Aimac - Forum sul tumore

Come stai Francesco?

Insomma.. così così. Ieri sono andato al cimitero da solo per la prima volta (la Sua volonta era di essere seppellita nel suo paese natale che dista qualche chilometro da dove abito) e credo di aver avuto una sorta di attacco di panico, per fortuna poi è passato e piangendo sono riuscito a tornare a casa guidando piano piano.

Francesco ti comprendo, i primi tempi sono tanto tanto duri....FORZA!!!

Francesco ti comprendo, i primi tempi sono tanto tanto duri....FORZA!!!

è dura, non lavorando mi pesa ancora di più.. ogni tanto mi pare di sentire il campanello che le avevo comprato con il quale mi chiamava quando ero nella mia stanza e lei in altre stanze della casa ed aveva bisogno di qualcosa

Caro Francesco, sono stata più di due anni senza andare al cimitero da mio marito che è stato cremato. Qualche settimana fa ho deciso di andare. Non ho provato nulla. Non riesco a collegare quella celletta con la sua persona. Era alto 1,85, aveva 59 anni ma ne dimostrava dieci di meno, una bellissima presenza. Non riesco ad accettare che lui sia lì. Sono andata poi al cimitero degli animali dove ne ho cinque, ognuno con la sua lapide. Mi è venuto da piangere, so che sono lì sotto terra. Non penso che andrò presto dove ci sono le ceneri di mio marito, ma tornerò senz'altro dagli animali, come del resto ho fatto da trent'anni a questa parte. Da mia mamma, morta diciotto mesi fa, non se ne parla proprio di andare. È nella terra, ed io non mi sento ancora pronta per ricordare praticamente tutta la mia vita. Perciò mi do tempo, non ho fretta. Non voglio rovinarmi la giornata ancora più di quello che è già. Mia mamma, che ha sempre abitato con me, resta come una persona che esiste ancora ma come in una specie di sogno. Aveva 96 anni per cui non posso neanche lamentarmi, è vissuta fin troppo, confronto a mio marito. Anche tu prenditi tutto il tempo, se hai paura di andare nel panico non andare al cimitero. Anche la psicologa me lo ha sempre detto. Fare quello che ci si sente.

Caro Francesco, sono stata più di due anni senza andare al cimitero da mio marito che è stato cremato. Qualche settimana fa ho deciso di andare. Non ho provato nulla. Non riesco a collegare quella celletta con la sua persona. Era alto 1,85, aveva 59 anni ma ne dimostrava dieci di meno, una bellissima presenza. Non riesco ad accettare che lui sia lì. Sono andata poi al cimitero degli animali dove ne ho cinque, ognuno con la sua lapide. Mi è venuto da piangere, so che sono lì sotto terra. Non penso che andrò presto dove ci sono le ceneri di mio marito, ma tornerò senz'altro dagli animali, come del resto ho fatto da trent'anni a questa parte. Da mia mamma, morta diciotto mesi fa, non se ne parla proprio di andare. È nella terra, ed io non mi sento ancora pronta per ricordare praticamente tutta la mia vita. Perciò mi do tempo, non ho fretta. Non voglio rovinarmi la giornata ancora più di quello che è già. Mia mamma, che ha sempre abitato con me, resta come una persona che esiste ancora ma come in una specie di sogno. Aveva 96 anni per cui non posso neanche lamentarmi, è vissuta fin troppo, confronto a mio marito. Anche tu prenditi tutto il tempo, se hai paura di andare nel panico non andare al cimitero. Anche la psicologa me lo ha sempre detto. Fare quello che ci si sente.

Avevo necessità di vedere come è stata sistemata. Ancora la lapide non è stata messa quindi c'era soltanto la fredda botola di metallo ed un foglio che avevo preparato io al pc piangendo con la sua foto e nome per identificarla. A quel punto mi è preso quello che ritengo essere un attacco di panico, poi mi sono ripreso e sono andato via, ma uscendo ho visto il copribara di fiori gettato a terra ed allora mi sono arrabiato ancora di più poiche mia madre anche quando stava bene mi diceva che arrivata la sua ora voleva un funerale semplice senza fiori o altro ma mio padre ha insistito per il copribara ed ho dovuto cedere. Figurati che mi diceva che sulla lapide non voleva nemmeno la foto ma solo le iniziali con la data di nascita e morte.