Consigli parenti
Inviato: mar 25 ago 2015, 12:56
Stamattina mi avete toccato il cuore...
Vorrei chiedere un consiglio...anche se poi mi sembra umiliante il mio malessere, sopratutto espresso qui.
Perdonatemi se vi sembrerò superficiale, e aiutatemi ad aprire il mio cuore.
Mia suocera ha il cancro al seno. E' stato diagnosticato 2 anni fa, ha 75 anni, è stata operata, ha fatto 4 cicli di chemio, ma non ha concluso la terapia. Quel periodo è stato uno strazio emotivo, non mangiava, non usciva, non dormiva, piangeva sempre.
Bisognava tener sotto controllo la situazione. Sembrava stesse benino, ma a distanza di un anno, a causa di una recidiva, ha fatto la radioterapia e adesso ripartono i controlli. Una storia come tante, purtroppo, ed io sono sposata da 8 mesi con un figlio che ha la mamma malata.
Lui ha 39 anni, e per 20 hanno vissuto solo loro due. Adora la mamma, era ed è ancora tutto il suo mondo.
Si prende cura di lei in modo ammirevole, ma io sono preoccupata per lui e per noi.
Il cancro è il primo e l'ultimo pensiero della giornata di mio marito, lui si sveglia pensando a questo, senza un buongiorno, senza un sorriso e si addormenta sognandolo. Ma il tormento vero è che è anche l'unico pensiero della giornata. Passiamo giorni di mutismo, se lui non ha voglia di parlare di questo, è rarissima una chiacchiera spensierata, si contano sulle dita di una mano le volte che siamo usciti con gli amici.
Lui si rimprovera sempre di aver preso una data decisione, piuttosto che un'altra e non è affatto lucido su quanto e con quanto amore abbia fatto tutto.
E' corroso dai sensi di colpa...si fa prescrivere una sfilza di esami che i medici non richiedono...ordina tantissimi integratori ed è diventato un esperto di tutti i prodotti...è ipercritico ed estremamente pessimista.
Ad ogni dolore lui pensa al peggio e inizia a far fare accertamenti.
Poi si sente in colpa perchè non sono abbastanza, perchè se avesse fatto fare una determinata cosa magari sarebbe stato scoperto prima...etc etc...
Ha una sorella ma la rimprovera perchè non va abbastanza dalla mamma (anche se ci va almeno 3 volte al giorno...) ed ha 4 figli.
Effettivamente si occupa solo lui della terapia, dei controlli e di tutti gli aspetti clinici.
Ma per il nostro matrimonio non c'è stato mai spazio. E' tutto ribaltato, ad esempio mi ha "comunicato" di voler annullare il viaggio di nozze a 2 giorni dalla partenza perchè la mamma piangeva..ed era il periodo tranquillo...7 mesi dopo la fine delle chemio, quando credevamo fosse guarita.
Il primo litigio è stato perchè volevo stare solo con lui la notte del primo w-e dopo il matrimonio, mentre lui aveva invitato la mamma a dormire da noi. Ci vediamo un'ora al giorno e quando ci incontriamo parliamo molto di frequente di questo...non c'è tenerezza tra noi, non c'è più una parola di amore, nè interesse per le mie giornate, non ci sono progetti, nè chiacchierate.
Ed io mi sento ingiusta, perchè non riesco più a stargli vicino. Vi prego di non giudicarmi con troppa durezza...
Ma è difficile, difficile anche per me...
Abbiamo scelto di sposarci, oltre per paura che un giorno lo avrebbe dovuto fare senza la mamma, anche perchè lui potesse iniziare a costruire una famiglia sua, che lo aiutasse ad affrontare tutto questo. Pensavo di poter essere uno stimolo ma non riesce nemmeno a dirmi "ti amo".
Ma oggi mi sento in colpa nel pensare che abbiamo sbagliato, che io non solo non so aiutarlo ma che siamo più infelici di prima.
Immaginavo che saremmo stati insieme ad affrontare il dolore, con amore, come succede solo nei romanzi!!! Invece siamo più soli di prima... casa nostra è quasi sempre un vuoto...
E ho paura...paura che la situazione ci sfugga di mano.
Terrore di quello che come affronterà la malattia di mia suocera si dovesse aggravare.
Paura di non avere più niente da dare e ricevere.
L'ho pregato di farci aiutare, ma fino ad ora non ha voluto saperne... dopo l'ultima discussione sembra esserci leggermente aperto e mi ha detto di informarmi, ma lui è estremamente critico e ho paura di sbagliare. Se anche questa carta la giochiamo male, anche questa speranza svanirebbe.
Scusatemi se vi ho offerto un punto di vista che a qualcuno sembrerà insensibile. Aiutatemi a capire, magari riuscirò a migliorare e a non fare la vittima...perchè di certo lo sono meno degli altri!
Buona fortuna a tutti!
Vorrei chiedere un consiglio...anche se poi mi sembra umiliante il mio malessere, sopratutto espresso qui.
Perdonatemi se vi sembrerò superficiale, e aiutatemi ad aprire il mio cuore.
Mia suocera ha il cancro al seno. E' stato diagnosticato 2 anni fa, ha 75 anni, è stata operata, ha fatto 4 cicli di chemio, ma non ha concluso la terapia. Quel periodo è stato uno strazio emotivo, non mangiava, non usciva, non dormiva, piangeva sempre.
Bisognava tener sotto controllo la situazione. Sembrava stesse benino, ma a distanza di un anno, a causa di una recidiva, ha fatto la radioterapia e adesso ripartono i controlli. Una storia come tante, purtroppo, ed io sono sposata da 8 mesi con un figlio che ha la mamma malata.
Lui ha 39 anni, e per 20 hanno vissuto solo loro due. Adora la mamma, era ed è ancora tutto il suo mondo.
Si prende cura di lei in modo ammirevole, ma io sono preoccupata per lui e per noi.
Il cancro è il primo e l'ultimo pensiero della giornata di mio marito, lui si sveglia pensando a questo, senza un buongiorno, senza un sorriso e si addormenta sognandolo. Ma il tormento vero è che è anche l'unico pensiero della giornata. Passiamo giorni di mutismo, se lui non ha voglia di parlare di questo, è rarissima una chiacchiera spensierata, si contano sulle dita di una mano le volte che siamo usciti con gli amici.
Lui si rimprovera sempre di aver preso una data decisione, piuttosto che un'altra e non è affatto lucido su quanto e con quanto amore abbia fatto tutto.
E' corroso dai sensi di colpa...si fa prescrivere una sfilza di esami che i medici non richiedono...ordina tantissimi integratori ed è diventato un esperto di tutti i prodotti...è ipercritico ed estremamente pessimista.
Ad ogni dolore lui pensa al peggio e inizia a far fare accertamenti.
Poi si sente in colpa perchè non sono abbastanza, perchè se avesse fatto fare una determinata cosa magari sarebbe stato scoperto prima...etc etc...
Ha una sorella ma la rimprovera perchè non va abbastanza dalla mamma (anche se ci va almeno 3 volte al giorno...) ed ha 4 figli.
Effettivamente si occupa solo lui della terapia, dei controlli e di tutti gli aspetti clinici.
Ma per il nostro matrimonio non c'è stato mai spazio. E' tutto ribaltato, ad esempio mi ha "comunicato" di voler annullare il viaggio di nozze a 2 giorni dalla partenza perchè la mamma piangeva..ed era il periodo tranquillo...7 mesi dopo la fine delle chemio, quando credevamo fosse guarita.
Il primo litigio è stato perchè volevo stare solo con lui la notte del primo w-e dopo il matrimonio, mentre lui aveva invitato la mamma a dormire da noi. Ci vediamo un'ora al giorno e quando ci incontriamo parliamo molto di frequente di questo...non c'è tenerezza tra noi, non c'è più una parola di amore, nè interesse per le mie giornate, non ci sono progetti, nè chiacchierate.
Ed io mi sento ingiusta, perchè non riesco più a stargli vicino. Vi prego di non giudicarmi con troppa durezza...
Ma è difficile, difficile anche per me...
Abbiamo scelto di sposarci, oltre per paura che un giorno lo avrebbe dovuto fare senza la mamma, anche perchè lui potesse iniziare a costruire una famiglia sua, che lo aiutasse ad affrontare tutto questo. Pensavo di poter essere uno stimolo ma non riesce nemmeno a dirmi "ti amo".
Ma oggi mi sento in colpa nel pensare che abbiamo sbagliato, che io non solo non so aiutarlo ma che siamo più infelici di prima.
Immaginavo che saremmo stati insieme ad affrontare il dolore, con amore, come succede solo nei romanzi!!! Invece siamo più soli di prima... casa nostra è quasi sempre un vuoto...
E ho paura...paura che la situazione ci sfugga di mano.
Terrore di quello che come affronterà la malattia di mia suocera si dovesse aggravare.
Paura di non avere più niente da dare e ricevere.
L'ho pregato di farci aiutare, ma fino ad ora non ha voluto saperne... dopo l'ultima discussione sembra esserci leggermente aperto e mi ha detto di informarmi, ma lui è estremamente critico e ho paura di sbagliare. Se anche questa carta la giochiamo male, anche questa speranza svanirebbe.
Scusatemi se vi ho offerto un punto di vista che a qualcuno sembrerà insensibile. Aiutatemi a capire, magari riuscirò a migliorare e a non fare la vittima...perchè di certo lo sono meno degli altri!
Buona fortuna a tutti!