Una nuova speranza

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elena30184
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Una nuova speranza

Messaggio da elena30184 »

Ciao a tutti! Ho già scritto qui per avere consigli e pareri qualche mese fa, quando il mondo è crollato e tutto era buio. Oggi, alla fine di questo terribile anno, vorrei poter raccontare e magari dare qualche speranza in più a chi si trova per la prima volta ad affrontare il peggio.
Mio marito, 52 anni, per puro caso scopre lo scorso febbraio questo male al corpo del pancreas, non aveva sintomi, forse un po' di mal di stomaco nei 2 mesi precendenti che magari non aveva nulla a che fare con la malattia. Parte l'iter di accertamenti, tac ecc ed ad aprile la triste definitiva conferma. Noi abitiamo a 20 minuti da Pisa e per fortuna l'ospedale è fra quelli che praticano più operazioni l'anno in Italia, con un gruppo di medici capitanati dal professore B. , fra i migliori in Europa. Senza pensarci 2 volte, mio marito prende appuntamento e un mese dopo ha la fortuna di essere operato in robotica. Gli hanno tolto corpo e coda del pancreas e la milza. Età e fisico in forma gli hanno permesso di essere a casa in meno di 10 giorni. A fine luglio partono i 12 cicli di chemio con il port, tollerati abbastanza bene tranne una brutta diarrea che per mesi gli ha tenuto compagnia facendogli perdere 20kg. A novembre la tac risulta pulita, la diarrea passa, ricomincia a prendere peso nonostante i cicli. Gli dicono che è stato fortunato. Non abbiamo ancora chiuso il percorso e non so cosa ci riserva il futuro, ma ho fiducia! Questo brutto male forse può essere preso in tempo, facciamoci controlli annuali, rivolgiamoci ai giusti centri, ma soprattutto non arrendiamoci, ogni giorno la medicina fa passi da gigante e quello che 5 anni fa era impossibile oggi invece si può fare. Auguro a tutti voi, nonostante la paura e il dolore che ci portiamo dentro quotidianamente, che il 2023 porti nuove speranze e un po' di serenità.
giu67
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Re: Una nuova speranza

Messaggio da giu67 »

Cara Elena, grazie per aver condiviso la vostra storia.
Sono proprio queste le testimonianze di cui ha bisogno chi entra in contatto con questa diagnosi.
Il tempo e la ricerca danno oggi opportunità in più.
Anche mio marito ha avuto una storia analoga al tuo. Sono passati quattro anni e mezzo, ora da un anno combatte con le recidive, e siamo ancora qui.
Un grandissimo abbraccio a tutti/e, un pensiero speciale a chi sta soffrendo e chi ha sofferto, e soprattutto tempo, speranza e forza
 


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