luca84 ha scritto: ↑sab 28 set 2019, 20:59
È appena morta la mia ragazza giorni fa. Sono perso, non averla più vicina la sera, qualcuno con cui messaggiare e parlare, ho un vuoto enorme dopo 8 Anni. L ho vista morire tra le mie braccia, sono distrutto e impotente... Sono sconvolto non ce la faccio..
luca84,
provo a dirti l'unica verità che ti può dire una persona che sta nella tua stessa situazione. mettiti subito in mano ad una psicoterapeuta,
inizia subito un percorso, perché nessuno dei tuoi amici o fratelli o cugini può capire nemmeno lontanamente in che vortice emozionale e di dolore tu sia. e se per la tua amata non si può fare più nulla, è necessario e d'obbligo lavorare su di te. neanche gli adulti della tua famiglia potranno capire. scusa la brutalità, ma ci si deve trovare per poter capire veramente il dolore, sopratutto per una morte a causa del fattore K.
te lo dico perché data la tua giovane età nessuno dei tuoi amici sarà, spero per loro, nella tua stessa situazione, e questo ti farà sentire uno zombie, e credimi, ti diranno un sacco di cose inutili, dolorose, controproducenti, perché veramente non sanno cosa ti è accaduto, né l'impatto che ciò ha nella tua vita presente e futura, e non sapranno come aiutarti.
mio marito è morto tra le mie braccia, e se da un lato sono felice di essere stata con lui anche il quel dolorosissimo momento, io non smetto di pensarci, non smesso di sognarmelo mentre rantola, mentre sento che i suoi polmoni rallentano la corsa.. non smetto di provare un vero dolore fisico che mi fa mancare il respiro e che mi fa tutt'ora piangere h24 in qualunque luogo io sia, purtroppo anche mentre guido. alla fine mi addormento per sfinimento, e mi risveglio in lacrime perché magari me lo sono sognato che parlavamo e ridevamo. è uno strazio di cui non ti libererai nel breve. ci vorrà un sacchissimo di tempo. ed in questo percorso, trovo che un appuntamento settimanale con una psicoterapeuta ti possa aiutare. quello è l'unico luogo in cui puoi dire esattamente tutto quello che provi. potrai parlare di "te", del tuo dolore, dello stato abbandonico in cui ti senti. e non solo di lei.
i tuoi amici, purtroppo, tra un pò non ce la faranno a reggere il tuo enorme dolore. ti sentirai deluso ed abbandonato, e purtroppo è normale. cercheranno di proporti cene, gite, vacanze per distrarti, tutte cose di cui a te non interessa nulla, e che non ti servono a non pensare.
tu hai un pensiero fisso ed un dolore fisso che ha bisogno di esistere.
anche raccoglierti con i genitori della tua ragazza, tra un pò non ti aiuterà, nè aiuterà loro.
ci sono passata con la figlia di un mio amico morta di tumore a 33 anni che ogni volta che vedevano il fidanzato e futuro marito provavano una sorte di rancore perché lui era ancora vivo ed avrebbe potuto rifarsi una vita, come poi di fatto è stato, mentre la loro figlia no.
i tuoi futuri suoceri tra un pò penseranno che la loro figlia se ne è andata, e che il loro dolore sia maggiore del tuo, e sopratutto che non gli passerà mai, come potrebbe mai passargli?
quindi, pur in questo terribile momento di dolore, stai solo con le poche persone che veramente ti ascoltano, con cui puoi piangere, anche se non ti possono sollevare dal dolore. vai in chiesa se sei credente, o trova cmq un luogo dove ripararti da tanto dolore anche solo per un attimo.
e cerca non di farti far male da tutti coloro che non ti chiameranno al telefono. cerca di scremare gli amici e di non aggiungere dolore al tuo che è già infinito. nessuno è in grado di comprendere il tuo dolore. scusa la schiettezza. ma accetta gli inviti che ti faranno, stante declinare all'ultimo. poi capirai su quale spalla poter piangere liberamente, in questa gara di solidarietà che presumo ti coinvolgerà tra amici tuoi e suoi.
qui potrai leggere e scrivere, non ti placherà il dolore, ma almeno saprai che tutti qui stanno soffrendo per il tuo stesso dolore.
anche se ti senti come l'unico a soffrire.