Parenti serpenti?
Inviato: mar 15 nov 2016, 15:21
Salve a tutti compagni di viaggio!
Come potete capire dal titolo ho bisogno di sfogarmi un po'..
Sono figlia unica di 26 anni e mi occupo di mia madre malata a tempo pieno, e i miei genitori sono separati.
Abbiamo cominciato la battaglia nel 2011 ma dal 2014 la situazione è diventata più critica e la famiglia di mia madre è diventata sempre più incattivita. Mia nonna materna non capisce proprio la gravità della situazione e l'unica cosa che fa è dire a mia madre "oh quanto sei magra" oppure "oh quanto sei grassa", e ovviamente ad una donna che ha affrontato 2 radioterapie, 2 chemioterapie e 4 interventi non penso proprio sia una cosa da dire, e poi ogni volta che mia madre sta male dice che è colpa mia, che io sono contenta che mia madre sta male così posso suscitare la compassione della gente.
Mia zia, l'unica sorella di mia madre, vive in un'altra città, quando mia madre è stata operata ad ottobre (ricoverata un mese) ci eravamo messe d'accordo, in modo tale che lei e mia nonna andassero la mattina in ospedale, mentre io andavo alle 14 dopo pranzo. Loro arrivavano all'ospedale alle 11 e già alle 13 mi chiamavano dicendo che c'erano tante cose da fare a mia madre ma che loro non le avrebbero fatte perché gli faceva SCHIFO (esatto! Proprio la parola SCHIFO hanno usato) e così mi dovevo scapicollare per arrivare e lavare e cambiare il pigiama di mia madre e ovviamente loro andavano via.
Dopo l'intervento hanno incominciato a dire che era meglio che mia madre fosse morta, che questa non è vita.
Hanno chiamato un avvocato chiedendomi di rinunciare all'eredità di mia madre perché secondo loro non siamo una famiglia, nel momento in cui i miei si sono separati, secondo loro, lei è tornata alla famiglia di origine (discorso senza capo né coda).
E ora invece vogliono che mia madre vada in centro perché secondo loro in casa con me non è al sicuro. Mia madre gli ha detto che lei da casa sua non si muove!
In tutto questo invece c'è la famiglia paterna, che non non ci fanno mancare nulla, mia nonna paterna ci prepara da mangiare più volte a settimana, le mie zie (le sorelle di mio padre) vengono 2 volte a settimana per aiutarmi a pulire e per portarmi la spesa, i miei cugini mi aiutano con mia madre, i maschi rimangono in casa e la fanno distrarre mentre io esco 2 orette con le femmine, e infine mio padre che la porta a fare la chemioterapia e la riporta a casa.
Io so benissimo che non siamo una famiglia convenzionale, i miei genitori sono stati insieme 35 anni, ma ora hanno altri compagni e vanno a cena fuori anche tutti e 4 insieme, ma com'è possibile che la famiglia diciamo "di origine" mi fa penare così tanto mentre la famiglia "acquisita" si fa in quattro per noi? Possibile che sia solo invidia? Possibile che mi odino così tanto? Io non capisco proprio, oltre al danno (la malattia) pure la beffa ( discussioni a mio parere INUTILI!).
Come potete capire dal titolo ho bisogno di sfogarmi un po'..
Sono figlia unica di 26 anni e mi occupo di mia madre malata a tempo pieno, e i miei genitori sono separati.
Abbiamo cominciato la battaglia nel 2011 ma dal 2014 la situazione è diventata più critica e la famiglia di mia madre è diventata sempre più incattivita. Mia nonna materna non capisce proprio la gravità della situazione e l'unica cosa che fa è dire a mia madre "oh quanto sei magra" oppure "oh quanto sei grassa", e ovviamente ad una donna che ha affrontato 2 radioterapie, 2 chemioterapie e 4 interventi non penso proprio sia una cosa da dire, e poi ogni volta che mia madre sta male dice che è colpa mia, che io sono contenta che mia madre sta male così posso suscitare la compassione della gente.
Mia zia, l'unica sorella di mia madre, vive in un'altra città, quando mia madre è stata operata ad ottobre (ricoverata un mese) ci eravamo messe d'accordo, in modo tale che lei e mia nonna andassero la mattina in ospedale, mentre io andavo alle 14 dopo pranzo. Loro arrivavano all'ospedale alle 11 e già alle 13 mi chiamavano dicendo che c'erano tante cose da fare a mia madre ma che loro non le avrebbero fatte perché gli faceva SCHIFO (esatto! Proprio la parola SCHIFO hanno usato) e così mi dovevo scapicollare per arrivare e lavare e cambiare il pigiama di mia madre e ovviamente loro andavano via.
Dopo l'intervento hanno incominciato a dire che era meglio che mia madre fosse morta, che questa non è vita.
Hanno chiamato un avvocato chiedendomi di rinunciare all'eredità di mia madre perché secondo loro non siamo una famiglia, nel momento in cui i miei si sono separati, secondo loro, lei è tornata alla famiglia di origine (discorso senza capo né coda).
E ora invece vogliono che mia madre vada in centro perché secondo loro in casa con me non è al sicuro. Mia madre gli ha detto che lei da casa sua non si muove!
In tutto questo invece c'è la famiglia paterna, che non non ci fanno mancare nulla, mia nonna paterna ci prepara da mangiare più volte a settimana, le mie zie (le sorelle di mio padre) vengono 2 volte a settimana per aiutarmi a pulire e per portarmi la spesa, i miei cugini mi aiutano con mia madre, i maschi rimangono in casa e la fanno distrarre mentre io esco 2 orette con le femmine, e infine mio padre che la porta a fare la chemioterapia e la riporta a casa.
Io so benissimo che non siamo una famiglia convenzionale, i miei genitori sono stati insieme 35 anni, ma ora hanno altri compagni e vanno a cena fuori anche tutti e 4 insieme, ma com'è possibile che la famiglia diciamo "di origine" mi fa penare così tanto mentre la famiglia "acquisita" si fa in quattro per noi? Possibile che sia solo invidia? Possibile che mi odino così tanto? Io non capisco proprio, oltre al danno (la malattia) pure la beffa ( discussioni a mio parere INUTILI!).