Condividere la mia esperienza per dare forza e coraggio agli altri
Ciao Betulla, ciao Frollina.. Non potevo leggere senza rispondere.. Per me quelle che esprimete sono visioni da angolature diverse.. E' vero stare vicino a chi soffre e' devastante, Betulla.. Quando ho letto il numero di chemio che ha fatto tuo marito mi sono venute le lacrime agli occhi.. Quella storia della croce, non so che dire.. Si ha sempre bisogno di trovare un senso alle cose terribili che ci possono accadere ma forse questa frase lo e' soprattutto per chi come Frollina deve vivere la malattia sulla propria pelle.. Una fatica così grande ha bisogno di un riconoscimento comunque e sempre.
In fondo sono solo delle frasi, non sono la verità ma la realtà e' che chi ha visto andar via chi amava non può tollerare di pensare che sia accaduto perché era sopportabile, perché e' la cosa più ingiusta di tutte.
Ognuno di noi vede e sente tutto attraverso la propria storia.. La rabbia di Mariasole, a me davvero tanto cara, io la provo spesso e la capisco. Speriamo che Dio sia davvero giusto e che non sia Lui a dispensare dolori simili ma siano semplicemente fatti che ci accadono perché umani e... Chi lo sa ragazze dov'è quel maledetto perché!
Un abbraccio grande. Ma grande davvero.. Linetta
In fondo sono solo delle frasi, non sono la verità ma la realtà e' che chi ha visto andar via chi amava non può tollerare di pensare che sia accaduto perché era sopportabile, perché e' la cosa più ingiusta di tutte.
Ognuno di noi vede e sente tutto attraverso la propria storia.. La rabbia di Mariasole, a me davvero tanto cara, io la provo spesso e la capisco. Speriamo che Dio sia davvero giusto e che non sia Lui a dispensare dolori simili ma siano semplicemente fatti che ci accadono perché umani e... Chi lo sa ragazze dov'è quel maledetto perché!
Un abbraccio grande. Ma grande davvero.. Linetta
Ciao Frollina,
ho visto anch'io ora il tuo blog.. Molto tenero davvero, mi fa piacere che tu stia bene.
Un grande abbraccio a te ciao e grazie per le parole fresche e speranzose con le quali hai raccontato la tua importante vicenda. Come vedi purtroppo non a tutti e' andata bene ma le persone che come te raccontano la loro esperienza sono fondamentali.
A presto ciao,
Linetta
ho visto anch'io ora il tuo blog.. Molto tenero davvero, mi fa piacere che tu stia bene.
Un grande abbraccio a te ciao e grazie per le parole fresche e speranzose con le quali hai raccontato la tua importante vicenda. Come vedi purtroppo non a tutti e' andata bene ma le persone che come te raccontano la loro esperienza sono fondamentali.
A presto ciao,
Linetta
Hai ragione Linetta sono solo parole, ma io questa cosa non la reggo più, troppe volte l'ho sentita! La verità è che non. C'è giustizia perchè io ho perso un compagno di 28 anni ma una madre già vedova ha perso il suo unico figlio, e la nostra bambina di ora 16 mesi non conoscerà mai il suo papà....ma soprattutto lui Denis aveva come noi il diritto di vivere, di godersi la sua appena formata famiglia! Abbiamo passato le pene dell'inferno, ero incinta quando hanno diagnosticato il tumore a Denis, avevamo mille progetto e in un secondo è crollato tutto, Insomma sono felice per Frollina perchè capisco (in parte perchè non vissuta sulla mia pelle) la tragedia di chi è colpito da questo maledetto, mi scuso se ho scritto qualcosa che possa averla offesa, non era per lei ma per chi dice certe stronzate! E scusate se ripeto questo termine! Purtroppo come ho già scritto nessuno è in grado più di altri di sopportare tanta sofferenza, ma per sopravvivere ti aggrappi a tutto e vai avanti! Mi auguro che non esista Dio tanto crudele da mandare certe croci, perchè se penso alle lacrime che ho versato con il pancione in ginocchio supplicandolo di aiutare Denis....no meglio non pensarci!
Non me la sono presa assolutamente. Vi ho solo riportato una frase che un mio amico mi ripeteva spesso. E questo mio amico ha anche lui dei serissimi problemi di salute, che l'hanno costretto ad "abitare" in ospedale tantissime volte e che ancora lo costringeranno in futuro.
Anche io sto lottando ancora. Al momento la BB sembra essere stata messa ko. Ma è ancora presto per dirlo. Sul blog non ho raccontato che gli inizi della mia storia. E' ancora lunga e dolorosa. Anche se io cerco di vedere tutto con ottimismo e cerco di vivere la mia vita come meglio posso. Un abbraccio a tutti
Anche io sto lottando ancora. Al momento la BB sembra essere stata messa ko. Ma è ancora presto per dirlo. Sul blog non ho raccontato che gli inizi della mia storia. E' ancora lunga e dolorosa. Anche se io cerco di vedere tutto con ottimismo e cerco di vivere la mia vita come meglio posso. Un abbraccio a tutti
Da sempre penso che la religiosità sia un aspetto del tutto soggettivo. In dipendenza della mia diretta esperienza"cancro" ripensando il mio modo di vivere ho percepito in me uno spazio di religiosità -sopito-. Ricordo che: nel corso dei primi tre anni di controlli periodici postintervento entravo nella piccola chiesa a pochi passi dall'ospedale oncologico; nell'osservare, a volte, persone che pregavano o piangevano, mi commovevo,.... eppure nel lasciare la chiesetta mi sentivo sereno. Per converso quando una mia amica, in corso di trattamento chemioterapico mi ha riferito che anche il marito era affetto da cancro, mi sono chiesto perchè tanto dolore. Pensavo che in questi casi la fede vacilla, eppure sono convinto che vince chi mantiene la fede. Così scrive un noto psichiatra :"Quando improvvisamente tutto viene a crollare, la mancanza di motivazioni colpisce talmente nel profondo che poco alla volta ci si rende conto che la morte non è di chi se n'è andato, ma di chi è rimasto. E allora per disperazione ci si attacca ai ricordi, come un mutilato usa le stampelle per reggersi.
Chi ha fede, scrive lo psichiatra, pensa che Dio sia dentro ogni esperienza e condivida le paure e le angosce che ognuno si porta nel cuore. Inoltre dà al dolore un funzione riparatrice, espiatoria, anche redentrice".
A volte mi chiedo che cosa mi ha insegnato il cancro: certamente l'accettazione della diversità, ognuno di noi affronta e vive il cancro, così come un evento luttuoso, in maniera diversa, soggettivamente diversa.
Un caro saluto a tutti.
Chi ha fede, scrive lo psichiatra, pensa che Dio sia dentro ogni esperienza e condivida le paure e le angosce che ognuno si porta nel cuore. Inoltre dà al dolore un funzione riparatrice, espiatoria, anche redentrice".
A volte mi chiedo che cosa mi ha insegnato il cancro: certamente l'accettazione della diversità, ognuno di noi affronta e vive il cancro, così come un evento luttuoso, in maniera diversa, soggettivamente diversa.
Un caro saluto a tutti.
Giuseppe
le tue parole sono sempre benefiche davvero. Grazie e grazie, speravo molto tu scrivessi qualcosa in merito.
Mia cara Mariasole,
hai ragione e ne hai tanta: Denis aveva il diritto di vivere e tu e la piccola il diritto di averlo con voi.
Ripeto, capisco tanto la tua rabbia, lo so che Frollina non c'entra nulla, ci mancherebbe, ma davvero spesso ci si sente ripetere frasi irritanti che ci fanno sentire immensamente incompresi nel nostro dolore.
Diciamolo: sono assenze inconsolabili ed ognuno trova il modo, per come può, di convivere con un dolore così grande.
Ti penso molto Mariasole, deve essere dura crescere una figlia da sola e cercare di farle avere una vita serena, senza addossarle questo dolore e il fatto che lei rappresenti ciò che Denis ha lasciato di se', la cosa più grande di tutte.
Hai un compito molto pesante e ti penso molto credi.
Frollina cara,
sei la benvenuta qui e davvero il tuo blog rispecchia la tua freschezza che ha resistito al dolore e non si e' fatta piegare. Scrivi presto ed in bocca al lupo per i tuoi controlli ed il tuo futuro.
Giuseppe
te lo ripeto: sei ultra prezioso qui!!
Vi abbraccio con affetto
Linetta
le tue parole sono sempre benefiche davvero. Grazie e grazie, speravo molto tu scrivessi qualcosa in merito.
Mia cara Mariasole,
hai ragione e ne hai tanta: Denis aveva il diritto di vivere e tu e la piccola il diritto di averlo con voi.
Ripeto, capisco tanto la tua rabbia, lo so che Frollina non c'entra nulla, ci mancherebbe, ma davvero spesso ci si sente ripetere frasi irritanti che ci fanno sentire immensamente incompresi nel nostro dolore.
Diciamolo: sono assenze inconsolabili ed ognuno trova il modo, per come può, di convivere con un dolore così grande.
Ti penso molto Mariasole, deve essere dura crescere una figlia da sola e cercare di farle avere una vita serena, senza addossarle questo dolore e il fatto che lei rappresenti ciò che Denis ha lasciato di se', la cosa più grande di tutte.
Hai un compito molto pesante e ti penso molto credi.
Frollina cara,
sei la benvenuta qui e davvero il tuo blog rispecchia la tua freschezza che ha resistito al dolore e non si e' fatta piegare. Scrivi presto ed in bocca al lupo per i tuoi controlli ed il tuo futuro.
Giuseppe
te lo ripeto: sei ultra prezioso qui!!
Vi abbraccio con affetto
Linetta
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