non so che fare...
Inviato: mar 29 ott 2019, 21:23
Ciao a tutti,
vi scrivo per chiedervi un consiglio, anche se l'argomento è probabilmente OT...
L'anno scorso, più precisamente il 10 agosto 2018, mia sorella Giorgia è morta, dopo una dolorosissima battaglia contro un brutto cancro, durata quasi tre anni, che le fu diagnosticato appena due mesi dopo la nascita della sua seconda figlia. Aveva 35 anni e due bambini, Mattia e Chiara, che oggi hanno 8 e 4 anni. Stefano, mio "cognato", non è stato capace di affrontare la situazione e dopo un anno dalla diagnosi l'ha lasciata, anzi si è fatto lasciare facendosi trovare a letto con una sua ex... I bambini ora sono con lui e la nostra famiglia mantiene i rapporti con lui solo per Mattia e Chiara. Giudizi a parte sul suo comportamento (non entro ulteriormente nei dettagli), il problema è che Stefano si rifiuta di accettare il fatto che i bimbi non stanno bene e che hanno bisogno di aiuto, in particolare Mattia. Mi occupo io di andarli a prendere a scuola due/tre pomeriggi a settimana e spesso sono io a parlare con le maestre e anche con le altre mamme. Mattia ha iniziato ad avere diversi problemi a scuola, non solo legati all'andamento scolastico, ma anche con i compagni di classe. Si è isolato e negli ultimi mesi ha iniziato ad avere un comportamento aggressivo, arrivando anche alle mani, comportamento che non è assolutamente da lui. Poi ha perso interesse in qualsiasi attività. Lui faceva judo e gli piaceva tanto, ma quest'anno si è rifiutato di andare, non vuole mai fare niente a parte giocare alla play e ha delle reazioni veramente eccessive quando gli viene detto di no. Poi i bimbi tutti i venerdì sera vanno a dormire dai nonni (i miei genitori) e mia madre mi dice che la bambina bagna i letto e ha gli incubi quasi ogni notte in cui sta da loro. Mia mamma ha provato ad indagare, chiedendole se le capita anche a casa sua e lei dice che le capita ogni tanto. E' ovvio per tutti che questi bambini hanno bisogno di aiuto per elaborare e affrontare la perdita della mamma, ma Stefano si rifiuta. Continua a sostenere che sia normale per dei bambini piccoli avere dei piccoli (così li definisce lui) problemi, che la morte di Giorgia è ancora recente e che i bambini "si devono semplicemente abituare" e che ci vuole un po' di tempo ma che poi gli sarebbe passata. Si fa forte del fatto che lui anche lui ha perso il padre quando era piccolo e che ha superato tutto da solo, senza il bisogno di uno psicologo. Se insistiamo troppo, si infuria, dicendo che i figli sono i suoi e che noi non dobbiamo intrometterci.
Noi stiamo soffrendo terribilmente per questa situazione, non solo per la perdita di Giorgia, ma anche per questi bambini che vengono lasciati soli ad affrontare un dolore troppo grande per loro. Mia madre continua a dirmi che dovrei portarli da uno psicologo nei pomeriggi in cui sono con me, ma oltre al fatto che non so se legalmente io possa fare una cosa del genere non essendo tutrice dei bambini, sono terrorizzata che se facessi una coa del genere, lui si infurierebbe e ci escludesse del tutto dalla vita di Matty e Chiara. Li amo come se fossero figli miei e se potessi li adotterei... Non so nemmeno se ci sono le basi per rivolgerci a un avvocato,...
Scusate la lunghezza del post e soprattutto se è OFF TOPIC, ma sono veramente disperata.
Viola
vi scrivo per chiedervi un consiglio, anche se l'argomento è probabilmente OT...
L'anno scorso, più precisamente il 10 agosto 2018, mia sorella Giorgia è morta, dopo una dolorosissima battaglia contro un brutto cancro, durata quasi tre anni, che le fu diagnosticato appena due mesi dopo la nascita della sua seconda figlia. Aveva 35 anni e due bambini, Mattia e Chiara, che oggi hanno 8 e 4 anni. Stefano, mio "cognato", non è stato capace di affrontare la situazione e dopo un anno dalla diagnosi l'ha lasciata, anzi si è fatto lasciare facendosi trovare a letto con una sua ex... I bambini ora sono con lui e la nostra famiglia mantiene i rapporti con lui solo per Mattia e Chiara. Giudizi a parte sul suo comportamento (non entro ulteriormente nei dettagli), il problema è che Stefano si rifiuta di accettare il fatto che i bimbi non stanno bene e che hanno bisogno di aiuto, in particolare Mattia. Mi occupo io di andarli a prendere a scuola due/tre pomeriggi a settimana e spesso sono io a parlare con le maestre e anche con le altre mamme. Mattia ha iniziato ad avere diversi problemi a scuola, non solo legati all'andamento scolastico, ma anche con i compagni di classe. Si è isolato e negli ultimi mesi ha iniziato ad avere un comportamento aggressivo, arrivando anche alle mani, comportamento che non è assolutamente da lui. Poi ha perso interesse in qualsiasi attività. Lui faceva judo e gli piaceva tanto, ma quest'anno si è rifiutato di andare, non vuole mai fare niente a parte giocare alla play e ha delle reazioni veramente eccessive quando gli viene detto di no. Poi i bimbi tutti i venerdì sera vanno a dormire dai nonni (i miei genitori) e mia madre mi dice che la bambina bagna i letto e ha gli incubi quasi ogni notte in cui sta da loro. Mia mamma ha provato ad indagare, chiedendole se le capita anche a casa sua e lei dice che le capita ogni tanto. E' ovvio per tutti che questi bambini hanno bisogno di aiuto per elaborare e affrontare la perdita della mamma, ma Stefano si rifiuta. Continua a sostenere che sia normale per dei bambini piccoli avere dei piccoli (così li definisce lui) problemi, che la morte di Giorgia è ancora recente e che i bambini "si devono semplicemente abituare" e che ci vuole un po' di tempo ma che poi gli sarebbe passata. Si fa forte del fatto che lui anche lui ha perso il padre quando era piccolo e che ha superato tutto da solo, senza il bisogno di uno psicologo. Se insistiamo troppo, si infuria, dicendo che i figli sono i suoi e che noi non dobbiamo intrometterci.
Noi stiamo soffrendo terribilmente per questa situazione, non solo per la perdita di Giorgia, ma anche per questi bambini che vengono lasciati soli ad affrontare un dolore troppo grande per loro. Mia madre continua a dirmi che dovrei portarli da uno psicologo nei pomeriggi in cui sono con me, ma oltre al fatto che non so se legalmente io possa fare una cosa del genere non essendo tutrice dei bambini, sono terrorizzata che se facessi una coa del genere, lui si infurierebbe e ci escludesse del tutto dalla vita di Matty e Chiara. Li amo come se fossero figli miei e se potessi li adotterei... Non so nemmeno se ci sono le basi per rivolgerci a un avvocato,...
Scusate la lunghezza del post e soprattutto se è OFF TOPIC, ma sono veramente disperata.
Viola