3 mesi senza di te pà

[silvy84]

Ciao pà...oggi 3 mesi che te ne sei andato...manchi da morire...ogni giorno sempre di più...è dura la vita senza di te...e io x quanto ce la stia mettendo tutta proprio non ce la faccio ad andare avanti senza di te.. non sono più io..faccio le cose di tutti i gorni..ma le faccio senza voglia..senza entusiasmo...senza sorriso...non ho più lo stesso sorriso pa...te lo sei portato via tu pa...insieme al mio cuore...non so più dove sei..non mi cerchi..non ti fai sentire...perchè?perchè mi hai lasciato sola?..non ero pronta a tutto questo......non ero pronta a vivere senza di te......

[moni1]

nessuno è mai pronto purtroppo. ti abbraccio

[silvy84]

Grazie Moni...ti abbraccio anche io...

[Ninì71]

Cara Silvy, non è vero che il tuo papà non ti è vicino...
Lui è sempre con te e cerca di consolarti, ma la tua disperazione non ti permette di percepire il bacio che ti lascia ogni notte, la carezza che vuole asciugare le tue lacrime.... Vorrebbe stringerti in un tenero abbraccio ma le sue braccia adesso sono solo luce e non sa come farti capire che, il tuo battito di cuore, è il ritmo delle parole d'amore che vorrebbe ancora poterti sussurrare all'orecchio ....
Vedi anch'io non posso stringerti.... ma un abbraccio virtuale forte forte te lo voglio lasciare.... Un bacio!

[profmanu]

hai ragione cara: l'assenza , la nostalgia, la mancanza dei nostri amati nel quotidiano sono fonte di un dolore troppo grande per poter essere sopportato.
Nini ha detto parole bellissime. Per me, purtroppo, sono solo questo: belle parole che non riuscirei a dirti e magari potessi, significherebbe che ho trovato anche io qualcosa a cui aggrapparmi, fosse anche un'illusione. Invece l'unica cosa che io possa fare è trascinarti nella realtà e dirti che stai male perchè questo è l'unico modo in cui si possa stare e di non sentirti inadeguata perchè chi soffre ha saputo e sa amare ...

[profmanu]

hai ragione cara: l'assenza , la nostalgia, la mancanza dei nostri amati nel quotidiano sono fonte di un dolore troppo grande per poter essere sopportato.
Nini ha detto parole bellissime. Per me, purtroppo, sono solo questo: belle parole che non riuscirei a dirti e magari potessi, significherebbe che ho trovato anche io qualcosa a cui aggrapparmi, fosse anche un'illusione. Invece l'unica cosa che io possa fare è trascinarti nella realtà e dirti che stai male perchè questo è l'unico modo in cui si possa stare e di non sentirti inadeguata perchè chi soffre ha saputo e sa amare ...

[Ninì71]

Cara Profmanu,
capisco e condivido in parte quello che hai scritto….. ma la realtà è attorno a noi in modo fin troppo tangibile, proprio per questo a volte bisogna andare oltre…
Le ferite per una perdita ci impiegano tempo a cicatrizzare e a volte bisogna trovare rifugio anche in un'illusione….. Nessuno d'altronde sa con certezza cosa succede "nell'oltre", ma se hai bisogno di concretezza, a livello scientifico è stato dimostrato che "… niente si distrugge, tutto si trasforma…."
Si percepisce benissimo che anche tu sei straziata dalla tua perdita e che forse ti sembra prematuro affidarti alla consolazione delle parole… Ho letto la tua storia e quindi riesco a comprendere quello che ti affligge!
Ma voglio darti un'altra prospettiva, per vedere in modo diverso ciò che hai scritto: se soffri di meno non vuol dire di aver amato meno intensamente chi ti ha lasciato!
L'inadeguatezza non esiste in questi casi, ognuno di noi è una creatura UNICA e quindi non esiste la formuletta che va bene per tutti (magari); ma proprio nel ricordo di chi non c'è più, IO, mi sento in obbligo di godere di quello che ho in tutte le sue sfumature: i mille problemi del quotidiano vivere e le soddisfazioni che ripagano la fatica di averli affrontati e superati….
Ti auguro di non farti consumare dal dolore!
Ho letto che sei atea, ma quello che ti scrivo in seguito vuole essere solo una piccola provocazione: tuo padre (da quello che scrivi) era una persona che amava la vita, la cultura, i viaggi… quindi prova solo a pensare che adesso lui ti possa vedere e quali pensi siano i suoi pensieri nel vedere sua figlia così straziata dal dolore?
Spero di non averti offesa, non era assolutamente mia intenzione…. Cerco solo di tenderti una mano amichevole. Un abbraccio

[profmanu]

Carissima Nini, grazie per la tua risposta. Non mi sono affatto offesa, siamo qui per confrontarci e cercare di sostenerci vicendevolmente . A questo punto se le mie parole ti sono sembrate poco garbate o se quello che sto per dirti sarà letto come tale me ne scuso. Non è facile nel quotidiano, figurarsi dietro ad un pc!
Vorrei partire dalla tua domanda perché , appena l’ho letta, non ho avuto dubbi. So cosa risponderti. Se mio padre mi potesse vedere credo che sarebbe, tutto sommato, orgoglioso. Sto soffrendo, a tal punto di aver messo in un angolo me stessa e la mia vita, ma questa vita che sto trascurando la sto anche affrontando: mi sto assumendo delle responsabilità, sto gestendo il dolore cercando di non farmi annebbiare, ho continuato a lavorare con professionalità senza far trapelare nulla, riesco a sostenere mia madre, a gestire tanti aspetti per me nuovi. In ogni momento in cui avrei bisogno del suo aiuto so perfettamente cosa mi avrebbe detto lui e lo metto in pratica. Sto vivendo come lui mi ha insegnato, o almeno ci sto provando. Quindi, si, se lui potesse vedermi mi strizzerebbe l’occhio e mi direbbe di continuare. D’altra parte sto avendo la stessa reazione che ebbe lui quando morirono i miei nonni: il dolore lo sconvolse ma non gli fece perdere di vista altri punti di riferimento. Di sicuro non gli farebbe piacere vedermi distrutta dal dolore, ma è una sofferenza che lui ha conosciuto bene e sa che ad essa non si sfugge. Anzi scappare porta al risultato opposto.
Hai ragione, non c’è una formuletta magica, un modo unico di soffrire e reagire. Non siamo tutti uguali. Tu reagisci e ti aggrappi alla speranza che chi ami continui ad essere vicino a te. Io reagisco negando questa speranza e restando ancorata a quello che è sotto i miei occhi.
Non so, credere in un aldilà mi farebbe ancora più incacchiare con la vita: io non me ne faccio nulla di eventuali segnali, di una corrispondenza d’amorosi sensi e bla bla bla. Io ho perso la persona più importante della mia vita e non mi consolerebbe sapere che non se n’è andato davvero perché per me “averlo” significa la sua presenza reale. Non ho la forza, la voglia, di aggrapparmi a segnali da interpretare, di avere sensazioni che mi fanno chiedere se sia allucinata o se le abbia vissute davvero. E’ già accaduto con mia nonna: non c’è più da 15 anni, ma non l’ho mai sentita, avvertita. Eppure mi amava.
Lo so che se soffro di meno non significa non aver amato, ma al momento non riesco a quantificare lo strazio. Non è come quando hai la febbre, che ci sono i gradi a darti un riferimento. Io non lo so cosa significhi soffrire di più o di meno. So che sto soffrendo, che non lo riesco a quantificare e che neanche sono interessata a farlo. Cosa cambia? Mio padre non c’è più. La mia sofferenza si ed è la conseguenza diretta della sua assenza. Non riesco a farci i conti e neanche sono interessata: più respingi il dolore, più ritorna indietro moltiplicato. Lo sto guardando dritto in faccia , non lo sto negando, men che meno sto facendo finta di niente. Non avrebbe senso. Proprio no. Come non avrebbe senso, appunto, illudermi di possibilità diverse dalla dimensione terrestre. Se anche esistessero non mi consolerebbero. Tu trovi un rifugio in ciò mentre io non sono interessata a trovarlo e non credo ci sia nessuno che possa dire che tu sbagli ed io faccio bene o viceversa. Entrambe reagiamo come sappiamo. Tu vuoi aggrapparti a qualcosa io mi rifiuto.
Sei tanto cara ad augurarmi di non farmi consumare dal dolore, ma è proprio questo che io invece voglio: se non tocco il fondo non riesco a risalire, se non esploro il dolore non potrò mai apprezzare la serenità …

[Ninì71]

Ciao,
mi fa particolarmente piacere avere uno scambio di opinioni con te, mi piace sapere che, sotto luci diverse, comunque stai lottando per conquistare la tua serenità… alcuni hanno bisogno di credere nella fede, altri in un mondo ultraterreno… altri come te hanno la necessità di credere nelle proprie forze!!!
Il mio "difetto" è che quando vedo o sento qualcuno soffrire mi scatta quel senso materno che mi porta a "dare il bacino sulla bua"….
Rispetto totalmente la tua volontà di rialzarti da sola... e poi correre via… Se lo vorrai, io sono qui con la mia mano tesa… (ti conservo anche un bacino per la bua… scherzo)! Un abbraccio

[spumella]

Ciao Sikvy <3
Leggere le tue parole rivolte a lui è tanto dolce quanto triste...
Ti mando un abbraccio forte, augurandomi che davvero loro siano qui con noi <3