Devastato dal dolore
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Devastato dal dolore
Buonasera sono Stefano anni 66 da Bologna da venti giorni ho perso mia moglie Francesca anni 65 per glioblastoma di 4 grado. 51 anni insieme ci siamo conosciuti lei 15 anni io 16 da allora non ci siamo mai lasciati. Spostati da 45anni e 6 anni prima, abbiamo vissuto gioie dolori problemi finanziari ma l'amore ci ha fatto superare tutto ma non questo purtroppo.E' iniziato tutto ai primi di settembre ( prima nessun sintomo di alcun genere) con dei vuoti di memoria si dava la colpa allo stress dovuto quest'anno al virus con chiusure che non ci facevano vedere i nostri 2 nipoti che fra l'altro sono un po' lontani ,poi di giorno in giorno si notavano peggioramenti io e mia figlia abbiamo pensato a un piccolo ictus portata di urgenza al pronto soccorso dopo vari esami riscontravano un ematoma bifrontale .Trasferita all'ospedale Bellaria specializzato in neurochirurgia dopo pochi giorni veniva operata per la biopsia, diagnosi agghiacciante glioblastoma di 4 grado senza adito a nessuna cura a parte il curtisone per tenere disinfiammato . Sono riuscito ha portarla a casa per circa un mese con grande amore e dedizione seguito dall'ANT per tenerla vicino a me il più possibile poi la situazione è peggiorata l'abbiamo trasferita all'Hospice di Bentivoglio dove é stata trattata me compreso non da infermieri da Angeli , sino all'ultima notte dove è morta fra le mie braccia baciandola e sentendo il suo ultimo respiro ( mentre scrivo piango e ho i brividi in tutto il corpo). Adesso sono qua in una casa ( ci viviamo da 40 anni) vuota ,silenziosa dove qualsiasi oggetto mi ricorda lei ,sono devastato mangio poco mi trascuro e a volte penso di andarla ha trovare,sono seguito da una spicologa dell'Hospice ma per ora non noto alcun beneficio. Scusate questo sfogo ma a volte serve e penso che voi mi capiate e se avete qualche consiglio con tutto il cuore . Grazie della vostra attenzione un saluto affettuoso Stefano
Re: Devastato dal dolore
Stefano buonasera, raramente non so cosa dire, e questa è una di quelle volte. ma un abbraccio tenero e forte te lo mando lo stesso per rispondere al tuo grido di dolore. io ho dormito per un anno sul divano, non ho mangiato, non so nemmeno se mi facevo la doccia. piangevo, dormivo e piangevo. non ho fatto altro per mesi. mio marito è morto da un anno e mezzo. ci vuole tempo, tanto tempo per e questo purtroppo è il momento di piangere. non c'è una cura al dolore, se non il tempo. e questo tempo deve passare. scrivi un diario, delle lettere. scrivi qui cosa senti.
la psicoterapia aiuta molto, ma ci vuole tempo, è un percorso.
non puoi chiederti di tornare alla tua vita in tempi rapidi. circondati di persone care, telefona a tutti, parla con tutti. un forte abbraccio
la psicoterapia aiuta molto, ma ci vuole tempo, è un percorso.
non puoi chiederti di tornare alla tua vita in tempi rapidi. circondati di persone care, telefona a tutti, parla con tutti. un forte abbraccio
Re: Devastato dal dolore
Solo il tempo ti può aiutare, 20 giorni sono pochi, vivi il tuo dolore come meglio credi, ma ricorda sempre che intorno a te ci sono figli, nipoti, amici, conoscenti o semplici frequentatori di questo forum pronti ad ascoltarti, capirti e aiutarti a rialzarti. Tutti qui sappiamo cosa provi, chi per la perdita di una moglie, un marito, un figlio, un amico, un padre o una madre.
Un grosso abbracio!
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Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire domani.
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Re: Devastato dal dolore
Stefano ciao, mi chiamo Anna e sono di Lugo di Ravenna. Mio marito se ne è andato il 19 di marzo di quest'anno. A marzo dell'anno scorso gli hanno diagnosticato un tumore al rene, IV grado, sarcomatoide. Mesi passati a lottare per vivere, mesi in cui non volevo vedere il tracollo che pian piano lo accompagnava, mesi passati a pregare disperatamente per una grazia, mesi passati a dormire su una poltrona, accovacciata ai suoi piedi, mesi passati a sperare e poi una notte del 17 marzo la corsa in ospedale. Non avevo nulla, per via del Covid le cure palliative erano state sospese e lui faticava a respirare e aveva dolore. Non ho potuto dirgli addio, è morto in un ospedale Covid, solo, dopo 48 ore. Ancora non lo accetto, ancora soffro e non riesco a superare il distacco. 45 anni insieme, eravamo due ragazzini quando ci siamo sposati, 19 anni io e 20 lui. Un amore intenso, sempre insieme. Lui era medico e sapeva che non avrebbe avuto scampo. Mi ha protetta fino in fondo. Mi rimarrà nella mente l'ultima sua carezza, i suoi occhi. Stasera sono qui, sento le canzoni di Natale e cerco di "digerire" questa giornata. Stefano, so che non sono la persona migliore per darti un consiglio, ma non ti racconto bugie. Maledirai ancora il mondo, la vita che te l'ha tolta. Piangerai e starai male e penserai che sarebbe meglio se scomparissi anche tu. Queste cose le ho vissute e in parte le vivo ancora adesso. Ogni primo anniversario di qualcosa sarà devastante ma........ ma metterai in conto che chi ti ha lasciato non avrebbe voluto vederti soffrire in quel modo, che chi ti ha lasciato se potesse parlare ti direbbe di reagire per lui, per il suo amore, che chi ti ha lasciato ti direbbe che è sempre lì, accanto a te, in un modo indefinibile, strano, ma c'è. Non ho mai sognato il mio amore, Dio solo sa se lo vorrei. Noi siamo stati fortunati, tutto sommato. Quante persone conosci che hanno potuto vivere un amore bello per più di 40 anni? Io credo che tu sia la seconda persona che sento. Andiamo avanti con la forza di ciò che ci è stato dato modo di vivere. Buon Natale Stefano.Steve_Francy ha scritto: ↑mar 22 dic 2020, 18:40 Buonasera sono Stefano anni 66 da Bologna da venti giorni ho perso mia moglie Francesca anni 65 per glioblastoma di 4 grado. 51 anni insieme ci siamo conosciuti lei 15 anni io 16 da allora non ci siamo mai lasciati. Spostati da 45anni e 6 anni prima, abbiamo vissuto gioie dolori problemi finanziari ma l'amore ci ha fatto superare tutto ma non questo purtroppo.E' iniziato tutto ai primi di settembre ( prima nessun sintomo di alcun genere) con dei vuoti di memoria si dava la colpa allo stress dovuto quest'anno al virus con chiusure che non ci facevano vedere i nostri 2 nipoti che fra l'altro sono un po' lontani ,poi di giorno in giorno si notavano peggioramenti io e mia figlia abbiamo pensato a un piccolo ictus portata di urgenza al pronto soccorso dopo vari esami riscontravano un ematoma bifrontale .Trasferita all'ospedale Bellaria specializzato in neurochirurgia dopo pochi giorni veniva operata per la biopsia, diagnosi agghiacciante glioblastoma di 4 grado senza adito a nessuna cura a parte il curtisone per tenere disinfiammato . Sono riuscito ha portarla a casa per circa un mese con grande amore e dedizione seguito dall'ANT per tenerla vicino a me il più possibile poi la situazione è peggiorata l'abbiamo trasferita all'Hospice di Bentivoglio dove é stata trattata me compreso non da infermieri da Angeli , sino all'ultima notte dove è morta fra le mie braccia baciandola e sentendo il suo ultimo respiro ( mentre scrivo piango e ho i brividi in tutto il corpo). Adesso sono qua in una casa ( ci viviamo da 40 anni) vuota ,silenziosa dove qualsiasi oggetto mi ricorda lei ,sono devastato mangio poco mi trascuro e a volte penso di andarla ha trovare,sono seguito da una spicologa dell'Hospice ma per ora non noto alcun beneficio. Scusate questo sfogo ma a volte serve e penso che voi mi capiate e se avete qualche consiglio con tutto il cuore . Grazie della vostra attenzione un saluto affettuoso Stefano
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Re: Devastato dal dolore
Ciao Anna grazie per condiviso questo mio dolore che anche tu stai vivendo,vorrei credere che in qualche modo ci sono vicino per guidarci e vivere del grande amore che abbiamo per loro. Buon Natale anche a te.
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Re: Devastato dal dolore
Stefano forza CGE dire rivivo tutto il glioblastoma e perfido toglie tutto a poco a poco che dire Stefano non ci sono parole posso solo dirti una cosa tra tutto questo dolore trovati unnora per stare alla aria aperta magari camminare aiuta ma dirti che facile non lo e per qualsiasi cosa scrivi
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Re: Devastato dal dolore
Caro Stefano, Mia Mamma se n'è andata l'anno scorso alla stessa età della Tua Amata Moglie, mi dispiace tanto, non devi scusarti ma parlarne con Noi, se hai bisogno di sfogarti Noi tutti siamo pronti ad ascoltarti, ti sono vicino come un figlio.
Mamma ti amo, ti sento sempre vicina a me.
Re: Devastato dal dolore
Ciao a tutti,
sono 15 giorni che me l'ha portata via, in neanche sei mesi, glioblastoma rolandico sx, non mutato.
Le sono sempre stato vicino, tutti i minuti trascorsi insieme con la sensazione di essere ostaggio con una cintura esplosiva che prima o poi sarebbe esplosa, sono devastato dal dolore e dalla fatica.
Buio, freddo,vuoto, offuscano i bellissimi 34 anni passati insieme, non riesco neanche a pensare cosa e come affrontare le giornate, ho negli occhi la fine tremenda che è toccata al grande amore della mia vita, e non riesco più neanche a piangere.
Si è aggravata la vigilia di natale, mi chiedo come continuare a vivere e come affrontare le prossime festività che verranno.
sono 15 giorni che me l'ha portata via, in neanche sei mesi, glioblastoma rolandico sx, non mutato.
Le sono sempre stato vicino, tutti i minuti trascorsi insieme con la sensazione di essere ostaggio con una cintura esplosiva che prima o poi sarebbe esplosa, sono devastato dal dolore e dalla fatica.
Buio, freddo,vuoto, offuscano i bellissimi 34 anni passati insieme, non riesco neanche a pensare cosa e come affrontare le giornate, ho negli occhi la fine tremenda che è toccata al grande amore della mia vita, e non riesco più neanche a piangere.
Si è aggravata la vigilia di natale, mi chiedo come continuare a vivere e come affrontare le prossime festività che verranno.
Re: Devastato dal dolore
buonasera mau zio.
Buio, freddo, vuoto....quanto dolore nelle tue parole. ma non pensare che i vs "bellissimi 34 anni passati insieme" possano essere offuscati. purtroppo, e per tanto tempo ancora, vedrai solo questa fase terminale della sua e tua vita.
io per mesi mi sono rivista in mente solo tutte le volte che entravo nella sua stanza in ospedale, per l'ultimo ricovero, quando mi fermavo un attimo sulla porta, trattenevo il respiro, e poi entravo con il sorriso più smagliante che riuscissi ad esprimere. non ho visto altro per tanto tempo. gli controllavo le gambe, le mani, un nuovo livido, un nuovo buco, lo sguardo scavato, gli occhi cerchiati, il dimagrimento eccessivo cercando di capire quanto la fine fosse vicina. ha cambiato i connotati del viso, il naso. era sempre lui, ma soffriva tanto, tra morfina ed antidolorifici che non sortivano più effetto alcuno.
non ti chiedere come andrai avanti. al momento è tutto troppo doloroso. tutto troppo fermo, statico. tutto incredibile, che tutto questo dolore sia capitato a lei, a voi, a te. io sono ancora qui, incapace di lasciare questo luogo di condivisione. ma scrivere qui e leggere mi aiuta a sentirmi meno sola, meno fuori dal mondo, che è una delle sensazioni più ricorsive in tutti noi che siamo qui.
ti mando un grande abbraccio, scrivi. Mimetta
Buio, freddo, vuoto....quanto dolore nelle tue parole. ma non pensare che i vs "bellissimi 34 anni passati insieme" possano essere offuscati. purtroppo, e per tanto tempo ancora, vedrai solo questa fase terminale della sua e tua vita.
io per mesi mi sono rivista in mente solo tutte le volte che entravo nella sua stanza in ospedale, per l'ultimo ricovero, quando mi fermavo un attimo sulla porta, trattenevo il respiro, e poi entravo con il sorriso più smagliante che riuscissi ad esprimere. non ho visto altro per tanto tempo. gli controllavo le gambe, le mani, un nuovo livido, un nuovo buco, lo sguardo scavato, gli occhi cerchiati, il dimagrimento eccessivo cercando di capire quanto la fine fosse vicina. ha cambiato i connotati del viso, il naso. era sempre lui, ma soffriva tanto, tra morfina ed antidolorifici che non sortivano più effetto alcuno.
non ti chiedere come andrai avanti. al momento è tutto troppo doloroso. tutto troppo fermo, statico. tutto incredibile, che tutto questo dolore sia capitato a lei, a voi, a te. io sono ancora qui, incapace di lasciare questo luogo di condivisione. ma scrivere qui e leggere mi aiuta a sentirmi meno sola, meno fuori dal mondo, che è una delle sensazioni più ricorsive in tutti noi che siamo qui.
ti mando un grande abbraccio, scrivi. Mimetta
Re: Devastato dal dolore
1980: a mio papà (55 anni) diagnosticano cancro al IV stadio a polmone con metastasi a fegato e ossee, nessuna cura, decesso dopo poche settimane.
2019: a mio marito (58 anni) diagnosi di cancro al colon IV stadio con metastasi a fegato, peritoneo, polmone. Decesso dopo un anno di cure inutili.
40 anni e non sanno ancora la causa del cancro, perché una cellula impazzisce, perché non si può fare niente per eliminare le metastasi, per rigenerare organo colpito. Fantascienza! Quanti secoli dovremo aspettare!? Io ho passato tutto quello che ha passato Mimetta, la trafila è la stessa, il dopo è lo stesso. Vedo delle coppie anziane in giro e mi chiedo perché a me non accadrà. Guardo i necrologi e la maggior parte dei deceduti ha dagli 85 anni in poi. E mi chiedo sempre perché. Anch'io ho avuto un cancro e adesso, dopo un anno devo fare vari controlli (colonscopia, sangue, tac, ecografia). Ho paura. Paura di dover entrare in quel girone infernale di chemio, controlli, effetti collaterali, ricoveri, speranze e delusioni. Già adesso vivo tra attacchi d'ansia e di panico, mi devo occupare della casa, mia mamma di 96 anni, figlio ancora studente, persino una gatta insulino dipendente.
Caro mau zio, la strada è lunga, la mia psicologa dice che ci vuole tempo, per me in fondo sono solo sei mesi. Non bisogna pretendere troppo da se stessi, darsi tempo. Se vuoi scrivimi: petraines2005@libero.it
2019: a mio marito (58 anni) diagnosi di cancro al colon IV stadio con metastasi a fegato, peritoneo, polmone. Decesso dopo un anno di cure inutili.
40 anni e non sanno ancora la causa del cancro, perché una cellula impazzisce, perché non si può fare niente per eliminare le metastasi, per rigenerare organo colpito. Fantascienza! Quanti secoli dovremo aspettare!? Io ho passato tutto quello che ha passato Mimetta, la trafila è la stessa, il dopo è lo stesso. Vedo delle coppie anziane in giro e mi chiedo perché a me non accadrà. Guardo i necrologi e la maggior parte dei deceduti ha dagli 85 anni in poi. E mi chiedo sempre perché. Anch'io ho avuto un cancro e adesso, dopo un anno devo fare vari controlli (colonscopia, sangue, tac, ecografia). Ho paura. Paura di dover entrare in quel girone infernale di chemio, controlli, effetti collaterali, ricoveri, speranze e delusioni. Già adesso vivo tra attacchi d'ansia e di panico, mi devo occupare della casa, mia mamma di 96 anni, figlio ancora studente, persino una gatta insulino dipendente.
Caro mau zio, la strada è lunga, la mia psicologa dice che ci vuole tempo, per me in fondo sono solo sei mesi. Non bisogna pretendere troppo da se stessi, darsi tempo. Se vuoi scrivimi: petraines2005@libero.it
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