Buonasera, scusate se mi intrometto. Se il paziente sta bene e non sospetta nulla e ha anche una certa età ritengo sia giusto non dire nulla, ma con mio marito hanno proprio sbagliato a fargli quasi credere che si stesse curando una cosetta.Giagnoni ha scritto: ↑gio 6 ott 2022, 19:54Ciao solidea, a me sai cosa rispose l'oncologa quando io e mia sorella le chiedemmo di non dire la verità a mio padre? :"non siamo mica negli anni 80, che si tiene nascosta la condizione al paziente".... Hai capito?! Dimmi te cosa gli fregava a lei di spiattellare ad un uomo di 80 anni di avere un tumore al pancreas metastatico.. L ho odiata e la odierò per sempreSolidea ha scritto: ↑gio 6 ott 2022, 19:18 Chissà le bugie che diranno nel privato e per molto meno...
possono tranquillamente continuare a mentire a fin di bene, non sarà certo per amore della verità se gliela spiattelleranno brutalmente...a volte mi sembrano sadici. Può capitare anche a loro o ai loro cari tra l'altro....
Il chirurgo di Pisa a me disse glaciale che entro sei mesi sarebbe morto e tanto sarebbe valso metterci entrambi contro un muro e spararci, perché io avevo 39 anni e due bambine e mi sono sentita annientata in un secondo e a quel punto sono divenuta un inutile supporto per lui; nel contempo mi è stato consigliato di non dirgli nulla per non ostacolare un'eventuale barriera mentale protettiva. Da quel momento ho perso il senso della ragione e non sono più riuscita a dimenticare quell'orribile sentenza di morte. La dottoressa di mio marito cercava di ridimensionare i conti fatti a Pisa, allevando addirittura impensabili speranze, e l'oncologia di Prato ci ha confuso completamente le idee. Mio marito non si rendeva conto di cosa si stesse realmente curando e di quali fossero i rischi, così faceva pure i capricci a tavola, al punto che la sua dottoressa ha dovuto metterlo al corrente della serietà delle sue condizioni, affinché cominciasse a collaborare con me, per vedere di massimizzare le speranze delle terapie.
La certezza della fine è arrivata troppo tardi perché decidesse di affrontare la cosa e provvedere a sistemare le cose anche per le figlie. Un uomo giovane ritengo ne avesse diritto.
Il non sapere con certezza, ma il vedere di non riuscire mai a stare meglio lo rendevano cupo e astioso e insofferente.
Una persona giovane, specialmente se ha da sistemare le cose per i figli piccoli che non vedrà diventare grandi, deve sapere la verità. Io la vorrei sapere. Diverso il caso di un ottantenne che non si rende conto perché le sue condizioni generali sono buone
Se mio marito fosse stato in ottima forma di certo non sarebbe stato giusto dirgli nulla, ma prima o poi sarebbe arrivato il tracollo e poi? Io ho odiato la confusione che hanno creato i medici che non hanno avuto il coraggio di parlarci chiaro. Nel nostro caso era dovuto. Indietro non si torna e chi può sapere che decisioni avrebbe preso mio marito se quel chirurgo le stesse cose dette a me le avesse dette a lui? È giusto che i medici mettano al corrente i pazienti. La vita è la loro.