Aimac - Forum sul tumore

Ciao bea , scusa ma con le parole non sono molto bravo, quello che provi lo capisco bene come chiunque scriva su questo forum. La mia Paola è mancata il 29 dicembre 2018 a 46 anni dopo 8 mesi di malattia, 25 anni di matrimonio e 6 da fidanzati . La forte era lei , mai un raffreddore sempre allegra , positiva ,altruista. Durante la malattia mai un imprecazione al destino , mai un rimprovero ai dottori che non riuscivano a curarla. Mi ha lasciato 2 figli , 2 parti di lei che cerco di crescere al meglio. Ma anche se pensò che non tutti lo abbiano capito la parte forte della coppia quella che regge l’urto più forte della vita quella che fa in modo che tutto funzioni al meglio senza intoppi è la donna. La mia Paola era tutto per me non aveva solo 2 figli ma tre. Ora che non c’è più , quello che ancora non riesco a sopportare è la sensazione di solitudine anche quando sono con i miei figli , con gli amici. Il dolore , quello ormai è un amico fedele che mi viene a trovare ogni giorno ormai lo conosco , lo faccio entrare ,ma la sensazione di solitudine che provo continuamente, quella è veramente dura da sopportare. Scusa se mi sono dilungato , ti abbraccio forte .

Ciao Fede,
ti abbraccio forte.
Lui sarà sempre con te e con il tuo bimbo ,a me da tanta forza parlare come se mamma ci fosse ancora.
Questo periodo strano non ci ha permesso di vivere i nostri cari fino in fondo,ma saranno sempre con noi.
Valentina

Ti abbraccio forte Fede. Ho provato una stretta allo stomaco leggendo il tuo messaggio come se stessi rivivendo anch’io quel momento. So che non ci sono parole per lenire il tuo dolore ora. Forza.

Che strana sensazione il dopo.. convivere con la assoluta certezza della morte.. Aspettare le 19 e fissare la porta per sperare di vederlo tornare dal lavoro e subito dopo cadere nel vuoto pensando che da quella porta non entrerà più. E purtroppo è questa l' unica certezza in questo momento, che non tornerà.. Il futuro è incerto.
Ho sempre paragonato la nostra esperienza con la malattia a quella di un treno.. Binario dritto, meta precisa, treno in orario e a un certo punto improvviso cambio di rotta e si inizia a percorrere una strada tortuosa, difficile, imprevedibile, piena di ostacoli senza sapere dove ti porterà.. E ora percorrere da sola questo binario sembra sempre più difficile..

Fede non posso che essere in totale empatia con te. è troppo forte il distacco per pensare anche di poter respirare. ma tu respira.
un abbraccio

Mi ritrovo nei vostri commenti. La quotidianità mi distrugge. In meno di un mese il mio compagno di soli 38 anni mi è stato portato via da un terribile male. Mi sento vuota.

Fede ti capisco, chi non vive queste situazioni, non sa cosa significa. Le sensazioni più svariate che ti arrivano quando meno te l’aspetti. Il vuoto, la tristezza, la rabbia...

Bea, Mimetta, Girina mi sento esattamente come avete scritto voi.

Si MPia davvero una situazione terribile..il senso di vuoto ti prende come un dolore viscerale. Io sto cercando di non farmi troppe domande a cui non posso dare una risposta perché mi distruggono e in questo momento bisogna trovare in qualche modo la forza per andare avanti, anche solo per alzarsi la mattina. Fatti forza, il dolore c'è e ci sarà a lungo e purtroppo bisogna imparare a conviverci.
Un abbraccio

Invece io ho tante domande, tanti se e ma, che ormai non servono a niente. Io non lo so come devo fare...