Guardate il programma sui rai 3

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Franco953
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Guardate il programma sui rai 3

Messaggio da Franco953 »

Guardate adesso il programma sui rai 3
Franco
Ultima modifica di Franco953 il lun 19 nov 2018, 10:17, modificato 1 volta in totale.
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Solidea
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Re: Guardate il programma sui rai 3 adesso

Messaggio da Solidea »

Non ho la tv Franco, potresti dirci qualcosa in più?
L'amore per una nostro caro non si manifesta solo negli ultimi istanti della sua vita ma è una costante presenza in tutti gli anni passati insieme
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Franco953
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Re: Guardate il programma sui rai 3 adesso

Messaggio da Franco953 »

“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
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Franco953
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Re: Guardate il programma sui rai 3 adesso

Messaggio da Franco953 »

E poi chiediamoci ancora perchè ci sono così tante persone malate di tumore
Franco
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Franco953
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Re: Guardate il programma sui rai 3 adesso

Messaggio da Franco953 »

Per chi vuole rivedere la puntata (prima bisogna registrarsi su :
https://www.raiplay.it/user/login.html )

https://www.raiplay.it/video/2018/11/I- ... 85f15.html
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Alex.cr
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Re: Guardate il programma sui rai 3

Messaggio da Alex.cr »

Ma di cosa parlava in sostanza?
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Franco953
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Re: Guardate il programma sui rai 3

Messaggio da Franco953 »

Riassumendo trattava dei centinaia di casi di tumore che hanno colpito e tuttora colpiscono grandi e bambini, in Sicilia , a Siracusa

Un viaggio nel dolore, nella denuncia del lavoro per avere un tozzo di pane che però è “avvelenato”, che ha promesso e dato benessere, ma ha portato anche morte e una natura “violentata” e inquinata. È questo “Pane nostro”, il reportage, forte, di denuncia girato nel più grande petrolchimico d’Europa del triangolo industriale di Augusta, Priolo e Melilli a cura del giornalista Domenico Iannacone che è andato in onda domenica sera, in prima serata su Rai tre, il primo dei “Dieci comandamenti”. Clicca qui per rivedere la puntata

Una viaggio nei tre comuni del triangolo industriale che il giornalista fa in macchina, accompagnato da un sorta di quasi moderno Virgilio dell’inferno dantesco, don Palmiro Prisutto, l’arciprete della chiesa Madre di August che non si stanca mai – e lo fa da anni – di tuonare contro l’inquinamento industriale e i morti di cancro, i cui nomi sono contenuti nella sua personale lista che viene aggiornata ogni 28 del mese. Una lotta che continua, seppur nel silenzio delle istituzioni, e di una targa già pronta e dedicata ai “Martiri del cancro”, che forse mai troverà la sua collocazione in una strada o piazza di Augusta.

“Ritengo di essere il portavoce di una città umiliata, schiacciata sotto il peso del ricatto occupazionale. In ogni famiglia, ad Augusta, c’è un malato di cancro ma qui si continua a dire che è meglio morire di cancro che di fame” – ha commentato don Prisutto che ha mostrato anche i resti archeologici dell’antica colonia greca Megara Hyblea, attorno e “sopra” la quale nacquero le industrie, ma anche quel che resta dell’ex campo sportivo Fontana, costruito sopra le ceneri di pirite “regalo dell’industria” come parte della zona nuova della Borgata. La struttura sportiva per questo motivo è chiusa da 13 anni ed è ancora di attesa di bonifica.

Una carrellata di volti che non sorridono mai, che non hanno più lacrime per piangere i propri morti come Donatella Saraceno, la cui seconda casa è ormai il cimitero di Melilli dove riposa Irene, che a soli 21 anni si è ammalata di cancro ai polmoni ed è morta in sei mesi. O come Lucia Franzo che ha visto morire, a febbraio di quest’anno, il marito che ha lavorato per 41 anni nel petrolchimico. “Dopo di lui ho visto morire di cancro 29 persone in un mese – ha detto – Questa era la zona dove le sirene andavano a farsi il bagno. Ora ci sono solo cadaveri che vanno a farsi il bagno”. E ancora Giusy Nanè, che da avvocato ha combattuto per il riconoscimento della malattia professionale del padre, morto di leucemia a soli 46 anni dopo aver lavorato per anni nell’impianto di oli lubrificanti.

In mezzo c’è anche il ricordo di Salvatore Gurreri, l’ultimo abitante di Marina di Melilli prima che fosse “espropriata” dalle industrie che non voleva andarsene dalla sua casa, costruita dopo anni di lavoro e che poi fu trovato morto. E oggi le immagini della spiaggia, quasi “surreale” la definisce Iannacone, perchè di fronte la sabbia e il mare ci sono tonnellate di acciaio degli impianti e la “gente paga per farsi il bagno e non essendoci altri posti ci viene comunque”. Un sorta di rassegnazione che non ha toccato però chi denuncia le malformazioni neonatali – nel ricordo dell’ex pediatra Giacinto Franco – come Eugenio Bonomo, medico legale, le mutazioni genetiche dei pesci come Mara Nicotra, biologa marina e la mancanza di controlli continui delle ciminiere di Luigi Solarino, chimico industriale universitario.

E alla fine, a chiudere il viaggio “infernale”, le immagini dell’ex impianto Clorosoda di Priolo, ridotto ormai a uno scheletro diroccato e dismesso. “Non siamo mica a Kabul. Questo è il frutto del progresso, sembra che ci sia stato un bombardamento qua – ha commentato Marco Gambuzza, operaio – Io sono una pulce e non ho nulla da perdere, non ho nulla contro le industrie. Devono rispettare il territorio e curare le ferire del passato. Non devono più inquinare e bonificare, non ci sono altre strade. Questo pezzo di pane ce l’hanno fatto pagare troppo caro: in vite umane, salute e diritti. Il tempo è scaduto”.
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Longhorn
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Re: Guardate il programma sui rai 3

Messaggio da Longhorn »

Purtroppo ce ne sono tanti di posti così.
Io vivo nella zona della valle del sacco, qualche tempo fa fecero anche un servizio alle iene. Ma si muove poco e niente.
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Franco953
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Re: Guardate il programma sui rai 3

Messaggio da Franco953 »

Caro Longhorn molte volte quando non si muove poco o niente è anche colpa nostra.
È colpa nostra perché molte volte ci giriamo dall' altra parte per non vedere oppure non " ci impicciamo" perché " poi sono rogne".
Molte volte perché riteniamo che il lavoro conti più della salute non pensando che senza la salute non possiamo neppure lavorare. E intanto muoiono gli uomini, le donne , i bambini.........e , a volte, ci chiediamo anche " ma perché il tumore mi ha colpito. Cosa ho fatto di male ?
La risposta dovrebbe essere : la tua colpa è stata quella di respirare aria, bere acqua e mangiare del cibo inquinato.
Un abbraccio
Franco
Ultima modifica di Franco953 il gio 22 nov 2018, 17:34, modificato 1 volta in totale.
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maddalena
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Re: Guardate il programma sui rai 3

Messaggio da maddalena »

Purtroppo c'è molto molto menefreghismo .. maleducazione, mancanza di collaborazione nel rispetto umano e ambientale .
Dove risiedo è attiva da anni la raccolta differenziata X qualsiasi materiale eppure capita di vedere lungo i bordi stradali ,fuori dai centri abitati , sacchi e sacchetti dei rifiuti sparsi lasciati qua e là .
Nelle falde acquifere c'è inquinamento dovuto ai pesticidi usati in agricoltura, ( campioni analizzati). Da anni in continuo aumento casi di tumori stomaco maggior numero, esofago,polmoni vescica,pancreas, intestino.......
Analizzate con cura da medici le coltivazioni negli orti di privati e purtroppo fondata la presenza di polveri sottili tossiche .
Necessario un corretto lavaggio di frutta e verdura......
Ma tutto questo è la punta dell' ICEBERG .
UN ABBRACCIO FRENK CARISSIMO ....
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