Aimac - Forum sul tumore

Buongiorno a tutti.
Alla vigilia di quest'ultimo Natale a mia sorella è stato diagnosticato un tumore alla testa del pancreas, il quale pare abbia coinvolto la vena mesenterica. Dalla TAC non risultano metastasi. Siamo ancora in attesa del referto della biopsia ma l'èquipe del San Raffaele ci ha già comunicato che sarà necessario che mia sorella si sottoponga a chemioterapia per uno o piu cicli nella speranza che il tumore regredisca liberando la vena mesenterica e consentendo l'intervento chirurgico.
Al momento stiamo anche aspettando di avere gli esiti degli esami che le hanno prescritto per verificare se i valori della bilirubina si sono normalizzati (il 30.01.2015 le hanno applicato uno stent).
Come potete immaginare la notizia ha fatto sprofondare mia sorella nella disperazione totale mentre io cerco di infonderle fiducia , allo stesso tempo, tento di documentarmi il più velocemente possibile per capire quale sia la soluzione migliore per lei.
Inutile dire a voi che quanto ho letto sul tumore al pancreas, soprattutto quello alla testa del pancreas, mi abbia sconvolto.
Vi chiedo di aiutarmi a capire diverse questioni che ho appreso su questo sito:
1) la TAC è sufficiente per escludere veramente la sussistenza di metastasi? A mia sorella non è stata fatta la risonanza magnetica.;
2) Il protocollo Nabucco deve richiederlo lei? Voi lo consigliate sulla base delle esperienze dei vostri cari?
3) Il cyberknife in cosa consiste?
4) L'adroterapia?
Queste due ultime "procedure"sono alternative all'intervento chirurgico o possono essere concomitanti?
Vi ringrazio di cuore per qualsiasi aiuto potrete darmi.

1) La PET con FDG ha forse una maggiore sensibilità di una TC nel rilevare metastasi. In ogni caso se la vena mesenterica è coinvolta il tumore è comunque inoperabile e la presenza o meno di metastasi cambierebbe poco da questo punto di vista per quanto ne so (influenzerebbe invece se non fosse coinvolto un grosso vaso, in quanto impedirebbero l'intervento).

2) non sono un oncologo quindi non so risponderti.

3) Il cyberknife è una tecnica radioterapica estremamente selettiva tendenzialmente ideale per colpire lesioni molto piccole con fasci di raggi gamma estremamente concentrati in un' unico punto. Non conosco le linee guida su un suo eventuale utilizzo nell'adenocarcinoma del pancreas (anche questo non è il mio campo, bisognerebbe chiedere ad un radioterapista) ma per quanto ne so è inattuabile se le lesione è di parecchi cm. Questa macchina ce l'hanno solo pochi centri in Italia.

4) Anche l'adroterapia è una tecnica radioterapica. Utilizza un grosso acceleratore di particelle per sparare dei nuclei atomici contro il bersaglio. La particolarità di questo tipo di radioterapia è che questo tipo di radiazione cede tutta la sua energia sul bersaglio (fra l'altro un'energia molto elevata) sostanzialmente risparmiando i tessuti sani. Questa tecnica è estremamente costosa e che sappia io l'unico centro in Italia dove si fa è a Pavia. Come per il cyberknife non so se le linee guida la consigliano per trattare l'adenocarcinoma pancreatico.

Walter White, Ti ringrazio molto per le informazioni relative alla cyberknife e alla adroterapia, sei stato veramente gentile.
Spero e prego che la chemioterapia riuscirà a liberare la vena mesenterica permettendo l'intervento. Per questo motivo chiedevo del protocollo Nabucco, ho letto che è una chemio target molto potente. Non ci resta che pregare

La TAC dovrebbe essere sufficiente ad escludere metastasi.

Grazie monarchico, ma purtroppo il primario ci ha detto che la TAC non è in grado di rilevare una singola cellula maligna e ne basta una... Spero e prego che no n c'è n'è siano

Quindi il pprimario cosa vi ha consigliato?

La TAC a diverse scansioni e la Pet.Spero proprio che non ci sia nulla.

Per Tac a diverse scansioni cosa si intende?