Mia madre malata di tumore non è rintracciabile
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Mia madre malata di tumore non è rintracciabile
http://www.qelsi.it/2014/quando-gli-err ... no-mostri/
https://www.youtube.com/watch?v=NrvGb-0 ... e=youtu.be
In questa foto vedete mia madre Linda Raffelini nata il 26/11/1930 è gravemente malata di cancro è confusa ed i miei famigliari mi impediscono qualsiasi contatto con Lei. Chiunque avesse notizie è vivamente pregato di mettersi in contatto con me allaricercadilindaraffelini@yahoo.com
Probabilmente mia madre Linda Raffelini risiede nella zona di Mignanego o Ceranesi, Tiglieto.
Tutto quello che riferisco ha un riscontro preciso con quanto emerso da un processo è può comunque essere provato.
Questo video è una mia iniziativa per risolvere una situazione tragica.
Mi chiamo Luigi Corrias sono stato arrestato due anni fa per violenza domestica ho patito un lungo periodo di detenzione nell’inferno del carcere di Marassi e lo scorso gennaio sono stato assolto, in primo grado, perché i fatti non sussistono.
Vivo da sempre con mia madre, oggi una anziana difficilissima malata di tumore che ha sempre trascurato gravemente la propria salute.
Il male le fu scoperto dopo un drammatico ricovero per una pancreatite che rifiutava di curare e che la stava uccidendo.
Ero, non fraintendetemi quasi contento che si ricoverasse perché un medico mi aveva spiegato che viveva di rendita dopo questi ricoveri.
All’inizio l’unica cura prescritta per il cancro fu il biglietto da visita dell’Associazione Gigi Ghirotti, escludendo qualsiasi cura pure prevista dai protocolli terapeutici.
Alla richiesta di una visita con il primario il prof Sobrero mi fu risposto con cattiveria: “Che cosa vuoi che ti faccia Sobrero?”
Per il tumori non esiste ancora una soluzione definitiva: il farmaco da banco..
Esistono diverse terapie che possono diventare più o meno efficaci a seconda dell’intelligenza del medico che le applica.
Considerata la complessità della situazione ho fatto visitare la mamma da diversi oncologi qualificatissimi che hanno messo a punto uno schema terapeutico efficace
Una via crucis che è ben nota a molte persone che vengono colpite da questa tragedia
La mamma rispose meravigliosamente alle cure.
Auguro a tutti i malati ed ai loro parenti di avere una gioia del genere.
La mamma come ho detto è una anziana difficilissima rifiuta le terapie e sarebbe diventato una vera impresa solo sottoporla alle visite periodiche di controllo.
Esami medici terribili, a volte falsi allarmi o false speranze, che alla fine diventano una sentenza di morte.
Questa tragedia avveniva in quella che gli inquirenti hanno definito una famiglia “conflittuale”: contatto i miei parenti, alcuni veri pazzi criminali, per informarli della situazione e cercare un aiuto ed una pacificazione.
Mi ammoniscono sostenendo che sono il figlio responsabile e che non dovevo andare a rompere le palle con le mie richieste di cure strampalate
Per sfottermi mi viene ripetuto: “Che cosa vuoi che ti faccia Sobrero” e tante altre cattiverie o idiozie
Mi trovo incastrato tra mia madre, il cancro, l’infinita sofferenza per la malattia di mia madre e la sua possibile morte, i miei parenti e cerco una via d’uscita, un punto di equilibrio
La soluzione che trovo è mettere a punto le cure più efficaci ed approdare ad un Giudice Tutelare che avrebbe dovuto affidare mia madre ad una figura di tutore, in modo da renderla gestibile, garantita da buone leggi, protetta da sé stessa e dai conflitti famigliari.
Mi sarei potuto liberare e riprendere se possibile anche il mio modesto lavoro
Ritengo che questa mia iniziativa sia la via da seguire, la soluzione, per tutte le persone coinvolte in queste tragedie.
L’udienza con il Giudice si concluse disastrosamente.
Senza la tutela di un buon avvocato, male assistito dai servizi sociali, commetto una serie di gravi errori e “lavo i panni sporchi in piazza”.
Il Giudice Tutelare non ha saputo interpretare la situazione ed ha respinto l’istanza lasciando scoperta una situazione esplosiva.
Ritengo che la principale responsabile della tragedia che sto vivendo sia appunto il Giudice tutelare: non mi ha consentito di parlare, non ha letto le carte che presentavo e le ha addirittura inviate ad un Pubblico Ministero..
Tutti i problemi che denunciavo sono diventati capi di imputazione contro di me!
Il Giudice Tutelare riusci anche a scrivere: “In vista di eventuali peggioramenti della mamma..” come se il cancro fosse una malattia dell’infanzia e non dovesse mai più ripresentarsi…
Pochi giorni dopo l’udienza, la mamma fatalmente rifiutava la visita di controllo e per convincerla a farsi visitare è stato necessario chiedere l’intervento del sacerdote, amici di famiglia, ed il medico curante che, alla fine, ha risolto la situazione.
È facile immaginare la mia esasperazione
C’è stata poi una lite ed i miei congiunti hanno praticamente sequestrato mia madre, impedendo ogni contatto e portandola per una pazzesca ritorsione a denunciarmi dai Carabinieri.
Hanno portato una vecchia di 80 anni che rifiuta di curarsi il cancro in una caserma dei Carabinieri, a denunciarmi che lo sto rovinando la vita con le medicine! La denuncia è andata avanti ed un PM ha chiesto il mio arresto circa un anno dopo.
Mia madre rimase senza cure adeguate durante la permanenza dai parenti e, con buona pace del Giudice Tutelare, il male riesplose ed io mi sono dovuto raccomandare ai Carabinieri che mi arrestavano, affinché qualcuno la seguisse per la chemioterapia che doveva effettuare nei giorni successivi.
mentre mi trovavo nel Carcere di Marassi il Giudice Istruttore, un inquisitore terribile è stata la prima persona che cercando tenacemente le ragioni della colpevolezza ha trovato le prove della mia innocenza.
Per potere essere ascoltato, per spiegare come stavano davvero le cose le cose ho dovuto essere indagato in carcere!
I giornali cittadini mi danno spazio e scrivono cose assurde esaltando il mandato di cattura: “Ingegnere schiavizza la madre, gli rompe la mandibola” è così via
Vorrei potere raccontare che cosa succede nell’inferno di Marassi e che cosa soffrono i detenuti che spesso poi sono solo dei disgraziati o addirittura persone innocenti come il Dott. Antonio Vozza
Per i reati per i quali ero imputato in carcere si rischia moltissimo, compagni di cella hanno messo a repentaglio la loro incolumità per difendermi!
Sono finito in una cella molto vicina a quella dove era stato Don Seppia. Gli indizi gravi che dovevano giustificare il mio arresto si sono dimostrati privi di qualsiasi fondamento:
Gli inquirenti non hanno letto le carte e mi hanno confuso con un parente, paziente psichiatrico pluripregiudicato, affibbiandomi i suoi precedenti.
Addirittura durante il processo un Pubblico Ministero continuava ad incolparmi agitando quelle carte con un nome diverso dal mio!
Durante il processo questo parente è venuto a testimoniarmi contro mentre era detenuto per estorsione!
hanno dato retta alle calunniose dichiarazioni dei congiunti che temevano eventuali azioni del Giudice Tutelare ed hanno dato retta alle dichiarazioni incoerenti della mamma anziana difficilissima che malediceva me ed i medici che l’hanno in cura.
Durante le prime indagini nessuno tra le Forze dell’ordine si è mai neppure reso conto che è impossibile procurare lesioni ad una malata di cancro che viene sottoposta a continui esami medici senza lasciare tracce.
Durante il processo la mamma ha rilasciato numerose dichiarazioni confuse, contradditorie, prive di riscontri obiettivi ed addirittura contraddette dai fatti
ha addirittura lamentato lesioni prodotte da percosse che la certificazioni mediche hanno dimostrato prodotte da malattia cioè inesistenti.
Potrei continuare a lungo
Per queste ragioni ero un soggetto di elevata pericolosità sociale, un pericolo pubblico che meritava l’arresto!
Ho subito in carcere e fuori circa una decina di visite psichiatriche, il giudice Istruttore ha anche voluto farmi visitare affinche io capissi quale fosse il mio ruolo famigliare..
Una perizia alla fine ha certificato che sono sano di mente, privo di significativi disturbi della personalità, capace di intendere e volere e quindi imputabile. Lo psichiatra che mi ha visitato è il medesimo specialista che ha visitato Donato Bilancia, Stefano Diamante, Katerina Mathas e tanti altri. Dopo la scarcerazione, una istanza restrittiva mi impediva di riavvicinarmi a casa e contattare la mamma.
Nessun amico mi ha dato aiuto in quel momento
Mi ero ridotto e sono ancora oggi un preoccupatissimo barbone.
Spinto dalla disperazione ho dovuto violare l’istanza restrittiva per vedere alla fine mia madre ed il Giudice scoprendo una clemenza ed una umanità eccezionale non mi ha risbattuto in carcere ma mi ha rinviato a giudizio.
Una volta assolto avrei finalmente potuto tornare a casa, riprendermi professionalmente e rivedere mia madre.
Ha trovato però la proverbiale porta di legno: da gennaio mia madre è praticamente scomparsa e sono stati disdettati in pochissimi giorni affitto, utenze gas, luce ecc.
Vivo con enormi difficoltà dei risparmi di una vita fatti con lavori a tempo determinato. Non vi è lavoro a Genova ed addirittura i miei computer che erano stati sequestrati, strumenti del mio lavoro con inestimabili ricordi, mi sono stati restituiti sfasciati.
Il processo non è ancora finito e spero che in appello sia fatta Giustizia confermando la mia innocenza e incriminando i miei parenti
Sto cercando disperatamente mia madre che è sempre più confusa e malata.
Temo sempre possa succedere qualcosa a causa della malattia. L’angoscia che nel carcere diventa residenza, luogo che ti circonda e ti costringe sempre, adesso da libero ed assolto me la porto dentro continuamente. Passo dei momenti terribili. Vorrei che la gente sapesse cosa succede nell’Inferno di Marassi. Vorrei che i miei parenti lo ripetessero ora che sono il figlio responsabile
In questa immagine vedete mia madre Linda Raffelini nata il 26/11/1930 è gravemente malata di cancro è confusa ed i miei famigliari mi impediscono qualsiasi contatto con lei. Chiunque avesse notizie è vivamente pregato di mettersi in contatto con me allaricercadilindaraffelini@yahoo.com
Probabilmente mia madre Linda Raffelini risiede nella zona di Mignanego o Ceranesi, Tiglieto.
Ringrazio i migliori agenti di Polizia Penitenziaria del sesto braccio del Carcere di Marassi e l’ispettore Vesce.
https://www.youtube.com/watch?v=NrvGb-0 ... e=youtu.be
In questa foto vedete mia madre Linda Raffelini nata il 26/11/1930 è gravemente malata di cancro è confusa ed i miei famigliari mi impediscono qualsiasi contatto con Lei. Chiunque avesse notizie è vivamente pregato di mettersi in contatto con me allaricercadilindaraffelini@yahoo.com
Probabilmente mia madre Linda Raffelini risiede nella zona di Mignanego o Ceranesi, Tiglieto.
Tutto quello che riferisco ha un riscontro preciso con quanto emerso da un processo è può comunque essere provato.
Questo video è una mia iniziativa per risolvere una situazione tragica.
Mi chiamo Luigi Corrias sono stato arrestato due anni fa per violenza domestica ho patito un lungo periodo di detenzione nell’inferno del carcere di Marassi e lo scorso gennaio sono stato assolto, in primo grado, perché i fatti non sussistono.
Vivo da sempre con mia madre, oggi una anziana difficilissima malata di tumore che ha sempre trascurato gravemente la propria salute.
Il male le fu scoperto dopo un drammatico ricovero per una pancreatite che rifiutava di curare e che la stava uccidendo.
Ero, non fraintendetemi quasi contento che si ricoverasse perché un medico mi aveva spiegato che viveva di rendita dopo questi ricoveri.
All’inizio l’unica cura prescritta per il cancro fu il biglietto da visita dell’Associazione Gigi Ghirotti, escludendo qualsiasi cura pure prevista dai protocolli terapeutici.
Alla richiesta di una visita con il primario il prof Sobrero mi fu risposto con cattiveria: “Che cosa vuoi che ti faccia Sobrero?”
Per il tumori non esiste ancora una soluzione definitiva: il farmaco da banco..
Esistono diverse terapie che possono diventare più o meno efficaci a seconda dell’intelligenza del medico che le applica.
Considerata la complessità della situazione ho fatto visitare la mamma da diversi oncologi qualificatissimi che hanno messo a punto uno schema terapeutico efficace
Una via crucis che è ben nota a molte persone che vengono colpite da questa tragedia
La mamma rispose meravigliosamente alle cure.
Auguro a tutti i malati ed ai loro parenti di avere una gioia del genere.
La mamma come ho detto è una anziana difficilissima rifiuta le terapie e sarebbe diventato una vera impresa solo sottoporla alle visite periodiche di controllo.
Esami medici terribili, a volte falsi allarmi o false speranze, che alla fine diventano una sentenza di morte.
Questa tragedia avveniva in quella che gli inquirenti hanno definito una famiglia “conflittuale”: contatto i miei parenti, alcuni veri pazzi criminali, per informarli della situazione e cercare un aiuto ed una pacificazione.
Mi ammoniscono sostenendo che sono il figlio responsabile e che non dovevo andare a rompere le palle con le mie richieste di cure strampalate
Per sfottermi mi viene ripetuto: “Che cosa vuoi che ti faccia Sobrero” e tante altre cattiverie o idiozie
Mi trovo incastrato tra mia madre, il cancro, l’infinita sofferenza per la malattia di mia madre e la sua possibile morte, i miei parenti e cerco una via d’uscita, un punto di equilibrio
La soluzione che trovo è mettere a punto le cure più efficaci ed approdare ad un Giudice Tutelare che avrebbe dovuto affidare mia madre ad una figura di tutore, in modo da renderla gestibile, garantita da buone leggi, protetta da sé stessa e dai conflitti famigliari.
Mi sarei potuto liberare e riprendere se possibile anche il mio modesto lavoro
Ritengo che questa mia iniziativa sia la via da seguire, la soluzione, per tutte le persone coinvolte in queste tragedie.
L’udienza con il Giudice si concluse disastrosamente.
Senza la tutela di un buon avvocato, male assistito dai servizi sociali, commetto una serie di gravi errori e “lavo i panni sporchi in piazza”.
Il Giudice Tutelare non ha saputo interpretare la situazione ed ha respinto l’istanza lasciando scoperta una situazione esplosiva.
Ritengo che la principale responsabile della tragedia che sto vivendo sia appunto il Giudice tutelare: non mi ha consentito di parlare, non ha letto le carte che presentavo e le ha addirittura inviate ad un Pubblico Ministero..
Tutti i problemi che denunciavo sono diventati capi di imputazione contro di me!
Il Giudice Tutelare riusci anche a scrivere: “In vista di eventuali peggioramenti della mamma..” come se il cancro fosse una malattia dell’infanzia e non dovesse mai più ripresentarsi…
Pochi giorni dopo l’udienza, la mamma fatalmente rifiutava la visita di controllo e per convincerla a farsi visitare è stato necessario chiedere l’intervento del sacerdote, amici di famiglia, ed il medico curante che, alla fine, ha risolto la situazione.
È facile immaginare la mia esasperazione
C’è stata poi una lite ed i miei congiunti hanno praticamente sequestrato mia madre, impedendo ogni contatto e portandola per una pazzesca ritorsione a denunciarmi dai Carabinieri.
Hanno portato una vecchia di 80 anni che rifiuta di curarsi il cancro in una caserma dei Carabinieri, a denunciarmi che lo sto rovinando la vita con le medicine! La denuncia è andata avanti ed un PM ha chiesto il mio arresto circa un anno dopo.
Mia madre rimase senza cure adeguate durante la permanenza dai parenti e, con buona pace del Giudice Tutelare, il male riesplose ed io mi sono dovuto raccomandare ai Carabinieri che mi arrestavano, affinché qualcuno la seguisse per la chemioterapia che doveva effettuare nei giorni successivi.
mentre mi trovavo nel Carcere di Marassi il Giudice Istruttore, un inquisitore terribile è stata la prima persona che cercando tenacemente le ragioni della colpevolezza ha trovato le prove della mia innocenza.
Per potere essere ascoltato, per spiegare come stavano davvero le cose le cose ho dovuto essere indagato in carcere!
I giornali cittadini mi danno spazio e scrivono cose assurde esaltando il mandato di cattura: “Ingegnere schiavizza la madre, gli rompe la mandibola” è così via
Vorrei potere raccontare che cosa succede nell’inferno di Marassi e che cosa soffrono i detenuti che spesso poi sono solo dei disgraziati o addirittura persone innocenti come il Dott. Antonio Vozza
Per i reati per i quali ero imputato in carcere si rischia moltissimo, compagni di cella hanno messo a repentaglio la loro incolumità per difendermi!
Sono finito in una cella molto vicina a quella dove era stato Don Seppia. Gli indizi gravi che dovevano giustificare il mio arresto si sono dimostrati privi di qualsiasi fondamento:
Gli inquirenti non hanno letto le carte e mi hanno confuso con un parente, paziente psichiatrico pluripregiudicato, affibbiandomi i suoi precedenti.
Addirittura durante il processo un Pubblico Ministero continuava ad incolparmi agitando quelle carte con un nome diverso dal mio!
Durante il processo questo parente è venuto a testimoniarmi contro mentre era detenuto per estorsione!
hanno dato retta alle calunniose dichiarazioni dei congiunti che temevano eventuali azioni del Giudice Tutelare ed hanno dato retta alle dichiarazioni incoerenti della mamma anziana difficilissima che malediceva me ed i medici che l’hanno in cura.
Durante le prime indagini nessuno tra le Forze dell’ordine si è mai neppure reso conto che è impossibile procurare lesioni ad una malata di cancro che viene sottoposta a continui esami medici senza lasciare tracce.
Durante il processo la mamma ha rilasciato numerose dichiarazioni confuse, contradditorie, prive di riscontri obiettivi ed addirittura contraddette dai fatti
ha addirittura lamentato lesioni prodotte da percosse che la certificazioni mediche hanno dimostrato prodotte da malattia cioè inesistenti.
Potrei continuare a lungo
Per queste ragioni ero un soggetto di elevata pericolosità sociale, un pericolo pubblico che meritava l’arresto!
Ho subito in carcere e fuori circa una decina di visite psichiatriche, il giudice Istruttore ha anche voluto farmi visitare affinche io capissi quale fosse il mio ruolo famigliare..
Una perizia alla fine ha certificato che sono sano di mente, privo di significativi disturbi della personalità, capace di intendere e volere e quindi imputabile. Lo psichiatra che mi ha visitato è il medesimo specialista che ha visitato Donato Bilancia, Stefano Diamante, Katerina Mathas e tanti altri. Dopo la scarcerazione, una istanza restrittiva mi impediva di riavvicinarmi a casa e contattare la mamma.
Nessun amico mi ha dato aiuto in quel momento
Mi ero ridotto e sono ancora oggi un preoccupatissimo barbone.
Spinto dalla disperazione ho dovuto violare l’istanza restrittiva per vedere alla fine mia madre ed il Giudice scoprendo una clemenza ed una umanità eccezionale non mi ha risbattuto in carcere ma mi ha rinviato a giudizio.
Una volta assolto avrei finalmente potuto tornare a casa, riprendermi professionalmente e rivedere mia madre.
Ha trovato però la proverbiale porta di legno: da gennaio mia madre è praticamente scomparsa e sono stati disdettati in pochissimi giorni affitto, utenze gas, luce ecc.
Vivo con enormi difficoltà dei risparmi di una vita fatti con lavori a tempo determinato. Non vi è lavoro a Genova ed addirittura i miei computer che erano stati sequestrati, strumenti del mio lavoro con inestimabili ricordi, mi sono stati restituiti sfasciati.
Il processo non è ancora finito e spero che in appello sia fatta Giustizia confermando la mia innocenza e incriminando i miei parenti
Sto cercando disperatamente mia madre che è sempre più confusa e malata.
Temo sempre possa succedere qualcosa a causa della malattia. L’angoscia che nel carcere diventa residenza, luogo che ti circonda e ti costringe sempre, adesso da libero ed assolto me la porto dentro continuamente. Passo dei momenti terribili. Vorrei che la gente sapesse cosa succede nell’Inferno di Marassi. Vorrei che i miei parenti lo ripetessero ora che sono il figlio responsabile
In questa immagine vedete mia madre Linda Raffelini nata il 26/11/1930 è gravemente malata di cancro è confusa ed i miei famigliari mi impediscono qualsiasi contatto con lei. Chiunque avesse notizie è vivamente pregato di mettersi in contatto con me allaricercadilindaraffelini@yahoo.com
Probabilmente mia madre Linda Raffelini risiede nella zona di Mignanego o Ceranesi, Tiglieto.
Ringrazio i migliori agenti di Polizia Penitenziaria del sesto braccio del Carcere di Marassi e l’ispettore Vesce.
Re: Mia madre malata di tumore non è rintracciabile
caro Luigi, qui in Italia le vicende che accadono sono tutte pirandelliane. Intanto penso che sgogarti ti abbia fatto bene. La storia e' complessa e spero qualcuno abbia le competenze giuste per darti qualche consiglio giuridico. Per come la vedo io non credo tu possa obbligare la tua mamma a curarsi. Non sappiamo quali convinzioni la spingano a rifiutare le cure. Forse, dico forse, vuole solo andarsene in pace. Puo'essere che i prossimi giorni la cosa si chiarira'. Nel frattempo rimetti in piede la tua vita meglio che puoi e stanne certo che tua madre ti ama e si preoccupa per te nella misura in cui il suo male glielo permette. ciao
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Re: Mia madre malata di tumore non è rintracciabile
paola51 ha scritto:caro Luigi, qui in Italia le vicende che accadono sono tutte pirandelliane. Intanto penso che sgogarti ti abbia fatto bene. La storia e' complessa e sper
Non hai capito la situazione ma ti ringrazio per la tua solidarietà
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