Sto per perdere la mia mamma
Inviato: sab 13 mag 2023, 22:04
Buonasera, sono Elena, ho quasi 40 anni e sto per perdere la mia mamma di 60.
Ha iniziato a star male ad inizio febbraio. Mal di schiena e mal di stomaco. Ma ha sempre fatto lavori pesanti e ha sempre sofferto di mal di schiena. Il mal di stomaco pensava fosse dato dal mangiare sempre di corsa, un po' di stress e nervosismo. Ad inizio marzo decide di andare dal medico che capisce subito che c'è qualcosa di preoccupante e la manda al pronto soccorso. La settimana dopo riesce a fare una tac con contrasto e viene evidenziata una lesione di 5 cm sul fegato e una massa che preme sullo stomaco. Va subito nel centro oncologico regionale e ad inizio aprile fa un'altra tac con biopsia. Nel frattempo continua a perdere peso, mangiare poco e stare male. A metà aprile, ancora in attesa dell'esito di tac e biopsia viene ricoverata all'ospedale civile perchè è molto debilitata e il mio medico di base preferisce farla ricoverare dove almeno con le flebo può riprendere forze. Dopo un paio di giorni si libera un posto in chirurgia all'ospedale oncologico e viene spostata li. Nel frattempo si riprende un po di forze, ricomincia a bere e mangiare.
Il 24 aprile le fanno l'ennesima tac al mattino e nel pomeriggio ci danno la diagnosi.
Cancro maligno in stadio avanzato, potenzialmente partito da pancreas o intestino e che ha invaso il fegato.
Il fegato dalla prima Tac di metà marzo a quella del 24 aprile ha molte più lesioni e la massa si è ingrossata. Non si puo' operare, non si puo' fare trapianto di fegato perchè non è partito da li, ma il fegato ha subito e non si può fare neanche chemio perchè è troppo aggressivo e veloce e gli effetti collaterali della chemio la farebbero fare solo più male inutilmente. C'è già insufficenza epatica.
A me è crollato il mondo addosso.
La dottoressa ha detto che purtroppo in casi come questo la malattia è silenziosa e quando si hanno i primi sintomi è già in stadio avanzato.
Adesso è casa da 9 giorni e si è gia indebolita tanto da quando è tornata. Ricomincia ad avere poca fame ed è cominciato l'ittero.
Lei ha una forza che non so dove la trovi. Quando la dottoressa ha detto che è il cancro è in stadio avanzato, che non si puo' operare e che corre veloce c'ero io in camera con lei, ha sentito tutto eppure, non so se non lo accetti o se lo fa per noi, ma si è creata come una realtà alternativa. Continua a dire a noi e anche a tutte le persone che stanno venendo a trovarla, che sarà lunga, ci vorrà pazienza ma tra qualche mese potrà fare questo e quello....
Da un lato preferisco che reagisca cosi piuttosto che si lasci andare, ma allo tempo è una pugnalata allo stomaco ogni volta che parla del futuro.
Mio padre fatica a gestire la situazione, è molto emotivo ma allo stesso tempo si tiene molto dentro, sono legatissimi e vederla cosi lo fa star male a sua volta, in più lui ha perso sua mamma quando aveva 14 anni e credo stia rivivendo tutta quella situazione sapendo cosa stiamo passando io e mio fratello e cosa ha passato mio nonno a suo tempo; mio fratello lavora tutto il giorno ed è di poco aiuto, è quasi tutto sulle mie spalle, la gestione di mia mamma e anche cercare di tenere alto il morale di mio papà.
Io mi sento svuotata da quando abbiamo avuto la diagnosi. La dottoressa delle cure palliative mi ha detto che se abbiamo bisogno del supporto psicologico basta farglielo sapere e io sento proprio di averne bisogno.
Le mie amiche mi chiedono spesso di uscire o vederci, ma io adesso preferisco stare da sola.
Non mi sento pronta a quello che sta per succedere e ad affrontare la vita senza di lei. So che sarebbe accaduto prima o poi, ma non pensavo cosi presto. E' andata in pensione dal primo aprile di quest'anno. Poteva iniziare finalmente a godersi la vita, viaggiare e riposarsi. E invece il destino ha deciso di no. E io sono incazzatissima con il destino in questo momento.
Ha iniziato a star male ad inizio febbraio. Mal di schiena e mal di stomaco. Ma ha sempre fatto lavori pesanti e ha sempre sofferto di mal di schiena. Il mal di stomaco pensava fosse dato dal mangiare sempre di corsa, un po' di stress e nervosismo. Ad inizio marzo decide di andare dal medico che capisce subito che c'è qualcosa di preoccupante e la manda al pronto soccorso. La settimana dopo riesce a fare una tac con contrasto e viene evidenziata una lesione di 5 cm sul fegato e una massa che preme sullo stomaco. Va subito nel centro oncologico regionale e ad inizio aprile fa un'altra tac con biopsia. Nel frattempo continua a perdere peso, mangiare poco e stare male. A metà aprile, ancora in attesa dell'esito di tac e biopsia viene ricoverata all'ospedale civile perchè è molto debilitata e il mio medico di base preferisce farla ricoverare dove almeno con le flebo può riprendere forze. Dopo un paio di giorni si libera un posto in chirurgia all'ospedale oncologico e viene spostata li. Nel frattempo si riprende un po di forze, ricomincia a bere e mangiare.
Il 24 aprile le fanno l'ennesima tac al mattino e nel pomeriggio ci danno la diagnosi.
Cancro maligno in stadio avanzato, potenzialmente partito da pancreas o intestino e che ha invaso il fegato.
Il fegato dalla prima Tac di metà marzo a quella del 24 aprile ha molte più lesioni e la massa si è ingrossata. Non si puo' operare, non si puo' fare trapianto di fegato perchè non è partito da li, ma il fegato ha subito e non si può fare neanche chemio perchè è troppo aggressivo e veloce e gli effetti collaterali della chemio la farebbero fare solo più male inutilmente. C'è già insufficenza epatica.
A me è crollato il mondo addosso.
La dottoressa ha detto che purtroppo in casi come questo la malattia è silenziosa e quando si hanno i primi sintomi è già in stadio avanzato.
Adesso è casa da 9 giorni e si è gia indebolita tanto da quando è tornata. Ricomincia ad avere poca fame ed è cominciato l'ittero.
Lei ha una forza che non so dove la trovi. Quando la dottoressa ha detto che è il cancro è in stadio avanzato, che non si puo' operare e che corre veloce c'ero io in camera con lei, ha sentito tutto eppure, non so se non lo accetti o se lo fa per noi, ma si è creata come una realtà alternativa. Continua a dire a noi e anche a tutte le persone che stanno venendo a trovarla, che sarà lunga, ci vorrà pazienza ma tra qualche mese potrà fare questo e quello....
Da un lato preferisco che reagisca cosi piuttosto che si lasci andare, ma allo tempo è una pugnalata allo stomaco ogni volta che parla del futuro.
Mio padre fatica a gestire la situazione, è molto emotivo ma allo stesso tempo si tiene molto dentro, sono legatissimi e vederla cosi lo fa star male a sua volta, in più lui ha perso sua mamma quando aveva 14 anni e credo stia rivivendo tutta quella situazione sapendo cosa stiamo passando io e mio fratello e cosa ha passato mio nonno a suo tempo; mio fratello lavora tutto il giorno ed è di poco aiuto, è quasi tutto sulle mie spalle, la gestione di mia mamma e anche cercare di tenere alto il morale di mio papà.
Io mi sento svuotata da quando abbiamo avuto la diagnosi. La dottoressa delle cure palliative mi ha detto che se abbiamo bisogno del supporto psicologico basta farglielo sapere e io sento proprio di averne bisogno.
Le mie amiche mi chiedono spesso di uscire o vederci, ma io adesso preferisco stare da sola.
Non mi sento pronta a quello che sta per succedere e ad affrontare la vita senza di lei. So che sarebbe accaduto prima o poi, ma non pensavo cosi presto. E' andata in pensione dal primo aprile di quest'anno. Poteva iniziare finalmente a godersi la vita, viaggiare e riposarsi. E invece il destino ha deciso di no. E io sono incazzatissima con il destino in questo momento.