ho sempre scritto nella sezione tumori al polmone ma oggi ho deciso di farlo qui perchè sento il bisogno di confrontarmi con chi ha passato o sta passando questa fase della malattia come persona che accompagna e sostiene il malato in questo difficile persorso.
Io come ho già scritto sono mamma di due bambini, ho un grande marito che mi aiuta e sostiene sempre ma sono figlia unica e tutto il carico è sulle mie spalle. Mio padre purtroppo è affetto da 18 anni da una grave malattia invalidante e questo complica molto la situazione. Quando all'inizio ho saputo della grave malattia della mamma ero spaventata per il futuro della mia famiglia, ed ero disperata perchè nonostante i miei 43 anni avevo capito di non essere pronta per una perdita simile. Piangevo spesso, non dormivo la notte e non riuscivo a mangiare. Poi piano piano mi sono ripresa, grazie ai miei figli e a mia madre che mi ha trasmesso la forza per andare avanti.
Adesso la situazione è peggiorata, l'ultima chemio fatta non ha avuto l'esito sperato. Mamma è molto debilitata e prova tanto dolore. L'oncologo le ha proposto una nuova chemio che dovrebbe iniziare domani ma nel frattempo l'ha inserita nel programma della terapia del dolore ed è proprio di questo di cui vorrei parlare.
Ieri mi ha contattata l'infermiera che prenderà in carico la mamma. Al telefono mi è sembrata una persona dolcissima che mi ha spiegato tante cose utili per far stare meglio la mamma e mi ha fatto ben capire che il suo obbiettivo principale sarà ascoltare le esigenze della mamma qualsiasi esse saranno. Poi subentrerò io che separatamente da mia madre farò degli incontri per aiutare lo staff a seguire mia madre fino alla fine del suo percorso. Mi è stato dato un numero di cellulare che da ora in poi potrò contattare in qualsiasi momento per ogni necessità. Sono stata forte per tutta la durata della telefonata, cercando di essere il più possibile collaborativa, ma quando ho riagganciato il telefono e ho rielaborato tutto mi sono resa conto esattamente del significato delle parole usate dall'infermiera e ho avuto la consapevolezza che è proprio vero che la perderò. Questo duro anno dopo la diagnosi mi ha fatto capire quanto amore provo per tutte le persone a me care e proprio per questo motivo continuo a non essere pronta..... Grazie in anticipo a chi vorrà chiaccherare un pò con me. Zimmer
Io come ho già scritto sono mamma di due bambini, ho un grande marito che mi aiuta e sostiene sempre ma sono figlia unica e tutto il carico è sulle mie spalle. Mio padre purtroppo è affetto da 18 anni da una grave malattia invalidante e questo complica molto la situazione. Quando all'inizio ho saputo della grave malattia della mamma ero spaventata per il futuro della mia famiglia, ed ero disperata perchè nonostante i miei 43 anni avevo capito di non essere pronta per una perdita simile. Piangevo spesso, non dormivo la notte e non riuscivo a mangiare. Poi piano piano mi sono ripresa, grazie ai miei figli e a mia madre che mi ha trasmesso la forza per andare avanti.
Adesso la situazione è peggiorata, l'ultima chemio fatta non ha avuto l'esito sperato. Mamma è molto debilitata e prova tanto dolore. L'oncologo le ha proposto una nuova chemio che dovrebbe iniziare domani ma nel frattempo l'ha inserita nel programma della terapia del dolore ed è proprio di questo di cui vorrei parlare.
Ieri mi ha contattata l'infermiera che prenderà in carico la mamma. Al telefono mi è sembrata una persona dolcissima che mi ha spiegato tante cose utili per far stare meglio la mamma e mi ha fatto ben capire che il suo obbiettivo principale sarà ascoltare le esigenze della mamma qualsiasi esse saranno. Poi subentrerò io che separatamente da mia madre farò degli incontri per aiutare lo staff a seguire mia madre fino alla fine del suo percorso. Mi è stato dato un numero di cellulare che da ora in poi potrò contattare in qualsiasi momento per ogni necessità. Sono stata forte per tutta la durata della telefonata, cercando di essere il più possibile collaborativa, ma quando ho riagganciato il telefono e ho rielaborato tutto mi sono resa conto esattamente del significato delle parole usate dall'infermiera e ho avuto la consapevolezza che è proprio vero che la perderò. Questo duro anno dopo la diagnosi mi ha fatto capire quanto amore provo per tutte le persone a me care e proprio per questo motivo continuo a non essere pronta..... Grazie in anticipo a chi vorrà chiaccherare un pò con me. Zimmer