Un passo importante
Inviato: mer 11 set 2019, 20:24
Ciao a tutti,
sono Ermanno, 23 anni da poco compiuti. Ho perso la mia adorata madre (soli 63 anni), la luce della mia vita, poco meno di un anno fa. Non ho mai scritto su questo forum pubblicamente, un po' perché in fondo non volevo accettare ciò che ci stava accadendo un po' perché semplicemente non ero pronto, ma ho sempre seguito le vostre storie, i vostri pensieri, le gioie e i dolori, le vittorie e le sconfitte. Potrei addirittura citare alcuni nomi di persone iscritte al forum le cui storie mi sono rimaste impresse e mi hanno sempre accompagnato durante questo percorso. Ricordo con affetto soprattutto Franco953, che non ho mai avuto modo di ringraziare (l'anno scorso ti contattai chiedendoti un consiglio e tu subito ti sei messo a disposizione). Il mio percorso (come del resto i vostri) non è descrivibile a parole, penso che ogni storia sia unica. La mia amata madre, grande lavoratrice (a lei devo tutto, sia dal punto di vista materiale che umano) ha combattuto tenacemente per tre anni contro un k colon con metastasi a fegato e polmoni già dalla prima diagnosi (inizio 2016): due operazioni, lunghe notti in ospedale mano nella mano, non so chi mi ha dato la forza, credo l'amore sconfinato di un figlio per una madre, i periodi di tranquillità e di gioia (che pure ci sono stati e per i quali sarò eternamente grato), soprattutto l'orgoglio e gli occhi lucidi di mia madre quando tornavo a casa da un esame universitario (è stata lei la forza che mi ha spinto a dare la maggior parte degli esami tutti superati brillantemente) e festeggiavamo insieme. La sua meravigliosa festa di pensionamento, purtroppo pochi mesi prima del crollo. Mi ricordo sempre quando negli ultimi mesi mi diceva "però ci siamo pure divertiti in questi 3 anni, è vero?" e io con le lacrime agli occhi che volevo morire con lei. Diceva di aver vissuto ben oltre la prognosi che ci avevano dato perché voleva vedere la mia laurea, ma non ci è riuscita. Amata da tutti (colleghi, infermieri e medici, amici, conoscenti), una persona magnifica. Avevamo un rapporto speciale, io e la mia mamma, viscerale. Lei soffriva perché diceva che io avevo smesso di frequentare i miei amici: non aveva torto, ma ci sono situazioni estreme nella vita in cui bisogna fare scelte "forti": io ho deciso di dedicarmi totalmente a lei, e infatti l'unico mio conforto oggi è proprio la consapevolezza di aver dato tutto quello che potevo e che avevo. Ci sarebbe tantissimo da scrivere.. forse mi sono già dilungato troppo, ma sento di aver fatto un passo importante scrivendo qui per la prima volta.
Grazie
Vi abbraccio tutti
sono Ermanno, 23 anni da poco compiuti. Ho perso la mia adorata madre (soli 63 anni), la luce della mia vita, poco meno di un anno fa. Non ho mai scritto su questo forum pubblicamente, un po' perché in fondo non volevo accettare ciò che ci stava accadendo un po' perché semplicemente non ero pronto, ma ho sempre seguito le vostre storie, i vostri pensieri, le gioie e i dolori, le vittorie e le sconfitte. Potrei addirittura citare alcuni nomi di persone iscritte al forum le cui storie mi sono rimaste impresse e mi hanno sempre accompagnato durante questo percorso. Ricordo con affetto soprattutto Franco953, che non ho mai avuto modo di ringraziare (l'anno scorso ti contattai chiedendoti un consiglio e tu subito ti sei messo a disposizione). Il mio percorso (come del resto i vostri) non è descrivibile a parole, penso che ogni storia sia unica. La mia amata madre, grande lavoratrice (a lei devo tutto, sia dal punto di vista materiale che umano) ha combattuto tenacemente per tre anni contro un k colon con metastasi a fegato e polmoni già dalla prima diagnosi (inizio 2016): due operazioni, lunghe notti in ospedale mano nella mano, non so chi mi ha dato la forza, credo l'amore sconfinato di un figlio per una madre, i periodi di tranquillità e di gioia (che pure ci sono stati e per i quali sarò eternamente grato), soprattutto l'orgoglio e gli occhi lucidi di mia madre quando tornavo a casa da un esame universitario (è stata lei la forza che mi ha spinto a dare la maggior parte degli esami tutti superati brillantemente) e festeggiavamo insieme. La sua meravigliosa festa di pensionamento, purtroppo pochi mesi prima del crollo. Mi ricordo sempre quando negli ultimi mesi mi diceva "però ci siamo pure divertiti in questi 3 anni, è vero?" e io con le lacrime agli occhi che volevo morire con lei. Diceva di aver vissuto ben oltre la prognosi che ci avevano dato perché voleva vedere la mia laurea, ma non ci è riuscita. Amata da tutti (colleghi, infermieri e medici, amici, conoscenti), una persona magnifica. Avevamo un rapporto speciale, io e la mia mamma, viscerale. Lei soffriva perché diceva che io avevo smesso di frequentare i miei amici: non aveva torto, ma ci sono situazioni estreme nella vita in cui bisogna fare scelte "forti": io ho deciso di dedicarmi totalmente a lei, e infatti l'unico mio conforto oggi è proprio la consapevolezza di aver dato tutto quello che potevo e che avevo. Ci sarebbe tantissimo da scrivere.. forse mi sono già dilungato troppo, ma sento di aver fatto un passo importante scrivendo qui per la prima volta.
Grazie
Vi abbraccio tutti