Due settimane senza di Te
Romana,ci sono passata e la situazione che descrivi è identica a quella vissuta.Per un bel po di tempo,ed ognuno ha i suoi ritmi, non ho visto niente e nessuno di chi avevo intorno,solo il vuoto.un dolore cieco,una rabbia rancorosa quanto inutile.a distanza di un paio di mesi mi sono rivolta ad una psicologa,e credo mi abbia giovato.Pian piano,anche se pare impossibile si sta meglio... La natura ci ha fatti così per sopravvive re. A volte mi sembra assurdo e innaturale che la vita sia andata avanti senza il mio babbo,alla inizio avrei voluto morire da come stavo male..ma siamo vivi e in qualche modo bisogna riprendersi anche in nome di chi non c è più. Ora è un po che non lo sogno,ma è successo molte volte ed è sempre stato un piacere.. Secondo me vengono quando siamo pronti e non sempre lo siamo.non tutti i giorni sono uguali, a volte si sta benino e altre male, a dispetto del tempo che passa...e certo la mancanza non passa mai. Coraggio,un super abbraccio.
Cara Romana,condivido pienamente quanto hanno già detto,anche per me come ti ho scritto in passato è stato difficilissimo all'inizio,sognavo la mamma sofferente e spesso all'improvviso mi venivano attacchi di panico(di cui non avevo mai sofferto in precedenza)..mi disperavo perchè la sognavo raramente e non nel modo in cui avrei voluto,fino a quando una notte è successo quello che tanto desideravo da tempo: ho sognato io che correvo per raggiungere la mamma e lei ad un certo punto mi ha afferato,mi ha abbracciato e mi ha detto GIOIA MIA!non immagini che gioia,la mattina sprizzavo felicità da tutti i pori!perché quell'abbraccio era stato qualcosa di reale,io avevo sentito veramente il calore di un abbraccio vero,del suo abbraccio!!era come se dopo tanto tempo ero riuscita a Toccarla di nuovo..e poi un'altra volta ho segnato che ero in macchina con mio padre e lei ci rincorreva allora mio padre ha fermato improvvisamente la macchina ha abbassato il finestrino e lei gli ha detto: sappi che dovunque andrete,qualsiasi cosa farete,io sarò sempre con lei(indicando me con il dito)e anche in questo caso la mattina mi sono svegliata entusiasta e piena di gioia!anche tu riuscirai a vederla,è solo che è ancora troppo presto,sei ancora troppo debole,con il tempo le cose miglioreranno e con esse anche i sogni..un affettuosissimo abbraccio e sempre tanta tanta forza
Come sempre le vostre risposte mi aiutano ad andare avanti e mi danno tanta forza.. Soprattutto non mi fanno sentire sola.
Grazie di cuore veramente a tutti, dal primo all'ultimo.
Leggo tanta tenerezza e sincerità nelle vostre parole. Immagino se ci fosse la possibilità di incontrarci tutti insieme cosa potrebbe uscire fuori.
Vi voglio bene.
Oggi è andata un po' meglio anche se ogni mattina mi sveglio con una sorta di inquietudine. Io lo so che sogno ogni notte quella scena, perchè la mattina appena apro gli occhi vedo il continuo del sogno. Poi però, trovandomi in uno stato di dormiveglia, non li ricordo sempre.
E poi il fatto che si debba sempre parlare della mamma, di quello che faceva, di mia nonna che impazzisce ricordando sua figlia mi fa diventare matta. Veramente mi strapperei i capelli ogni volta che sto al telefono con nonna (la madre di mamma). Mi sveglio, sto per andare all'università, magari evito di pensarci e lei inizia a svalvolare parlando di mamma; o peggio ancora quando vado a pranzo da loro che non si fa altro che parlare di lei.
Non è che non voglio parlarne, semplicemente se sono triste non scaglio sulla mia famiglia il mio dolore perchè non sarebbe giusto nei loro confronti. Me lo tengo per me, mi rifugio nel dolore scrivendo qui, uscendo anche solo per urlare in aperta campagna. dove nessuno può sentirmi se non io stessa.
Air ho letto le tue parole piangendo..
Grazie di cuore veramente a tutti, dal primo all'ultimo.
Leggo tanta tenerezza e sincerità nelle vostre parole. Immagino se ci fosse la possibilità di incontrarci tutti insieme cosa potrebbe uscire fuori.
Vi voglio bene.
Oggi è andata un po' meglio anche se ogni mattina mi sveglio con una sorta di inquietudine. Io lo so che sogno ogni notte quella scena, perchè la mattina appena apro gli occhi vedo il continuo del sogno. Poi però, trovandomi in uno stato di dormiveglia, non li ricordo sempre.
E poi il fatto che si debba sempre parlare della mamma, di quello che faceva, di mia nonna che impazzisce ricordando sua figlia mi fa diventare matta. Veramente mi strapperei i capelli ogni volta che sto al telefono con nonna (la madre di mamma). Mi sveglio, sto per andare all'università, magari evito di pensarci e lei inizia a svalvolare parlando di mamma; o peggio ancora quando vado a pranzo da loro che non si fa altro che parlare di lei.
Non è che non voglio parlarne, semplicemente se sono triste non scaglio sulla mia famiglia il mio dolore perchè non sarebbe giusto nei loro confronti. Me lo tengo per me, mi rifugio nel dolore scrivendo qui, uscendo anche solo per urlare in aperta campagna. dove nessuno può sentirmi se non io stessa.
Air ho letto le tue parole piangendo..
E invece secondo me fa bene parlarne,come dice una poesia: Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. A me piace farlo e non voglio che La gente o miei amici in mia presenza non pronunciano il nome di mamma o fanno di questa realtà un tabù,a me piace ancora chiamarla e soprattutto mi piace parlare di lei,mi fa sentire meno triste e mi fa sentire di più la sua presenza,è come se la facessi rivivere ma con i ricordi e con le parole..magari non ti piace il modo in cui ne sentì parlare da tua nonna perchè ovviamente da quelle parole emerge un dolore straziante(anche mia nonna mi fa sempre commuovere quando parla di lei)d'altronde anche lei ha perso una filgia,come biasimarla,soffrite entrambe,solo in maniera diversa,tu silenziosamente e privatamente,lei esternando tutto..
Ps:anche a me piace urlare da sola dove nessuno può sentirmi in aperta campagna e quando posso lo faccio,è assurdo più ti leggo più abbozzo dei sorrisi perché non hai idea di quanto uguali possano essere le nostre storie..tutti qua mi fanno sentire meno sola,ma tu in particolar modo:)
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. A me piace farlo e non voglio che La gente o miei amici in mia presenza non pronunciano il nome di mamma o fanno di questa realtà un tabù,a me piace ancora chiamarla e soprattutto mi piace parlare di lei,mi fa sentire meno triste e mi fa sentire di più la sua presenza,è come se la facessi rivivere ma con i ricordi e con le parole..magari non ti piace il modo in cui ne sentì parlare da tua nonna perchè ovviamente da quelle parole emerge un dolore straziante(anche mia nonna mi fa sempre commuovere quando parla di lei)d'altronde anche lei ha perso una filgia,come biasimarla,soffrite entrambe,solo in maniera diversa,tu silenziosamente e privatamente,lei esternando tutto..
Ps:anche a me piace urlare da sola dove nessuno può sentirmi in aperta campagna e quando posso lo faccio,è assurdo più ti leggo più abbozzo dei sorrisi perché non hai idea di quanto uguali possano essere le nostre storie..tutti qua mi fanno sentire meno sola,ma tu in particolar modo:)
E' vero, quando una nonna parla alla nipote della figlia che non c'è nulla di più è straziante. Anche a me piaceva e piace parlare di mia mamma ma quando ero con mia nonna cercavo di evitare perchè, indubbiamente, per quanto io abbia sofferto, per lei era una cosa innaturale e la disperazione si faceva sentire ancora più forte. Le sue parole mi straziavano e a volte evitavo di andare da lei per non sentirmi così. Ora che però non ho neppure più lei, sarei disposta ad ascoltare il suo dolore ogni volta che ce ne fosse bisogno. Lo so che è dura ma cerca di capire che per lei parlarne è l'unico modo che ha per tenere viva sua figlia...
Un abbraccio.
Un abbraccio.
- carla.carboni
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- Iscritto il: lun 14 nov 2011, 4:21
Hai ragione Fra, è un peso troppo grande quello
di supportare anche il dolore della nonna, ma
le persone anziane sono così vulnerabili....
Probabilmente prima avevano la tua mamma con cui parlare
in caso di bisogno e forse adesso vedono lei in te.
Il dolore per la morte di una mamma è
immenso. Il dolore per la morte di una figlia
è immenso. Adesso lei ha te. Per lei è uno sfogo,
ma può esserlo anche per te. Vi aiuterete. Ti penso
con tanto affetto.
Carla
di supportare anche il dolore della nonna, ma
le persone anziane sono così vulnerabili....
Probabilmente prima avevano la tua mamma con cui parlare
in caso di bisogno e forse adesso vedono lei in te.
Il dolore per la morte di una mamma è
immenso. Il dolore per la morte di una figlia
è immenso. Adesso lei ha te. Per lei è uno sfogo,
ma può esserlo anche per te. Vi aiuterete. Ti penso
con tanto affetto.
Carla
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