Aimac - Forum sul tumore

Ciao a tutti, è la disperazione che mi porta a scrivere in questo forum.
Mio fratello,39 anni, combatte da due anni contro il cancro, formatosi nel colon a causa di una rettocolite ulcerosa.Il colon è stato completamente asportato e quindi è portatore di stomia.Purtroppo con l'intervento evidentemente qualche cellula è rimasta perchè sono comparse delle metastasi al fegato e alle ossa. Ha fatto un primo ciclo di chemio ma le metastasi sono avanzate, quindi sono passati ad un altro tipo di chemio che dovrebbe fare fino ad ottobre e poi ripetere tutti i controlli. Mio fratello fino ad adesso e' stato sotto cura di un ospedale di palermo, medici in gamba che hanno preso davvero a cuore il suo caso.Tre settimane fa, mentre mio fratello fa la chemio, mia madre e mia cognata hanno modo di parlare con i medici, i quali dicono che è una situazione molto delicata, ma non irrecuperabile e non è ancora il momento di gettare la spugna! Visti i dolori di mio fratello decidono che è meglio che continui i cicli di chemio ad agrigento, in quanto l'ospedale è più vicino e quindi molto più agevole per evitare lunghi viaggi.Mandano tutta la documentazione ad agrigento e lì il nostro calvario si triplica.
L'oncologa già dal primo colloquio, appena guarda gli esami di routine per la chemio, dice che non farà la chemio e che non c'è più nulla da fare.Lo fa ricoverare nel reparto "terapia del dolore" e sentenzia che è finita.Non ha fatto una TAC, ne una risonanza, ne una ecografia al fegato, ma solo dalle analisi, in cui le transaminasi e la birilubina sono alte, lei è arrivata a questa conclusione.Eppure i medici di palermo, avevano detto che i valori del fegato sono alti per le metastasi, ma che la chemio la poteva fare. Stiamo cercando di ricontattare i medici di Palermo, i dolori di mio fratello, grazie alla somministrazione di morfina, vanno meglio.Cosa dobbiamo fare? Possibile che dobbiamo arrenderci così? cosa ne pensate voi? scusate il lungo sfogo ma davvero non si può passare in soli 7 giorni da un dottore che ti dice ancora c'e speranza ad uno che ti dice che è finito tutto!

Ciao Meri, non ti chiedo di chiudere gli occhi davanti alla realtà come ho fatto io con mio marito, ma nemmeno di fidarti ciecamente di quello che ti dice un solo camice bianco, visto che poi guardano gli esami e le tac (cose dove c'è scritto nero su bianco) e sentenziano a seconda dell'opinione personale. Qui non si tratta di sentenziare appellandosi ad una legge che va interpretata, si tratta di una vita umana ma loro peccano purtroppo anche di una alta dose di presunzione. Se quelli di Palermo ti hanno detto che c'era speranza e se come spero non vi hanno consigliato di andare ad agrigento solo per sbolognare la patata bollente, cerca di ritornare con tuo fratello a palermo, ma ti consiglio ti informarti anche qui nel forum se c'è anche qualche struttura specializzata in altre regioni. Si lo so dal punto logistico è difficile, ma non la mollate la spugna,

grazie per la tua risposta. Per quanto riguarda il fatto di andare ad Agrigento, è stato richiesto esplicitamente da mia cognata perché quando i dolori aumentano, affrontare un viaggio di quasi due ore in macchina, diventa una sofferenza! Comunque abbiamo inviato le analisi a Palermo e aspetto una risposta dai medici di Palermo

Ciao meri
mi spiace per tuo fratello. Ti esprimo tutta la mia vicinanza.
Concivido pienamente quanto scritto da Roslele
Come possibili alternative prova a contattare anche l'help desk di AIMAC
Penso che loro ti possono aiutare
l servizio di help-line è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:00

Numero verde 840 503579
Telefono fisso 06 4825107
Fax 06 42011216
Indirizzo di posta elettronica info@aimac.it

Un abbraccio

Franco

cara mery capisco perfettamente la tua situazione e il senso di impotenza che non molla mai però non arrenderti .Senti un altro parere magari in un centro al nord tipo torino molinette o milano humanitas.Noi siamo di torino e mio marito per un hcc epatico era in cura alle molinette,pur essendo un centro valido , adesso stiamo andando a Milano per provare un nuovo farmaco che qui non c'era.Capisco tutte le difficoltà di un allontanamento dalla propria città,non per ultimo il lato economico,però bisogna provare.Se vai sul sito dell'azienda ospedaliera di padova puoi inviare tramite email gli esami per un primo contatto e vedere cosa ti rispondono.Noi abbiamo fatto un tentativo anche li.Spero possiate avere al piu presto un riscontro positivo un abbraccio

Ciao . Mi dispiace davvero tanto per tuo fratello.. purtroppo anche mio padre ha la stessa cosa è non appena di sono alzati i valori mi hanno detto anche a me la stessa cosa . Però nemmeno io sto mollando e sto cercando di parlare con più campane .. spero tanto che i nostri cari si salvino . ,"che Dio ci aiuti