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Inviato: mar 19 feb 2013, 23:13
da Staff Aimac
Cari navigatori,
vi segnaliamo l'articolo "Quando le parole feriscono i malati di cancro come coltelli" di Elisabetta Iannelli, segretario della Federazione italiana delle Associazione di Volontariato in Oncologia (FAVO – www.favo.it), in cui l'autrice racconta e descrive gli atteggiamenti, le frasi e le credenze che irritano o addirittura feriscono i malati di tumore.
Nelle sue parole ci sembra di ritrovare tanti dei discorsi che facciamo su questo forum e soprattutto un’indicazione preziosa:

“Tutto questo non significa che l'unica comunicazione possibile sia il silenzio, ma la spontaneità e la disponibilità all'ascolto sono le chiavi per entrare nel cuore della persona che si ammala di tumore per esserle vicino e sostenerla nell'affrontare ed elaborare l'esperienza che si trova a vivere. E allora, e solo allora, insieme si potrà anche ridere, riflettere, arrabbiarsi, sfogarsi e riprendersi la vita!”
http://www.sanita.ilsole24ore.com/art/d ... 120935.php
Un abbraccio a tutti!

Lo staff di AIMaC


Inviato: mer 20 feb 2013, 1:17
da Dino 57
una panoramica interessante sulle cose da dire e non dire.L'ho messo sulla mia bacheca FB
e su quella della pagina del tumore con cui allegramente convivo.E' ovvio che in quanto
singoli ognuno di noi può reagire in maniera differente alla stessa domanda o
affermazione.


Inviato: mer 20 feb 2013, 3:27
da paolo60
Ho letto interamente l'articolo e in linea di massima sono perfettamente d'accordo su quello che non si dovrebbe dire molto ben descritto dall'autrice. Aggiungo che anche le descrizioni troppo accurate di come si comporta un malato oncologico fanno altrettanto male. Non sono invece per nulla d'accordo sul perché i guariti si fanno poco sentire : so sentono poco perché sono pochi !! Tra quelli che si dice vengono curati e quelli che a cinque anni sono qui ci sta una bella differenza. Se nel tumore della prostata siamo arrivati al 90% di guarigioni in quello al polmone siamo a delle percentuali redicole sopratutto tra i vari tipi istologici. La signora che ha scritto l'articolo credo non abbia una visuale del tutto completa del problema cancro.

Aggiungo che la cosa che un malato oncologico non vorebbe mai ma mai sentirsi dire è. ...mi spiace ma non ci sta più nulla da fare.


Inviato: mer 20 feb 2013, 3:50
da rosapinanicolettaanna
Paolo ai ragione io da quando mi sono amalata o cercato in vanno qualcuno che sia guarrita dalla stessa mia patologia ,x un breve periodo cè una fase di stasi ma poi nexun puo garantire che non tornera mai!è impedisce di stare tranquilli ,tanti nemeno guarriscono è non ce la fanno! Io non vorrei allarmarmi però è cosi io dopo tanti attimi di speranza ora non so cosa pensare mi tocca aspetta questi prossimi esami x saper ogni volta cosi finisce mai è una guerra senza fine ora vado saluto é devo scapare ciao paolo a presto


Inviato: mer 20 feb 2013, 21:34
da ritalorenza
ciao Pina ,PAOLO 60.

Ciao Aimac.

io non so cosa dire in proposito.

Ne vengo ora da fare la penultima terapia di mio marito.

Quella prima è stata lasciata da finire,questa mattina anche.

Si è sentito male,febbre ,vomito.

Sembrerebbe"l'oxaliplatino"

Domani non andiamo più.

Guardiamo un pò come si mettono le cose.

Anche io l'ho messo sulla mia bacheca.

saluti Rita


Inviato: gio 21 feb 2013, 2:50
da GIUSEPPE
Ciao Rita,

leggi il mio PM.

Giuseppe


Inviato: gio 21 feb 2013, 5:22
da GIORNOPERGIORNO
ho postato anch'io l'articolo su FB.
Mi sembra un argomento interessante da far girare.
Grazie aimac per la segnalazione


Inviato: lun 25 feb 2013, 4:28
da Wasp
Un articolo che descrive perfettamente ciò che prova un paziente. Mia madre evita le persone che la guardano con pietà o che parlano esclusivamente della malattia ( anche se lo fanno in buona fede per incoraggiarla).