Tumore alla prostata
- Blade_Runner
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Re: Tumore alla prostata
Ti rispondo al volo, purtroppo dalla Campania che è distante troppo: mai sentito parlare di confezioni mutabili, ho acquistato all'inizio le precaricate poi da quando riesco a gestire più o meno bene le confezioni a doppio componente da iniettare con siringa a parte e ago speciale compro appunto quelle. Ricordo che in questo Forum molto tempo fa si discusse riguardo la mutabilità e mi sembra di capire che sia un fatto regionale ma non è questo l'argomento di cui parlare.
A parte quanto sopra qui a Napoli non è quasi mai mancato, solo una volta trovai qualche difficoltà ma dipendeva a detta della farmacista dal fatto che avevano scelto di servirsi da un solo magazzino anziché i soliti due. Quindi da due anni che ne faccio uso posso dire che non è mai mancato.
A parte quanto sopra qui a Napoli non è quasi mai mancato, solo una volta trovai qualche difficoltà ma dipendeva a detta della farmacista dal fatto che avevano scelto di servirsi da un solo magazzino anziché i soliti due. Quindi da due anni che ne faccio uso posso dire che non è mai mancato.
Ultima modifica di Blade_Runner il dom 11 ott 2015, 10:57, modificato 1 volta in totale.
I vecchi sogni erano dei bei sogni, non si sono avverati ma sono contento di averli coltivati
Re: Tumore alla prostata
Ciao Blade, grazie di cuore.
Cosa sono le prevaricate?
Da noi è mutuabile un solo tipo di confezione che è da 10mg con il secco a se stante ed ha una siringa in cui si trova il liquido da aggiungere al secco, per ottenere la soluzionere da iniettare.
Mi scuso per aver precedentemente scritto a questo proposito una fesseria che ora ho corretto.
Ogni confezione ha una sola dose, per ogni ricetta si possono avere due confezioni, quindi ogni due settimane si va dal medico e si risparmiano 24 E.
Purtroppo questa attuale non reperibilità del farmaco mi sta creando problemi enormi; spero di avere presto altre info da regioni vicine
Cosa sono le prevaricate?
Da noi è mutuabile un solo tipo di confezione che è da 10mg con il secco a se stante ed ha una siringa in cui si trova il liquido da aggiungere al secco, per ottenere la soluzionere da iniettare.
Mi scuso per aver precedentemente scritto a questo proposito una fesseria che ora ho corretto.
Ogni confezione ha una sola dose, per ogni ricetta si possono avere due confezioni, quindi ogni due settimane si va dal medico e si risparmiano 24 E.
Purtroppo questa attuale non reperibilità del farmaco mi sta creando problemi enormi; spero di avere presto altre info da regioni vicine
Ultima modifica di pallino il dom 11 ott 2015, 14:07, modificato 1 volta in totale.
- Blade_Runner
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Re: Tumore alla prostata
Scusa... adesso ho corretto il post, intendevo dire le precaricate, quelle che hanno il solvente nella siringa come dici appunto tu. Inoltre ho avuto la fortuna di avere trovato una cara amica in farmacia e finalmente non devo andare ogni due per tre dal medico per la ricetta che è comunque obbligatoria, le mando un messaggio quando sta per finire la confezione in mio possesso, lei la ordina e quando arriva mi avvisa. Uso le confezioni da cinque dosi, 5 fiale + 5 di farmaco.
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Re: Tumore alla prostata
Grazie ancora, ora vediamo se arrivano altre testimonianze
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Re: Tumore alla prostata
descrivo il caso di mio padre 63 anni
tumore prostata gleason 4+4 psa pre intervento 20
asportazione prostata esame istiologico pt3a vescicole indenni 5 linfonodi indenni margini chirurgici negativi
oggi ad un mese dell interveno il psa non risulta azzerato ma 0,4
consigli opinioni considerazioni sono bene accette
tumore prostata gleason 4+4 psa pre intervento 20
asportazione prostata esame istiologico pt3a vescicole indenni 5 linfonodi indenni margini chirurgici negativi
oggi ad un mese dell interveno il psa non risulta azzerato ma 0,4
consigli opinioni considerazioni sono bene accette
Re: Tumore alla prostata
Ciao a tutti. Non so se è qui che posso raccontare la mia triste esperienza.Per errore medico, non diagnosticato cancro alla prostata. Persistendo i sintomi, visita con altro urologo, biopsia conseguente e diagnosi di carcinoma avanzato. Operato a febbr 2013. gleason 8 margine chirurgico positivo e metastasi linfonodale. Niente male.
Quindi ormonoterapia e radioterapia. A dicembre 2014 diagnosi di carcinoma vescicale a quel che pare dovuto alla radioterapia, anch'esso di alto grado ma non infiltrante per fortuna. Due turb. A luglio 2015 altra turb x stenosi dovuta sempre alle conseguenze della radioterapia. Diagnosi di cistite attinica (cronica) cioè procurata dalla radioterapia e sembra dalla mitomicina durante il ricovero x operaz alla vescica. In pratica, la mitomicina è un farmaco fortemente infiammante(x prevenire ricadute ed estirpare eventuali rimasugli di carcinoma) sulla carne viva in vescica trattata radiologicamente: svista dei medici?non sarebbe bastato fare cistoscopie ravvicinate nel tempo? fatto sta che da quel momento sono precipitato all'inferno: dolori atroci, sanguinamenti, incontinenza aggravata e via dicendo. In aggiunta, altra cistite: incrostata(cronica) sempre dovuta alla radioterapia.Adesso l'incontinenza è pressochè totale. Dopo intervento robotico alla prostata pochi problemi, adesso è un disastro.faccio instillazioni di acido ialuronico a pagamento perchè la mutua non le passa, con scarsi risultati. Qualcun altro si è trovato nella mia situazione? essendo la mia situazione invalidante mi chiedo se non è meglio, come suggeritomi da un urologo, asportare la vescica? la qualità della mia vita adesso è terribile. pensare pero' ai "sacchetti" mi fa stare ulteriormente male.qualcuno c'è già' passato? come si trova? Grazie a chi mi risponderà. Postero' questa mia anche nel forum del cancro alla vescica.
Gli esami del psa e la cistoscopia sono tranquillizzanti, io pero' sto male ed essere incontinente alla mia età (62 anni) non è facile da accettare.
Quindi ormonoterapia e radioterapia. A dicembre 2014 diagnosi di carcinoma vescicale a quel che pare dovuto alla radioterapia, anch'esso di alto grado ma non infiltrante per fortuna. Due turb. A luglio 2015 altra turb x stenosi dovuta sempre alle conseguenze della radioterapia. Diagnosi di cistite attinica (cronica) cioè procurata dalla radioterapia e sembra dalla mitomicina durante il ricovero x operaz alla vescica. In pratica, la mitomicina è un farmaco fortemente infiammante(x prevenire ricadute ed estirpare eventuali rimasugli di carcinoma) sulla carne viva in vescica trattata radiologicamente: svista dei medici?non sarebbe bastato fare cistoscopie ravvicinate nel tempo? fatto sta che da quel momento sono precipitato all'inferno: dolori atroci, sanguinamenti, incontinenza aggravata e via dicendo. In aggiunta, altra cistite: incrostata(cronica) sempre dovuta alla radioterapia.Adesso l'incontinenza è pressochè totale. Dopo intervento robotico alla prostata pochi problemi, adesso è un disastro.faccio instillazioni di acido ialuronico a pagamento perchè la mutua non le passa, con scarsi risultati. Qualcun altro si è trovato nella mia situazione? essendo la mia situazione invalidante mi chiedo se non è meglio, come suggeritomi da un urologo, asportare la vescica? la qualità della mia vita adesso è terribile. pensare pero' ai "sacchetti" mi fa stare ulteriormente male.qualcuno c'è già' passato? come si trova? Grazie a chi mi risponderà. Postero' questa mia anche nel forum del cancro alla vescica.
Gli esami del psa e la cistoscopia sono tranquillizzanti, io pero' sto male ed essere incontinente alla mia età (62 anni) non è facile da accettare.
Re: Tumore alla prostata
Ciao Lake, sono senza parole dopo aver letto le tue situazioni.
Ti dico subito che non ho nulla da suggerire di concreto, ma mi piace scriverti due righe.
Io ho 61 anni e l'anno scorso mi sono tolto la prostata per un tumore ad alto grado gleason ed infiltrante; oggi la continenza è quasi perfetta, ma tutto l'aspetto sessuale è tremendo e per tale ragione sto andando fuori di testa.
Non posso immaginare ove ti abbiano fatto questi bei lavori, anzi direi che sarebbe giusto tu lo dicessi per evitare ad altri di cadere in quelle mani; qui non dobbiamo vergognarci di nulla, il male non ce lo siamo cercato e chi combina casini va denunciato almeno in ambienti come questo, se non anche in altri.
Io mi sono operato a Verona e nei giorni del ricovero ho visto altri pazienti con problemi orrendi ed il Prof ne ha recuperati tanti.
Nella tua situazione credo tu abbia già speso parecchi soldi e fatto tante visite, ora ti direi di farne un'altra da lui.
E' un tipo con le palle, credimi, poche parole e tanti fatti; è eccezionale anche dal punto di vista umano.
Il reparto è niente di quello che si possa immaginare esser un ospedale, sembra un albergo, specie per la cortesia e la dedizione degli infermieri; suonare il campanello significa avere una presenza nel giro di secondi, in un sol caso sono arrivato a veder l'infermiere 35/40 secondi dall'aver chiamato, anche se è vero che la mia camera era vicino alla saletta degli infermieri.
In più c'è la grande disponibilità di tutti loro, nessuno arriva da te scontento, la loro disponibiltà è massimale, lavorano con una dedizione che nella nostre zone marchigiane non sappiamo neanche cosa sia. Inoltre oggi il reparto ha cambiato sede per averne una migliore e non posso immaginare che bella roba possa essere
La prima visita costa 250E. ma credimi ne vale la pena
Lake, ascoltami, vai a trovarlo, quel Prof nel suo lavoro è un demonio ed è un alternativo: quando ci sono stato la prima volta ero già stato da altri che mi avevano imbottito di farmaci ed io ero già l'ombra di me stesso. Dopo avermi visitato mi ha posto come condizione primaria perchè mi operassi da lui di togliere tutte quelle porcherie e di stare tranquillo. L'intervento è stato perfetto, ma purtroppo le mie condizioni erano molto peggio di quello che si era visto con la tac, altrimenti oggi mi sarei trovato in condizioni molto differenti. Lake, vallo a trovare!
Un abbraccio e non demordere, e fatti sentire!!
Ti dico subito che non ho nulla da suggerire di concreto, ma mi piace scriverti due righe.
Io ho 61 anni e l'anno scorso mi sono tolto la prostata per un tumore ad alto grado gleason ed infiltrante; oggi la continenza è quasi perfetta, ma tutto l'aspetto sessuale è tremendo e per tale ragione sto andando fuori di testa.
Non posso immaginare ove ti abbiano fatto questi bei lavori, anzi direi che sarebbe giusto tu lo dicessi per evitare ad altri di cadere in quelle mani; qui non dobbiamo vergognarci di nulla, il male non ce lo siamo cercato e chi combina casini va denunciato almeno in ambienti come questo, se non anche in altri.
Io mi sono operato a Verona e nei giorni del ricovero ho visto altri pazienti con problemi orrendi ed il Prof ne ha recuperati tanti.
Nella tua situazione credo tu abbia già speso parecchi soldi e fatto tante visite, ora ti direi di farne un'altra da lui.
E' un tipo con le palle, credimi, poche parole e tanti fatti; è eccezionale anche dal punto di vista umano.
Il reparto è niente di quello che si possa immaginare esser un ospedale, sembra un albergo, specie per la cortesia e la dedizione degli infermieri; suonare il campanello significa avere una presenza nel giro di secondi, in un sol caso sono arrivato a veder l'infermiere 35/40 secondi dall'aver chiamato, anche se è vero che la mia camera era vicino alla saletta degli infermieri.
In più c'è la grande disponibilità di tutti loro, nessuno arriva da te scontento, la loro disponibiltà è massimale, lavorano con una dedizione che nella nostre zone marchigiane non sappiamo neanche cosa sia. Inoltre oggi il reparto ha cambiato sede per averne una migliore e non posso immaginare che bella roba possa essere
La prima visita costa 250E. ma credimi ne vale la pena
Lake, ascoltami, vai a trovarlo, quel Prof nel suo lavoro è un demonio ed è un alternativo: quando ci sono stato la prima volta ero già stato da altri che mi avevano imbottito di farmaci ed io ero già l'ombra di me stesso. Dopo avermi visitato mi ha posto come condizione primaria perchè mi operassi da lui di togliere tutte quelle porcherie e di stare tranquillo. L'intervento è stato perfetto, ma purtroppo le mie condizioni erano molto peggio di quello che si era visto con la tac, altrimenti oggi mi sarei trovato in condizioni molto differenti. Lake, vallo a trovare!
Un abbraccio e non demordere, e fatti sentire!!
Re: per FABRIZIO.caro Fabrizio sono felicissimo per te
Fabrizio ha vinto la lotteria di capodanno e sono felice per lui e per il fatto che qualcuno di "noi" assapori la vittoria,questo ci dà speranza.Ma non facciamoci illusioni è un caso raro come quello di mio padre morto a 97 anni compiuti nel suo letto dove era andato per fare un "riposino"....aveva sempre fumato e lavorato per 41 anni.....non aveva alcun male.Fabrizio55 ha scritto:Mi permetto di condividere con voi la mia soddisfazione di questa mattina al ritiro del psa eseguito dopo un anno dall'intervento: < 0,01. Volevo aggiungere, seguendo anche il tema delle discussioni fin qui lette, la mia situazione a riguardo incontinenza e DE: Incontinenza normalissima..zero, fin da subito direi...DE recuperata al 95% senza ausilio di pasticchine o altro. Il mio è stato un intervento in laparoscopia robot (DaVinci) assistito...vorrei che fosse di sprono, di incoraggiamento per tutti coloro che invece, a riguardo, hanno problemi.
Un abbraccio a tutti e su con la vita!
La realtà quotidiana ci dice invece che prostatectomia totale porta un bel pò di perdite di urina....di un uso di pannoloni e pannolini che dura 2/3 mesi e che solo dopo 4/5 mesi la continenza è vicinissima. Per D.E non ne parliamo neppure......pillole a gogo e anche punture sono la norma nell'80% dei casi.Io stesso ho fatto intervento ROBOT ASSISTITO NERVE SPARING (solo 1 salvato)
Grazie del tuo intervento Fabrizio
Elio
Re: Tumore alla prostata
è vero che il sesso non è al primo posto ma forse è diverso per una donna o compagna accettarlo se la relazione è datata, se prima i due hanno già avuto una vita "normale" e quindi appagante.
Quando viene diagnosticato un tumore alla prostata il contraccolpo è pesante e naturalmente il primo pensiero è affrontarlo e sconfiggerlo, preservare la vita.
Poi una volta superato emergono eventuali problemi quali incontinenza e disfunzione erettile.
Non è semplice ma un rapporto che ha alle spalle un vissuto con tanti momenti condivisi dove dal punto di vista sessuale si è già dato ed avuto ha maggiore opportunità di proseguire.
Poi se accade che una donna non riesca ad accettare non sta a me giudicare, ognuno vive l'esperienza a modo suo.
Diversamente è se ci si conosce nel momento della comparsa della malattia, dell'intervento e quando la disfunzione erettile è la conseguenza, non si hanno in comune né figli, né casa, né passato, né momenti. Non è facile e non lo nascondo.
Ed a peggiorare la situazione il partner che si è richiuso in sé stesso e non vuol intraprendere alcuna strada se non il tentativo di farmaci che non hanno sortito alcun effetto.
Rifiuta l'iniezione per il timore dell'ago, non ne vuol sapere assolutamente.
L'intimità non esiste, neanche a livello di una carezza, né baci.
Colloqui eventuali con uno psicologo di sostegno che possano aiutarlo, nemmeno.
Sostiene che il desiderio in queste condizioni non c'è più minimamente.
Comprendo la frustrazione, comprendo la paura ma comprendo un po' meno il non fare un piccolo sforzo per venirmi incontro.
In questa situazione come posso fare? Qualcuno riesce da darmi un consiglio? io ce la metto tutta ma...sono passati quattro anni e non se ne esce fuori.
grazie
Quando viene diagnosticato un tumore alla prostata il contraccolpo è pesante e naturalmente il primo pensiero è affrontarlo e sconfiggerlo, preservare la vita.
Poi una volta superato emergono eventuali problemi quali incontinenza e disfunzione erettile.
Non è semplice ma un rapporto che ha alle spalle un vissuto con tanti momenti condivisi dove dal punto di vista sessuale si è già dato ed avuto ha maggiore opportunità di proseguire.
Poi se accade che una donna non riesca ad accettare non sta a me giudicare, ognuno vive l'esperienza a modo suo.
Diversamente è se ci si conosce nel momento della comparsa della malattia, dell'intervento e quando la disfunzione erettile è la conseguenza, non si hanno in comune né figli, né casa, né passato, né momenti. Non è facile e non lo nascondo.
Ed a peggiorare la situazione il partner che si è richiuso in sé stesso e non vuol intraprendere alcuna strada se non il tentativo di farmaci che non hanno sortito alcun effetto.
Rifiuta l'iniezione per il timore dell'ago, non ne vuol sapere assolutamente.
L'intimità non esiste, neanche a livello di una carezza, né baci.
Colloqui eventuali con uno psicologo di sostegno che possano aiutarlo, nemmeno.
Sostiene che il desiderio in queste condizioni non c'è più minimamente.
Comprendo la frustrazione, comprendo la paura ma comprendo un po' meno il non fare un piccolo sforzo per venirmi incontro.
In questa situazione come posso fare? Qualcuno riesce da darmi un consiglio? io ce la metto tutta ma...sono passati quattro anni e non se ne esce fuori.
grazie
Re: Tumore alla prostata
Non lo so giuli ! E' vero, sono passati quattro anni e , tu dici, che sul piano sessuale non è cambiato nulla
Non è facile! . Il tumore lascia, non solo a livello fisico ma anche e soprattutto psicologico, delle ferite profonde
Ti direi di avere pazienza e di non forzare la situazione a tutti i costi anche perchè, forzando la situazione, il rapporto non avrebbe per tuo marito alcun beneficio.
Credo che debba iniziare lui a "cercarti" quando se la sentirà e questo ad iniziare da quei baci e quelle carezze che ti mancano tanto.
Bisogna comunque scindere, a mio aviso, il rapporto fisico da quello sentimentale. Io penso che tuo marito ti ama ancora e forse più di prima ma la sua mente, ora è altrove. La paura della malattia , quasi certamente, lo sta influenzando molto.
Probabilmente il tuo discorso deve essere capovolto: sei tu che devi fare un piccolo sforzo per andare incontro a lui alle sue necessità, alle sue esigenze e non viceversa.
Capisco l'importanza del rapporto sessuale ma, in questi casi, a mio avviso, deve vincere l'amore , il sentimento e poi vedrai che tornerà anche il desiderio fisico.
Un abbraccio
Franco
Non è facile! . Il tumore lascia, non solo a livello fisico ma anche e soprattutto psicologico, delle ferite profonde
Ti direi di avere pazienza e di non forzare la situazione a tutti i costi anche perchè, forzando la situazione, il rapporto non avrebbe per tuo marito alcun beneficio.
Credo che debba iniziare lui a "cercarti" quando se la sentirà e questo ad iniziare da quei baci e quelle carezze che ti mancano tanto.
Bisogna comunque scindere, a mio aviso, il rapporto fisico da quello sentimentale. Io penso che tuo marito ti ama ancora e forse più di prima ma la sua mente, ora è altrove. La paura della malattia , quasi certamente, lo sta influenzando molto.
Probabilmente il tuo discorso deve essere capovolto: sei tu che devi fare un piccolo sforzo per andare incontro a lui alle sue necessità, alle sue esigenze e non viceversa.
Capisco l'importanza del rapporto sessuale ma, in questi casi, a mio avviso, deve vincere l'amore , il sentimento e poi vedrai che tornerà anche il desiderio fisico.
Un abbraccio
Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
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