Come aiutare un genitore vedovo

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
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AuroraVento
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Come aiutare un genitore vedovo

Messaggio da AuroraVento »

Ciao a tutti,
chi ha potuto leggere la mia/nostra storia forse un pochino sa. Papà è deceduto il 22/04/2023 alle 00.15 dopo aver lottato 7 mesi e mezzo con uno schifoso tumore all'esofago, uno di quei mali ancora poco conosciuti e letali come il k al pancreas, anzi forse ancora più invalidante.
In questi giorni che ho accettato la morte per un senso di liberazione per papà dal dolore, inizio a sentire un vuoto ben preciso che si piazza sulla bocca dello stomaco e arriva a quest'ora, quando per routine ci si dava la buona botte e si scambiavano due battute per messaggio.
Allora cerco di farmi forza, di pensare che sia meglio così, ma a quel punto inizio ad empatizzare con mamma, a pensare a come si possa sentire a casa da sola dopo 41 anni di relazione e di amore (mai visti litigare in 32 anni di vita) e a quali possano essere gli aiuti per superare un periodo così difficile.
L'altro giorno lei stessa mi diceva che il peggio è per lei, perché noi figlie bene o male abbiamo le nostre famiglie e ha ragione.....

Chi ci è passato può darmi qualche suggerimento? O dirmi semplici parole di conforto?

Vi ringrazio
Luna86
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Re: Come aiutare un genitore vedovo

Messaggio da Luna86 »

Cara Aurora, prima di tutto lasciati dire che ti abbraccio forte. Ho seguito la vostra storia in parallelo a quella di LaMarinin, Calabria e Pam.. Era diventato un appuntamento quotidiano leggere come affrontavate questo periodo così duro a fianco dei vostri papà.. E a volte pensavo "quanto avrei voluto avere più tempo a fianco della mia mamma, accompagnarla alle chemio avere la possibilità di fare di più per lei, come stanno facendo loro per i loro super papà".. Però poi riflettendoci era comunque un pensiero egoista, perché questo significava si averla per più tempo, ma per noi..non per lei, che avrebbe magari sofferto le pene dell'inferno (perché con il colangiocarcinoma le aspettative sono quelle)..o forse mi sarebbe piaciuto poter "ricambiare" tutto quello che lei ha fatto per me...in quel mese lei era stata il mio tutto, il mio unico pensiero. Ma poi le cose sono precipitare troppo velocemente, niente chemio, niente speranze.
I primi giorni dopo di lei sono stati davvero duri, essendo che vivo con il mio compagno a 100km da casa dei miei, ho deciso di fermarmi da mio papà per il mese e mezzo successivo facendomi sostituire al lavoro (che non è per me motivo di distrazione, lavorando nella sanità).. Anche perché in mezzo c'erano le feste natalizie..e non sapevo come sarebbe stato anche lui dopo 40 anni insieme, avevo paura sarebbe crollato. Quindi ho pensato prima a lui, dicendo "i miei pezzi li rimetterò insieme più avanti".. Per fortuna ho anche un fratello, un compagno e tutti insieme, siamo stati uniti in quel momento tragicamente doloroso. Il mio compagno lo ha aiutato con tanti lavori dentro e fuori casa, inoltre essendo che mio papà ha ancora sua mamma è un'occasione per lui per uscire ogni giorno e andare da lei..diciamo che con il tempo ha dovuto ritrovare un nuovo equilibrio..ma serve tempo.. Per voi è davvero ancora troppo presto. Sono i giorni più surreali che vivrete. Diciamo che stando uniti si condivide la sofferenza. Serve tempo, bisogna anche piangere e stare male, perché la persona che non c'è più manca tantissimo ed è inutile e controproducente voler sopprimere il dolore, perché prima o poi torna...il mio consiglio perciò è quello di stare uniti, parlare e dire come stai realmente, vedere le persone che ti fanno stare bene e fare solo ciò che ti senti e quello che le tue energie ti consentono di fare..
Tu, come una Dea Guerriera hai fronteggiato tutte le avversità a testa alta, senza chiedere, senza supplicare, senza pregare. Sei la mia musa, sei e sarai in eterno il mio inizio e la mia fine, perché è a te che per tutto sono grata.
pam@
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Iscritto il: sab 11 mar 2023, 9:18

Re: Come aiutare un genitore vedovo

Messaggio da pam@ »

Aurora non ho risposte giuste da darti … papà era rimasto vedovo a 63 anni mia mamma era il grande amore della sua vita l unico pensiero che mi da sollievo è che ora sono insieme … lui ha reagito per me e piano piano è andato avanti mia mamma gli aveva detto di pensare a me e lui per 15 anni non ha fatto altro , poi 9 anni fa sono arrivati i suoi nipoti e sono stati una grossa spinta per lui … gli è’ tornato il sorriso, viveva per me è per loro ma mamma gli è’ sempre mancata … ci vuole tempo e troverà il mondo di convivere con questa mancanza proprio come devo fare io ora che lui non c’è più … non forzare nulla , tua mamma ci arriverà con i suoi tempi e modi , tu stagli vicino come hai sempre fatto
LaMarinin81
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Iscritto il: sab 17 apr 2021, 14:54

Re: Come aiutare un genitore vedovo

Messaggio da LaMarinin81 »

ciao Aurora, anche io sono preoccupata per mamma, anche se a volte lei mi pare più solida di me. mi chiedo come sarà la sera per lei cenare da sola o non avere più il mio papà accanto la notte.
Mio padre pur terminale è stato "bene" fino al giovedì che ha preceduto di 7 giorni il suo decesso. mio papà guardava in casa lo sport e insieme i miei giocavano a carte. i due amici a cui era concessa visita sono venuti l'ultima volta proprio quel giovedì. insomma pur malato, mio padre è stato totalmente presente e lucido fino a una settimana prima della morte.
sono preoccupata per lei, ma in questi giorni in cui io ho ripreso a lavorare lei ha sempre trovato cose da fare. ieri è andata in visita a una sua amica il cui marito ha l'Alzheimer e mi ha detto "che tristezza, non avevo proprio idea; adesso andrò a trovarla una volta a settimana perché è una situazione tremenda".
Io cerco di passare a trovarla 3-4 volte a settimana. per esempio stasera passo a prendere una pizza e la mangiamo insieme.
la cosa che mi conforta è che da metà maggio circa si trasferirà nella casa di campagna, dove già abita suo fratello vedovo. e lì, essendo un paese, le visite di amici non mancheranno. io salirò a trovarla una volta in settimana e una nel we (in alternanza con mio cugino che va a trovare il padre). inoltre essendoci suo fratello, avrà compagnia pranzo e cena.
Sarà dura perché in quella casa ci sono l'orto e i mille giardini curati da mio padre; ma per fortuna era la vecchia casa dei nonni materni e quindi per mia madre sarà un ritorno alla "sua casa di origine ".
insomma sono preoccupata per mamma, ma credo che se le sto vicina ce la farà (anche grazie ai milioni di amici di mio padre che la chiamano per sapere se ha bisogno di aiuto).
Per il resto non posso fare altro che sperare

Voi siete due sorelle e tua sorella ha figli, penso che alternandovi e coinvolgendo qualche persona amica, tua manmma potrà forse non sentirsi troppo sola. magari dedicarsi ad hobby che aveva prima o trovandone di nuovi. immagino che mamma sia giovane (sui 60). ad esempio mia zia dopo la morte del marito ha iniziato a giocare a burraco e così ha trovato nuovi amici.
ovviamente poi dipende dal carattere di ognuno.
"Me l'hai insegnato tu
Che la felicità non è una colpa
E che puoi tornare a ridere ancora
Ancora una volta"
Brunori Sas
Elegra
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Re: Come aiutare un genitore vedovo

Messaggio da Elegra »

Quando è mancato mio papà mi sono attaccata moltissimo a mia mamma e ho cercato sempre di tenerla in un alone di protezione. Lei però aveva molte amiche ed è sempre stata molto autonoma. Per fortuna avevo un bambino di due mesi quindi anche fare la nonna la aiutata molto.
Fino a quando purtroppo un tumore non mi ha tolto anche lei. Credo sia stato per lei più facile essere vedova di quanto non lo sia per me essere senza loro due...
Vivi ogni giorno come se fosse ogni giorno
Ne' il primo ne' l'ultimo
L'unico
 


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