Se ne è andata....

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
Giordy83
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Se ne è andata....

Messaggio da Giordy83 »

L'amore della mia vita,la mia mamma.il 9 maggio mi ha lasciata dopo 4 giorni di agonia,il suo cuore non voleva cedere...È stato traumatico,una scena che non dimenticherò mai.Ora devo capire,devo farmene una ragione.Sono vuota,triste e mi manca da morire.Come si fa a sopravvivere con questo dolore dentro??
Ramona
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Re: Se ne è andata....

Messaggio da Ramona »

Ciao Giordy,
Mi dispiace tantissimo e ti sono vicina.
Io ho perso mia mamma a gennaio dopo sei anni di lotta contro un tumore al collo dell'utero e a distanza di sei mesi ancora mi sto ponendo le tue domande...
I primi giorni sono laceranti e strazianti, non riesci ad accettare che sia successo proprio alla tua mamma. Poi subentra una sorta di rassegnazione ma, almeno per me, il dolore e' costante. Non so come si faccia a sopravvivere... Però in qualche modo dobbiamo impegnarci perché loro non avrebbero voluto vederci così... Forse al momento e' questa l'unica ragione che ho trovato per tentare di andare avanti.
Un abbraccio
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Franco953
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Re: Se ne è andata....

Messaggio da Franco953 »

Voglio dedicare a Giordy e a Ramona una frase del libro di Susanna Tamaro
Una frase alla quale io credo profondamente
Una frase che non può lenire il vostro dolore ma che può farvi riflettere sulla vicinanza dei vostri cari

Non piangere”, ti dicevo, “E’ vero, me ne andrò prima di te, ma quando non ci sarò più ci sarò ancora, vivrò nella tua memoria con i bei ricordi: vedrai gli alberi, l’orto, il giardino e ti verranno in mente tutti i bei momenti passati insieme. La stessa cosa ti succederà se ti siederai sulla mia poltrona, o quando farai la torta che ti ho insegnato a fare oggi, e mi vedrai davanti a te con il naso sporco di cioccolato.. e sorriderai!”
Susanna Tamaro


Un abbraccio

Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Giordy83
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Re: Se ne è andata....

Messaggio da Giordy83 »

Grazie Franco per le tue parole...Ramona ricordavo la tua storia e mi dispiace anche per te.Io sono rimasta da sola,anche mio papà mi ha lasciata quando avevo 13 anni sempre per un tumore.Ho due bimbi piccoli e devo farmi forza per loro...ma io e mia mamma eravamo una sola cosa,sempre insieme nel bene e nel male,lei viveva per me.Ora mi manca l' aria,la vedo in tutto ciò che mi circonda,sento la sua voce,il suo profumo e non posso credere che non la vedrò mai più...Ora è dura...tanto....troppo.
jumpaul
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Re: Se ne è andata....

Messaggio da jumpaul »

Cara Giordy,
non ci sono parole di consolazione per quanto ti è accaduto... Anche io ci sono passato poco meno di 5 mesi fa ed è stato (e in parte lo è tuttora) atroce. La malattia di mia mamma si è manifestata solo all'ultimo e in due settimane me l'ha strappata via... Penso che la perdita della mamma sia uno dei più grandi dolori, soprattutto se erano giovani come le nostre! L'unica cosa che mi sento di dirti è di vivere giorno per giorno lasciando spazio al dolore, sfogati e se da sola vedi che non riesci chiedi supporto ad uno specialista; io l'ho fatto ed in parte aiuta. Non risolve ma aiuta
Ti abbraccio forte forte
Paolo
Giordy83
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Re: Se ne è andata....

Messaggio da Giordy83 »

Grazie Paolo,è vero..e' atroce quello che è successo alle nostre mamme e ciò che abbiamo dentro.Noi abbiamo passato 4 mesi infernali e alla fine ho visto morire una delle persone che più amo al mondo in una maniera disumana.Sono traumatizzata.Oggi mi hanno dato il numero di uno specialista che contatterò domani.Sento che mi serve un aiuto.Un abbraccio anche a te Paolo e grazie ancora.
moni1
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Re: Se ne è andata....

Messaggio da moni1 »

anche a me lo psiconcologo ha aiutato tanto, considerando che hai 2 bimbi piccoli ti suggerisco ti farti aiutare!!! ti abbraccio stretta stretta
angeladi
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Re: Se ne è andata....

Messaggio da angeladi »

Anche il mio papà un mese fa,in soli 43 giorni ,è morto a causa di una neoplasia al corpo e alla coda del pancreas.L'UNICA COSA CHE ALLIEVA UN PO QUESTO DOLORE IMMENSO È SOLO IL PENSIERO CHE PER LUI QUEL CALVARIO FINALMENTE È FINITO.IN QUEI 43GIORNI HO VISTO MORIRE TANTE PERSONE TUTTE A CAUSA DEL CANCRO E L'UNICA COSA CHE MI AUGURO E CHE PRIMA O POI SI RIESCA A SCONFIGGERE QUESTO MALE TERRIBILE
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Franco953
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Re: Se ne è andata....

Messaggio da Franco953 »

Mi spiace Angela per papà
Ma vedrai ci riusciranno/ci riusciremo a sconfiggere il nostro peggior nemico
La scienza e la ricerca ogni giorno fanno un passo in avanti anche se, a volte piccolo, ma sempre importante
E' vero, molti muoiono per questo terribile male ma c'è anche riesce ad uscire dal tunnel e chi riesce a conviverci per anni anche se con difficoltà
Dobbiamo crederci perchè questa battaglia la si può vincere solo se saremo tutti uniti (medici, ricercatori, malati e famigliari , tutti disposti a collaborare e a donare un po' di noi stessi anche agli altri che soffrono ancora
Un abbraccio

Franco
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AleP
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Re: Se ne è andata....

Messaggio da AleP »

Ciao,
il mio papà se ne è andato il 4 maggio dopo "soli" due mesi e mezzo di agonia, a 66 anni. Sono stati i mesi più difficili della mia vita, e oggi i ricordi di quei momenti vissuti accanto a lui mi vengono a cercare e mi devastano.
E' cominciato tutto a fine gennaio, da una lastra risultava una macchia al polmone sinistro. Si iniziano gli accertamenti con una tac con risconto e il risultato è che quella macchia ha una parte solida e una parte liquida. Si prosegue con biopsia e broncoscopia e il risultato dice che si tratta di ASPERGILLOSI, quindi un'infezione dovuta ad un fungo. E' necessario comunque intervenire per asportare la parte toccata dall'infezione ed evitare cosi che possa propagarsi nel sangue. Da qui inizia il calvario. Mentre stiamo effettuando gli esami pre-intervento, papà comincia a stare male, febbre, dissenteria, singhiozzo e vomito, tanto vomito. In poco più di una settimana ha perso 10 kg...siamo corsi due volte al pronto soccorso, per sentirci dire che forse era questo fungo che infiammava il nervo vago e questo causava vomito. Lui stava male, tanto male, io lo assistevo di notte e ho ancora nelle orecchie il suono del singhiozzo con cui conviveva notte e giorno e che non gli permetteva nemmeno di appisolarsi. Finalmente dopo una settimana lo portiamo in ospedale e urlando e sbraitando (a volte davvero resta l'unico modo per farsi ascoltare negli ospedali) riusciamo a farlo ricoverare in pneumologia dove gli mettono un sondino dal naso per cercare di fermare il vomito. Era il 10 marzo e da quella volta il mio papà non è più tornato a casa. E' stato visitato dal chirurgo, hanno fatto una gastroscopia...e tutto risultava nella norma.
Il 27 marzo, dopo essere riusciti a stabilizzarlo, sono intervenuti sul polmone asportando la parte compromessa. L'operazione è andata bene, quando sono andata a trovarlo lui aveva gli occhi della felicità, gli occhi di chi aveva vinto la sua battaglia. Ma quella felicità da li a poco era destinata a sgretolarsi.
Dopo una settimana è arrivato il responso dell'esame istologico sulla parte di polmone asportato : in realtà sotto l'apergillo c'era un carcinoma al IV stadio che correva in modo incontrollabile, tanto che aveva già creato metastasi nel fegato e in testa. Da li in poi è stato un tracollo giornaliero. Il cancro se l'è mangiato quotidianamente, rendendolo in poco più di un mese irriconoscibile. A papà era stata spiegata la situazione, non nella sua gravità, non gli è mai stato detto che gli mancavano poche settimane. Forse lo sapeva ma non lo voleva ammettere nemmeno a se stesso e io sarò stata egoista ma ho voluto fargli vivere gli ultimi giorni aggrappandosi alle speranze che lui si dava, forse per non voler accettare la realtà, forse per allontanare la paura. Lo abbiamo assistito giorno e notte, perchè non si sentisse mai solo. Io e la mamma ci siamo prefissate che il nostro unico obiettivo fosse quello che lui dovesse soffrire il meno possibile, in tutti i sensi. E così è stato, per quanto ci sia stato possibile.
Il 4 maggio se ne è andato durante il sonno, dopo la dose di morfina che da qualche giorno avevano cominciato a somministrargli. Prima di addormentarsi mi ha detto che era tanto stanco e che aveva bisogno di dormire, io gli ho risposto "e noi ti lasciamo dormire papà, ma siamo sempre qua con te". Ecco a me piace pensare che, con quelle parole, sia riuscita a "lasciarlo andare".
Il mio papà per me era la vita. Non ho mai immaginato la mia vita senza lui o senza la mamma, ed oggi mi riesce difficile pensare al mio futuro senza di lui.
Sto ancora cercando di elaborare il tutto...a volte è come se non mi rendessi completamente conto che non tornerà più...mi tengo costantemente impegnata tra lavoro e faccende a casa, perchè occuparmi delle cose che solitamente faceva lui (sistemare il giardino, potare le piante,occuparmi del gatto) mi sembra mi faccia stare meglio, mi sembra che possino avvicinarmi a lui. Altri giorni invece avrei voglia di parlargli, di chiamarlo e mi manca in qualsiasi cosa..E poi ultimamente vengono a trovarmi i ricordi, le immagini, di quegli ultimi mesi: le sofferenze, gli sguardi tra me e lui che dicevano più delle parole,...ed è come se rivivessi delle cose che durante la malattia non avevo voluto osservare, vivendola con freddezza e quasi distacco. Ma adesso tutto quel dolore mi viene a cercare e so che dovrò viverlo completamente per poter riuscire a superare. Se mai si potrà superare un dolore cosi.
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