Re: Ieri in un negozio
Inviato: gio 1 nov 2018, 14:53
Ragazze siete dolcissime!
Io ho scritto tutto questo perché ho notato un sollievo dentro di me. Ora vi spiego: io ho avuto un tumore al cervello tre anni fa, lo sapevano tutti, avevo la compassione di tutti. Come andare in giro con quella testa pelata che grida “cancro” anche da lontano. Ecco, la gente c’è, però non è quello che serve per andare avanti.
Oggi sono in recidiva, ma ho scelto di non renderlo pubblico. E dal giorno in cui l’ho scoperto ho inistuto con me stessa per non lasciarmi andare mai.
Tanto che ora nessuno ci crede che io sia malata. Ho chiesto di passare avanti all’ultimo prelievo del sangue. E l’impiegata indispettita mi ha detto che dovevo fare la fila. Quando le ho passato il foglio dell’oncologia si è scusata tantissimo e compilava il mio modulo con le mani tremanti. Questo per dire che è una nostra scelta se farlo vedere o meno.
E il fatto è che se non si vede, possiamo decidere noi quando e come pensarci. Pensare al cancro è un momento delicato e per star bene dobbiamo usare tutte le nostre forze, e ci sono quei momenti dove ce la fai, dove porti i tuoi figli a mangiare un gelato s state scherzando e state ridendo. Poi incroci lo sguardo di uno sconosciuto, vede la tua testa che grida -c’è un cancro qui- e ti guarda un po’ triste. Ecco quel momento è rovinato, quel gelato diventa cattivo, quella battuta non fa più ridere, diventi cupa e ti ricordi che sei malata.
Non ci stavate pensando alla malattia, fate in modo che resti così!
Quindi passiamo al pratico!
Allora abbiamo detto parrucca, quelle belle nei negozi costano troppo, in alcune regioni vengono finanziate dallo stato, oppure fate così: Andate in un negozio di parrucche belle, provatele fino a trovare il modello che preferite, guardate la marca e poi andate a casa e cercate quella marca su internet, costerà la metà!
Sesso: io ero veramente infastidita dalla mia testa, allora bene, ho parlato chiaro col mio ragazzo, luce spenta. Almeno per un po’, almeno finché non la smetto di sembrare Massimo Boldi!
E ovuli lubrificanti, uno a settimana, per precauzione.
Trucco, sempre! Fondotinta e fard, sarete bianche quando sarete morte, adesso se mi permettete siete vive quindi truccatevi sempre, datevi colore, e gli specchi saranno più simpatici con voi.
Per stare in casa io uso i cappellini di lana tipo cuffiette, morbide e soffici, abbasso i foulard!!
Vomito, c’è un farmaco che blocca il vomito da prendere prima della chemio, non posso scriverlo qui al massimo chiedetemelo in privato, almeno non sembrerete la bimba dell’esorcista!
Lavoro: tornateci! Cosa fate sempre a casa? Passate il tempo a ricordarvi che siete malate? Provate a tornarci almeno le giornate saranno più piene e impegnative e avrete meno tempo per pensare.
Addormentatevi guardando un film, la notte vengono sempre brutti pensieri.
E poi boh, ne penso ancora, o almeno mi sforzo. Voglio essere felice, provate con me?
Io ho scritto tutto questo perché ho notato un sollievo dentro di me. Ora vi spiego: io ho avuto un tumore al cervello tre anni fa, lo sapevano tutti, avevo la compassione di tutti. Come andare in giro con quella testa pelata che grida “cancro” anche da lontano. Ecco, la gente c’è, però non è quello che serve per andare avanti.
Oggi sono in recidiva, ma ho scelto di non renderlo pubblico. E dal giorno in cui l’ho scoperto ho inistuto con me stessa per non lasciarmi andare mai.
Tanto che ora nessuno ci crede che io sia malata. Ho chiesto di passare avanti all’ultimo prelievo del sangue. E l’impiegata indispettita mi ha detto che dovevo fare la fila. Quando le ho passato il foglio dell’oncologia si è scusata tantissimo e compilava il mio modulo con le mani tremanti. Questo per dire che è una nostra scelta se farlo vedere o meno.
E il fatto è che se non si vede, possiamo decidere noi quando e come pensarci. Pensare al cancro è un momento delicato e per star bene dobbiamo usare tutte le nostre forze, e ci sono quei momenti dove ce la fai, dove porti i tuoi figli a mangiare un gelato s state scherzando e state ridendo. Poi incroci lo sguardo di uno sconosciuto, vede la tua testa che grida -c’è un cancro qui- e ti guarda un po’ triste. Ecco quel momento è rovinato, quel gelato diventa cattivo, quella battuta non fa più ridere, diventi cupa e ti ricordi che sei malata.
Non ci stavate pensando alla malattia, fate in modo che resti così!
Quindi passiamo al pratico!
Allora abbiamo detto parrucca, quelle belle nei negozi costano troppo, in alcune regioni vengono finanziate dallo stato, oppure fate così: Andate in un negozio di parrucche belle, provatele fino a trovare il modello che preferite, guardate la marca e poi andate a casa e cercate quella marca su internet, costerà la metà!
Sesso: io ero veramente infastidita dalla mia testa, allora bene, ho parlato chiaro col mio ragazzo, luce spenta. Almeno per un po’, almeno finché non la smetto di sembrare Massimo Boldi!
E ovuli lubrificanti, uno a settimana, per precauzione.
Trucco, sempre! Fondotinta e fard, sarete bianche quando sarete morte, adesso se mi permettete siete vive quindi truccatevi sempre, datevi colore, e gli specchi saranno più simpatici con voi.
Per stare in casa io uso i cappellini di lana tipo cuffiette, morbide e soffici, abbasso i foulard!!
Vomito, c’è un farmaco che blocca il vomito da prendere prima della chemio, non posso scriverlo qui al massimo chiedetemelo in privato, almeno non sembrerete la bimba dell’esorcista!
Lavoro: tornateci! Cosa fate sempre a casa? Passate il tempo a ricordarvi che siete malate? Provate a tornarci almeno le giornate saranno più piene e impegnative e avrete meno tempo per pensare.
Addormentatevi guardando un film, la notte vengono sempre brutti pensieri.
E poi boh, ne penso ancora, o almeno mi sforzo. Voglio essere felice, provate con me?