Aimac - Forum sul tumore

Buongiorno a tutti,
avevo già scritto giorni fa su questo forum, raccontato del mio papà, cancro al polmone con metastasi avviato alle sole cure palliative.
Un papà speranzoso, spiritoso, forte…
In questi ultimi giorni le cose sono cambiate. Mio papà si sta lasciando andare, non mangia quasi più, preferisce non alzarsi dal letto...e piange, piange di continuo… qualsiasi cosa io gli dica. Mi dice che ha male ovunque, che è stufo ed io mi sento impotente. Provo un dispiacere talmente forte da provocarmi quasi un male fisico. Vorrei aiutarlo, dirgli qualcosa, ma credo che ormai la sua voglia di voler guarire abbia lasciato il posta alla paura di morire.
Oggi ho un incontro con un'associazione per le cure palliative a domicilio, poi decideremo a chi affidarci. Temo molto l'ingresso del medico palliatore in casa nostra, perché ho letto di esperienze negative, di persone a volte fredde e insensibili che entrano nelle abitazioni quasi fossero "angeli della morte" ed io per mio papà e per noi che siamo accanto a lui vorrei amore, dolcezza e dedizione. Spero di poterla trovare e di riuscire ad affidarmi a qualcuno che dia a lui sollievo e pace.
Nessuno si merita questo, nessuno. Non mi do pace per come la situazione stia crollando così rapidamente.
Posso fare qualcosa per alleviare il suo terrore? Riuscirò ad affrontare tutto questo dandogli coraggio?
Il palliatore ci darà qualcosa per farlo stare bene? Non può vivere l'ultimo periodo della sua vita così….
Grazie a chi vorrà darmi consigli….

Ciao cara migman. Mi dispiace tantissimo per il peggioramento di tuo papa, davvero tanto,mi sembra di rivivere quello che ho vissuto due mesi fa. Ti posso dire che anche nel nostro caso il peggioramento era stato repentino e improvviso,lui non piangeva,ma voleva soltanto dormire,non riusciva né a mangiare,a deglutire e nemmeno a bere se non con una cannuccia,pochi sorsi d acqua. Ricordo la mia paura,che non riuscisse a bere nemmeno un goccio di acqua per poter prendere la morfina. Per fortuna nel suo caso,questa sofferenza è durata solo due giorni,ti capisco quando dici che non sai cosa fare per poterlo aiutare,ti senti impotente e terrorizzata. Tu purtroppo non puoi fare assolutamente nulla,se non stargli vicino,coccolarlo,fargli sentire tutto il tuo amore,di quello ha bisogno. Noi non abbiamo attivato le palliative,mio papà aveva solo attivato l ADI e già non tollerava più quel via vai di infermiere in casa,che gli parlavano come fosse un deficiente o un bambino,(quando lui era perfettamente lucido,)e non appena uscivano dalla sua camera ,mi diceva che non le sopportava più,e non voleva vederle nemmeno da lontano. Ha scelto lui,quando è peggiorato e se lo sentiva,di andare in ospedale. Quindi non posso dirti nulla sui medici palliativisti,non abbiamo avuto modo di incontrarli.. e so per certo che lui avrebbe solo voluto la sua oncologa,e nessun altro intorno. Però ho letto e sentito di tante altre persone che invece hanno avuto un grande aiuto e tanta umanità.
La forza la troverai da sola,non temere. Un passo alla volta,ti scoprirai più forte di quello che pensi.
Ti mando un grande abbraccio

Noi siamo nella tua stessa situazione, ma un po’ più in là. Abbiamo attivato le cure palliative per papà da tre settimane e ci siamo trovati bene, i dottori sono stati molto molto umani, chiarissimi, diretti ma al contempo davvero gentili.
Mio padre ha avuto la fase di pianto e disperazione già da questa estate (leggi il mio thread “aiutare un familiare con tumore e depressione). In questa fase invece è calmo, sereno, secondo me perché finalmente gli antidepressivi hanno iniziato a fare il loro lavoro (ci hanno impiegato settimane). Penso che siamo agli ultimi giorni, papà ormai fatica a parlare, dorme quasi tutto il tempo. A volte penso che gestire tutto a casa sia insormontabile… ma se a lui da più serenità, ne sarà valsa la pena.
Informatevi assolutamente su farmaci che possano renderlo più sereno e tranquillo.
Un abbraccio.

Mi dispiace, deve essere una cosa devastante vedere il proprio padre piangere per il terrore della morte... Almeno questo io non l ho vissuto.. Anche se non saprò mai se ha avuto semplicemente la forza di tenersi tutto dentro o se davvero non aveva realizzato che la morte era imminente... ... Ma perché la vita deve essere così schifosamente bastarda?!!

Forse è meglio non saperlo, non chiedersi certe cose o si impazzisce. Mio papà è crollato in pochissimo tempo, probabilmente faceva progetti ma ha sempre saputo la gravità della situazione, e cercava in noi appiglio e rassicurazione ogni volta che parlava al futuro. Poi credo non ce l'abbia più fatta, non so perché, cosa sia scattato in lui. E vorrei fare qualcosa, parlargli, rassicurarlo, dirgli "Papino ci penso io" come lui ha sempre fatto con me.
E' difficile, straziante, ogni sera dopo il lavoro entro in casa col terrore di vederlo peggio del giorno prima, e purtroppo è così.
Ieri aveva gli occhi socchiusi, non parlava, se li chiudeva vedevo una lacrima.
Così no, non va bene. Un uomo del genere non può chiudere il suo cammino di vita così. Anzi nessuno lo merita. Non è più vita, è attesa di morte…
Sono troppo arrabbiata ..troppo....

Capisco cosa stai provando, ho perso mio marito 20 mesi fa', stesso tumore, vederli spegnersi e non poter fare nulla fa male.
È rimasto a casa con noi, con l'aiuto dell'assistenza domiciliare forse ha sofferto meno....si può solo stargli vicino e fargli sentire il nostro amore, resteranno con noi per sempre❤

Già, resteranno con noi per sempre...se solo si potesse alleviare questa loro sofferenza, questa presa di coscienza...