Non riesco a smettere di sperare...

[Enri]

L'esame istologico viene formulato in anatomia patologica. Considerando che dopo un intervento chirurgico deve passare almeno un mese per poter iniziare la chemioterapia (sono le linee guida) di solito l'istologico dopo un intervento arriva dopo un mese. le mutazioni sono sempre analizzate in anatomia patologica, a volte l'esito arriva insieme, a volte è l'oncologo che in base al risultato chiede certe mutazioni (che magari possono influire sulla terapia).

Questo in linea generale.

Ok, ho capito. Grazie

Prova a chiedere se hanno gia chiesto anche le mutazioni perché altrimenti ti tocca aspettare che sia l'oncologo a richiederle e si perde altro tempo.

Grazie del consiglio, lunedì vado a chiedere

[sabamy]

Ciao Enri, mio papà non c'è più da domenica 27 ottobre, tutto è precipitato in 24 h, era debolissimo e in hospice l'hanno aiutato con morfina finché non è entrato in coma da solo. Lui ha creduto fino all'ultimo di poter migliorare almeno un po', voleva vivere, e noi non abbiamo avuto cuore di spiegargli che era nell'ultima fase della sua vita. Sapeva tutto ma ci sperava, e anche entrato in hospice una parte di sé pensava fosse solo di passaggio, che potesse tornare a casa. Questo per dirti che non ci ha lasciato nella disperazione, ma ha lasciato che il suo corpo perdesse le forze.
La malattia ci ha messo a dura prova e la sua assenza ancora non sembra reale, statele vicino e riempitela d'amore. E usate la mascherina si, perché anche se non è immuni depressa una influenza potrebbe già essere rischiosa.
Ti auguro di avere tanta forza.

Condoglianze e fatti forza. Un abbraccio

[Ellis_78]

Ciao Enri! Mi dispiace molto per la tua mamma. Purtroppo quando arriva una diagnosi di tumore in famiglia è come un macigno. La mente viaggia attraverso scenari terrificanti. Anche per me è stato così... ti chiedi cosa succederà, devo dirle ogni cosa? Sarò in grado di aiutarla? I medici che se ne stanno occupando sono competenti? Devo portarla in capo al mondo? Io mi sono trovata in un vortice di incertezze e in cuore una dolorosa sensazione . In realtà poi ti renderai conto che ogni giorno troverai razionalità e forza per affrontare ogni situazione. Quando mia mamma ha avuto la diagnosi aveva 74 anni e in corsia al momento del ricovero ci avevano fatto capire che avrebbero fatto una prima chemio e poi hospice , tempo rimasto circa 2 mesi. Così non è stato la mia mamma ha lottato per 15 mesi tra chemio radio e follow up e ha avuto periodi buoni e carichi di speranza. Lei sapeva ogni cosa , troppo intelligente per nasconderle informazioni, nella mia vita se le dicevo una bugia lo capiva subito quindi ho preferito evitare. Il giorno della diagnosi mi disse: ho avuto una bella vita io sono in pace con me stessa non ho rimpianti ho solo paura del dolore in questa cosa mi devi aiutare.
Per me fu una pugnalata al cuore ma quelle parole mi diedero la forza di stare con lei in ogni momento del percorso. E stata dura ma non le è mai mancata la speranza non tanto di guarire ma di vivere sempre un giorno in più circondata dall amore della sua famiglia. Non fare previsioni su quanti mesi o anni le saranno concessi credimi contare il tempo può solo angosciare di più. Stalle accanto, aiutala amala , giorno per giorno affronterete ogni cosa. Adesso è a casa e questo è importante poi l oncologo saprà darvi il percorso e un passo alla volta lo percorrerete insieme. Tienici aggiornati un forte abbraccio

[Valeva]

Grazie davvero a tutti per le condoglianze. Purtroppo questi eventi imprevisti ( perché fino a maggio 2024 stava bene) ti stravolgono la vita. Soprattutto la malattia, vedere una persona soffrire, assisterla e sostenerla anche psicologicamente e vedere che nonostante tutto il mostro ti divora... è qualcosa che ti segna profondamente, è una parte di te che se ne va.
Però finché si può provare a fare qualcosa è giusto sperare, bisogna sperare e tenere duro. Non si può fare altrimenti per non impazzire. Da questa esperienza ho più il trauma della malattia che della morte in sé

[Enri]

Ciao Enri! Mi dispiace molto per la tua mamma. Purtroppo quando arriva una diagnosi di tumore in famiglia è come un macigno. La mente viaggia attraverso scenari terrificanti. Anche per me è stato così... ti chiedi cosa succederà, devo dirle ogni cosa? Sarò in grado di aiutarla? I medici che se ne stanno occupando sono competenti? Devo portarla in capo al mondo? Io mi sono trovata in un vortice di incertezze e in cuore una dolorosa sensazione . In realtà poi ti renderai conto che ogni giorno troverai razionalità e forza per affrontare ogni situazione. Quando mia mamma ha avuto la diagnosi aveva 74 anni e in corsia al momento del ricovero ci avevano fatto capire che avrebbero fatto una prima chemio e poi hospice , tempo rimasto circa 2 mesi. Così non è stato la mia mamma ha lottato per 15 mesi tra chemio radio e follow up e ha avuto periodi buoni e carichi di speranza. Lei sapeva ogni cosa , troppo intelligente per nasconderle informazioni, nella mia vita se le dicevo una bugia lo capiva subito quindi ho preferito evitare. Il giorno della diagnosi mi disse: ho avuto una bella vita io sono in pace con me stessa non ho rimpianti ho solo paura del dolore in questa cosa mi devi aiutare.
Per me fu una pugnalata al cuore ma quelle parole mi diedero la forza di stare con lei in ogni momento del percorso. E stata dura ma non le è mai mancata la speranza non tanto di guarire ma di vivere sempre un giorno in più circondata dall amore della sua famiglia. Non fare previsioni su quanti mesi o anni le saranno concessi credimi contare il tempo può solo angosciare di più. Stalle accanto, aiutala amala , giorno per giorno affronterete ogni cosa. Adesso è a casa e questo è importante poi l oncologo saprà darvi il percorso e un passo alla volta lo percorrerete insieme. Tienici aggiornati un forte abbraccio

Grazie mille per la risposta. Mi spiace molto per tua mamma e la tua perdita, capisco tutto quello che dici, mi ci immedesimo molto. A me ha sconvolto tutti i piani della vita (come credo a tutti voi) e ora non so più come gestire il tutto. Sto a dormire da lei, poi torno un po' a casa...ho il terrore di lasciarla sola, ma la vedo peggiorare di giorno in giorno, vorrei che almeno le dessero qualcosa per alleviarle le sofferenze...ma siamo in "perenne attesa". Lei è entrata in ospedale il 21 ottobre, ha 77 anni e ne dimostrava massimo 70...ora è tornata a casa ma ne dimostra 90, esteticamente e come forze a volte penso che sarebbe stato meglio se non avesse fatto nessun controllo...forse avrebbe avuto un occlusione intestinale mortale e avrebbe sofferto comunque meno giorni

[Enri]

Grazie davvero a tutti per le condoglianze. Purtroppo questi eventi imprevisti ( perché fino a maggio 2024 stava bene) ti stravolgono la vita. Soprattutto la malattia, vedere una persona soffrire, assisterla e sostenerla anche psicologicamente e vedere che nonostante tutto il mostro ti divora... è qualcosa che ti segna profondamente, è una parte di te che se ne va.
Però finché si può provare a fare qualcosa è giusto sperare, bisogna sperare e tenere duro. Non si può fare altrimenti per non impazzire. Da questa esperienza ho più il trauma della malattia che della morte in sé

Ancora condoglianze
Io ti capisco benissimo pensa che io addirittura ancora non riesco a credere che mia mamma ha questa malattia, non riesco più a dormire e ho dormito "bene" solo una notte in cui ho sognato che i medici mi dicevano che si erano sbagliati e il tumore era benigno...