Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più
Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più
Qualsiasi cosa si faccia non ci si riesce a distrarre piu di tanto...il pensiero c e ragazze e sempre ci sarà..i giorni di pianto ci sono e ci saranno...che sia passato un giorno ..un mese...un anno...mancano e mancheranno x tutta la vita....è dura....vi abbraccio....
Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più
Ciao a tutti. È poco più di un mese che il mio papà è andato in cielo dalla mia mamma. Io ho ripreso la mia vita, il mio lavoro che sinceramente non mi fa pensare a quanto sto male. I problemi principali arrivano quando sono sola a casa e penso. Mi tornano alla mente gli ultimi 2 mesi che ho vissuto con papà, gli rompevo le scatole per mangiare, per tirarsi su e lui secondo me non ne poteva più. Stava parecchio male ed io gli davo solo fastidio. Mi dispiace tanto e mi sento in colpa. Gli ultimi giorni in hospice gli ho chiesto pure scusa ma lui era incosciente e non so se mi ha sentito. Ogni notte spero di sognarlo ma lui non appare mai. Mi manca tanto e non ho voglia di fare niente ma poi ragiono e penso che lui mi vorrebbe energica e felice e quindi mi sforzo tanto per andare avanti, per impegnare il mio tempo libero. Mi mancano soprattutto le nostre telefonate: ci sentivamo tante volte al giorno, lo chiamavo anche per cose stupide. Ora prendo il cellulare e non so chi chiamare. Il mio compagno mi sta vicino ma non è la stessa cosa. Niente è più come prima. L'autunno poi mi mette addosso una tristezza infinita.
Quando curi una malattia puoi vincere o perdere. Quando ti prendi cura di una persona vinci sempre.
Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più
Cara Veronica
io credo che tu non abbia proprio nessuna colpa e che tuo padre è stato e , lo è tuttora, felice di avere una figlia come te.
Ma se proprio ti senti in colpa, commento il tuo scritto con una semplice frase:
"Gli errori e le colpe che avrai commesso diventeranno gradini della tua elevazione, se saprai conoscerli e confessarli.
(Arturo Graf)
Un abbraccio
Franco
io credo che tu non abbia proprio nessuna colpa e che tuo padre è stato e , lo è tuttora, felice di avere una figlia come te.
Ma se proprio ti senti in colpa, commento il tuo scritto con una semplice frase:
"Gli errori e le colpe che avrai commesso diventeranno gradini della tua elevazione, se saprai conoscerli e confessarli.
(Arturo Graf)
Un abbraccio
Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più
Grazie caro Franco! Hai sempre le parole giuste..un abbraccio
Quando curi una malattia puoi vincere o perdere. Quando ti prendi cura di una persona vinci sempre.
Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più
Anche a me questa stagione non piace molto, il sole era confortante e preferisco il caldo al freddo.
Anch'io ho mio marito vicino ma per un qualche strano motivo non mi sento completamente sollevata; mi sembra che un pezzo delle mie radici se ne sia andato, papà e nonno erano i miei pilastri e nonostante sia adulta e mamma c'è quella parte che mi fa sentire come se fossi una bambina senza protezioni...
Ieri sono stata da una dottoressa specializzata in erboristeria, mi ha dato un paio di composti da prendere e un altra cosa, ci rivedremo tra un mesetto per ridiscutere di come mi sento.
Sono venuta anche a sapere che il suocero del medico oncologo che seguiva mio padre è morto di leucemia fulminante (anche la moglie è dottoressa oncologa) e questo veramente fa pensare che se deve capitare, operaio od oncologo specializzato, succede e basta, non c'è modo di "salvarli".
Anch'io ho mio marito vicino ma per un qualche strano motivo non mi sento completamente sollevata; mi sembra che un pezzo delle mie radici se ne sia andato, papà e nonno erano i miei pilastri e nonostante sia adulta e mamma c'è quella parte che mi fa sentire come se fossi una bambina senza protezioni...
Ieri sono stata da una dottoressa specializzata in erboristeria, mi ha dato un paio di composti da prendere e un altra cosa, ci rivedremo tra un mesetto per ridiscutere di come mi sento.
Sono venuta anche a sapere che il suocero del medico oncologo che seguiva mio padre è morto di leucemia fulminante (anche la moglie è dottoressa oncologa) e questo veramente fa pensare che se deve capitare, operaio od oncologo specializzato, succede e basta, non c'è modo di "salvarli".
Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più
elenaele
non essere eccessivamente fatalista. Certo, capita e quindi puoi anche essere il Professore primario dell'ospedale di ......... ma poi te ne vai come gli altri.
Ma essere eccessivamente fatalisti vuol dire anche , in una certa misura, arrendersi, o pensare di arrendersi, perchè tanto è così e non può andare diversamente
No , è sbagliato bisogna invece sempre e comunque reagire a ciò che ci capita.
Vedi, il problema è che lo STRONZO non è fatalista, lui attacca perchè vuole distruggere e non si pone il problema se è previsto che vinca oppure no.
Anche noi dobbiamo essere così , reagire e difenderci a priori per distruggere lo STRONZO
Chiedo scusa della parolaccia ma al momento non mi viene un'altra definizione. MI spiace solo che, chiamandolo così, è come fargli un complimento
Ciao
Franco
non essere eccessivamente fatalista. Certo, capita e quindi puoi anche essere il Professore primario dell'ospedale di ......... ma poi te ne vai come gli altri.
Ma essere eccessivamente fatalisti vuol dire anche , in una certa misura, arrendersi, o pensare di arrendersi, perchè tanto è così e non può andare diversamente
No , è sbagliato bisogna invece sempre e comunque reagire a ciò che ci capita.
Vedi, il problema è che lo STRONZO non è fatalista, lui attacca perchè vuole distruggere e non si pone il problema se è previsto che vinca oppure no.
Anche noi dobbiamo essere così , reagire e difenderci a priori per distruggere lo STRONZO
Chiedo scusa della parolaccia ma al momento non mi viene un'altra definizione. MI spiace solo che, chiamandolo così, è come fargli un complimento
Ciao
Franco
Ultima modifica di Franco953 il mer 7 ott 2015, 21:17, modificato 1 volta in totale.
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più
Mi ricordo che, dopo la morte di papà, iniziavo a sentire ovunque di gente che moriva giovane e che io conoscevo.
Secondo me, purtroppo, quando si è troppo sotto stress e addolorati per una perdita, sentiamo più vicini a noi tutte le perdite.
In realtà, ogni giorno muore qualcuno, alle volte gente che conosciamo ma lo veniamo a scoprire più tardi.
So che può sembrare un discorso cinico, e chiedo scusa, ma è solo un mio parere.
Perché, quando soffri, sei più esposto anche al dolore altrui e quindi ti sembra tutto più vicino a te.
La tua paura è naturale, il tumore non ha " preferenze " a chi tocca tocca ma non farlo diventare il tuo pensiero fisso. Devi fare i controlli di routine e prendere un bel respiro.
Ci vorrà tempo, posso dirti che piango ancora la sera ma diventa più sopportabile e riesci a riapprezzare la vita.
Non vedere il pianto come debolezza ma come un aiuto. Se non piangiamo per questo per cosa dovremmo farlo?
Anche scientificamente parlando, il nostro corpo rilascia delle sostanze mentre piangiamo che ci calmano, per questo molte persone si addormentano dopo aver pianto.
Chi ti ama capisce e chi non capisce? be', pazienza, non puoi vivere per gli altri ma per te e la tua famiglia.
Posso dirti una cosa? Ciò di più prezioso, che tuo padre ha lasciato al mondo, sei proprio tu. I figli sono l'eterno, il continuo di noi stessi e del nostro amore. Per questo esiste il " per sempre ", perché il frutto dell'amore di due persone nasce e diventa una persona e a sua volta darà vita ad un altro frutto e quindi l'amore vive per sempre.
Sei il continuo dell'amore di tuo padre e tua madre, io quando lo penso sorrido sempre e mi sento felice.
Per quanto riguarda lo sport, io non lo pratico. Sono una ragazza molto esile di costituzione ma sono un po' anemica e mi stanco facilmente, per me fare sport è più un peso.
Però se, al contrario di me, tu sei una persona che ama l'attività, allora si.
Non a caso, se ci pensi, molte persone sotto stress si rifugiano in piscina o in palestra. Può essere un modo anche per relazionarsi e trovare amiche.
Puoi anche fare volontariato per occupare il tempo alla mattina, in fondo lì ti chiedono solo il tempo che puoi dare e non di più.
Un abbraccio.
Secondo me, purtroppo, quando si è troppo sotto stress e addolorati per una perdita, sentiamo più vicini a noi tutte le perdite.
In realtà, ogni giorno muore qualcuno, alle volte gente che conosciamo ma lo veniamo a scoprire più tardi.
So che può sembrare un discorso cinico, e chiedo scusa, ma è solo un mio parere.
Perché, quando soffri, sei più esposto anche al dolore altrui e quindi ti sembra tutto più vicino a te.
La tua paura è naturale, il tumore non ha " preferenze " a chi tocca tocca ma non farlo diventare il tuo pensiero fisso. Devi fare i controlli di routine e prendere un bel respiro.
Ci vorrà tempo, posso dirti che piango ancora la sera ma diventa più sopportabile e riesci a riapprezzare la vita.
Non vedere il pianto come debolezza ma come un aiuto. Se non piangiamo per questo per cosa dovremmo farlo?
Anche scientificamente parlando, il nostro corpo rilascia delle sostanze mentre piangiamo che ci calmano, per questo molte persone si addormentano dopo aver pianto.
Chi ti ama capisce e chi non capisce? be', pazienza, non puoi vivere per gli altri ma per te e la tua famiglia.
Posso dirti una cosa? Ciò di più prezioso, che tuo padre ha lasciato al mondo, sei proprio tu. I figli sono l'eterno, il continuo di noi stessi e del nostro amore. Per questo esiste il " per sempre ", perché il frutto dell'amore di due persone nasce e diventa una persona e a sua volta darà vita ad un altro frutto e quindi l'amore vive per sempre.
Sei il continuo dell'amore di tuo padre e tua madre, io quando lo penso sorrido sempre e mi sento felice.
Per quanto riguarda lo sport, io non lo pratico. Sono una ragazza molto esile di costituzione ma sono un po' anemica e mi stanco facilmente, per me fare sport è più un peso.
Però se, al contrario di me, tu sei una persona che ama l'attività, allora si.
Non a caso, se ci pensi, molte persone sotto stress si rifugiano in piscina o in palestra. Può essere un modo anche per relazionarsi e trovare amiche.
Puoi anche fare volontariato per occupare il tempo alla mattina, in fondo lì ti chiedono solo il tempo che puoi dare e non di più.
Un abbraccio.
Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più
Sehela infatti penso spesso che sono il suo "50%" e i miei figli il suo "25%". C'è stato il 2" compleanno del mio secondogenito questi giorni ed era il primo senza il nonno..poi verrà il mio primo compleanno senza lui... queste "prime volte" senza di lui sono dure, l'ho sempre avuto accanto, guardo con invidia gli altri nonni che accompagnano i nipoti a scuola o piscina, mi fa stare male. Non mi piace vedermi così sapete, vorrei essere più serena ma forse è presto, una psicologa ha detto che l'elaborazione del lutto avviene in 6 mesi, eh..io ho sforato..quindi?
Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più
Io pure provo invidia per chi ha i genitori accanto. Mi sento a volte sola. Ogni tanto mi scoraggio. Sto imparando a stare sola con me stessa senza il bisogno degli altri. Parlo spesso con mio padre anche se sembro pazza. So che lui mi sente. Dalla psicologa non sono più andata. Non mi va di parlare con un'estranea. Forse sbaglio ma penso di farcela da sola..però è dura da morire..
Quando curi una malattia puoi vincere o perdere. Quando ti prendi cura di una persona vinci sempre.
Re: Mi sento sola e spaventata, mio padre non c'è più
i 6 mesi sono una media, ognuno poi ci mette il suo tempo. l'essere umano è troppo complesso per dargli delle scadenze, specialmente per cose così dolorose e riguardante la sfera emozionale e psichica.
io mi sentivo molto " indifesa " senza mio padre, perché sono la piccola di casa e sapevo di poter contare su un uomo forte, pronto a difendermi da tutti. ora sinceramente mi sento ancora un po' indifesa ma ho imparato ad essere più forte ed arrangiarmi per molte cose.
più che altro inizi ad avere nuove abitudine, nuove routine.
ricordo quando apparecchiavo tavola ancora per quattro e poi me ne rendevo conto e piangevo.
ora non capita più.
i ricordi, il dolore e tutto quanto sono lì ma ci convivi e li gestisci.
datti tempo, ne hai bisogno.
io mi sentivo molto " indifesa " senza mio padre, perché sono la piccola di casa e sapevo di poter contare su un uomo forte, pronto a difendermi da tutti. ora sinceramente mi sento ancora un po' indifesa ma ho imparato ad essere più forte ed arrangiarmi per molte cose.
più che altro inizi ad avere nuove abitudine, nuove routine.
ricordo quando apparecchiavo tavola ancora per quattro e poi me ne rendevo conto e piangevo.
ora non capita più.
i ricordi, il dolore e tutto quanto sono lì ma ci convivi e li gestisci.
datti tempo, ne hai bisogno.
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