Re: Supporto psicologico
Inviato: mar 14 gen 2020, 10:38
Non ti scusare per il papiro,questo forum esiste esattamente per questo.
Io leggo spesso le storie scritte qui,ma molto raramente rispondo,come ti dicevo,ognuno ha il suo modo.
Io ho 37 anni, nel 2012 (avevo 29 anni e mio padre 69) mio padre è morto dopo 10 anni di malattia in cui ha avuto 3 diversi tumori,apparentemente slegati tra loro.10 anni di terapie, ospedali, speranze, buoni momenti e momenti di merda. L'abbiamo gestito a casa, ho posticipato la mia laurea, ho lasciato il lavoro, è morto nel suo letto con la sua famiglia intorno in braccio a me. Esattamente come doveva essere, senza drammi, senza dolori fisici allucinanti (fortunatamente),senza sospesi. Solo un immenso dolore.
Mio padre era l'uomo della mia vita e sono la persona che sono per questo.
Mia madre (69 anni) ha avuto un forte mal di schiena per più di un anno.sciatica diceva.ha fatto ginnastica,fisioterapia,visto 4 fisiatri, ma si è sempre rifiutata di fare una risonanza. A giugno dell'anno scorso ha delle emorragie in casa. Andiamo al pronto soccorso e da lì si apre un cratere sotto i piedi miei e di mio fratello. Scopriamo che ha un tumore all'utero grande come la testa di un bambino,con metastasi ossee diffuse ( l'intero osso sacro non esiste già più ma mia madre camminava e guidava!come era possibile!).
Scopriamo che sono 5 anni che lei sapeva di avere dei sintomi che ha nascosto, 'pensava che sarebbero passati da soli' e poi 'volevo andare dal papá', scopriamo che ha rifiutato esami per mesi. Facciamo un mese di ospedale da cui usciamo con una prognosi di sole cure palliative. Saranno un paio di mesi al massimo ci dicono. Ci consigliano l'hospice noi optiamo per una gestione domestica. Mia madre è totalmente a letto, con catetere e pannolone, io lascio di nuovo il lavoro, mio fratello prende la 104, abbiamo una badante 24h (ora entrambi abbiamo delle rispettive famiglie anche se io non ho figli)
La mamma delira costantemente, in tutto questo scopriamo anche che ha dei problemi psichiatrici che forse ci sono sempre stati e tutta questa situazione ha tirato fuori. Non vuole farsi visitare, aggredisce più volte la dottoressa dell'adi, è paranoica con la badante. Alterna momenti di follia e lucidità. Attualmente prende più psicofarmaci che morfina. Ed è assurdamente stabile,probabilmente con l'allentamento la malattia è molto rallentata.
Noi dopo 7 mesi così siamo sfiniti. A metà febbraio io devo riprendere il lavoro, mio fratello diventerà papà fra 4 mesi (lei non lo sa non sapevamo come avrebbe reagito) e presto non potrà più fare i weekend dalla mamma, io sarò da sola. Stiamo valutando o una seconda badante o l'hospice anche se mi fa schifo. Ci hanno detto che l'hospice in teoria dopo 2 mesi te la potrebbe rimandare a casa, e ciò mi terrorizza perché io farei la pendolare 40 ore a settimana, mio fratello sarebbe al termine e ci saremmo giocati la badante.
Adesso non so bene cosa faremo.
Non ti nascondo che spesso spero che mia madre muoia, non mi vergogno a dirlo, e sono convinta che molti qui hanno avuto gli stessi pensieri. Non perché io non la ami immensamente, ma perché la vita che sta facendo non è vita, perché noi siamo stanchi e distrutti e perché tutto questo non migliorerà. Io stessa se fossi nella sua situazione mi sarei fatta una bolla d'aria in vena.
Non ho ho mai scritto la mia storia prima, e non lo sto facendo ora per deprimerti, lo sto facendo per dirti che, nonostante tutto quello che mi è successo e mi sta succedendo io SO che tutto questo passerà. Ho incrociato la vita e la storia di tantissime persone in questi anni e so che lentamente tutto passa, devi avere molta pazienza.So anche che ora non mi credi e va bene, non ci credevo nemmeno io quando lo dicevano a me, ma perdere un genitore è una cosa molto naturale, è fisiologico, in un certo senso io penso che il tuo cervello prima o poi è preparato a questo. Fa male, moltissimo, e le cose poi saranno diverse,ma col tempo quello che mi resterà non sono le urla e le psicosi di mia mamma ma il suo amore di quando stava bene. Esattamente come quando penso a mio padre, piango, ma provo un senso di profonda pace. É stato amato, ha amato moltissimo, e molto di quello che lui era vive in me perché lui me l'ha trasmesso.Io non sono una persona affatto religiosa ma sono convinta che, col senno di poi, le cose seguono esattamente il percorso che devono seguire.
Dal poco che ho letto hai fatto tutto quello che era in tuo potere fare per la tua mamma, adesso devi trovare la modalità giusta per te stessa di avere di nuovo un po' di tranquilla affrontando un giorno alla volta, un problema alla volta.
Io non so se il mio papiro ti può essere stato d'aiuto, forse è servito di più a me.
Stai con tua nonna, con la tua famiglia, e questo momento di merda scorrerà via lentamente quando sarai pronta a lasciarlo andare.
Ti abbraccio.
Io leggo spesso le storie scritte qui,ma molto raramente rispondo,come ti dicevo,ognuno ha il suo modo.
Io ho 37 anni, nel 2012 (avevo 29 anni e mio padre 69) mio padre è morto dopo 10 anni di malattia in cui ha avuto 3 diversi tumori,apparentemente slegati tra loro.10 anni di terapie, ospedali, speranze, buoni momenti e momenti di merda. L'abbiamo gestito a casa, ho posticipato la mia laurea, ho lasciato il lavoro, è morto nel suo letto con la sua famiglia intorno in braccio a me. Esattamente come doveva essere, senza drammi, senza dolori fisici allucinanti (fortunatamente),senza sospesi. Solo un immenso dolore.
Mio padre era l'uomo della mia vita e sono la persona che sono per questo.
Mia madre (69 anni) ha avuto un forte mal di schiena per più di un anno.sciatica diceva.ha fatto ginnastica,fisioterapia,visto 4 fisiatri, ma si è sempre rifiutata di fare una risonanza. A giugno dell'anno scorso ha delle emorragie in casa. Andiamo al pronto soccorso e da lì si apre un cratere sotto i piedi miei e di mio fratello. Scopriamo che ha un tumore all'utero grande come la testa di un bambino,con metastasi ossee diffuse ( l'intero osso sacro non esiste già più ma mia madre camminava e guidava!come era possibile!).
Scopriamo che sono 5 anni che lei sapeva di avere dei sintomi che ha nascosto, 'pensava che sarebbero passati da soli' e poi 'volevo andare dal papá', scopriamo che ha rifiutato esami per mesi. Facciamo un mese di ospedale da cui usciamo con una prognosi di sole cure palliative. Saranno un paio di mesi al massimo ci dicono. Ci consigliano l'hospice noi optiamo per una gestione domestica. Mia madre è totalmente a letto, con catetere e pannolone, io lascio di nuovo il lavoro, mio fratello prende la 104, abbiamo una badante 24h (ora entrambi abbiamo delle rispettive famiglie anche se io non ho figli)
La mamma delira costantemente, in tutto questo scopriamo anche che ha dei problemi psichiatrici che forse ci sono sempre stati e tutta questa situazione ha tirato fuori. Non vuole farsi visitare, aggredisce più volte la dottoressa dell'adi, è paranoica con la badante. Alterna momenti di follia e lucidità. Attualmente prende più psicofarmaci che morfina. Ed è assurdamente stabile,probabilmente con l'allentamento la malattia è molto rallentata.
Noi dopo 7 mesi così siamo sfiniti. A metà febbraio io devo riprendere il lavoro, mio fratello diventerà papà fra 4 mesi (lei non lo sa non sapevamo come avrebbe reagito) e presto non potrà più fare i weekend dalla mamma, io sarò da sola. Stiamo valutando o una seconda badante o l'hospice anche se mi fa schifo. Ci hanno detto che l'hospice in teoria dopo 2 mesi te la potrebbe rimandare a casa, e ciò mi terrorizza perché io farei la pendolare 40 ore a settimana, mio fratello sarebbe al termine e ci saremmo giocati la badante.
Adesso non so bene cosa faremo.
Non ti nascondo che spesso spero che mia madre muoia, non mi vergogno a dirlo, e sono convinta che molti qui hanno avuto gli stessi pensieri. Non perché io non la ami immensamente, ma perché la vita che sta facendo non è vita, perché noi siamo stanchi e distrutti e perché tutto questo non migliorerà. Io stessa se fossi nella sua situazione mi sarei fatta una bolla d'aria in vena.
Non ho ho mai scritto la mia storia prima, e non lo sto facendo ora per deprimerti, lo sto facendo per dirti che, nonostante tutto quello che mi è successo e mi sta succedendo io SO che tutto questo passerà. Ho incrociato la vita e la storia di tantissime persone in questi anni e so che lentamente tutto passa, devi avere molta pazienza.So anche che ora non mi credi e va bene, non ci credevo nemmeno io quando lo dicevano a me, ma perdere un genitore è una cosa molto naturale, è fisiologico, in un certo senso io penso che il tuo cervello prima o poi è preparato a questo. Fa male, moltissimo, e le cose poi saranno diverse,ma col tempo quello che mi resterà non sono le urla e le psicosi di mia mamma ma il suo amore di quando stava bene. Esattamente come quando penso a mio padre, piango, ma provo un senso di profonda pace. É stato amato, ha amato moltissimo, e molto di quello che lui era vive in me perché lui me l'ha trasmesso.Io non sono una persona affatto religiosa ma sono convinta che, col senno di poi, le cose seguono esattamente il percorso che devono seguire.
Dal poco che ho letto hai fatto tutto quello che era in tuo potere fare per la tua mamma, adesso devi trovare la modalità giusta per te stessa di avere di nuovo un po' di tranquilla affrontando un giorno alla volta, un problema alla volta.
Io non so se il mio papiro ti può essere stato d'aiuto, forse è servito di più a me.
Stai con tua nonna, con la tua famiglia, e questo momento di merda scorrerà via lentamente quando sarai pronta a lasciarlo andare.
Ti abbraccio.