Lettera
Lettera
Cari amici, sono diversi mesi che non partecipo più attivamente ma silenziosamente continuo a leggervi. Il titolo di questa nuova discussione si chiama "Lettera". Quasi più di un mese fa sfogliai quadernini rimasti sul comodino di mia madre.. i quadernini dove si appuntava il lungo percorso che l'ha portata a conoscere la verità. E dopo il 4 Ottobre, dopo quella verità: "Adenocarcinoma polmonare con metastasi epatiche e ossee" non c'è stato più alcun appunto. Casualmente aprii il quaderno al contrario e vi trovai dei pensieri che mia madre scrisse, probabilmente nel mese di Ottobre poichè, già da novembre non riusciva più a scrivere a causa di una metastasi ossea. Ecco io voglio condividere con voi le parole di mia Madre. Non le ho lette a nessuno. Solo noi fratelli lo sappiamo.. Neanche tutti di noi.. C'è chi è più debole.. Chi leggendo certe cose si sarebbe sentito male.. Per cui è stato giusto così.
ecco le parole di mia madre iniziano così:
"la bestia" voglio chiamare così il tumore che all'improvviso in un giorno di mezza estate si è rivelato nel mio corpo con tutta la sua devastante violenza, mi ha sbattuta in un letto, mi ha reso fragile, paurosa, povera e soprattutto impotente!
C'è voluto un po' per scoprirti, ti sei mascherato bene, dietro l'ipotesi di una polinevrite o di una malattia autoimmune, mi volevi per orza vincere e piegare.. ebbene NO, NON CI SEI RIUSCITO e non ci riuscirai mai. Combatterò contro di te fino all'ultimo istante di vita, mi arrenderò solo quando nostro signore Gesù Cristo mi chiederà di farlo. Non so il perchè di tutta questa storia e tutto sommato neanche mi interessa; vedo chiaramente un senso che è quello di essere chiamata a condividere la croce in maniera seria e reale (forse per la prima volta) con cristo. Un'elezione mi è stata e fatta e grande i frutti di questo, se ci saranno, non sarò io a raccoglierli ma anche di questo non mi importa nulla. Coraggio, pazienza e misericordia. Di questo ho bisogno nelle mie giornate. Giornate in cui a volte il peso della "sentenza" è insopportabile. Tra l'altro sempre si dovrebbe pensare alla morte a cui tutti noi andiamo incontro ma.. non lo facciamo mai! io, ora, sono costretta a farlo.
ecco, queste parole quando le lessi la prima volta mi uccisero. E mi uccide ancora adesso l'ultima frase.. Il peso della sentenza, il fatto di essere "costretti" a pensare alla morte.... Mi danno la conferma che lei sapeva tutto dall'inizio.. E a maggior ragione sono contenta di non aver mai parlato della fine con lei. Sono contenta che gli ultimi giorni, quando l'ultima tac la definì ormai malata terminale, non si è parlato della morte. Lei non chiedeva, noi non parlavamo. noi sapevamo, lei sapeva. Forse tutto questo è stato giusto così. "io combatterò fino all'ultimo istante di vita". La mia mamma si è risvegliata ed ha passato 24h con noi, le ultime. La mia mamma prima di chiudere gli occhi e di morire 48h dopo ci ha aspettati.. Per guardarci un'ultima volta negli occhi.. Chissà quanta paura avrà avuto, chissà cosa avrà pensato.. Neil Young diceva "some things can never be understood. These are the things that keep returning making you wonder.." ma sono domande che non avranno mai una risposta.
Quello che posso dire a distanza di ormai più 8 mesi è che rimane tutto oscuro e triste. Purtroppo non ho mai parlato dei problemi che ci sono stati dopo la morte di mia madre.. Voi penserete "hai 3 fratelli, un padre, come fa ad essere brutto?" e in realtà io mi sento orfanaa. Orfana perchè l'amore (e parlo di amore, comprensione, non di soldi e tutto il resto), l'ho sempre e solo ricevuto da lei. Tornavo a casa e c'era qualcuno pronto ad accogliere tutte i tuoi pensieri, qualcuno a cui importava della tua vita, che ti chiedeva, ti abbracciava, ti capiva.. Qualcuno che ti dava l'affetto, anche solo per dirti che sarebbe andato tutto bene. Ora torno a casa e non ho nessuno che mi aspetta a braccia aperte. Nessuno che mi chiede come sto, nessuno che si preoccupa per me. L'affetto è un'altra cosa. MI ritrovo a provvedere a me stessa. Non ho nessuno che mi fa trovare il pranzo e la cena pronti. Sto tutti i giorni dalle 8 di mattina alle 8 di sera a casa. Tra università e corso della lingua dei segni sto sempre fuori. torno a casa e non trovo un piatto caldo, non ho nessuno che mi fa trovare le mutande ed i calzini puliti. Devo pensarci io da sola. Ormai ci ho fatto l'abitudine. capitemi, è uno sfogo. Sto piangendo mentre scrivo perche quello che in questi 8 mesi che cercavo non era qualcuno che facesse tutto questo.. Ma qualcuno che mi comprendesse, che comprendesse realmente il mio dolore, che provasse a darmi una milionesima parte di quello che mamma mi dava. Erika una volta scrisse che il dolore spesso viene da quelle persone che ci aspettiamo che capissero... Purtroppo non sono stata capita da nessuno. Solo i genitori di mia madre capiscono. I miei zii, i miei cugini, mio padre, l'altra nonna, no. Tutti che pensano hanno pensato a se stessi. Egoismi in una situazione in cui io e i miei fratelli saremmo solo dovuti essere compresi. Non sono riuscita a vivere il lutto di mia madre in santa pace. Parenti che si sono permessi di dire, in risposta al fatto che non sarebbero più stati informati delle cose che succedevano dentro casa perchè non ci aiutavano per niente, "Smettila di fare la bambina, non stai soffrendo solo tu". E chi altro sta soffrendo? una persona che ha perso la Zia che vedeva 3 volte l'anno? una persona che a 30 anni si va a prendere i caffè con la madre, una persona che se chiama il numero di sua madre sente la sua voce e io invece sento "tim servizi di segreteria telefonica la preghiamo di attendere..." ? io se ancora ci penso non ci credo. Ho una rabbia per tutto quello che è successo... che in fondo ma ho mai chiesto tanto? Essere compresi può voler dire tanto? La comprensione non l'ho mai pretesa dai miei amici o dal mio ragazzo perchè ma che ne sanno (giustamente)... ma chi il dolore lo ha vissuto, perchè non c'è stata comprensione? L'amore si dimostra con i fatti... Purtroppo sono stati 8 mesi di solitudine. Torno a casa e nessuno si interessa della mia vita, di quello che faccio. Nessun calore dentro casa. Purtroppo mio padre avrebbe dovuto comprendere il mio dolore, non è stato così.
Mia sorella fragile è stata accusata di non andare a trovare all'ospedale mia madre... Quando sappiamo benissimo tutti che non ce la faceva. E a mia madre non importava, lo sapeva, lo accettava, l'amava. Ancora oggi piange se pensa alle parole che le sono state dette. E se quel giorno, dolcemente, io e mio fratello non gli avessimo parlato, lei non ci sarebbe andata. Come sento ancora oggi dire "non andate a trovare vostra madre al cimitero". Come se fosse un'accusa. Come se fosse un dovere. Io non ce la faccio. spesso mi sento in colpa che non vado al cimitero. Ma io non ce la faccio, ve lo giuro sto piangendo come una scema, ma so che voi potete capirmi.... Ma gli altri si pensano che a mia madre importi questo? Se potessi parlarle e dirle "mamma io non vengo a portarti i fiori sulla tomba perchè non ce la faccio..." cosa pensate che mi risponderebbe lei? no! devi venirci! ??? NO!! mi risponderebbe LO SO. O forse non risponderebbe niente e probabilmente mi darebbe un abbraccio..... Io non ce la faccio ad andare lì perchè mi rovino la giornata, non ce la faccio perchè leggere donatella d'agostini su una lapide a me mi uccide e mi sento male perchè io ancora non ci posso credere che lei non ci sia più.. ancora non posso pensare che a 19 anni ho visto esalare l'ultimo respiro di mia madre, stringendole la mano... Io ancora non posso crederci che la mia vita sia così triste. Ancora non ci credo.
Scusate per lo sfogo ma oggi è una giornata no... il 25 ottobre 2013 faceva la prima chemio. Il tempo passa, il dolore e il vuoto nel cuore no, quello mai.
ecco le parole di mia madre iniziano così:
"la bestia" voglio chiamare così il tumore che all'improvviso in un giorno di mezza estate si è rivelato nel mio corpo con tutta la sua devastante violenza, mi ha sbattuta in un letto, mi ha reso fragile, paurosa, povera e soprattutto impotente!
C'è voluto un po' per scoprirti, ti sei mascherato bene, dietro l'ipotesi di una polinevrite o di una malattia autoimmune, mi volevi per orza vincere e piegare.. ebbene NO, NON CI SEI RIUSCITO e non ci riuscirai mai. Combatterò contro di te fino all'ultimo istante di vita, mi arrenderò solo quando nostro signore Gesù Cristo mi chiederà di farlo. Non so il perchè di tutta questa storia e tutto sommato neanche mi interessa; vedo chiaramente un senso che è quello di essere chiamata a condividere la croce in maniera seria e reale (forse per la prima volta) con cristo. Un'elezione mi è stata e fatta e grande i frutti di questo, se ci saranno, non sarò io a raccoglierli ma anche di questo non mi importa nulla. Coraggio, pazienza e misericordia. Di questo ho bisogno nelle mie giornate. Giornate in cui a volte il peso della "sentenza" è insopportabile. Tra l'altro sempre si dovrebbe pensare alla morte a cui tutti noi andiamo incontro ma.. non lo facciamo mai! io, ora, sono costretta a farlo.
ecco, queste parole quando le lessi la prima volta mi uccisero. E mi uccide ancora adesso l'ultima frase.. Il peso della sentenza, il fatto di essere "costretti" a pensare alla morte.... Mi danno la conferma che lei sapeva tutto dall'inizio.. E a maggior ragione sono contenta di non aver mai parlato della fine con lei. Sono contenta che gli ultimi giorni, quando l'ultima tac la definì ormai malata terminale, non si è parlato della morte. Lei non chiedeva, noi non parlavamo. noi sapevamo, lei sapeva. Forse tutto questo è stato giusto così. "io combatterò fino all'ultimo istante di vita". La mia mamma si è risvegliata ed ha passato 24h con noi, le ultime. La mia mamma prima di chiudere gli occhi e di morire 48h dopo ci ha aspettati.. Per guardarci un'ultima volta negli occhi.. Chissà quanta paura avrà avuto, chissà cosa avrà pensato.. Neil Young diceva "some things can never be understood. These are the things that keep returning making you wonder.." ma sono domande che non avranno mai una risposta.
Quello che posso dire a distanza di ormai più 8 mesi è che rimane tutto oscuro e triste. Purtroppo non ho mai parlato dei problemi che ci sono stati dopo la morte di mia madre.. Voi penserete "hai 3 fratelli, un padre, come fa ad essere brutto?" e in realtà io mi sento orfanaa. Orfana perchè l'amore (e parlo di amore, comprensione, non di soldi e tutto il resto), l'ho sempre e solo ricevuto da lei. Tornavo a casa e c'era qualcuno pronto ad accogliere tutte i tuoi pensieri, qualcuno a cui importava della tua vita, che ti chiedeva, ti abbracciava, ti capiva.. Qualcuno che ti dava l'affetto, anche solo per dirti che sarebbe andato tutto bene. Ora torno a casa e non ho nessuno che mi aspetta a braccia aperte. Nessuno che mi chiede come sto, nessuno che si preoccupa per me. L'affetto è un'altra cosa. MI ritrovo a provvedere a me stessa. Non ho nessuno che mi fa trovare il pranzo e la cena pronti. Sto tutti i giorni dalle 8 di mattina alle 8 di sera a casa. Tra università e corso della lingua dei segni sto sempre fuori. torno a casa e non trovo un piatto caldo, non ho nessuno che mi fa trovare le mutande ed i calzini puliti. Devo pensarci io da sola. Ormai ci ho fatto l'abitudine. capitemi, è uno sfogo. Sto piangendo mentre scrivo perche quello che in questi 8 mesi che cercavo non era qualcuno che facesse tutto questo.. Ma qualcuno che mi comprendesse, che comprendesse realmente il mio dolore, che provasse a darmi una milionesima parte di quello che mamma mi dava. Erika una volta scrisse che il dolore spesso viene da quelle persone che ci aspettiamo che capissero... Purtroppo non sono stata capita da nessuno. Solo i genitori di mia madre capiscono. I miei zii, i miei cugini, mio padre, l'altra nonna, no. Tutti che pensano hanno pensato a se stessi. Egoismi in una situazione in cui io e i miei fratelli saremmo solo dovuti essere compresi. Non sono riuscita a vivere il lutto di mia madre in santa pace. Parenti che si sono permessi di dire, in risposta al fatto che non sarebbero più stati informati delle cose che succedevano dentro casa perchè non ci aiutavano per niente, "Smettila di fare la bambina, non stai soffrendo solo tu". E chi altro sta soffrendo? una persona che ha perso la Zia che vedeva 3 volte l'anno? una persona che a 30 anni si va a prendere i caffè con la madre, una persona che se chiama il numero di sua madre sente la sua voce e io invece sento "tim servizi di segreteria telefonica la preghiamo di attendere..." ? io se ancora ci penso non ci credo. Ho una rabbia per tutto quello che è successo... che in fondo ma ho mai chiesto tanto? Essere compresi può voler dire tanto? La comprensione non l'ho mai pretesa dai miei amici o dal mio ragazzo perchè ma che ne sanno (giustamente)... ma chi il dolore lo ha vissuto, perchè non c'è stata comprensione? L'amore si dimostra con i fatti... Purtroppo sono stati 8 mesi di solitudine. Torno a casa e nessuno si interessa della mia vita, di quello che faccio. Nessun calore dentro casa. Purtroppo mio padre avrebbe dovuto comprendere il mio dolore, non è stato così.
Mia sorella fragile è stata accusata di non andare a trovare all'ospedale mia madre... Quando sappiamo benissimo tutti che non ce la faceva. E a mia madre non importava, lo sapeva, lo accettava, l'amava. Ancora oggi piange se pensa alle parole che le sono state dette. E se quel giorno, dolcemente, io e mio fratello non gli avessimo parlato, lei non ci sarebbe andata. Come sento ancora oggi dire "non andate a trovare vostra madre al cimitero". Come se fosse un'accusa. Come se fosse un dovere. Io non ce la faccio. spesso mi sento in colpa che non vado al cimitero. Ma io non ce la faccio, ve lo giuro sto piangendo come una scema, ma so che voi potete capirmi.... Ma gli altri si pensano che a mia madre importi questo? Se potessi parlarle e dirle "mamma io non vengo a portarti i fiori sulla tomba perchè non ce la faccio..." cosa pensate che mi risponderebbe lei? no! devi venirci! ??? NO!! mi risponderebbe LO SO. O forse non risponderebbe niente e probabilmente mi darebbe un abbraccio..... Io non ce la faccio ad andare lì perchè mi rovino la giornata, non ce la faccio perchè leggere donatella d'agostini su una lapide a me mi uccide e mi sento male perchè io ancora non ci posso credere che lei non ci sia più.. ancora non posso pensare che a 19 anni ho visto esalare l'ultimo respiro di mia madre, stringendole la mano... Io ancora non posso crederci che la mia vita sia così triste. Ancora non ci credo.
Scusate per lo sfogo ma oggi è una giornata no... il 25 ottobre 2013 faceva la prima chemio. Il tempo passa, il dolore e il vuoto nel cuore no, quello mai.
Re: Lettera
Le tue parole mi sono entrate dentro, il tuo urlo di dolore e rabbia mi rimbomba nelle orecchie.
Le parole scritte da tua madre mi fanno venire i brividi. Da cristiana e credente quale sono e sapendo che lo zio ha vissuto i 3 mesi di malattia abbandonandosi alla fede che l'ha sempre accompagnato, adesso, tramite tua madre, riesco a dare delle parole ai silenzi di mio zio. Questa cosa, nella ricorrenza dei suoi due mesi, mi da sollievo.
Noi ci siamo, io ci sono. Sfogati, e non ti scusare per questo.
Le parole scritte da tua madre mi fanno venire i brividi. Da cristiana e credente quale sono e sapendo che lo zio ha vissuto i 3 mesi di malattia abbandonandosi alla fede che l'ha sempre accompagnato, adesso, tramite tua madre, riesco a dare delle parole ai silenzi di mio zio. Questa cosa, nella ricorrenza dei suoi due mesi, mi da sollievo.
Noi ci siamo, io ci sono. Sfogati, e non ti scusare per questo.
Re: Lettera
Sei l'unica persona che in questi mesi mi abbia toccata e commossa con le sue parole. Sto passando la stessa situazione e nessuno riesce a capire.. A volte mi sento cattiva, però senza la mamma mi manca tutto. Avere mia sorella è stato il dono più grande che la mia mamma potesse farmi. Mi sento sola, vuota e arida. Vivo talmente nella mia bolla che raramente piango, ma se piango lo faccio sul serio, disperandomi. Senza la mamma niente è più lo stesso, e la vita non sarà mai più la stessa. Niente riesce più a entusiasmarmi, nulla riuscirà mai a rendermi felice, le piccole conquiste quotidiane sono inutili e insulse senza nessuno con cui condividerle. Capisco perfettamente quando sottolinei il fatto che hai una bella famiglia e numerosa, ma nessuno è come lei, con nessuno ci sara mai quella complicità, quella confidenza e quel sentirsi sempre al sicuro, quel rapporto speciale e quel legame indissolubile. Le battute, il difendersi, il proteggersi, il sostenersi, il cercarsi. Anche la mia famiglia è numerosa, ma ora sento il vuoto, la freddezza e il distacco. Tutto scorre, i giorni scorrono tra pranzi e cene vuote e prive di dialogo. Scusami se sto rincarando la dose, però sei una delle poche persone che possono capire tutto questo.
E il fastidio che provo quando i parenti chiedono, insinuano e soprattutto quando i conoscenti con quei sorrisi da pirla chiedono chi ha cucinato in casa e che adesso bisogna darsi da fare. Vi ricordo che mia mamma non è andata a farsi una vacanza, ma purtroppo è morta quindi se evitaste il totocucina è meglio.
Le parole di tua mamma mi hanno profondamente commossa. Sembrava una persona molto intelligente e la cosa che più mi ha colpita è stata la lucidità con cui ha scritto anche se a pensarci mi si spezza il cuore. Così come mi si spezza ogni volta che penso alle ultime due settimane della mia mamma, quando si è resa conto che ormai, dopo una lotta estenuante e a tratti miracolosa, era finita, per sempre. Perchè all'inizio ci si può permettere di essere forti, speranzosi, però a un certo punto quando la speranza non c'è più ti devi abbandonare, arrendere al tragico, bastardo destino. Che senso ha avuto tutto?? Il costruire una famiglia meravigliosa se poi la devi abbandonare sul più bello? Perchè non si ha semplicemente il diritto di viverla questa vita???? Scusa lo sfogo, anche un po' sgrammaticato, ma sto scrivendo di getto. Per quel che possa contare ti mando un grossissimo abbraccio e posso dirti che tua mamma in questo momento è orgogliosa e fiera di te. E' dura, durissima e non so cosa dire per farci stare meglio.
Ti abbraccio forte, passa una buonanotte,
Irene
E il fastidio che provo quando i parenti chiedono, insinuano e soprattutto quando i conoscenti con quei sorrisi da pirla chiedono chi ha cucinato in casa e che adesso bisogna darsi da fare. Vi ricordo che mia mamma non è andata a farsi una vacanza, ma purtroppo è morta quindi se evitaste il totocucina è meglio.
Le parole di tua mamma mi hanno profondamente commossa. Sembrava una persona molto intelligente e la cosa che più mi ha colpita è stata la lucidità con cui ha scritto anche se a pensarci mi si spezza il cuore. Così come mi si spezza ogni volta che penso alle ultime due settimane della mia mamma, quando si è resa conto che ormai, dopo una lotta estenuante e a tratti miracolosa, era finita, per sempre. Perchè all'inizio ci si può permettere di essere forti, speranzosi, però a un certo punto quando la speranza non c'è più ti devi abbandonare, arrendere al tragico, bastardo destino. Che senso ha avuto tutto?? Il costruire una famiglia meravigliosa se poi la devi abbandonare sul più bello? Perchè non si ha semplicemente il diritto di viverla questa vita???? Scusa lo sfogo, anche un po' sgrammaticato, ma sto scrivendo di getto. Per quel che possa contare ti mando un grossissimo abbraccio e posso dirti che tua mamma in questo momento è orgogliosa e fiera di te. E' dura, durissima e non so cosa dire per farci stare meglio.
Ti abbraccio forte, passa una buonanotte,
Irene
Re: Lettera
Piccola, ti abbraccio forte e continua ad urlare il tuo dolore..
Re: Lettera
Carissima, spero che il mio abbraccio ed una mia carezza ti possano arrivare. Non sei sola e sicuramente sei qui con me, nei miei pensieri e nei miei affetti.
-
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- Iscritto il: lun 18 ott 2010, 16:08
Re: Lettera
Cara Romana, cosi giovane per rimanere senza la tua mamma .....
cara Romana, la mamma era consapevole della sua malattia .... ma leggi con quanto coraggio ha affrontato la sua croce ?
Quello è il coraggio che dev'esserti di esempio ....
Tutti i nostri malati sono consapevoli.
Taciono .... x rendere più leggere le nostre giornate ..... ma la verità la conoscono bene.
Piccola Romana, senza il faro della tua vita ....
parli di tua sorella .... fragile, sensibile ....
Con lei non riesci a stabilire un contatto ?
Sai a volte le persone si chiudono perché non sanno come affrontare il loro dolore ...
Hai bisogno di amore ... prova con sorelle o fratelli. ...
e fregatene della gente che parla ....
C'è e ci sarà sempre ....
ti abbraccio cara amuca
cara Romana, la mamma era consapevole della sua malattia .... ma leggi con quanto coraggio ha affrontato la sua croce ?
Quello è il coraggio che dev'esserti di esempio ....
Tutti i nostri malati sono consapevoli.
Taciono .... x rendere più leggere le nostre giornate ..... ma la verità la conoscono bene.
Piccola Romana, senza il faro della tua vita ....
parli di tua sorella .... fragile, sensibile ....
Con lei non riesci a stabilire un contatto ?
Sai a volte le persone si chiudono perché non sanno come affrontare il loro dolore ...
Hai bisogno di amore ... prova con sorelle o fratelli. ...
e fregatene della gente che parla ....
C'è e ci sarà sempre ....
ti abbraccio cara amuca
Re: Lettera
Romana dai, cerca di trovare in te un equilibrio..gli altri lasciali fare...non devi rendere conto a nessuno del tuo dolore. Tua mamma ti vede ed è li, tienila stretta nel tuo cuore e vai avanti. ..il resto verrà da se con il tempo. Credimi..credi a chi ha visto l inferno come te..credimi se a distanza di due anni..ti dico che ci si fa, si ritrova la forza di vivere e la troviamo dentro di noi...anche grazie a chi abbiamo vicino ma..solo in noi la troviamo. Dobbiamo cercarli in noi i nostri genitori che non ci sono più. ..dentro di noi ci sono sempre. Ti abbraccio carissima.
- carla.carboni
- Membro
- Messaggi: 538
- Iscritto il: lun 14 nov 2011, 4:21
Re: Lettera
Cara Romana, mi sei mancata tanto.
Vieni ad urlare qui il tuo dolore tutte le volte che ne avrai bisogno.
Hai una grande mamma, leggendo le sue parole ho pianto anch'io.
Lei è vicino a te in ogni istante, anche se non vai al cimitero, lei è sempre accanto a te.
E sono certa che la sua forza, piano piano, col tempo, la trasmetterà a te.
Devi essere sempre orgogliosa della tua mamma e certamente lei da lassù lo sarà di te, perché sei una figlia straordinaria.
Vieni ad urlare qui il tuo dolore tutte le volte che ne avrai bisogno.
Hai una grande mamma, leggendo le sue parole ho pianto anch'io.
Lei è vicino a te in ogni istante, anche se non vai al cimitero, lei è sempre accanto a te.
E sono certa che la sua forza, piano piano, col tempo, la trasmetterà a te.
Devi essere sempre orgogliosa della tua mamma e certamente lei da lassù lo sarà di te, perché sei una figlia straordinaria.
Carla
Re: Lettera
Romana, piccolina....19 anni e non avere più la mamma deve essere terribile.
Avresti ancora tanto bisogno di amore, protezione e di qualcuno che ti preparasse il pranzo e la cena.
Ricordi una mia amica che rimase senza mamma a 19 anni. Ancora che ha più di 40 anni piange l'assenza di sua madre.
Sei dovuta crescere troppo in fretta e purtroppo tutte le amorevoli cure che solo una madre può dare non potrai averle più.
Vogliti bene e coccolati da sola. Regalati momenti di serenità, abbi cura di te, cerca di essere felice e forte.
La tua mamma vorrebbe questo e anche se non troverai una cena pronta, perchè lei non è più presente, troverai sempre l'amore dentro di te, quell'amore che tua madre ti ha dato e ti ha inseganto a dare agli altri, ma soprattutto a te stessa.
Potrei essere tua madre, per età....e vorrei abbracciarti e dirti: "non preoccuparti piccolina, la mamma è qui con te".
Ti abbraccio ragazzina dagli occhi tristi e sono certa che la vita ti riserverà tante belle sorprese.
Avresti ancora tanto bisogno di amore, protezione e di qualcuno che ti preparasse il pranzo e la cena.
Ricordi una mia amica che rimase senza mamma a 19 anni. Ancora che ha più di 40 anni piange l'assenza di sua madre.
Sei dovuta crescere troppo in fretta e purtroppo tutte le amorevoli cure che solo una madre può dare non potrai averle più.
Vogliti bene e coccolati da sola. Regalati momenti di serenità, abbi cura di te, cerca di essere felice e forte.
La tua mamma vorrebbe questo e anche se non troverai una cena pronta, perchè lei non è più presente, troverai sempre l'amore dentro di te, quell'amore che tua madre ti ha dato e ti ha inseganto a dare agli altri, ma soprattutto a te stessa.
Potrei essere tua madre, per età....e vorrei abbracciarti e dirti: "non preoccuparti piccolina, la mamma è qui con te".
Ti abbraccio ragazzina dagli occhi tristi e sono certa che la vita ti riserverà tante belle sorprese.
Re: Lettera
Ti abbraccio Romana/Francesca, è proprio vero che la mamma è insostituibile.
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