Domanda..
Domanda..
Per chi ci é gia passato..
Ma dopo la perdita di un caro torna il sorriso la gioia l'allegria e la "magia" della vita?
Io sento sempre che mi manca qualcosa.. si rido.. cerco godermi ciò che di buono ho intorno.. ma è come se mancasse il "sale" la scintilla... la serenità e la gioia di una risata..
So che la vita continua che ci sono un sacco di persone che hanno vissuto un lutto ecco ma io me lo chiedo lo stesso...
Un altra domanda.. anche a voi capita di essere smarriti e che le cose non abbiano piú il senso e l'importanza di prima? Io mi ritrovo molto diversa da prima quasi come se ora stia iniziando un altra vita per me che per ora non so dove dirigere.. è come se stessi scegliendo di nuovo cosa mi piace e cosa no. Se volete mi raccontate la vostra esperienza?
Ma dopo la perdita di un caro torna il sorriso la gioia l'allegria e la "magia" della vita?
Io sento sempre che mi manca qualcosa.. si rido.. cerco godermi ciò che di buono ho intorno.. ma è come se mancasse il "sale" la scintilla... la serenità e la gioia di una risata..
So che la vita continua che ci sono un sacco di persone che hanno vissuto un lutto ecco ma io me lo chiedo lo stesso...
Un altra domanda.. anche a voi capita di essere smarriti e che le cose non abbiano piú il senso e l'importanza di prima? Io mi ritrovo molto diversa da prima quasi come se ora stia iniziando un altra vita per me che per ora non so dove dirigere.. è come se stessi scegliendo di nuovo cosa mi piace e cosa no. Se volete mi raccontate la vostra esperienza?
Re: Domanda..
Cara Delena
la mia esperienza, forse ormai lo sai, riguarda mio padre che mi ha lasciato tre anni fa per un tumore al midollo spinale
Ho attraversato quelle che sono alcune delle fasi che considero tipiche, del dolore per la morte di una persona cara.
A tratti tendevo a negare la morte di mio padre. Era un meccanismo di difesa che comunque, mi ha permesso di attenuare l’acuto dolore iniziale.
Tendevo ad auto recriminare su azioni che si sarebbero potute compiere per evitare o ritardare il lutto. Se ci fossimo rivolti al medico prima, se avessimo richiesto l’intervento di altri specialisti, in altre strutture
Ho attraversato una fase depressiva provocata dal lutto. E’ durata 5/6 mesi . Le manifestazioni più tipiche che avevo erano umore depresso, sentimenti di tristezza, inappetenza, crisi di pianto, agitazione e scarsa concentrazione. Avevo perso la voglia di fare qualsiasi cosa, non mi interessava più nulla
Avevo, inoltre la sensazione che mio padre fosse ancora lì presente. Ma naturalmente era solo un pura illusione
Finché, dopo tanto penare, tanto piangere e tanta disperazione è arrivata, dopo più 1 anno, la fase finale : L’ accettazione e quindi , piano piano, il ritorno ad una sorta di normalità, alla nascita di nuovi interessi e ad una voglia di guardare verso il futuro , verso nuovi progetti da realizzare.
Mi ha aiutato molto il credere in Dio e quindi nell'aldilà, In quel periodo ho pregato molto.
Mi sono accorto, però, che la "quasi" normalità era arrivata in coincidenza con due aspetti fondamentali:
1) Ho iniziato a sentire la presenza di mio padre dentro di me. Una presenza che mi dava forza e vitalità per affrontare con decisione le difficoltà e le diverse scelte della vita;
2) Il pensare a mio padre non corrispondeva più a dolore e sofferenza, voglia di piangere, ma ad una grande ed intensa nostalgia/ricordo.
Così è tornato il sorriso.
Ma le fasi tipiche del dolore per la perdita di una persona cara, a mio avviso, è varia e dipende, da diversi elementi: la situazione fisica e psicologica della persona che ha seguito il malato, la maniera in cui si è persa la persona cara, improvvisa o meno, dal livello d'attaccamento, dal livello di sofferenza attraversato, dal tempo trascorso con la persona cara convalescente, ecc.
Nel mio caso erano presenti vari elementi che hanno amplificato e prolungato il mio dolore. Molti arrivano all'accettazione in breve tempo altri ci mettono di più, come il sottoscritto.
Durante il percorso mi ha aiutato parecchio un mio medico/amico che mi ha dato il seguente consiglio:
“Sfoga pure, non reprimere i tuoi sentimenti, piangi tutte le volte che vuoi e sopratutto, cerca il conforto ed il sostegno delle persone che ti sono ancora vicine e ti vogliono bene. Fai in modo che la Speranza non ti lasci mai e che, la Fiducia nel futuro, diventi sempre più forte grazie ad una visione Positiva della vita”
Ecco la mia formula: Speranza, Fiducia nel futuro e una visione Positiva della vita
Franco
la mia esperienza, forse ormai lo sai, riguarda mio padre che mi ha lasciato tre anni fa per un tumore al midollo spinale
Ho attraversato quelle che sono alcune delle fasi che considero tipiche, del dolore per la morte di una persona cara.
A tratti tendevo a negare la morte di mio padre. Era un meccanismo di difesa che comunque, mi ha permesso di attenuare l’acuto dolore iniziale.
Tendevo ad auto recriminare su azioni che si sarebbero potute compiere per evitare o ritardare il lutto. Se ci fossimo rivolti al medico prima, se avessimo richiesto l’intervento di altri specialisti, in altre strutture
Ho attraversato una fase depressiva provocata dal lutto. E’ durata 5/6 mesi . Le manifestazioni più tipiche che avevo erano umore depresso, sentimenti di tristezza, inappetenza, crisi di pianto, agitazione e scarsa concentrazione. Avevo perso la voglia di fare qualsiasi cosa, non mi interessava più nulla
Avevo, inoltre la sensazione che mio padre fosse ancora lì presente. Ma naturalmente era solo un pura illusione
Finché, dopo tanto penare, tanto piangere e tanta disperazione è arrivata, dopo più 1 anno, la fase finale : L’ accettazione e quindi , piano piano, il ritorno ad una sorta di normalità, alla nascita di nuovi interessi e ad una voglia di guardare verso il futuro , verso nuovi progetti da realizzare.
Mi ha aiutato molto il credere in Dio e quindi nell'aldilà, In quel periodo ho pregato molto.
Mi sono accorto, però, che la "quasi" normalità era arrivata in coincidenza con due aspetti fondamentali:
1) Ho iniziato a sentire la presenza di mio padre dentro di me. Una presenza che mi dava forza e vitalità per affrontare con decisione le difficoltà e le diverse scelte della vita;
2) Il pensare a mio padre non corrispondeva più a dolore e sofferenza, voglia di piangere, ma ad una grande ed intensa nostalgia/ricordo.
Così è tornato il sorriso.
Ma le fasi tipiche del dolore per la perdita di una persona cara, a mio avviso, è varia e dipende, da diversi elementi: la situazione fisica e psicologica della persona che ha seguito il malato, la maniera in cui si è persa la persona cara, improvvisa o meno, dal livello d'attaccamento, dal livello di sofferenza attraversato, dal tempo trascorso con la persona cara convalescente, ecc.
Nel mio caso erano presenti vari elementi che hanno amplificato e prolungato il mio dolore. Molti arrivano all'accettazione in breve tempo altri ci mettono di più, come il sottoscritto.
Durante il percorso mi ha aiutato parecchio un mio medico/amico che mi ha dato il seguente consiglio:
“Sfoga pure, non reprimere i tuoi sentimenti, piangi tutte le volte che vuoi e sopratutto, cerca il conforto ed il sostegno delle persone che ti sono ancora vicine e ti vogliono bene. Fai in modo che la Speranza non ti lasci mai e che, la Fiducia nel futuro, diventi sempre più forte grazie ad una visione Positiva della vita”
Ecco la mia formula: Speranza, Fiducia nel futuro e una visione Positiva della vita
Franco
Ultima modifica di Franco953 il mar 15 set 2015, 8:37, modificato 2 volte in totale.
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Re: Domanda..
Grazie Franco per aver risposto!! Si.. ho letto i tuoi post.. so che ho fatto una domanda che tocca un argomento delicato e personale.. apprezzo molto il tuo contributo. :)
Re: Domanda..
Grazie roslele per aver risposto:):)
Io mi sento triste e arrabbiata.. mi sa che sono nella fase di depressione.. sento tanto il bisogno di piangere per tirare fuori tutto.. però lo faccio quando sono sola perché se lo faccio davanti agli altri mi sento giudicata.. odio che nessuno accetti la tristezza e ti spingano sempre al sorriso forzato!! Uff!! Un altra cosa che ho imparato... il pianto fa bene e non si può essere sempre allegri concedersi il fluire delle proprie emozioni è importante.. ammettere di essere tristi fragili e bisognosi di supporto non è una debolezza.. ci rende umani
Io mi sento triste e arrabbiata.. mi sa che sono nella fase di depressione.. sento tanto il bisogno di piangere per tirare fuori tutto.. però lo faccio quando sono sola perché se lo faccio davanti agli altri mi sento giudicata.. odio che nessuno accetti la tristezza e ti spingano sempre al sorriso forzato!! Uff!! Un altra cosa che ho imparato... il pianto fa bene e non si può essere sempre allegri concedersi il fluire delle proprie emozioni è importante.. ammettere di essere tristi fragili e bisognosi di supporto non è una debolezza.. ci rende umani