Quando non ne puoi più..
Inviato: lun 14 dic 2015, 10:04
Ciao a tutti,
non ho trovato un "posto" dove presentarmi quindi se dovevo passare altrove perdonatemi!
Allora.. sono della provincia di Venezia, ho 28 anni e stanca di veder soffrire chi amo:
- 12 anni fa mamma ha avuto un tumore al seno, ero piccolina ma ho lottato con lei dall'operazione, alla chemio e alla radioterapia.. lei è un leone, non ha mollato un secondo e l'ha sconfitto. Purtroppo mio papà non è mai stato molto presente, a causa anche di una dipendenza da alcool che non riusciva ancora a combattere.. e quindi la mattina io mi svegliavo un'ora prima del solito, le cambiavo le garze e la disinfettavo e le preparavo la colazione. Andavo a scuola, tornavo e le preparavo il pranzo e le tenevo compagnia.. insomma io e lei l'abbiamo sconfitto e abbiamo anche rafforzato il nostro già bel rapporto.
- 5 anni fa papà paga anni di alcool e fumo e gli viene diagnosticato un carcinoma all'esofago.. operato d'urgenza, ricovero di quasi 6 mesi, chemio e radio.. e tanta tanta pazienza e riabilitazione per tornare a parlare e deglutire. Insomma per farla breve noi gli stiamo sempre accanto e lui torna quasi normale. Sembrava che finalmente potessimo stare tranquilli..
Invece ad Aprile la vita decide che bisogna continuare a lottare: papà ha un ictus. Altro ricovero, altri 4 mesi.. riprende completamente muscoli e mobilità facciale e di braccia e gambe.. ma la gola si blocca nuovamente, ne esce dopo altri due mesi di ricovero in clinica apposita potendo mangiare solo cibi liquidi addensati, niente acqua. Lui entra in depressione.
Torna a casa e sembra stare un po meglio, riprende chili e noi ci inventiamo mille ricette centrifugate per farlo sentire "normale".. e a settembre si sente male. Non gli fanno la tac appena entrato, i sintomi sono vari: pressione bassissima, offuscamento della vista, non riesce a parlare e camminare.. sembra un altro ictus. Ne esce dopo un altro mese di ricovero con PEG gastrica, catetere e pannollone.
In tutto questo io vedo mamma che da Aprile dimagrisce, pensiamo sia lo stress normale povera.. io vivo fuori casa e quindi per quanto ci sia (e sono con loro il più possibile) è lei a seguirlo nelle fasi più intime..poi inizia un dolore al fianco ma non c'è sempre, poi succede questa cosa a settembre e ci ritroviamo a fine ottobre che lei è magrissima e il dolore ormai è persistente. Vive di antidolorifici. Prendiamo il coraggio: gastroscopia = nulla di rilevante. Tac con contrasto.. non riesce a farla completa in quanto soffre di ansia e ha due crisi quando si sente sola, chiusa nel macchinario (che era aperto in quasi tutti i lati) e con il rumore della macchina.. urlava il mio nome e io non potevo entrare e vi assicuro che avrei sfondato la porta.
Il gastroenterologo ha preso a cuore il suo caso e si offre di verificare la tac che seppur fatta male, sembra evidenziare una piccola massa nel pancres. Via di esame urine specifiche (io non so i nomi precisi, le ha fatte in 3 giorni in diversi orari) e ovviamente l'SCA 19-9 è fuori norma (mi pare 239).. decidono con l'oncologo di aspettare un mese e la scorsa settimana ha rifatto gli esami del sangue specifici, se è ancora alto hanno detto di fare la PET cosi da avere la risposta. Domani gli esiti..
Lei si è messa in aspettativa due anni per seguire papà e recuperare lei (prima di sapere di mamma e esami) e ora è molto preoccupara per se stessa e perchè non sa come fare in caso di ricovero.. chi seguirà papà? gli hanno anche tolto l'inabilità lavorativa, l'accompagnatoria proprio non gliel'hanno data (persona A LETTO, alimentata artificialmente e che non può nemmeno andare in bagno da solo) e quindi stiamo seguendo le pratiche con inail e inps per mille cose, e paga una signora che lo guardi e eventualmente cambi la bottiglia di cibo quando finisce.. e i soldi, già pochi, partono cosi.. io non vedo una fine.
Vivo da sola da quasi 2 anni e io e il mio ragazzo stiamo cercando casa, da comprare per iniziare a costruire una nostra vita.. ma io penso sempre ai problemi che ci sono, alla possibilità di perdere la mia roccia, non so come fare in caso con mio papà.. che prendetemi pure per cattiva ma non me la sentirei di seguire quotidianamente. Mamma si, ma lei mi ha fatto da mamma e da papà ed è il mio mondo. Non mi piango addosso, la vita è dura per tutti, so cosa vuol dire lottare contro queste bestie e non ho mai mollato e sono stata sempre accanto ai miei genitori.. ma ora sento di non farcela, semplicemente di non farcela. Non ricordo l'ultima volta che sono stata serena e ho pensato a me.. e mi fa male vedere mamma preoccupata per me, con lei sono sempre forte e sorridente ma lei mi conosce. Domani sapremo se il marker è ancora alto.. e sapremo qualcosa di più. E io da una parte voglio sapere, dall'altro no.. basta vi prego.
non ho trovato un "posto" dove presentarmi quindi se dovevo passare altrove perdonatemi!
Allora.. sono della provincia di Venezia, ho 28 anni e stanca di veder soffrire chi amo:
- 12 anni fa mamma ha avuto un tumore al seno, ero piccolina ma ho lottato con lei dall'operazione, alla chemio e alla radioterapia.. lei è un leone, non ha mollato un secondo e l'ha sconfitto. Purtroppo mio papà non è mai stato molto presente, a causa anche di una dipendenza da alcool che non riusciva ancora a combattere.. e quindi la mattina io mi svegliavo un'ora prima del solito, le cambiavo le garze e la disinfettavo e le preparavo la colazione. Andavo a scuola, tornavo e le preparavo il pranzo e le tenevo compagnia.. insomma io e lei l'abbiamo sconfitto e abbiamo anche rafforzato il nostro già bel rapporto.
- 5 anni fa papà paga anni di alcool e fumo e gli viene diagnosticato un carcinoma all'esofago.. operato d'urgenza, ricovero di quasi 6 mesi, chemio e radio.. e tanta tanta pazienza e riabilitazione per tornare a parlare e deglutire. Insomma per farla breve noi gli stiamo sempre accanto e lui torna quasi normale. Sembrava che finalmente potessimo stare tranquilli..
Invece ad Aprile la vita decide che bisogna continuare a lottare: papà ha un ictus. Altro ricovero, altri 4 mesi.. riprende completamente muscoli e mobilità facciale e di braccia e gambe.. ma la gola si blocca nuovamente, ne esce dopo altri due mesi di ricovero in clinica apposita potendo mangiare solo cibi liquidi addensati, niente acqua. Lui entra in depressione.
Torna a casa e sembra stare un po meglio, riprende chili e noi ci inventiamo mille ricette centrifugate per farlo sentire "normale".. e a settembre si sente male. Non gli fanno la tac appena entrato, i sintomi sono vari: pressione bassissima, offuscamento della vista, non riesce a parlare e camminare.. sembra un altro ictus. Ne esce dopo un altro mese di ricovero con PEG gastrica, catetere e pannollone.
In tutto questo io vedo mamma che da Aprile dimagrisce, pensiamo sia lo stress normale povera.. io vivo fuori casa e quindi per quanto ci sia (e sono con loro il più possibile) è lei a seguirlo nelle fasi più intime..poi inizia un dolore al fianco ma non c'è sempre, poi succede questa cosa a settembre e ci ritroviamo a fine ottobre che lei è magrissima e il dolore ormai è persistente. Vive di antidolorifici. Prendiamo il coraggio: gastroscopia = nulla di rilevante. Tac con contrasto.. non riesce a farla completa in quanto soffre di ansia e ha due crisi quando si sente sola, chiusa nel macchinario (che era aperto in quasi tutti i lati) e con il rumore della macchina.. urlava il mio nome e io non potevo entrare e vi assicuro che avrei sfondato la porta.
Il gastroenterologo ha preso a cuore il suo caso e si offre di verificare la tac che seppur fatta male, sembra evidenziare una piccola massa nel pancres. Via di esame urine specifiche (io non so i nomi precisi, le ha fatte in 3 giorni in diversi orari) e ovviamente l'SCA 19-9 è fuori norma (mi pare 239).. decidono con l'oncologo di aspettare un mese e la scorsa settimana ha rifatto gli esami del sangue specifici, se è ancora alto hanno detto di fare la PET cosi da avere la risposta. Domani gli esiti..
Lei si è messa in aspettativa due anni per seguire papà e recuperare lei (prima di sapere di mamma e esami) e ora è molto preoccupara per se stessa e perchè non sa come fare in caso di ricovero.. chi seguirà papà? gli hanno anche tolto l'inabilità lavorativa, l'accompagnatoria proprio non gliel'hanno data (persona A LETTO, alimentata artificialmente e che non può nemmeno andare in bagno da solo) e quindi stiamo seguendo le pratiche con inail e inps per mille cose, e paga una signora che lo guardi e eventualmente cambi la bottiglia di cibo quando finisce.. e i soldi, già pochi, partono cosi.. io non vedo una fine.
Vivo da sola da quasi 2 anni e io e il mio ragazzo stiamo cercando casa, da comprare per iniziare a costruire una nostra vita.. ma io penso sempre ai problemi che ci sono, alla possibilità di perdere la mia roccia, non so come fare in caso con mio papà.. che prendetemi pure per cattiva ma non me la sentirei di seguire quotidianamente. Mamma si, ma lei mi ha fatto da mamma e da papà ed è il mio mondo. Non mi piango addosso, la vita è dura per tutti, so cosa vuol dire lottare contro queste bestie e non ho mai mollato e sono stata sempre accanto ai miei genitori.. ma ora sento di non farcela, semplicemente di non farcela. Non ricordo l'ultima volta che sono stata serena e ho pensato a me.. e mi fa male vedere mamma preoccupata per me, con lei sono sempre forte e sorridente ma lei mi conosce. Domani sapremo se il marker è ancora alto.. e sapremo qualcosa di più. E io da una parte voglio sapere, dall'altro no.. basta vi prego.