Tumore Pancreas - Centri oncologia paziente anziano -
Inviato: lun 23 set 2019, 12:51
Buongiorno a tutti,
vi scrivo per avere un aiuto, un consiglio, un supporto per la situazione di mio papà.
All’età di 77 anni, a luglio dell’anno scorso, gli è stata diagnosticato un adencarcinoma al corpo del pancreas localmente avanzato (circa 5 cm). Mio papà fino ad allora è stato molto attivo ed energico e, pur essendo cardiopatico e diabetico, controllava bene le malattie e viveva con soddisfazione e serenità.
Con grande coraggio ha affrontato la malattia e le cure.
In questo anno purtroppo ci sono state complicazioni su molti fronti, che hanno debilitato molto mio papà.
Ha fatto una cura di prima linea (6 trattamenti) con gemcitabina+nab-paclitaxel che ha ridotto la massa a 2,9 cm. La terapia è stata poi sospesa per ripetuti episodi di febbri alte che mio papà non riusciva a sopportare (i medici non hanno mai capito se le febbri erano dovute al farmaco, ad infezioni o alla malattia).
In seconda linea ha fatto 7 trattamenti con folfiri, che però non ha dato risultati e la massa a luglio 2019 era di nuovo a 5 cm, con sospetto interessamento peritoneale.
I medici hanno deciso quindi di tornare alla terapia con gemcitabina+nab-paclitaxel, ma dopo due sedute ad agosto, l’insorgenza di febbre molto alta lo ha portato ad un ricovero ospedaliero di due settimane in cui non è stato trovato il motivo della febbre.
In seguito a questo episodio i medici dell'ospedale dove è stato seguito durante questi dodici mesi hanno deciso di non curarlo più perché dicono che il fisico è molto provato e ulteriori terapie potrebbero portarlo ad altri ricoveri. Specifico che dopo solo due trattamenti di gem+nab la massa dava un segnale di diminuzione di dimensioni, seppur minime (due tac fatte ad un mese di distanza).
Mio papà non vuole arrendersi, e tutti noi che gli stiamo intorno neanche: pensiamo che sia necessario trovare dei medici che vogliano prendersi cura di una persona anziana, diabetica e cardiopatica che vuole ed ha diritto di essere curata.
Il nostro prossimo obiettivo è il S.Raffaele: vorrei sapere se qualcuno di voi o dei vostri cari è stato curato lì, con che modalità e con quali terapie e quali sono le modalità di accesso.
Se qualcuno ha altri suggerimenti di ospedali dove sono state fatte cure oncologiche “modulando” nelle quantità e nel tempo i farmaci per persone anziane o con altre patologie, ben vengano! Noi siamo di Udine.
Ringrazio tutti fin d’ora, è un momento molto difficile ed abbiamo bisogno di crederci ancora.
Stefania
vi scrivo per avere un aiuto, un consiglio, un supporto per la situazione di mio papà.
All’età di 77 anni, a luglio dell’anno scorso, gli è stata diagnosticato un adencarcinoma al corpo del pancreas localmente avanzato (circa 5 cm). Mio papà fino ad allora è stato molto attivo ed energico e, pur essendo cardiopatico e diabetico, controllava bene le malattie e viveva con soddisfazione e serenità.
Con grande coraggio ha affrontato la malattia e le cure.
In questo anno purtroppo ci sono state complicazioni su molti fronti, che hanno debilitato molto mio papà.
Ha fatto una cura di prima linea (6 trattamenti) con gemcitabina+nab-paclitaxel che ha ridotto la massa a 2,9 cm. La terapia è stata poi sospesa per ripetuti episodi di febbri alte che mio papà non riusciva a sopportare (i medici non hanno mai capito se le febbri erano dovute al farmaco, ad infezioni o alla malattia).
In seconda linea ha fatto 7 trattamenti con folfiri, che però non ha dato risultati e la massa a luglio 2019 era di nuovo a 5 cm, con sospetto interessamento peritoneale.
I medici hanno deciso quindi di tornare alla terapia con gemcitabina+nab-paclitaxel, ma dopo due sedute ad agosto, l’insorgenza di febbre molto alta lo ha portato ad un ricovero ospedaliero di due settimane in cui non è stato trovato il motivo della febbre.
In seguito a questo episodio i medici dell'ospedale dove è stato seguito durante questi dodici mesi hanno deciso di non curarlo più perché dicono che il fisico è molto provato e ulteriori terapie potrebbero portarlo ad altri ricoveri. Specifico che dopo solo due trattamenti di gem+nab la massa dava un segnale di diminuzione di dimensioni, seppur minime (due tac fatte ad un mese di distanza).
Mio papà non vuole arrendersi, e tutti noi che gli stiamo intorno neanche: pensiamo che sia necessario trovare dei medici che vogliano prendersi cura di una persona anziana, diabetica e cardiopatica che vuole ed ha diritto di essere curata.
Il nostro prossimo obiettivo è il S.Raffaele: vorrei sapere se qualcuno di voi o dei vostri cari è stato curato lì, con che modalità e con quali terapie e quali sono le modalità di accesso.
Se qualcuno ha altri suggerimenti di ospedali dove sono state fatte cure oncologiche “modulando” nelle quantità e nel tempo i farmaci per persone anziane o con altre patologie, ben vengano! Noi siamo di Udine.
Ringrazio tutti fin d’ora, è un momento molto difficile ed abbiamo bisogno di crederci ancora.
Stefania