In cerca di consigli da chi assiste un parente o da chi il tumore l ha.
Inviato: mer 14 nov 2018, 23:49
È da settembre che stiamo vivendo un incubo. Mia mamma 52 anni corre in ospedale per dolore addominale, da lì 1 mese di ricovero. La dimettono, non c è nulla da fare. Tumore alle vie biliari, zona extraepatica, coinvolta anche la vena mesenterica, quindi non operable e impossibilità di fare chemio/radio causa ostruzione che ha portato all aumento della bile alle stelle. Ha messo un drenaggio esterno che fra qualche giorno dovrebbe levare per sostituirlo con il bypass interno.
Mia mamma non sa nulla, era troppo debilitata per comunicargli l esito della biopsia, febbre, dolori, nausea, ci avevano detto che era questione di minuti/ore/giorni e ci avrebbe lasciato (durante il ricovero del primo mese)... Allora abbiamo pensato "perché dirglielo? Perché dargli questo dolore? Facciamola andare più serena possibile"
Mia mamma viene dimessa in queste condizioni, attivano l assistenza domiciliare, lei sa di avere un ostruzione, deve mettere il bypass e controllare questa massa benigna che potrebbe "trasformarsi". Mia mamma però già è da settimane a casa, la bilirubina è scesa, prende morfina (anche se non pensa che sia quella)
Non sospetta di avere una situazione così grave, muoio dentro ogni volta che parla del futuro che so che non vivrà. Abbiamo scelto di dire la versione di mia mamma anche ai parenti, così da non farglielo sapere da nessuno.
Abbiamo un misto di senso di colpa, ci domandiamo quale sia la cosa giusta.
Mia mamma ha sofferto di depressione, ha avuto un tumore anni fa che ha affrontato sapendo tutto, ma adesso come si fa a dire una cosa del genere? Non può affrontare nessuna terapia, nessun intervento, a che pro dobbiamo dirlo? Se avesse dovuto affrontare qualcosa dovevamo dirglielo, ma la bestia ha già vinto in partenza. Una lotta senza armi, siamo impotenti, quanto dolore... E so che mia mamma non riuscirebbe a guardarmi negli occhi sapendo che deve lasciarmi. L altro giorno mentre stava male, con i conati di vomito e febbre è scoppiata a piangere, le ho chiesto il motivo e mi ha risposto "mi fa stare male darvi questi pensieri"
Lei pensa che tutti i dolori/problemi siano legati al drenaggio.
Cosa ne pensate voi? Non pensavamo che questa bugia dovesse durare così a lungo, stiamo soffrendo ma allo stesso tempo ci stiamo dando una serenità mentale che non avrebbe se sapesse tutto, anche se allo stesso tempo ci rendiamo conto che non possiamo decidere cos è giusto per lei, magari lei vorrebbe saperlo, siamo confusi.
Mi rivolgo a chi il tumore l ha, a chi ha dovuto dirlo ai parenti... È giusto dirlo o è meglio non sapere?
Mia mamma non sa nulla, era troppo debilitata per comunicargli l esito della biopsia, febbre, dolori, nausea, ci avevano detto che era questione di minuti/ore/giorni e ci avrebbe lasciato (durante il ricovero del primo mese)... Allora abbiamo pensato "perché dirglielo? Perché dargli questo dolore? Facciamola andare più serena possibile"
Mia mamma viene dimessa in queste condizioni, attivano l assistenza domiciliare, lei sa di avere un ostruzione, deve mettere il bypass e controllare questa massa benigna che potrebbe "trasformarsi". Mia mamma però già è da settimane a casa, la bilirubina è scesa, prende morfina (anche se non pensa che sia quella)
Non sospetta di avere una situazione così grave, muoio dentro ogni volta che parla del futuro che so che non vivrà. Abbiamo scelto di dire la versione di mia mamma anche ai parenti, così da non farglielo sapere da nessuno.
Abbiamo un misto di senso di colpa, ci domandiamo quale sia la cosa giusta.
Mia mamma ha sofferto di depressione, ha avuto un tumore anni fa che ha affrontato sapendo tutto, ma adesso come si fa a dire una cosa del genere? Non può affrontare nessuna terapia, nessun intervento, a che pro dobbiamo dirlo? Se avesse dovuto affrontare qualcosa dovevamo dirglielo, ma la bestia ha già vinto in partenza. Una lotta senza armi, siamo impotenti, quanto dolore... E so che mia mamma non riuscirebbe a guardarmi negli occhi sapendo che deve lasciarmi. L altro giorno mentre stava male, con i conati di vomito e febbre è scoppiata a piangere, le ho chiesto il motivo e mi ha risposto "mi fa stare male darvi questi pensieri"
Lei pensa che tutti i dolori/problemi siano legati al drenaggio.
Cosa ne pensate voi? Non pensavamo che questa bugia dovesse durare così a lungo, stiamo soffrendo ma allo stesso tempo ci stiamo dando una serenità mentale che non avrebbe se sapesse tutto, anche se allo stesso tempo ci rendiamo conto che non possiamo decidere cos è giusto per lei, magari lei vorrebbe saperlo, siamo confusi.
Mi rivolgo a chi il tumore l ha, a chi ha dovuto dirlo ai parenti... È giusto dirlo o è meglio non sapere?