Cure palliative

[Enri]

Buonasera, chiedo a voi che siete più esperti: le cure palliative sono "di non ritorno"? L'oncologa di mia mamma per ora le ha prescritte in simultanea con una possibile terapia chemioterapica, ma mi chiedo se qualcuno che ha iniziato le palliative poi abbia effettivamente iniziato la chemio...o se considerato comunque paziente terminale finisce così. Per ora ha detto che "se si riprende potrebbe partire la chemio", ma un altro oncologo mi ha detto che se non inizia la chemio non si potrebbe mai riprendere...sono molto confusa...

[Ellis_78]

Ciao Enrica,
A mia mamma erano state attivate le cure palliative perché dopo chemio e radio che avevano sconfitto il tumore al polmone e arrivata una metastasi al pancreas e a seguito di altra radio ed una operazione, una bella setticemia quindi stop ad ogni chemio e cure palliative . Furono utilissime per le prima due settimane dove era debole e necessitava di prelievi ogni 2 gg ma poi torno' in forma e decisero di ricominciare la chemio . L epilogo arrivo' dopo 5 mesi che avevano attivato le cure palliative. La dottoressa quando arrivò il primo giorno fu categorica a mia mamma restava poco ma non fu così. Certo la stanchezza dopo mesi di terapie ecc e dopo aver superato una setticemia era tanta, ma si rimise in piedi e l oncologo decise di provare ancora una chemio che sopporto' bene. Io credo che se deve affrontare una chemio avere l assistenza attivata ti sarà molto utile. Non badare a come si presentano mia mamma ci scherzava e diceva che sembravano angeli della morte. Il primo giorno mi hanno lasciato morfina oppiacei sedativi dandomi indicazioni per palliare il dolore che secondo loro era imminente. Hanno portato via tutto esattamente come era 5 mesi dopo. Mai avuto necessità di usarli se non la seduzione profonda l ultimo giorno. Fai un passo alla volta se riesce a cominciare una chemio e la sopporta abbastanza bene forse vedrai uno spiraglio e l assistenza ti servirà per aiutarla ad affrontarla nel modo migliore. Fatti coraggio un forte abbraccio!

[LaMarinin81]

Attivammo le cure palliative per mio padre in coincidenza con l'inizio della seconda linea di chemioterapia (ca del pancreas).
Poi lui fece una seduta di chemio ma poi ebbe dei problemi e non pote' proseguire con le sedute.
Anche nel nostro caso ci fornirono una scatola con ogni antidolorifico possibile, che poi ritirarono senza che mai fosse stata toccata.
Papa' visse ancora due mesi seguito solo da quelli delle palliative, che nel suo caso non servirono a molto visto che in sostanza è stato "bene" fino a 4 giorni dal decesso.
Non vivere la loro presenza come un "segno di morte imminente", ma come un aiuto medico/,infermieristico qualora servisse.
L'oncologa di mio padre iniziò la chemio senza neanche aver visto le valutazioni fatte dai medici delle palliative. e dato che alla prima seduta aveva esami ok tranne una lieve anemia, dopo la chemio gli fece una trasfusione. Lei aveva capito che anche se le possibilità erano zero, per mio padre era importante sentirsi curato e lei fece il possibile per farlo sentire curato fino a quando fu possibile. fu meravigliosa.
subentrarono successivamente problemi diversi che impedirono la prosecuzione della chemio.

Ogni caso fa storia a sé.

Un abbraccio.

[Enri]

Ciao Enrica,
A mia mamma erano state attivate le cure palliative perché dopo chemio e radio che avevano sconfitto il tumore al polmone e arrivata una metastasi al pancreas e a seguito di altra radio ed una operazione, una bella setticemia quindi stop ad ogni chemio e cure palliative . Furono utilissime per le prima due settimane dove era debole e necessitava di prelievi ogni 2 gg ma poi torno' in forma e decisero di ricominciare la chemio . L epilogo arrivo' dopo 5 mesi che avevano attivato le cure palliative. La dottoressa quando arrivò il primo giorno fu categorica a mia mamma restava poco ma non fu così. Certo la stanchezza dopo mesi di terapie ecc e dopo aver superato una setticemia era tanta, ma si rimise in piedi e l oncologo decise di provare ancora una chemio che sopporto' bene. Io credo che se deve affrontare una chemio avere l assistenza attivata ti sarà molto utile. Non badare a come si presentano mia mamma ci scherzava e diceva che sembravano angeli della morte. Il primo giorno mi hanno lasciato morfina oppiacei sedativi dandomi indicazioni per palliare il dolore che secondo loro era imminente. Hanno portato via tutto esattamente come era 5 mesi dopo. Mai avuto necessità di usarli se non la seduzione profonda l ultimo giorno. Fai un passo alla volta se riesce a cominciare una chemio e la sopporta abbastanza bene forse vedrai uno spiraglio e l assistenza ti servirà per aiutarla ad affrontarla nel modo migliore. Fatti coraggio un forte abbraccio!

Tante grazie per la risposta, so che i casi sono tutti diversi...ma io chiedo perché sono così confusa, a mia mamma hanno diagnosticato il tumore il 12 ottobre, operata al colon il 22 ottobre, ancora siamo tutti sotto shock...
se servirà ad alleviare i problemi ben venga, però mia mamma è molto molto stanca e ha detto che per quello non c'è nulla, ha difficoltà a digerire e le ha detto che può provare con geffer...a me sembra anche lieve per il problema di mia mamma...per ora mi è sembrata una cosa più inutile che altro...speriamo sia comunque utile

[Universo]

All'ospedale, i medici si offrono di firmare i documenti per le cure palliative. Voglio che lo curano, non che lo lascino morire. Cosa succede se non firmo i documenti per le cure palliative?

[IlariaP]

Ciao universo.
Se ti fanno firmare i documenti loro sanno che qualsiasi cura è inutile e nociva.
Loro ci provano sempre e te lo dico perché nonostante il tumore raro e aggressivo del mio papà, loro ci hanno provano finché ci siamo accorti tutti (non sono i medici) che faceva più danni che benefici. E quindi avviate le cure palliative anche noi.
Lo so è difficile…
Ma se vuoi sono qui.
Un abbraccio

[Luna86]

Universo non mi permetterei mai di giudicare le scelte altrui, nessuno vorrebbe vedere una persona amata andarsene, vorremmo tenerla con noi anche in un letto, sapendo che la sua vita non sarà più una vita vera, ci sono passata. sono molto razionale su questo tema, ma quando si tratta di lasciar andare una persona amata tutte le tue convinzioni vengono meno. La morte è un tema troppo profondo e troppo poco affrontato nella nostra società, perciò non siamo mai nemmeno lontanamente preparati ad affrontarlo.
Ora tuo marito solo tu lo conosci a fondo, sai come la pensa e cosa vorrebbe, non so se siete in grado di confrontarvi su questo tema per via della sua condizione. Ma non c'è una persona con cui io parli che vorrebbe che le proprie sofferenze non vengano alleviate: farmaci, chemio palliativa, sedazione profonda. Non c'è una persona che mi abbia detto "lasciatemi soffrire". Come ti diceva Ilaria i medici provano tutte le vie, soprattutto se una persona è giovane e solo quando non c'è alternativa si passa alla fase palliativa. Sono trattamenti volti unicamente a dare dignità ed umanità alla fase della malattia in cui non si può procedere ad altri trattamenti. Parlane con un medico dotato di empatia che ti spiegherà cosa potrebbe succedere se non dovessi firmare. Ti abbraccio forte

[Universo]

Ciao universo.
Se ti fanno firmare i documenti loro sanno che qualsiasi cura è inutile e nociva.
Loro ci provano sempre e te lo dico perché nonostante il tumore raro e aggressivo del mio papà, loro ci hanno provano finché ci siamo accorti tutti (non sono i medici) che faceva più danni che benefici. E quindi avviate le cure palliative anche noi.
Lo so è difficile…
Ma se vuoi sono qui.
Un abbraccio

Grazie

[Universo]

Universo non mi permetterei mai di giudicare le scelte altrui, nessuno vorrebbe vedere una persona amata andarsene, vorremmo tenerla con noi anche in un letto, sapendo che la sua vita non sarà più una vita vera, ci sono passata. sono molto razionale su questo tema, ma quando si tratta di lasciar andare una persona amata tutte le tue convinzioni vengono meno. La morte è un tema troppo profondo e troppo poco affrontato nella nostra società, perciò non siamo mai nemmeno lontanamente preparati ad affrontarlo.
Ora tuo marito solo tu lo conosci a fondo, sai come la pensa e cosa vorrebbe, non so se siete in grado di confrontarvi su questo tema per via della sua condizione. Ma non c'è una persona con cui io parli che vorrebbe che le proprie sofferenze non vengano alleviate: farmaci, chemio palliativa, sedazione profonda. Non c'è una persona che mi abbia detto "lasciatemi soffrire". Come ti diceva Ilaria i medici provano tutte le vie, soprattutto se una persona è giovane e solo quando non c'è alternativa si passa alla fase palliativa. Sono trattamenti volti unicamente a dare dignità ed umanità alla fase della malattia in cui non si può procedere ad altri trattamenti. Parlane con un medico dotato di empatia che ti spiegherà cosa potrebbe succedere se non dovessi firmare. Ti abbraccio forte

Grazie per la sua risposta.
È impossibile credere che la lotta sia finita

[Luna86]

Mi dispiace moltissimo, per me questo è il secondo anno e a volte mi chiedo ancora se è successo veramente. Non penso più troppo a quei pochissimi giorni in cui tutto è successo, è davvero tanto doloroso