Medico ---> paziente, a volte fa più danni il rapporto
Inviato: ven 3 ago 2018, 7:56
Salve,
non scriverò nomi, ospedali, nessun riferimento (e chiedo di non farlo neppure voi), posso solo dirvi che mi trovo in Lombardia e sopratutto il milanese, ovvero quell'area d'Italia che è meta di tantissimi per cercare una terapia.
Debbo decidere se usare i miei mezzi multimediali per amplificare la tematica, oppure no, e come farlo.
Mi rivolgo ai medici, agli oncologi:
carissimi, svolgete un lavoro impagabile, c'è dietro una formazione professionale rilevante, ci sono continui aggiornamenti, ma non di raro dimenticate che state curando delle persone che hanno un grave male, e che questo intacca la loro psiche.
In Italia, anche nei maggiori reparti, manca lo psicologo, o se ce è uccel di bosco, manca il nutrizionista. Sembrano piccole manchevolezze, ma non lo sono.
Manca lo psicologo per l'oncologo.
L'oncologo è lasciato da solo a curare i vari mali, a definire terapie, ma è evidente che non tutti possono fare il medico oncologo.
Osservo cosa avviene nel centro dove va mia moglie:
APPUNTAMENTI day Hospital
tutti fissati quasi un'ora prima che i medici giungano in sede. Già ciò è mancanza di accortezza verso il malato, in un'area, come la Lombardia, dove gli unici che non rispettano gli orari degli appuntamenti sono i medici (non solo gli oncologi, e non solo a mezzo servizio sanitario nazionale).
ACCESSORI PER CHEMIOTERAPIA
Anche da queste parti, i piccoli aghetti usati per il port finiscono. Cambia il fornitore. Chi è il responsabile di questo disagio? Idem l'infusore del farmaco che viene dato a domicilio. Ora dalle dimensioni di bottiglietta.
MEDICO PAZIENTE
Ci siamo sentiti dire dal medico: questo glielo avevo già detto, ora se lo ricordi non posso dirglielo ancora! Beh, stavolta sono andato con carta e penna.
La dottoressa Xanax... si, la chiamo così perché disse a mia moglie al cambio di terapia, quando mia moglie chiese spiegazioni, che la sua domanda le faceva venire l'ansia.
Cara dottoressa, il tuo reparto ha un carico di lavoro altissimo, se hai l'ansia curati come tutti noi quando ci viene. Non puoi rispondere così ad un paziente.
Sempre cara dottoressa, hai delineato il seguito della terapia a mia moglie indicando un protocollo definito dalla tua collega, quella che sulla carta che segue mie moglie ma che è sempre assente. Hai detto che la sua terapia proseguirà con compresse per due settimane, ma quel protocollo lo conoscono anche gli infermieri del tuo reparto, e a mia moglie hanno detto ben diversamente. Ed io, che l'ho saputo ieri, mi sono documentato e ho scoperto che gli infermieri hanno ragione.
Se così fosse, andrò dal dirigente per chiedere la tua rimozione, che tu vada a farti curare per un periodo, come succede a tutti noi quando non stiamo bene.
Se sbagli o dici simili fesserie, non puoi gestire decine di pazienti al giorno.
Per non parlare dell'oncologo che parlò a mia moglie di speranza di vita secondo la statistica devastandola, senza tener conto che lei aveva avuto un'eccellente risposta terapeutica.
Per non parlare del medico che segue mia moglie che su 8 cicli, ben 5 era assente e ci siamo trovato dottoressa Xanax.
Questa l'area di Milano, non quelle che vengono riportate come inefficienti, e potrei continuare, perché gli errori di valutazione iniziarono ben prima.
Ecco, il medico aiuta, ma il medico è una persona, il medico sbaglia, non è intoccabile, e allora si ponga rimedio. Spesso avviene per stanchezza, distrazione, abitudine a trattare con pazienti che stanno male.
Il tumore si può curare, ma la malagestione del paziente no? Non credo.
Saluti e vi prego, in eventuali risposte non fate nomi e rispettate le regole del forum. Grazie
non scriverò nomi, ospedali, nessun riferimento (e chiedo di non farlo neppure voi), posso solo dirvi che mi trovo in Lombardia e sopratutto il milanese, ovvero quell'area d'Italia che è meta di tantissimi per cercare una terapia.
Debbo decidere se usare i miei mezzi multimediali per amplificare la tematica, oppure no, e come farlo.
Mi rivolgo ai medici, agli oncologi:
carissimi, svolgete un lavoro impagabile, c'è dietro una formazione professionale rilevante, ci sono continui aggiornamenti, ma non di raro dimenticate che state curando delle persone che hanno un grave male, e che questo intacca la loro psiche.
In Italia, anche nei maggiori reparti, manca lo psicologo, o se ce è uccel di bosco, manca il nutrizionista. Sembrano piccole manchevolezze, ma non lo sono.
Manca lo psicologo per l'oncologo.
L'oncologo è lasciato da solo a curare i vari mali, a definire terapie, ma è evidente che non tutti possono fare il medico oncologo.
Osservo cosa avviene nel centro dove va mia moglie:
APPUNTAMENTI day Hospital
tutti fissati quasi un'ora prima che i medici giungano in sede. Già ciò è mancanza di accortezza verso il malato, in un'area, come la Lombardia, dove gli unici che non rispettano gli orari degli appuntamenti sono i medici (non solo gli oncologi, e non solo a mezzo servizio sanitario nazionale).
ACCESSORI PER CHEMIOTERAPIA
Anche da queste parti, i piccoli aghetti usati per il port finiscono. Cambia il fornitore. Chi è il responsabile di questo disagio? Idem l'infusore del farmaco che viene dato a domicilio. Ora dalle dimensioni di bottiglietta.
MEDICO PAZIENTE
Ci siamo sentiti dire dal medico: questo glielo avevo già detto, ora se lo ricordi non posso dirglielo ancora! Beh, stavolta sono andato con carta e penna.
La dottoressa Xanax... si, la chiamo così perché disse a mia moglie al cambio di terapia, quando mia moglie chiese spiegazioni, che la sua domanda le faceva venire l'ansia.
Cara dottoressa, il tuo reparto ha un carico di lavoro altissimo, se hai l'ansia curati come tutti noi quando ci viene. Non puoi rispondere così ad un paziente.
Sempre cara dottoressa, hai delineato il seguito della terapia a mia moglie indicando un protocollo definito dalla tua collega, quella che sulla carta che segue mie moglie ma che è sempre assente. Hai detto che la sua terapia proseguirà con compresse per due settimane, ma quel protocollo lo conoscono anche gli infermieri del tuo reparto, e a mia moglie hanno detto ben diversamente. Ed io, che l'ho saputo ieri, mi sono documentato e ho scoperto che gli infermieri hanno ragione.
Se così fosse, andrò dal dirigente per chiedere la tua rimozione, che tu vada a farti curare per un periodo, come succede a tutti noi quando non stiamo bene.
Se sbagli o dici simili fesserie, non puoi gestire decine di pazienti al giorno.
Per non parlare dell'oncologo che parlò a mia moglie di speranza di vita secondo la statistica devastandola, senza tener conto che lei aveva avuto un'eccellente risposta terapeutica.
Per non parlare del medico che segue mia moglie che su 8 cicli, ben 5 era assente e ci siamo trovato dottoressa Xanax.
Questa l'area di Milano, non quelle che vengono riportate come inefficienti, e potrei continuare, perché gli errori di valutazione iniziarono ben prima.
Ecco, il medico aiuta, ma il medico è una persona, il medico sbaglia, non è intoccabile, e allora si ponga rimedio. Spesso avviene per stanchezza, distrazione, abitudine a trattare con pazienti che stanno male.
Il tumore si può curare, ma la malagestione del paziente no? Non credo.
Saluti e vi prego, in eventuali risposte non fate nomi e rispettate le regole del forum. Grazie