Tumore alla prostata: incontinenza e impotenza, cosa cambia
Tumore alla prostata: incontinenza e impotenza, cosa cambia
Pubblico il seguente articolo , pubblicato su "Libero" perchè mi sembra interessante
Franco
LA SVOLTA: TUMORE ALLA PROSTATA, LA RIVOLUZIONE:INCONTINENZA E IMPOTENZA,COSA CAMBIA
Addio impotenza e incontinenza dopo il tumore alla prostata. I risultati straordinari arrivano dall'ospedale San Luigi di Orbassano, in provincia di Torino. Il professor Francesco Porpiglia, ordinario di Urologia dell' Università di Torino, ha eseguito oltre mille interventi robotici su neoplasie prostatiche e ha sviluppato una incredibile tecnica contro l'incontinenza.
Riporta La Stampa, che dopo sei mesi dalla rimozione totale della prostata, il 98 per cento dei pazienti ha recuperato completamente le funzionalità urinarie: "Sposando la convinzione che la ricostituzione della situazione anatomica pre chirurgica sia la chiave per il recupero rapido della continenza, con questa tecnica riusciamo a riportare alla condizione naturale tutte le strutture di supporto al complesso vescico-uretrale", spiega il professor Porpiglia. "A un mese dall'intervento possiamo vantare una continenza superiore al 90%, mentre in casi di carcinoma meno aggressivi la percentuale sfiora il 100% a una sola settimana dalla rimozione del catetere".
Ora si punta sul recupero della potenza sessuale e sulle tecniche per preservare l' erezione. "L'intervento alla prostata causa neuroaprassia: una sorta d'intontimento della conduzione nervosa, che è totalmente recuperabile. Per il ripristino stiamo puntando sulla rigenerazione delle fibre: uno studio americano ha iniziato a sperimentare l'utilizzo della membrana amniotica; noi abbiamo ipotizzato un ponte d'innervazione differente finalizzato alla ricrescita del nervo e quindi al recupero dell'erezione anche nei casi più gravi, garantendo un ritorno alla normale vita sessuale nel minor tempo possibile".
Franco
LA SVOLTA: TUMORE ALLA PROSTATA, LA RIVOLUZIONE:INCONTINENZA E IMPOTENZA,COSA CAMBIA
Addio impotenza e incontinenza dopo il tumore alla prostata. I risultati straordinari arrivano dall'ospedale San Luigi di Orbassano, in provincia di Torino. Il professor Francesco Porpiglia, ordinario di Urologia dell' Università di Torino, ha eseguito oltre mille interventi robotici su neoplasie prostatiche e ha sviluppato una incredibile tecnica contro l'incontinenza.
Riporta La Stampa, che dopo sei mesi dalla rimozione totale della prostata, il 98 per cento dei pazienti ha recuperato completamente le funzionalità urinarie: "Sposando la convinzione che la ricostituzione della situazione anatomica pre chirurgica sia la chiave per il recupero rapido della continenza, con questa tecnica riusciamo a riportare alla condizione naturale tutte le strutture di supporto al complesso vescico-uretrale", spiega il professor Porpiglia. "A un mese dall'intervento possiamo vantare una continenza superiore al 90%, mentre in casi di carcinoma meno aggressivi la percentuale sfiora il 100% a una sola settimana dalla rimozione del catetere".
Ora si punta sul recupero della potenza sessuale e sulle tecniche per preservare l' erezione. "L'intervento alla prostata causa neuroaprassia: una sorta d'intontimento della conduzione nervosa, che è totalmente recuperabile. Per il ripristino stiamo puntando sulla rigenerazione delle fibre: uno studio americano ha iniziato a sperimentare l'utilizzo della membrana amniotica; noi abbiamo ipotizzato un ponte d'innervazione differente finalizzato alla ricrescita del nervo e quindi al recupero dell'erezione anche nei casi più gravi, garantendo un ritorno alla normale vita sessuale nel minor tempo possibile".
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Re: Tumore alla prostata: incontinenza e impotenza, cosa cam
ottimo contributo grazie franco
Re: Tumore alla prostata: incontinenza e impotenza, cosa cam
Nuovo iscritto con adenocarcinoma alla prostata - grado 4 - 4 di Gleason (score 8) - sottoposto a 40 applicazioni di radioterapia. A distanza di tre mesi dal trattamento il PSA è passato da un iniziale 7.8 all'attuale 0.003. Le dimensioni della prostata si sono ridotte notevolmente e al momento presenta un volume stimato di cc 20 con un peso di circa 16 gr. A giudizio dei medici il decorso oncologico è buono, ma il trattamento, a causa dell'ingrossamento della prostata, mi ha causato un blocco della funzione urinaria per cui è stata necessaria l'applicazione di un catetere. Per ben 2 volte si è tentato di toglierlo, ma il blocco urinario è rimasto con i disagi conseguenti facilmente immaginabili ed è stato rimosso soltanto dopo circa 3 mesi . Attualmente il flusso urinario è ripreso anche se modesto con bruciori ed una iniziale incontinenza è sparita il giorno successivo. Riguardo all'impotenza, si nota un certo risveglio che mi dicono migliorerà col tempo.
Attualmente assumo giornalmente Finasteride, Tamsulomina e Decapeptyl 3.75 una volta al mese.
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