Storia di un uomo
Inviato: mar 5 apr 2016, 16:45
Buongiorno a tutti, mi chiamo Davide, ho 44 anni e sto perdendo mio papà di 68 anni a causa di un adenocarcinoma polmonare diagnosticato un anno fa circa. Chiedo scusa in anticipo se la mia (sua) storia vi annoierà e se, in fondo, è una storia come tante altre.
Mi sono iscritto 2 giorni fa perché avevo bisogno di sfogarmi e di condividere... Perché non ce la faccio più a tenermi dentro tutto questo dolore.
Nella mia vita ho sempre temuto di dover affrontare questo momento, era il mio terrore più grande che, purtroppo, si è puntualmente avverato.
La storia di papà è presto raccontata. A seguito di un versamento pleurico lo ricoverano a marzo 2015 con un sospetto di mesotelioma a causa di spesse placche sulla pleura, Dopo pochi giorni la diagnosi: adenocarcinoma polmonare metastatico su pleura e pericardio.
Inizia la trafila oncologica e partiamo con 3 cicli di chemio cisplatino e alimta che danno buoni risultati. Proseguiamo con altre 3 ed il tumore risulta in regressione del 30% ma iniziano a manifestarsi pesanti effetti collaterali. Papà perde la sensibilità a mani e piedi. Il medico decide allora di proseguire con sola alimta come mantenimento. Fa altre 3 chemio che però lo buttano sempre più giù nonostante il tumore sia fermo (questo a dicembre) tanto che a febbraio lo ricoverano per 3 settimane in alimentazione per via endovenosa a causa di una pesante infezione batterica a bocca ed esofago.
Nel frattempo stoppano le chemio perché è troppo debilitato ed appena una settimana dopo essere stato dimesso iniziano a gonfiare viso e collo (sindrome mediastinica dice il referto del medico). Ormai è più di un mese che è a casa... si muove poco o niente. Passa dal letto al divano e dorme per la maggior parte del giorno. Mangia ancora abbastanza ma le gambe non lo reggono più... tanto che è caduto più di una volta in casa. Appena si muove respira a fatica e soffre di dolori costanti tenuti a bada da un antidolorifico le cui dosi continuiamo ad aumentare. Lui ormai si disinteressa di tutto, è sempre nervoso e tratta tutti male.
Oggi siamo stati a fare una TAC di controllo dopo 4 mesi... non vi dico le scene.. urlava con mia madre nel corridoio.. mia madre che piangeva... io che cercavo di tranquillizzarli entrambi... Poi mi sono sfogato con lui... gli ho urlato pure io contro.. e mi sono subito pentito.
Giovedì avremo gli esiti.. e temo che saranno pessimi visto lo stato di salute. Non so come affrontare la cosa.. se è arrivata la fine come potrebbe reagire.. Ma soprattutto mi sto chiedendo: possibile che non ci sia nulla da poter fare? In tre mesi non gli hanno fatto nulla per il tumore... eppure rispondeva alle terapie!! Siamo andati 2 volte dal radiologo per un'ipotesi di radioterapia ma ci ha sconsigliato tutte e due le volte di farla data l'estensione del tumore.. dice che avrebbe fatto più male che bene. Eppure leggo che per la sindrome mediastinica, anche se con esiti palliativi, viene praticata la radioterapia che riduce la pressione del tumore o del linfonodo sul vaso sanguigno e risolve almeno parzialmente il relativo gonfiore...
E poi c'è un nuovo farmaco (mi pare si chiami Nivolumab) che può essere somministrato anche a scopo compassionevole proprio per i malati come mio papà. Insomma non so più che fare... non posso pensare di aspettare che la situazione precipiti... non mi do pace...
Se avete consigli, idee, esperienze in merito vi prego di condividerle... Grazie a tutti...
Mi sono iscritto 2 giorni fa perché avevo bisogno di sfogarmi e di condividere... Perché non ce la faccio più a tenermi dentro tutto questo dolore.
Nella mia vita ho sempre temuto di dover affrontare questo momento, era il mio terrore più grande che, purtroppo, si è puntualmente avverato.
La storia di papà è presto raccontata. A seguito di un versamento pleurico lo ricoverano a marzo 2015 con un sospetto di mesotelioma a causa di spesse placche sulla pleura, Dopo pochi giorni la diagnosi: adenocarcinoma polmonare metastatico su pleura e pericardio.
Inizia la trafila oncologica e partiamo con 3 cicli di chemio cisplatino e alimta che danno buoni risultati. Proseguiamo con altre 3 ed il tumore risulta in regressione del 30% ma iniziano a manifestarsi pesanti effetti collaterali. Papà perde la sensibilità a mani e piedi. Il medico decide allora di proseguire con sola alimta come mantenimento. Fa altre 3 chemio che però lo buttano sempre più giù nonostante il tumore sia fermo (questo a dicembre) tanto che a febbraio lo ricoverano per 3 settimane in alimentazione per via endovenosa a causa di una pesante infezione batterica a bocca ed esofago.
Nel frattempo stoppano le chemio perché è troppo debilitato ed appena una settimana dopo essere stato dimesso iniziano a gonfiare viso e collo (sindrome mediastinica dice il referto del medico). Ormai è più di un mese che è a casa... si muove poco o niente. Passa dal letto al divano e dorme per la maggior parte del giorno. Mangia ancora abbastanza ma le gambe non lo reggono più... tanto che è caduto più di una volta in casa. Appena si muove respira a fatica e soffre di dolori costanti tenuti a bada da un antidolorifico le cui dosi continuiamo ad aumentare. Lui ormai si disinteressa di tutto, è sempre nervoso e tratta tutti male.
Oggi siamo stati a fare una TAC di controllo dopo 4 mesi... non vi dico le scene.. urlava con mia madre nel corridoio.. mia madre che piangeva... io che cercavo di tranquillizzarli entrambi... Poi mi sono sfogato con lui... gli ho urlato pure io contro.. e mi sono subito pentito.
Giovedì avremo gli esiti.. e temo che saranno pessimi visto lo stato di salute. Non so come affrontare la cosa.. se è arrivata la fine come potrebbe reagire.. Ma soprattutto mi sto chiedendo: possibile che non ci sia nulla da poter fare? In tre mesi non gli hanno fatto nulla per il tumore... eppure rispondeva alle terapie!! Siamo andati 2 volte dal radiologo per un'ipotesi di radioterapia ma ci ha sconsigliato tutte e due le volte di farla data l'estensione del tumore.. dice che avrebbe fatto più male che bene. Eppure leggo che per la sindrome mediastinica, anche se con esiti palliativi, viene praticata la radioterapia che riduce la pressione del tumore o del linfonodo sul vaso sanguigno e risolve almeno parzialmente il relativo gonfiore...
E poi c'è un nuovo farmaco (mi pare si chiami Nivolumab) che può essere somministrato anche a scopo compassionevole proprio per i malati come mio papà. Insomma non so più che fare... non posso pensare di aspettare che la situazione precipiti... non mi do pace...
Se avete consigli, idee, esperienze in merito vi prego di condividerle... Grazie a tutti...