Aimac - Forum sul tumore

Trovo fuori luogo scrivere auguri di Natale e anche scambiarli visto che questo praticamente
è un gruppo di dolore. Nessuno di noi ha da festeggiare. Per me sono giorni noiosi e uguali a tutti gli altri. Si ricordano momenti felici che non torneranno più, oppure si è in attesa di esiti di Tac, Pet, analisi varie. L'illusione di un piccolo miglioramento, e poi si ricade nel baratro. Che senso hanno queste "feste"?

Vero... Sono giorni in cui il dolore si riacutizza... Non c è proprio niente da festeggiare.. E se in casa siamo costretti a far finta di nulla perché magari ci sono i bambini ed é giusto che per loro esista ancora il Natale.. Almeno qui...evitiamo inutili convenzioni

Già,concordo. Nulla più sarà come prima per noi che abbiamo dato tanto, in termini di sofferenza condivisa . Eppure.. penso che mio marito ha sempre accettato le mie mille decorazioni natalizie in casa ed in giardino, si occupava lui delle illuminazioni esterne, chissà ora se si stupirà nel vedere che ...non ho voglia di fare nulla, che per me tutta la magia del Natale decorativo è scomparsa con la sua morte? Lo scorso anno qualcosa avevo fatto, per non fargli capire che sarebbe stato l'ultimo natale che avremmo trascorso insieme, ma ora ... Poi con questo terrore di contagi, anche questo anno non ci saranno visite di amici e parenti, per chi addobbare casa? Per noi che siamo tanto tristi dentro, anche se fingiamo che tutto è come prima? Poi non abbiamo bambini che rallegrano, i figli adulti vivono con me e di questo tutti mi dicono di essere fortunata, ma mi mancano nipotini che distraggono e nei quali si vede la vita continuare... Amici psicologi mi dicono che passate le prime feste dopo un lutto, si diventa più forti, si vede che si può continuare a vivere, sarà così? Per me la prima Pasqua è stata terribile, vedremo il primo Natale. Intanto a dicembre festeggiavamo l 'anniversario di matrimonio, il suo compleanno, il mio nel giorno di Natale... Sarà un mese ben triste... Un abbraccio a tutti i dolenti come me ed il monito che la vita continua comunque, sino a quando la campana non suonerà anche per noi...forse bisogna tornare a sorridere, coraggio

Io vivo in questo modo, il mio "dopo".... dopo la tempesta, nel dolore,
nel tepore di un sole che continua a riscaldare tutti i giorni,
anche senza di loro...... i nostri cari.

In questa mia nuova vita mi sforzo di cercare, il più possibile, oppurtunita e relazioni iinterpersonali nuove, che possano ridare un po' di sapidità a questa esistenza, in questa forma, vuota e ssciatta.

E dialogando del mio dolore, una giovane donna mi ha detto: "
Noi dobbiamo vivere per loro, al massimo".
Questa frase mi ha illuminato....

ha perfettamente ragione, è la penna per iniziare a scrivere della nostra, noi mezze mele cit. Mimetta, nuova eeesistenza.

Amici ee amiche,compagni/e di sventura, questa è, secondo me, la porta di uscita dal tunnel...
certamente il Natale sarà duro, e ve lo dice chi ha perso l'amore durante le feste natalizie.

Per me sarà sempre e per sempre un natale di mxxxa.
Ma DOBBIAMO continuare a vivere...
per loro......per noi.

Un affettuoso abbraccio, Mau.
.

Io ci sono in mezzo, eppure per la prima volta ho voglia di ambiente natalizio. ho comprato già qualche scemenza per decorare la casa o l'hotel o ovunque sarà.
penso che la vita non si fermi nel dolore....anzi che la vita non vada annullata nella malattia è il grande insegnamento di papà.

Anche io purtroppo associo il Natale con la parte finale della malattia di mia mamma...ci ha lasciato il 27 gennaio
Però in casa mia le feste sono sempre state vissute anche nei peggiori momenti...che purtroppo anche per la mia famiglia non sono mancati.
Nonostante fosse con metastasi ossee e cerebrali mia mamma per l'ultimo Natale ha preparato il suo solito grande presepe ...
Ricordo la fatica...ma ha voluto fare tutto da sola. Io ero accanto e le avevo messo una poltrona dove ogni tanto si sdraiava.
Adesso ogni anno quando preparo ricordo questa sua fatica e sofferenza e glielo devo...glielo devo caccio indietro il magone e addobbo la casa come si era abituati a fare.
Quello che mi hanno insegnato i miei genitori...a combattere strenuamente per la vita ...per quella normalità che la malattia gli ha portato via poco a poco.

"Già,concordo. Nulla più sarà come prima per noi che abbiamo dato tanto, in termini di sofferenza condivisa .....
...non ho voglia di fare nulla, ..... per me tutta la magia del Natale decorativo è scomparsa con la sua morte....
Per noi che siamo tanto tristi dentro, anche se fingiamo che tutto è come prima...
Amici psicologi mi dicono che passate le prime feste dopo un lutto, si diventa più forti, si vede che si può continuare a vivere, sarà così?"

Buongiorno a tutti,
scusatemi ma non sono capace a riprendere un singolo messaggio a cui rispondere, così ho fatto un copia/incolla di alcune frasi di LucyLucy in cui mi ritrovo totalmente. Anche se sono passati 24 anni.... già... saranno 24 anni il prossimo 30 dicembre. E il periodo di Natale/Capodanno/Feste varie continua ad essere il peggiore per me...
Gli psicologi che dicono che passate le prime feste dopo un lutto, si diventa più forti... mah... per me non è stato così. Ma ognuno è diverso dagli altri.
Auguro a TUTTI TUTTI TUTTI VOI di ritrovarvi nelle parole di questi psicologi, perchè appunto - per fortuna - non siamo tutti uguali.
Dicono che "quello che non ammazza, ingrassa" (detto un po' grossolano, ma lo sentivo spesso da piccola). Quindi in teoria, le mazzate e i dolori che superi dovrebbero renderti più forte. Per qualcuno sarà sicuramente così.
Io aspetto solo che passi questo brutto mese e mezzo (quasi). Ciò che proprio detesto sono i discorsi e tutto il resto sul Natale in uffcio. E soprattutto la "festa" per Natale. A me mette un'angoscia assurda. Mah... anche quest'anno passerà...
Un abbraccio forte a tutti voi.

Sono passati solo 10 mesi ed è il primo Natale senza mio marito, inutile descrivere il dolore, l’angoscia la disperazione. Niente è più come prima ma ho una figlia che ha appena compiuto 18 anni e viveva in simbiosi con il papà così come solo i rapporti padre figlia sanno essere. Per lei ricaccio indietro le lacrime per lei parlo di futuro che io non vedo ma che per lei ci sarà… X lei la vita vince su tutto e solo per lei si farà l’albero e si addobberà la casa perché è questo che lui avrebbe voluto ed è questo quello che io adesso le devo.
Niente sarà più come prima, ci rimane nel cuore tutto ciò che è stato ma non permettiamo al dolore di annientarci lo dobbiamo a noi stessi e a chi di caro ci rimane. L’ultima frase che ci ha detto mio marito da cosciente è stato :”non piangete”.
Vi abbraccio forte a tutti

È vero nulla è come prima, oggi avremmo festeggiato il suo 61 compleanno, sono passati 20 mesi che non c'e più luce nella mia vita, e ieri ho fatto la torta per il compleanno❤, mi ripeto ogni giorno che devo andare avanti sopratutto per i miei figli anche se sono grandi...quest'anno sarà il secondo Natale senza di lui ma sento che è sempre con me ma anch'io vorrei che questo mese fosse già passato.
Un grande abbraccio a tutti

Io sono al mio terzo Natale senza di lui, e Natale è carico di dolore come tutti gli altri gg. Il lockdown non l'ho sentito, io ero già immersa nel dolore
Però io ora sorrido, me ne accorgo dalle foto che spesso mi fanno a tradimento. Ma ho pianto ininterrottamente per quasi 2 anni, stante poi truccarmi e fingermi felice per i figli. Ma ritagliatevi uno spazio per piangere, aiuta ad elaborare tutto il dolore cui abbiamo assistito pietrificate. Eppoi, via di makeup..un caro abbraccio