Che cosa devo, posso o dovrei fare
Inviato: lun 25 gen 2016, 22:46
Buonasera a tutti, mi chiamo Tommaso ho 18 anni, da qualche mese la mia famiglia ed io abbiamo scoperto la malattia di mio nonno. Purtroppo un cancro si era attaccato al suo polmone sinistro in prossimità dell'arteria polmonare, presto abbiamo scoperto che quel mostro si era moltiplicato, andando a intaccare intestino, ghiandole surrenali e creando un'edema sul libo frontale. Ora che più o meno avete una visione d'insieme della situazione viene il "bello". Nonno ha deciso di non fare cure di qualsiasi genere esse fossero, se non quelle per il dolore quando se ne presenterà il bisogno imminente. Stiamo aspettando tutti assieme, stiamo aspettando che la nostra colonna crolli; in questo periodo vedo l'unita e la relativa pace famigliare che ci ha sempre accompagnato, sebbene alti e bassi come ogni famiglia, che si sgretola sotto le mie piante senza che io possa fare nulla . Mio nonno, sebbene la metastasi al cervello, è sempre vigile e da cosa sta succedendo e a cosa va incontro anche perché è sempre stato un infermiere, di quelli di una volta, quelli che in ospedale facevano tutto quello che bisognava fare senza specializzazioni di sorta. Un brav'uomo, e proprio a lui è toccato affrontare questa bestia di cui conosce fin troppo bene le mosse. Voi che leggete, cosa rispondereste se la persona che per voi non è stata solo il padre di vostra madre, ma anche il vostro, vi dicesse che è stufo di vivere, che vuole mollare, una persona che finche ha potuto ha sempre fatto ogni singola cosa in totale indipendenza, che vi ha fatto da guida negli anni più difficili della vostra vita, dico ciò perché i miei genitori purtroppo già da piu di 10 anni sono divorziati, e posso dire di essere stato cresciuto da un padre e mezzo, il mezzo padre è il mio padre biologico. Va da se che io non ho la minima idea di come affrontare quest'onda anomala che sta per colpirmi, non ho mai avuto il motivo di pensarci, ho sempre visto mio nonno come l'ultima persona a cui sarebbe potuto accadere qualcosa di brutto; lui è indistruttibile, è una roccia. Ho sempre avuto la certezza matematica che tutto sarebbe potuto cambiare intorno a me tranne lui ... Lui è il mio punto fisso, queste cose non le ho mai concretizzate in parole prima, ma io lo sapevo gia da una vita, sapevo che quando sarei ritornato da scuola per pranzo lui sarebbe stato al suo posto di capo tavola, e una volta finito sulla sua storica poltrona a sorbirsi le "lagne" giornaliere di ogni uno di noi per risolverle con una semplicità disarmante in una battuta. E adesso è a letto, ha aspettato tanto prima di andarci, perché ha sempre detto che a letto ci stanno i malati e che lui ci sarebbe andato il più tardi possibile. Adesso c'è, e a vedere con che velocita quella cosa che ha dentro se lo sta divorando credo che li rimarrà, non ha più forze, non riesce più a stare in piedi da solo o a cambiare posizione nel letto troppe volte senza farsi venire l'affanno; per questo ha l'ossigeno, ho caricato io stesso la bombola in casa quando ve n'è stato bisogno. Sapete sono abbastanza forte e vorrei aiutarlo in ogni modo usando questa forza ma non posso, lo giuro sposterei a mani nude una montagna se solo potesse servire, ma non servirebbe a nulla. Mia mamma e mia nonna, anche loro infermiere, lo aiutano, mettono le flebo prescritte e si occupano delle terapie palliative da seguire, e lo aiutano, almeno credo... So che gli vogliono bene e non farebbero mai niente per farlo stare male; in tutto ciò io non so che fare, la mia forza non serve a niente, quando sono con lui non riesco a parlargli con scioltezza, risulto scattoso o poco naturale, vorrei solo fargli capire quanto gli voglio bene, quanto lui sia importante per me, quanto lo sia per tutti, quanta rabbia ho dentro nei confronti di tutto il mondo, quanto vorrei essergli utile in qualunque cosa. La forza fatta persona, la costante della mia vita sta crollando, si è trasformata in un fragile orologio che sta per battere la sua ultima ora, vedo com'era e com'è ora e mi sembra solo una figura sbiadita dell'uomo che era e so che anche lui odia tutto questo. Ci ha sempre protetto e anche ora continua a farlo non vuole farci soffrire e LUI tira su di morale noi. Vorrei sapere come devo comportarmi , cosa devo fare , in che modo posso aiutare il mio nonno chicco.
Scusate la lunghezza e eventuali errori ma sto toccando punti un po delicati e ho scritto tutto di getto
Scusate la lunghezza e eventuali errori ma sto toccando punti un po delicati e ho scritto tutto di getto