un amico
un amico
Con Sergio siamo stati amici per 25 anni...eravamo poco più che ragazzi! E' stata un'amicizia incredibile di quelle che capitano una volta nella vita, di quelle in cui non c'è bisogno di parole perchè si sa che l'altro c'è sempre. Ho cominciato a leggervi da novembre quando Sergio se ne è andato. Per un anno ha combattuto come un leone un cancro allo stomaco con metastasi ossee e polmoni...e poi in un mese se ne è andato. Ho avuto l'onore di condividere con lui e la sua famiglia questo terribile percorso. Lui era sempre quello posato più serio mentre io il buffone ...in questo periodo i ruoli si sono ribaltati. Si fidava di me, e nel suo ultimo mese ho lasciato la mia famiglia per stare con lui, per condividere il tempo che ci rimaneva. Anche la notte che è morto ero li con lui e mentre moriva mi salutava con la mano... E'stato un'esperienza dolorosissima, ma volevo ringraziarvi perchè in questi mesi mi sono spesso rifugiato tra le vostre parole. Voi siete tutti famigliari e quindi quasi mi sentivo un intruso ma questa brutta bestia si è portato via un amico, fratello, padre e madre per me!
Re: un amico
Mi spiace per Sergio. Sai l'esperienza mi ha insegnato che esistono tante forme d'amore e l'amicizia, quella vera, è una di quelle. E sperimentare un'amicizia come la vostra è un dono eccezionale perché penso davvero siano in pochi gli amici veri pronti a condividere un dolore come quello che hai condiviso tu.
Ti sono vicina
Erika
Ti sono vicina
Erika
Re: un amico
Grazie Erika...in qs mesi ho imparato un poco a conoscervi...siete davvero persone speciali come tutti quelli che sono toccati da un grande dolore senza farsi però spezzare. In questi mesi sto sperimentando la morte come un immenso dolore dell'assenza...non poter condividere il quotidiano ancora è sconvolgente...
Re: un amico
Sei un grande. Sergio è stato un uomo fortunato ad avere un amico come te. Sapessi quanta gente che per ruolo e parentela dovrebbe stare accanto al malato invece fugge. Tutti noi abbiamo fatto quello che c'era da fare, anche se l'unica cosa che avremmo voluto non ci è stata concessa. Male infame e bastardo.
Re: un amico
penso che l'aver avuto un amico come te, sicuramente ha alleviato la sua sofferenza!!! ti abbraccio tanto. l'amicizia è un dono preziosissimo e in questi momenti ti accorgi davvero chi si può chiamare Amico
Re: un amico
Questo è il saluto che avevo letto al suo funerale...
Mille pensieri, mille ricordi, mille momenti affollano il cuore e la mente...
Quest'ultimo anno con Sergio è stato un anno molto molto intenso. In realtà sempre tutto è stato intenso con lui...
Non sopportava che lo si pensasse malato, non voleva che si pensasse a Sergio malato ma solo a Sergio...da qui la strenua, ossessione di normalità. Venerdì sera ci diceva, a Piero e a me, che non avrebbe fatto nulla di diverso da come ha vissuto questo periodo.
In questo ultimo mese è stato come essere in cima a un precipizio...ogni giorno si scivolava un pò di più. Nonostante questo fino a martedì 21 ottobre ha continuato la sua vita normale, facendo uno sforzo sovrumano per iniziare la giornata. Come diceva Piero questo è stato il suo eroismo...la normalità.
Ha lottato strenuamente per se stesso ma soprattutto per la sua famiglia...ogni suo pensiero era per loro
Quando i medici lo hanno fermato, perchè solo loro ci sono riusciti, penso che abbia cominciato a prepararsi ad andarsene anche se non avrebbe mai pensato così presto. Non perchè si era arreso, ma perchè era profondamente consapevole delle sue condizioni.
Durante questo anno abbiamo parlato molto, in questi suoi ultimi dieci giorni è stato il tempo del silenzio, degli sguardi, dell'emozione...non potrò mai ringraziarlo tanto per l'onore di condividere con me così tanto...
Ora è il tempo del dolore, il tempo in cui ognuno di noi cercherà di dare un senso a questo vuoto immenso...
Mille pensieri, mille ricordi, mille momenti affollano il cuore e la mente...
Quest'ultimo anno con Sergio è stato un anno molto molto intenso. In realtà sempre tutto è stato intenso con lui...
Non sopportava che lo si pensasse malato, non voleva che si pensasse a Sergio malato ma solo a Sergio...da qui la strenua, ossessione di normalità. Venerdì sera ci diceva, a Piero e a me, che non avrebbe fatto nulla di diverso da come ha vissuto questo periodo.
In questo ultimo mese è stato come essere in cima a un precipizio...ogni giorno si scivolava un pò di più. Nonostante questo fino a martedì 21 ottobre ha continuato la sua vita normale, facendo uno sforzo sovrumano per iniziare la giornata. Come diceva Piero questo è stato il suo eroismo...la normalità.
Ha lottato strenuamente per se stesso ma soprattutto per la sua famiglia...ogni suo pensiero era per loro
Quando i medici lo hanno fermato, perchè solo loro ci sono riusciti, penso che abbia cominciato a prepararsi ad andarsene anche se non avrebbe mai pensato così presto. Non perchè si era arreso, ma perchè era profondamente consapevole delle sue condizioni.
Durante questo anno abbiamo parlato molto, in questi suoi ultimi dieci giorni è stato il tempo del silenzio, degli sguardi, dell'emozione...non potrò mai ringraziarlo tanto per l'onore di condividere con me così tanto...
Ora è il tempo del dolore, il tempo in cui ognuno di noi cercherà di dare un senso a questo vuoto immenso...
Re: un amico
Ecco... la normalità nonostante la malattia, sono questi i veri eroi. Persone che lottano per la normalità e per nient'altro che quella. Sai, leggendo dei medici e di come hanno fermato Sergio ho ripensato a quando, un mese prima che mio marito volasse via, entrambi tentavamo di convincere la dottoressa a prescrivere un ciclo di fisioterapia che permettesse a Dani di tornare a camminare. Lui voleva camminare, voleva provarci. Ma quando ci è stato detto che avrebbe dovuto conservare le energie (che gli restavano), è stato il momento della presa di coscienza, che dall'esterno poteva essere interpretato come rassegnazione, ma non lo era. Era un prepararsi a ciò che inevitabilmente sarebbe accaduto. Eroi, grandissimi eroi.
-
- Membro
- Messaggi: 1177
- Iscritto il: lun 18 ott 2010, 16:08
Re: un amico
Si Erika. Eroi. Eroi del quotidiano. Veri eroi delka Vita. Spesso nascosti tra sofferenza e riservatezza. Ma veri e unici eroi da emulare
Re: un amico
Sai Lory, io credo di aver voluto scrivere il libro anche per questo. Un giorno forse, quando Lollo sarà grande, lo leggerà e capirà molto di sé leggendo di un uomo che ha conosciuto pochissimo, ma che era suo papà, un eroe.
Re: un amico
Local ,la tua è stata una amicizia profonda che ti ha portato stare vicino sino all'ultimo momento della vita del tuo amico che come leggo ha combattuto sino alla fine .Questo maledetto male lascia tanto dolore ed un vuoto immenso e per questo ti capisco e ti sto vicino ,copio e concordo con le parole che ha scritto qui sopra Raf50 :"Sergio è stata una persona fortunata ad avere un amico come te .
Sergio ti vigilerà da lassù e ti starà vicino...perchè le grande amicizie non finiranno mai.
Tanta forza a te ed un dolce ricordo al tuo carissimo amico Sergio.
Art
Sergio ti vigilerà da lassù e ti starà vicino...perchè le grande amicizie non finiranno mai.
Tanta forza a te ed un dolce ricordo al tuo carissimo amico Sergio.
Art
-
- Discussioni correlate
- Risposte
- Visite
- Ultimo messaggio
-
- 0 Risposte
- 1827 Visite
-
Ultimo messaggio da Franco953
Vedi ultimo messaggio
ven 24 mag 2019, 16:12
-
- 32 Risposte
- 10057 Visite
-
Ultimo messaggio da rigoletto
Vedi ultimo messaggio
lun 9 giu 2014, 23:39
-
- 4163 Risposte
- 979590 Visite
-
Ultimo messaggio da biancabi
Vedi ultimo messaggio
lun 2 dic 2024, 13:56