Ma quando finira
Re: Ma quando finira
Cara Amjanto
non centra nulla la religione. Parlo di anima ma potrei parlare di psiche a ciò che vive dentro di noi.
Non è necessariamente l'anima a cui fa riferimento la religione in generale
E poi se l'hai già sentito vuol dire che hai in te la sensibilità necessaria per ascoltarlo
Vedrai , si farà risentire
Un abbraccio
Franco
non centra nulla la religione. Parlo di anima ma potrei parlare di psiche a ciò che vive dentro di noi.
Non è necessariamente l'anima a cui fa riferimento la religione in generale
E poi se l'hai già sentito vuol dire che hai in te la sensibilità necessaria per ascoltarlo
Vedrai , si farà risentire
Un abbraccio
Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Re: Ma quando finira
Lo spero tanto Franco, piu che altro spero che si faccia sentire con la mia famiglia, con mio fratello che domani si sottoporrà alla biopsia ed è spaventato. Indosserà la tuta del mio papà e sicuramente la coroncina di legno che mio padre portava con se ad ogni controllo, ad ogni chemio, quella che non servi a nulla. Ed io?
Io questa volta non pregherò. Non lo farò perchè non lo so fare, e perchè l'ultima volta che ho pregato, a modo mio, non sono stata comunque ascoltata.
Io continuo ad essere molto arrabbiata. Non so perchè. Mi prometto sempre di non tornare più in questo forum, ma puntualmente dopo qualche giorno ritorno qui. Un saluto a tutti <3
Io questa volta non pregherò. Non lo farò perchè non lo so fare, e perchè l'ultima volta che ho pregato, a modo mio, non sono stata comunque ascoltata.
Io continuo ad essere molto arrabbiata. Non so perchè. Mi prometto sempre di non tornare più in questo forum, ma puntualmente dopo qualche giorno ritorno qui. Un saluto a tutti <3
" In piedi o seduto combatto la morte con rispetto ed onore. "
Re: Ma quando finira
Cara Amjianto
lo farò io per te. Pregherò il Signore che aiuti te e tuo fratello
Può darsi che non sei stata ascoltata ma, il più delle volte ,non vediamo subito il risultato del nostro pregare
Ma poi ce ne accorgiamo. Bisogna avere fede
Facile a dirsi , ma difficile a farsi , soprattutto in certe situazioni
Capisco e ti comprendo
Fai bene ad essere arrabbiata. E' un sentimento pienamente giustificato nella situazione in cui ti trovi
Nessuno, d'altra parte, si deve permettere di giudicare le tue scelte e i tuoi sentimenti
Con la mente e con il tuo cuore, ti sono vicino, amica mia
Franco
lo farò io per te. Pregherò il Signore che aiuti te e tuo fratello
Può darsi che non sei stata ascoltata ma, il più delle volte ,non vediamo subito il risultato del nostro pregare
Ma poi ce ne accorgiamo. Bisogna avere fede
Facile a dirsi , ma difficile a farsi , soprattutto in certe situazioni
Capisco e ti comprendo
Fai bene ad essere arrabbiata. E' un sentimento pienamente giustificato nella situazione in cui ti trovi
Nessuno, d'altra parte, si deve permettere di giudicare le tue scelte e i tuoi sentimenti
Con la mente e con il tuo cuore, ti sono vicino, amica mia
Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Re: Ma quando finira
Cara Amjanto, ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per tuo fratello..non può piovere per sempre..
Quando curi una malattia puoi vincere o perdere. Quando ti prendi cura di una persona vinci sempre.
Re: Ma quando finira
Questa sera sono tornata. Mi mancavate un po tutti. Mio fratello venerdì ha fatto la biopsia, so solo io cosa ho provato quando l ho visto sulla barrella ancora mezzo addormentato con il naso sporco di sangue. Ho pensato "tu no!"
Mi è venuto in mente mio padre quando fece la biopsia. Sali nel reparto con le sue gambe e scese in camera in carrozzina. Aveva gli occhi gonfi di chi voleva piangere e le estremità degli occhi con le lacrime.
"Papà ti hanno fatto male?"
Mi guardò facendomi capire che era stata una sciocchezza, poi si rigiro' e mi disse "si, mi hanno fatto tanto male, ho sentito l"ago fino al polmone"
Mio padre fu sincero con me, io con lui non lo sono stata. Spesso per questo mi sento un ingrata, mio padre mi ha insegnato che le bugie non vanno mai dette ed io ho mentito spudoratamente per nove mesi. Non voglio che succeda lo stesso con mio fratello.
Io voglio essere felice, dimenticare il cancro e tutto questo dolore. Tra 20 giorni i risultati. Tra 20 giorni capirò se veramente dopo la pioggia esce sempre il sole. Saluto tutti voi con un enorme abbraccio
Mi è venuto in mente mio padre quando fece la biopsia. Sali nel reparto con le sue gambe e scese in camera in carrozzina. Aveva gli occhi gonfi di chi voleva piangere e le estremità degli occhi con le lacrime.
"Papà ti hanno fatto male?"
Mi guardò facendomi capire che era stata una sciocchezza, poi si rigiro' e mi disse "si, mi hanno fatto tanto male, ho sentito l"ago fino al polmone"
Mio padre fu sincero con me, io con lui non lo sono stata. Spesso per questo mi sento un ingrata, mio padre mi ha insegnato che le bugie non vanno mai dette ed io ho mentito spudoratamente per nove mesi. Non voglio che succeda lo stesso con mio fratello.
Io voglio essere felice, dimenticare il cancro e tutto questo dolore. Tra 20 giorni i risultati. Tra 20 giorni capirò se veramente dopo la pioggia esce sempre il sole. Saluto tutti voi con un enorme abbraccio
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Re: Ma quando finira
Leggere queste cose é tremendo..tremendo per chi le vive e tremendo anche per me, perché cavalcherei e ribalterei il mondo, capovolgerei e travolgerei non so cosa pur di aiutare tuo fratello, te e tutti coloro che vivono queste situazioni orrende.
Mi sento una deficiente a non aver dedicato la mia vita alla medicina...era la mia vita, sarebbe stata la mia vita al servizio di altre vite. Sarebbe stato un dono che ora, a 47 anni, mi sento di offrire..a 20 no e la vita proprio in quegli anni purtroppo l"ha data il mio fidanzato..ma non.per la medicina. Lui l'ha persa e con lui, dopo, la madre.
Mi sale una rabbia che mi acceca, se penso a tutte le sofferenze che leggo, che ascolto...settimana scorsa un ragazzo di 27 anni, calabrese, entra all'improvviso nel mio ufficio.
Sono Orientatrice e lavoro in un Centro Impiego. Il ragazzo entra e comincia a pormi domande sulle Categorie Protette. Lui é al 100%, revisionabile. La cosa mi fa pensare. Lui decanta Milano, parla dei servizi, mi dà del lei..io lo guardo. Capelli rasati in via di ricrescita. Gli dò del tu..potrebbe essere mio figlio. É allegro e parla della sua malattia. Gli chiedo dove si fosse presentata e lui, con un pò di vergogna, mi parla del testicolo. Osserva che io lo osservo e ascolto e lui allora mi racconta come ha scoperto la malattia. Poi dice che il.mese scorso ha terminato la chemio e ora é ospitato dai parenti in attesa di cercare lavoro. Gli racconto del progetto al quale mi comunica che si é iscritto 10 minuti prima e gli dico che spero tanto che capiti con me nelle attività di orientamento previste.
Mi ringrazia per il pensiero mentre alterna il tu al lei e mi dice che i lombardi sono molto fortunati ad avere servizi che in Calabria si sognano...e mi fa una tenerezza che non immaginate!! Sembra un bimbo indifeso, che ammira il paese dei balocchi stupefatto!! Mentre parla penso a lui, alla sua famiglia, al fatto che si é sottoposto alla chemio perché in corrispondenza dell'addome si é presentato ora una nodulo o comunque qualcosa "di strano". E da bimbo apparentemente indifeso mi dice che sta bene , che é un pò stanco, che i suoi parenti la cosa l"hanno presa con coraggio.
Ho accompagnato il giovane dalla collega perché ricevesse le informazioni più dettagliate e precise delle mie. Lo avrei abbracciato, stretto stretto quando l'ho lasciato. Terminato il colloquio con la mia collega é venuto da me a salutarmi....
Sono incazzata, molto incazzata, straincazzata..io mi sento in guerra contro il bastardo.
Posso solo ascoltare, commuovermi e osservare storie e fatti a me vicini...non si può e deve mollare.
Lotta dura senza paura!!
Mi sento una deficiente a non aver dedicato la mia vita alla medicina...era la mia vita, sarebbe stata la mia vita al servizio di altre vite. Sarebbe stato un dono che ora, a 47 anni, mi sento di offrire..a 20 no e la vita proprio in quegli anni purtroppo l"ha data il mio fidanzato..ma non.per la medicina. Lui l'ha persa e con lui, dopo, la madre.
Mi sale una rabbia che mi acceca, se penso a tutte le sofferenze che leggo, che ascolto...settimana scorsa un ragazzo di 27 anni, calabrese, entra all'improvviso nel mio ufficio.
Sono Orientatrice e lavoro in un Centro Impiego. Il ragazzo entra e comincia a pormi domande sulle Categorie Protette. Lui é al 100%, revisionabile. La cosa mi fa pensare. Lui decanta Milano, parla dei servizi, mi dà del lei..io lo guardo. Capelli rasati in via di ricrescita. Gli dò del tu..potrebbe essere mio figlio. É allegro e parla della sua malattia. Gli chiedo dove si fosse presentata e lui, con un pò di vergogna, mi parla del testicolo. Osserva che io lo osservo e ascolto e lui allora mi racconta come ha scoperto la malattia. Poi dice che il.mese scorso ha terminato la chemio e ora é ospitato dai parenti in attesa di cercare lavoro. Gli racconto del progetto al quale mi comunica che si é iscritto 10 minuti prima e gli dico che spero tanto che capiti con me nelle attività di orientamento previste.
Mi ringrazia per il pensiero mentre alterna il tu al lei e mi dice che i lombardi sono molto fortunati ad avere servizi che in Calabria si sognano...e mi fa una tenerezza che non immaginate!! Sembra un bimbo indifeso, che ammira il paese dei balocchi stupefatto!! Mentre parla penso a lui, alla sua famiglia, al fatto che si é sottoposto alla chemio perché in corrispondenza dell'addome si é presentato ora una nodulo o comunque qualcosa "di strano". E da bimbo apparentemente indifeso mi dice che sta bene , che é un pò stanco, che i suoi parenti la cosa l"hanno presa con coraggio.
Ho accompagnato il giovane dalla collega perché ricevesse le informazioni più dettagliate e precise delle mie. Lo avrei abbracciato, stretto stretto quando l'ho lasciato. Terminato il colloquio con la mia collega é venuto da me a salutarmi....
Sono incazzata, molto incazzata, straincazzata..io mi sento in guerra contro il bastardo.
Posso solo ascoltare, commuovermi e osservare storie e fatti a me vicini...non si può e deve mollare.
Lotta dura senza paura!!
Re: Ma quando finira
Cara Ale
la storia che hai raccontato è triste . Un ragazzo di 27 anni , senza lavoro, lontano dalla famiglia e con un tumore da gestire nel bene e nel male
Una storia che certamente ti fa incazzare perchè capisci che il tumore, non ha solo i riflessi fisici e psicologici pesanti che già conosciamo , ma anche dei riflessi sociali negativi che complicano ulteriormente la vita del malato.
Il sistema italiano, nel suo complesso, compresa la regione lombardia tanto decantata , non riesce comunque a dare una risposta positiva , efficiente alle necessità di coloro che vivono delle malattie invalidanti.
Chi ha il cancro, ma non solo , in questa società, viene socialmente emarginato, a volte compatito, a volte sopportato .
Il cancro fa paura, non solo a chi ce l'ha ma, anche e soprattutto, a chi non ce l'ha.
C'è chi pensa, addirittura, che frequentando un malato di tumore, prima o poi lo prenderà anche lui. C'è chi si tocca per scaramanzia quando incontra un malato di tumore
Sono atteggiamenti dettati dall'ignoranza , dall'informazione quasi inesistente sulla malattia e sulla convinzione generale che il malato di cancro è comunque destinato a morire, e dalla morte, naturalmente , si scappa perchè si ha paura
Certo, per fortuna non siamo tutti così ma la convinzione generale è quella
La tua storia però ha anche il lato positivo ed è quello che più mi piace.
MI piace questo ragazzo che, pur con le difficoltà che ha manifestato, non ha perso la fiducia e la speranza. Ha la fiducia di trovare un lavoro , un aiuto e parla della sua malattia come qualcosa che "è capitato" ma che si deve superare , perchè la vita continua.
Qual'è la morale ?
Certo è scontato: "Lotta dura senza paura"
ma anche:"dovremmo lavorare tutti insieme perchè le informazioni esatte sul cancro, sulle cure e sulle possibilità di sopravvivenza, inizino a circolare. Quanti sanno che il cancro non è più sinonimo di morte sicura ?
ma anche : "apriamo la testa alle persone , togliamo la crusca che c'è dentro e mettiamoci qualcosa di più consistente". Il cancro non è solo la raccolta di fondi per la ricerca. Anche se importante e fondamentale. Ma c'è anche il mondo degli ammalati, dei familiari, della sofferenza, anche della morte ma anche , e speriamo sempre di più, della guarigione .
Franco
la storia che hai raccontato è triste . Un ragazzo di 27 anni , senza lavoro, lontano dalla famiglia e con un tumore da gestire nel bene e nel male
Una storia che certamente ti fa incazzare perchè capisci che il tumore, non ha solo i riflessi fisici e psicologici pesanti che già conosciamo , ma anche dei riflessi sociali negativi che complicano ulteriormente la vita del malato.
Il sistema italiano, nel suo complesso, compresa la regione lombardia tanto decantata , non riesce comunque a dare una risposta positiva , efficiente alle necessità di coloro che vivono delle malattie invalidanti.
Chi ha il cancro, ma non solo , in questa società, viene socialmente emarginato, a volte compatito, a volte sopportato .
Il cancro fa paura, non solo a chi ce l'ha ma, anche e soprattutto, a chi non ce l'ha.
C'è chi pensa, addirittura, che frequentando un malato di tumore, prima o poi lo prenderà anche lui. C'è chi si tocca per scaramanzia quando incontra un malato di tumore
Sono atteggiamenti dettati dall'ignoranza , dall'informazione quasi inesistente sulla malattia e sulla convinzione generale che il malato di cancro è comunque destinato a morire, e dalla morte, naturalmente , si scappa perchè si ha paura
Certo, per fortuna non siamo tutti così ma la convinzione generale è quella
La tua storia però ha anche il lato positivo ed è quello che più mi piace.
MI piace questo ragazzo che, pur con le difficoltà che ha manifestato, non ha perso la fiducia e la speranza. Ha la fiducia di trovare un lavoro , un aiuto e parla della sua malattia come qualcosa che "è capitato" ma che si deve superare , perchè la vita continua.
Qual'è la morale ?
Certo è scontato: "Lotta dura senza paura"
ma anche:"dovremmo lavorare tutti insieme perchè le informazioni esatte sul cancro, sulle cure e sulle possibilità di sopravvivenza, inizino a circolare. Quanti sanno che il cancro non è più sinonimo di morte sicura ?
ma anche : "apriamo la testa alle persone , togliamo la crusca che c'è dentro e mettiamoci qualcosa di più consistente". Il cancro non è solo la raccolta di fondi per la ricerca. Anche se importante e fondamentale. Ma c'è anche il mondo degli ammalati, dei familiari, della sofferenza, anche della morte ma anche , e speriamo sempre di più, della guarigione .
Franco
Ultima modifica di Franco953 il lun 26 ott 2015, 9:36, modificato 1 volta in totale.
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Re: Ma quando finira
hanno fatto una biopsia incisionale (ne hanno tolto un pezzo) o con ago ?
perché, te lo dico per esperienza sulla mia pelle, in caso di biopsia incisionale di solito fanno un pre-esame estemporaneo in sala operatoria, per accertarsi di aver preso tessuto 'giusto' (preparano il campione alla bene e meglio e lo fanno vedere subito ad un patologo). questa biopsia non è affidabile al 100%, ma dà comunque un'idea di cos'è quel tessuto.
a me lo dissero subito che non era niente di buono. quindi, prima di aspettare 20 giorni a logorarti, chiedi chiedi chiedi e chiedi.
un abbraccio!
perché, te lo dico per esperienza sulla mia pelle, in caso di biopsia incisionale di solito fanno un pre-esame estemporaneo in sala operatoria, per accertarsi di aver preso tessuto 'giusto' (preparano il campione alla bene e meglio e lo fanno vedere subito ad un patologo). questa biopsia non è affidabile al 100%, ma dà comunque un'idea di cos'è quel tessuto.
a me lo dissero subito che non era niente di buono. quindi, prima di aspettare 20 giorni a logorarti, chiedi chiedi chiedi e chiedi.
un abbraccio!
Re: Ma quando finira
Ciao valerino. Non so darti una risposta ma la cosa è stata fatta per non invadere altri tessuti. Le opzioni erano tre. O dal naso o dalla guancia o dal palato. Alla fine so chr hanno fatto tutto dal naso quindi senza aprire da nessuna parte di piu non so.
" In piedi o seduto combatto la morte con rispetto ed onore. "
Re: Ma quando finira
[quote=
Mio padre fu sincero con me, io con lui non lo sono stata. Spesso per questo mi sento un ingrata, mio padre mi ha insegnato che le bugie non vanno mai dette ed io ho mentito spudoratamente per nove mesi. Non voglio che succeda lo stesso con mio fratello.
Io voglio essere felice, dimenticare il cancro e tutto questo dolore. Tra 20 giorni i risultati. Tra 20 giorni capirò se veramente dopo la pioggia esce sempre il sole. Saluto tutti voi con un enorme abbraccio[/quote]
Bene, Amjanto
mi chiedo se avessi detto a tuo padre tutta la verità cosa sarebbe cambiato. Io dico ciò che penso ma tu puoi anche non condividerlo: tuo padre ,probabilmente, sarebbe morto prima. Mi spiace dirlo ma per me sarebbe stato così
Ci sono malati che sembrano forti, capaci di affrontare le difficoltà giornaliere, le ansie, le paure ma, togli loro le speranza anche minima di riprendersi e di stare meglio e li farai piombare nella più profonda depressione.
E poi, tu non hai detto una bugia a tuo padre, semplicemente non gli hai detto tutta la verità. Una decisione presa a fin di bene e con il solo obiettivo di sostenere papà nella sua battaglia contro il male.
L’incapacità di pensare in positivo può pesare su un malato di cancro come una seconda malattia e questo non lo dico solo io ma famosi oncologi.
Con tuo fratello decidi tu come comportarti, decidi tu qual'è la strada migliore da seguire. Spero solo che tu faccia la scelta giusta per te e per lui.
Tutti noi vorremmo dimenticare il cancro e il conseguente dolore, ma non si può. Abbiamo difronte la nuda e cruda realtà che dobbiamo comunque affrontare, possibilmente con le armi giuste , quelle cioè che riteniamo le migliori per difendere noi e i nostri cari dalla "bestia nera"
Franco
Mio padre fu sincero con me, io con lui non lo sono stata. Spesso per questo mi sento un ingrata, mio padre mi ha insegnato che le bugie non vanno mai dette ed io ho mentito spudoratamente per nove mesi. Non voglio che succeda lo stesso con mio fratello.
Io voglio essere felice, dimenticare il cancro e tutto questo dolore. Tra 20 giorni i risultati. Tra 20 giorni capirò se veramente dopo la pioggia esce sempre il sole. Saluto tutti voi con un enorme abbraccio[/quote]
Bene, Amjanto
mi chiedo se avessi detto a tuo padre tutta la verità cosa sarebbe cambiato. Io dico ciò che penso ma tu puoi anche non condividerlo: tuo padre ,probabilmente, sarebbe morto prima. Mi spiace dirlo ma per me sarebbe stato così
Ci sono malati che sembrano forti, capaci di affrontare le difficoltà giornaliere, le ansie, le paure ma, togli loro le speranza anche minima di riprendersi e di stare meglio e li farai piombare nella più profonda depressione.
E poi, tu non hai detto una bugia a tuo padre, semplicemente non gli hai detto tutta la verità. Una decisione presa a fin di bene e con il solo obiettivo di sostenere papà nella sua battaglia contro il male.
L’incapacità di pensare in positivo può pesare su un malato di cancro come una seconda malattia e questo non lo dico solo io ma famosi oncologi.
Con tuo fratello decidi tu come comportarti, decidi tu qual'è la strada migliore da seguire. Spero solo che tu faccia la scelta giusta per te e per lui.
Tutti noi vorremmo dimenticare il cancro e il conseguente dolore, ma non si può. Abbiamo difronte la nuda e cruda realtà che dobbiamo comunque affrontare, possibilmente con le armi giuste , quelle cioè che riteniamo le migliori per difendere noi e i nostri cari dalla "bestia nera"
Franco
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