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Re: Per chi ha perso un genitore ..aiutiamoci.. un trauma tropp grande

Inviato: lun 26 feb 2018, 22:15
da chiara cargnelutti
La mia mamma ha smesso di patire il 15 febbraio. ..due gg dopo il mio 40esimo compleanno che ha sancito la decisione di ricoverata in hospice perché ormai la notte era un incubo le faceva male ovunque. ..però mi manca tanto. ..è venuta meno la radice del mio albero. ..dopo che già aveva subito l'amputazione 18 anni fa di mio padre. Maledetto cancro. .pancreas lui vie biliari pancreatica lei. .perché entrambi. ..perché tanto dolore per noi. .non posso sentirla. ..mi manca. ..
Chiara

Re: Per chi ha perso un genitore ..aiutiamoci.. un trauma tropp grande

Inviato: mar 27 feb 2018, 6:45
da Elegra
Chiara
Ti abbraccio e ti sono vicina
Anche i miei genitori non ci sono più..27 gennaio la mamma e 14 anni fa il papà per k colon entrambi.
È molto dura. Poi con la mamma ancora di più

Re: Per chi ha perso un genitore ..aiutiamoci.. un trauma tropp grande

Inviato: mar 27 feb 2018, 11:35
da Silvia73
Hina, questo è un gruppo che accoglie e capisce perchè abbiamo la stessa empatia, la capacità di sentire negli altri il nostro dolore. Ti abbraccio forte, so che la forza per affrontare questi momenti la troverai perchè per i nostri cari siamo capaci di sopportare qualsiasi cosa. Rispetto a me hai ancora la possibilità di abbracciare la tua mamma e di stringerle la mano... ed è una cosa importante. Non ti abbattere per gli altri.
Elegra, Chiara anche io come voi sono rimasta sola. senza le mie radici.. uno strappo troppo forte. Ci provo ad andare avanti, ma il vuoto è immenso.

Re: Per chi ha perso un genitore ..aiutiamoci.. un trauma tropp grande

Inviato: mer 28 feb 2018, 22:06
da jumpaul
Ciao a tutti,
è tanto che non scrivo ma vi seguo tutti i giorni. Le vostre sensazioni e i vostri pensieri sono stati e sono tuttora anche i miei. La mia dolce mamma se n'è andata ormai 14 mesi fa. Aveva 56 anni, io ne avevo 26. Lei è stata ricoverata in ospedale per un forte mal di schiena che non le dava pace da un mese, e dopo soli dodici giorni mi ha lasciato. Niente chemio, niente radio, niente cure... non c'è stato tempo per nulla, ogni giornata scendevamo un gradino in più verso l'inferno. Il vuoto che ha lasciato è stato ed è tuttora incolmabile: per me, per mio papà, per i miei fratelli, per mia nonna e per tutti gli altri parenti. Dopo l'incredulità iniziale, ho vissuto mesi e mesi provando un dolore che mai avrei immaginato, una lama nel cuore che mi ha tolto il fiato, il sorriso e il sonno. Pensavo di non farcela. Desideravo morire, non provare più nulla. Avevo la necessità di comunicare il mio dolore, ma nessuno era disposto ad ascoltarmi: in famiglia eravamo tutti sconvolti e gli amici non capivano (o, più semplicemente, non volevano ascoltare i problemi di una persona che, solitamente, risolveva i problemi degli altri). Ho trovato una bravissima psicologa che è stata la mia salvezza: con lei ho buttato fuori lacrime, parole, pensieri, incubi, rabbia, di tutto. Ad un tratto, dopo dieci mesi, ho sentito che la mia necessità di voler comunicare il mio dolore andava diminuendo: gli incontri di psicoterapia sono diminuiti finché, ad un anno dal lutto, ho salutato la psicologa per l'ultima volta. Non dico di essere guarito, perché la ferita fa ancora male e ogni tanto vado ancora in crisi, ma piuttosto ho imparato a conoscere il dolore e a controllarlo, tenendolo a debita distanza nei momenti inopportuni. Per mesi pensavo a mia mamma incessantemente: al lavoro, a casa, al bar con gli amici, di notte... Ora invece riesco a concentrarmi sul lavoro, quando sono in compagnia rido e scherzo e riesco anche a dormire un po' meglio. Dopo averli abbandonati per mesi, ho ripreso con fatica i miei hobby, alcuni dei quali mi erano stati trasmessi da lei, ed ora li svolgo con ancora più determinazione, come se ogni piccolo gesto sia rivolto a lei. La mamma mi manca moltissimo: a tavola tutti insieme la domenica, durante i lavori in giardino e nell'orto, durante le gite in bicicletta, davanti ad una tazza di tè nei freddi pomeriggi invernali, dopo aver ricevuto una promozione al lavoro...
In questi mesi ho imparato moltissime lezioni che porterò con me per il resto della vita, ho imparato a distinguere ciò che davvero conta da ciò di cui si può fare a meno (e questo vale anche per le persone).
Scusate per il messaggio estremamente lungo e forse anche fuori luogo, ma voglio solo rincuorare chi si trova all'inizio del percorso del lutto: un pochino alla volta ci si riesce a rialzare e ad andare avanti nella propria vita. Non è più come prima, ma in qualche modo si sopravvive. Ognuno ha i propri tempi e il proprio percorso, unico e diverso da tutti gli altri. Non fate confronti, non ascoltate opinioni e giudizi di chi non vi può capire. E soprattutto non abbiate paura nel chiedere aiuto a degli specialisti, perché rivolgersi ad uno psicologo non è un segno di debolezza, ma di consapevolezza della propria situazione emotiva.
Vi abbraccio forte tutti quanti
Paolo

Re: Per chi ha perso un genitore ..aiutiamoci.. un trauma tropp grande

Inviato: mer 28 feb 2018, 22:12
da Solidea
Che bella testimonianza, Paolo...
grazie

Re: Per chi ha perso un genitore ..aiutiamoci.. un trauma tropp grande

Inviato: gio 1 mar 2018, 11:31
da maya87
Grazie Paolo, per la tua testimonianza, per la tua positività, per il tuo incoraggiamento.

Re: Per chi ha perso un genitore ..aiutiamoci.. un trauma tropp grande

Inviato: gio 1 mar 2018, 17:10
da Armalina
Ciao a tutti...io ho perso mia mamma 4mesi fa.Malattia scoperta a settembre,ad ottobre non c'era piu'.E' stato uno shock,tutt'ora non mi rendo conto.Questo e' l'unico posto dove mi sento davvero capita,perche' quello che si prova lo sa solo chi l'ha vissuto.Non c'e' momento in cui non pensi a lei durante il giorno,e' come se il tempo si fosse fermato,come se la mia vita si fosse fermata.Un abbraccio

Re: Per chi ha perso un genitore ..aiutiamoci.. un trauma tropp grande

Inviato: dom 4 mar 2018, 15:14
da hinagiku
Sono qui seduta accanto al letto della mamma. La settimana prossima torna a casa. Almeno se ne andrà nel suo letto. Non mangia più, non si muove più, non parla quasi più. Al momento non ha dolore. Egoisticamente vorrei averla accanto anche così. Ma non è giusto. La vedo disperarsi perchè non riesce più a far nulla. Io le mento dicendo che si deve solo rimettere in forze e poi potrà affrontare le cure. Sono morta dentro. Non credo di poter sopravvivere alla sua morte.

Re: Per chi ha perso un genitore ..aiutiamoci.. un trauma tropp grande

Inviato: dom 4 mar 2018, 18:29
da Franco953
hinagiku
ci conosciamo e , forse oso troppo, ma ti definisco mia amica.
Tu non devi sopravvivere a tua madre , devi vivere per lei , che ti ha dato la vita, e per te stessa
Sei una grande donna che ha sofferto e che tuttora riesce ancora a sopportare un dolore immenso
Eppure piano piano vedrai che riuscirai a risalire la china e a "vivere" a piene mani la tua vita
Io , lo sai, sono qui!. Se vuoi scrivermi anche in privato, in qualsiasi momento, non ci sono problemiu
Ora stai con mamma e continua a darle l'amore che le hai sempre dato
Lei lo sa e lo sente
Un abbraccio piccola
Franco

Re: Per chi ha perso un genitore ..aiutiamoci.. un trauma tropp grande

Inviato: mar 6 mar 2018, 0:36
da Coccinell@
Hinagiku, sai che per un brevissimo istante ti ho invidiata per avere ancora la tua mamma con te, Me ne vergogno profondamente...perché so cosa stai vivendo e quanto sia brutto ma è ancora lì con te, goditi ogni singolo attimo con lei, goditi ogni abbraccio ogni bacio o sua carezza, cerca di imprimere quel momento a me aiutano tanto nei momenti in cui la tristezza mi viene a cercare, chiudo gli occhi e riprovo quella sensazione. Nonostante sia sempre stata lì con lei fino all'ultimo ad oggi rimpiango anche quei pochi momenti che mi sono presa per staccare e non crollare. Non avere vergogna di dirle quanto la ami e quanto tu sia orgogliosa di lei, non avrei mai potuto sopportare di non averglielo fatto sapere, e se ne avete modo fate insieme delle cose che la aiutino a distrarsi un po'. Io avrei tanto voluto fare un viaggio con lei, era già tutto organizzato ma le sue condizioni non ce lo hanno permesso, e abbiamo disdire tutto. Che male infame che è