la mia mamma è in hospice

[moni1]

gighellina...un abbraccio e ...FORZA||||

[gighellina]

moni grazie :*

[delena]

ciao gighellina siamo tutte con te!! Un abbraccio!!

[gighellina]

Ciao a tutti,
delena grazie per la tua vicinanza.
ieri siamo andati a fare una visita oculistica per capire come mai si fosse abbassata la vista cois repentinamente:
sorpresa ! : l'occhio funziona benissimo e non ci sono motivi tecnici che impediscono la visione. Sicuramente è qualcosa dietro l'occhio che impedisce al nervo ottico di funzionare. Si consiglia visita neurologica e esame campo visivo.
Una volta usciti dall'oculista ho chiesto alla mia mamma se davvero aveva voglia di sapere se ci sono metastasi celebrali e ancora visite e esami...o se preferiva, dato che abbiamo comunque trovato la soluzione con un occhiale diverso, che le permette di vedere meglio , procedere solo rifacendo gli occhiali. Mi ha detto si. Preferisce la soluzione e basta. E io concordo con lei...

[Giusi70]

Mi dispiace molto.
Quando è capitato a noi ci avevano dato ormai poco e ci avevano chiesto di portarlo a casa o in hospice (in ospedale non poteva restare). Lui era lucido, mi faceva male prendere una decisione così grave ma ancora lucido aveva espresso la volontà di andare in casa. Purtroppo la malattia aveva fatto troppi danni, farlo rimanere a casa con l'assistenza domiciliare ci spaventava: più della morte non volevo assolutamente che soffrisse.
Tante volte io e mio fratello ci siamo interrogati, sai se a casa stai molto male e ci sei solo tu devi essere così lucida da dargli sollievo con i medicinali o riconoscere che è il caso di portarlo in ospedale. L'idea di vederlo finire in pronto soccorso gli ultimi gg mi devastava.
Lui ha peggiorato e alla fine è rimasto in ospedale (non ci è arrivato in hospice).
Certo ti capisco. A noi ci hanno parlato di hospice dall'inizio! anche se non stava ancora male. Mi sono sentita ferita e mi sono ribellata. Meglio a casa.

In realtà verso la fine quando stava molto male, in ospedale noi figli ci siamo sentiti sollevati, con le infermiere pronte a dosare la morfina e non farlo soffrire (ovviamente come te mi sono divisa tra lavoro e ospedale e lo rifarei, non volevo perdermi nessun momento dei suoi ultimi giorni) ma pensavo anche a mia figlia. I figli ce la fanno anche se ci vendono 5 minuti al mattino (grande!), sono quelli che ti devono dare la forza e non devi sentirti in colpa, in fondo stai dando a loro anche adesso, con il tuo esempio.

E' un brutto periodo ma pensa a chi in questo momento ha più bisogno di te. L'importante è che i nostri figli nel frattempo siano seguiti dal marito o altri che ci stanno aiutando in momenti così difficili (difficile è un eufemismo).
Hai una grande mamma, che sta decidendo per voi per non farmi pesare una scelta così difficile. Se può servirti per sentirti meno in colpa, in caso di bisogno una struttura potrebbe essere più adeguata di una figlia amorevole che farebbe di tutto a casa ma che purtroppo deve fare i conti con le sue forze e sensi di colpa.
Anche noi abbiamo avuto un gran papà, e anche se non abbiamo mai parlato chiaramente di questo brutto male ci ha sempre comunicato con gli occhi, la sua preoccupazione per noi e la sua sofferenza ed il suo grande amore.
Ti auguro di trovare con questa decisione un nuovo equilibrio e di non sentirti in colpa.
Forza! un caro saluto, Giusy

[gighellina]

Mi dispiace molto.
Quando è capitato a noi ci avevano dato ormai poco e ci avevano chiesto di portarlo a casa o in hospice (in ospedale non poteva restare). Lui era lucido, mi faceva male prendere una decisione così grave ma ancora lucido aveva espresso la volontà di andare in casa. Purtroppo la malattia aveva fatto troppi danni, farlo rimanere a casa con l'assistenza domiciliare ci spaventava: più della morte non volevo assolutamente che soffrisse.
Tante volte io e mio fratello ci siamo interrogati, sai se a casa stai molto male e ci sei solo tu devi essere così lucida da dargli sollievo con i medicinali o riconoscere che è il caso di portarlo in ospedale. L'idea di vederlo finire in pronto soccorso gli ultimi gg mi devastava.
Lui ha peggiorato e alla fine è rimasto in ospedale (non ci è arrivato in hospice).
Certo ti capisco. A noi ci hanno parlato di hospice dall'inizio! anche se non stava ancora male. Mi sono sentita ferita e mi sono ribellata. Meglio a casa.

In realtà verso la fine quando stava molto male, in ospedale noi figli ci siamo sentiti sollevati, con le infermiere pronte a dosare la morfina e non farlo soffrire (ovviamente come te mi sono divisa tra lavoro e ospedale e lo rifarei, non volevo perdermi nessun momento dei suoi ultimi giorni) ma pensavo anche a mia figlia. I figli ce la fanno anche se ci vendono 5 minuti al mattino (grande!), sono quelli che ti devono dare la forza e non devi sentirti in colpa, in fondo stai dando a loro anche adesso, con il tuo esempio.

E' un brutto periodo ma pensa a chi in questo momento ha più bisogno di te. L'importante è che i nostri figli nel frattempo siano seguiti dal marito o altri che ci stanno aiutando in momenti così difficili (difficile è un eufemismo).
Hai una grande mamma, che sta decidendo per voi per non farmi pesare una scelta così difficile. Se può servirti per sentirti meno in colpa, in caso di bisogno una struttura potrebbe essere più adeguata di una figlia amorevole che farebbe di tutto a casa ma che purtroppo deve fare i conti con le sue forze e sensi di colpa.
Anche noi abbiamo avuto un gran papà, e anche se non abbiamo mai parlato chiaramente di questo brutto male ci ha sempre comunicato con gli occhi, la sua preoccupazione per noi e la sua sofferenza ed il suo grande amore.
Ti auguro di trovare con questa decisione un nuovo equilibrio e di non sentirti in colpa.
Forza! un caro saluto, Giusy

Carissima Giusi,
mi son venute le lacrime agli occhi leggendoti. La mia mamma ha deciso per me e mio padre. Ormai è più di un mese che è in hospice. Una sofferenza unica. Ieri dopo tanti se e ma, l'abbiamo portata a casa in giornata. Ha mangiato e era serena. Anche se quando è rientrata era sfinita. Ma le ha fatto bene e mi ha fatto bene vederla fuori dal contesto dove le persone vanno a morire. Quasi 5 settimane di hospice iniziano a toccare anche i miei di nervi , non lo nego. Ora non è possibile tenerla a casa sempre. Umanamente ed economicamente non se lo possono permettere. Non basta la badante, ce ne vorrebbero due, e di cui una infermiera. come si fa?...Allora l'unica soluzione è l'hospice che mestamente devi accettare e ringrazi che ci sia.
Stamattina aveva molto sonno, iniziano ad aunmentare i dolori nonostante la morfina, inizia a gonfiare gambe e braccia... . sono contenta che sia tornata a casa almeno ieri. E' stato un regalo.

[spumella]

Gighellina.... <3

[profmanu]

sono contenta anche io per la tua mamma e per te per questa giornata di "normalità". TI abbraccio

[gighellina]

Gighellina.... <3

<3

[gighellina]

sono contenta anche io per la tua mamma e per te per questa giornata di "normalità". TI abbraccio

<3