L'esperienza personale è soggettiva e quindi non adattabile per un consiglio generico.sgrausina ha scritto:ciao a tutti,
finalmente è arrivato l'esito della biopsia fatta a papà ( 61 anni appena compiuti )
psa al momento del ricovero 4,8
biopsie prostatiche 12: tra lobo dx - sx - e su nodulo prostatico
diagnosi: microfocolaio dm mm 1, di adenocarcinoma a piccole ghiandole, con atipia cellulare di lieve entità, grado 5 ( 3 + 2 ) di gleason. n 1 frammento interessato su 6.
microfocolaio dm mm 1 di iperplasia acinare atipica in fibroadenoleiomiomatosi
frammenti di prostata con aspetti di iperplasia adenomatosa
34BE12 negativa nel focolaio lesionale del campione 1. non valutabile nel campione due e coerente nel campione 3.
il medico dice che si tratta di un tumore a basso rischio e può essere trattato con intento curativo.
visto le caratteristiche del tumore dice che potrebbe essere idoneo a una sorveglianza attiva ripetendo il psa tra due mesi.
dice che le altre possibilità sono l'intervento, la radioterapia. non ci consiglia assolutamente la terapia ormonale visto il passato di tumore al fegato di papà.
chiedo quindi a voi cosa ne pensate.. e cosa " mi consigliate "..
noi veniamo da un male " peggiore " ( tumore al fegato )... lo metto tra virgolette non per sminuire il tumore alla prostata ( lungi da me ) ma solo perchè abbiamo vissuto davvero ma davvero di peggio... per noi questa non è una passeggiata, anzi nelle nostre orecchie e nella nostra mente continua a gironzolare il pensiero << perchè ancora a lui? perchè un'altra prova? >> ma alla fine pensiamo sempre che c'è di peggio.. pensiamo ai tanti amici che ci hanno lasciato per un tumore al colon, per un fegato nuovo non arrivato, per una leucemia fulminante... e allora alziamo la testa e lottiamo anche contro questo.. lottiamo per noi, e lottiamo per loro.... e ringraziamo ancora una volta per aver la possibilità di poter lottare.
chiedo quindi a voi amici... voi che conoscete questo tipo di male più di me, cosa mi consigliate?
un caro abbraccio..
Sgrà!
La mia è stata disastrosa è se potessi tornare indietro farei senz'altro la sorveglianza attiva.
Ma decidere è sempre difficile. Il chirurgo consiglia l'intervento, il radioterapista la radio o la brachiterapia, l'epidemiologo la sorfeglianza attiva. Tutte le opzioni sono scientificamente valide e ognuno deve decidere personalmente.
Tuttavia il dire "rifacciamo il PSA fra 2 mesi e poi vediamo" non è di alcuna utilità: fra due mesi siamo daccapo. Io impiegherei piuttosto questo lasso di tempo per prendere una decisione ragionata e non sulla spinta emotiva.
Il progetto italiano per la sorveglianza attiva è questo http://www.siuro.it/it/pagina/studio-mu ... r-research
Quanto alla dieta non mi pronuncio. Sicuramente una dieta di tipo "orientale" povera di carne/grassi animali e soprattutto latticini è utile nel prevenire il cancro alla prostata ( i dati epidemiologici lo confermano). Interessante lettura è il China Study http://www.tecnichenuove.com/the-china-study.html e tutti i gruppi vegani danno grande risalto a questi dati...ma evidenze scientifiche che la dieta possa far regredire il tumore una volta instaurato non ce ne sono o sono solo sporadiche.