GIANPO ha scritto: ↑mar 28 dic 2021, 15:53
Purtroppo in questa barca della mancanza dei propri cari ci stiamo tutti dobbiamo assolutamente cercare (dove si può) di raddrizzarla ma non è semplice. Io stesso, dopo aver subito intervento al cuore pr un infarto con 5 by pass adesso sto combattendo con un cancro al rene sinistro asportato, il mio faro era mia moglie che mi dava quella forza per superare tutte le avversità che mi stavano capitando. Purtroppo, chi ahime doveva fare le valigie ero proprio io, invece.... il destino crudele mi ha portato via poroprio lei dopo 46 anni di vita vissuta intensamente, tutto questo in meno di 40 giorni, infatti il 23 dicembre 2020 da una tac viene diagnosticato un glioblastoma al talamo inoperabili e da li inizia un nuovo calvario eppure benchè questo tipo di tumore almeno quello che si era presentato a mia moglie non fa feriti ma uccide solo il 5 febbraio 2021 mi lasciava, lei ha avuto la forza di cercare di aiutarmi, assurdo però è grazie a questa forza che cerco di andare avanti anche se ogni giorno è uguale non ci sono più stimoli manca la quotidianità e si spera solo che il buon Dio visto che ci ha messo le mani porti a termine la sua opera.
ciao Gianpo, mi spiace trovarti qui..ma il solo fatto che tu sia qui, vuol dire che la barchetta la vuoi raddrizzare, che vuoi cercare nuovi possibili stimoli per te.
la rapidità con cui si è svolto tutto è veramente disarmante. non ci si prepara, sia chiaro, signora, si prepari... ma che ti vuoi preparare? come puoi prepararti ad un destino così infausto e doloroso? abbiamo riso tanto, facendo finta che non stesse capitando a noi. io dico sempre che ci siamo ammalati insieme.
come si fa a pensare di andare avanti senza di lui?? per mesi ho sperato di non svegliarmi la mattina. svegliarmi voleva dire ricominciare a piangere. ho pianto per un anno intero, tutti i gg, ininterrottamente. poi ho cominciato a piangere di meno, ma ero sempre arrabbiatissima con l'universo. come se questa cosa fosse successa solo a noi. il primo anno piangevo per Gaetano, lui amava tanto la vita, era pieno di salute, a parte il mostro che poi è arrivato.
il secondo anno ho iniziato a piangere anche per me. un mio amico vedovo da tempo, dopo 42 anni di vita insieme, mi disse: guarda che questa cosa è successa anche a te, concediti di soffrire anche per te stessa. uno schiaffo. mi sembrava blasfemo lamentarmi per me. eppure, quando ho capito questa cosa, ho iniziato ad avere pena di me, a consentirmi di piangere anche per me stessa. ma ho anche iniziato a dirmi che lui mi avrebbe voluta felice. noi ridevamo a crepapelle insieme, sempre e di tutto.
quando è arrivato il lockdown... io ero già in lockdown, immobile davanti ad un pc a lavorare.
ora, che sono nel 3° anno, ci penso ogni istante. ma so che sono andata avanti. verso nessuno luogo, sia chiaro. ma sono andata avanti, anche se nessuno mi prepara il caffè, nessuno mi dà il buongiorno nè la buona notte. mi manca il suo sorriso, i suoi consigli, le sue braccia. mi manca ogni singola cellula del suo corpo, al netto di quelle malate. ma so che dal luogo in cui sta, mi manda baci e carezze, mi dice: dai un altro piccolo passettino, non piangere, ritrova il tuo sorriso. ho ricominciato a ridere. ci sono dei momenti in cui mi dimentico la tristezza che mi pervade, e sorrido.. gli piacevo per questo, per quella capacità sorniona di ridere delle cose della vita.
questa cosa mi ha tolto il sorriso, ma lui mi dice continuamente: dai, vai avanti, sennò che mi racconti quando finalmente dormiremo insieme per sempre?
scusami, ho divagato, il mio è un fiume in piena che cerco di mantenere nel suo alveo, ma non è facile.
quello che tentavo di dirti è che lei ti vorrebbe sereno. pensaci. e scrivi che ti fa bene, qualche navigatore ti risponderà.
un abbraccio, Mimetta