tumore al pancreas ,vomito e SINGHIOZZO inarrestabile
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tumore al pancreas ,vomito e SINGHIOZZO inarrestabile
ciao a tutti,
avevo invaso un thread di una compagna di sventura ma ora ne apro uno di mio perchè anche per me si tratta di entrare nel vivo di questa orribile malattia.
il mio amatissimo papà, 67 anni, un campione di energia e spirito, ha avuto la diagnosi un mese fa circa, dopo forti dolori di schiena che non volevano sopirsi nemmeno con gli antidolorifici più potenti.
Tumore inoperabile al pancreas, vene mesenterica e tripode già invasi, con metastasi diffuse a polmoni e vertebra L3 intaccata ("aggiustata" con vertebroplastica)
Oggi avrebbe dovuto sottoporsi al primissimo ciclo di chemio, "leggera" a detta dell'oncologa (presumo gemcitabina), ma prima ancora di iniziare ha vomitato, nonostante prenda plasil IM da molti giorni. Da alcuni giorni vomita spesso, nonostante mangi pochissimo e sforzandosi non poco.
Al posto della chemio, oggi ha "vinto" rx addome e a breve tac encefalo, la speranza e' che sia il tramadolo che prende da mesi a dare nausea e vomito e non la malattia.
Ma ad oggi per me è ansia che si aggiunge all'ansia.Vivo a 1500 km per lavoro e non so altro, mamma cerca di prenderla con filosofia e non usa toni drammatici nè tecnici, rientrerò a casa solo martedì prox. Ma ho letto TUTTI i vostri post sul k al pancreas e vedo NERISSIMO.
Qualcuno dei vostri cari ha avuto costante nausea e vomito costante nonostante il plasil e prima della chemio? Devo pensare che e' già intaccato il duodeno ecc?
Grazie per ogni parola di conforto o chiarimento che mi potrete dare
un abbraccio a tutti
blue
avevo invaso un thread di una compagna di sventura ma ora ne apro uno di mio perchè anche per me si tratta di entrare nel vivo di questa orribile malattia.
il mio amatissimo papà, 67 anni, un campione di energia e spirito, ha avuto la diagnosi un mese fa circa, dopo forti dolori di schiena che non volevano sopirsi nemmeno con gli antidolorifici più potenti.
Tumore inoperabile al pancreas, vene mesenterica e tripode già invasi, con metastasi diffuse a polmoni e vertebra L3 intaccata ("aggiustata" con vertebroplastica)
Oggi avrebbe dovuto sottoporsi al primissimo ciclo di chemio, "leggera" a detta dell'oncologa (presumo gemcitabina), ma prima ancora di iniziare ha vomitato, nonostante prenda plasil IM da molti giorni. Da alcuni giorni vomita spesso, nonostante mangi pochissimo e sforzandosi non poco.
Al posto della chemio, oggi ha "vinto" rx addome e a breve tac encefalo, la speranza e' che sia il tramadolo che prende da mesi a dare nausea e vomito e non la malattia.
Ma ad oggi per me è ansia che si aggiunge all'ansia.Vivo a 1500 km per lavoro e non so altro, mamma cerca di prenderla con filosofia e non usa toni drammatici nè tecnici, rientrerò a casa solo martedì prox. Ma ho letto TUTTI i vostri post sul k al pancreas e vedo NERISSIMO.
Qualcuno dei vostri cari ha avuto costante nausea e vomito costante nonostante il plasil e prima della chemio? Devo pensare che e' già intaccato il duodeno ecc?
Grazie per ogni parola di conforto o chiarimento che mi potrete dare
un abbraccio a tutti
blue
Ultima modifica di bluestargazer il ven 30 ott 2015, 16:31, modificato 1 volta in totale.
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Re: tumore al pancreas e vomito
Detto così pottrebbero essere sia i farmaci (la chemio ma anche l'oppioide) come anche una possibile ostruzione del tubo digerente (che non è detto sia data dal tumore). Le indagini strumentali dovrebbero aiutare a dirimere il quadro.
Re: tumore al pancreas e vomito
Ciao bluestar
purtroppo io posso dirti solo parole di conforto, non sono un medico, non sono un esperto del settore e non ho esperienza con il tumore al pancreas.
Penso però che qualcuno dei forum risponderà alle tue domande
Ho certamente esperienza con i tumori che, da un certo punto di vista, sono un po' tutti uguali
Hanno infatti un "denominatore comune"; riuscire a portare la persona colpita alla fine dei suoi giorni
Mi spiace per la situazione di tuo padre e capisco la tua preoccupazione.
Voglio, quindi ,esprimerti la mia comprensione e la mia solidarietà
Mi sembra una situazione , quella di papà, abbastanza seria e gli effetti collaterali delle cure sono abbastanza pesanti.
Anch'io ho avuto l'esperienza con mio padre, anche se per un tumore diverso, ma comunque micidiale
Posso dirti ciò che ho fatto.
Premetto che mio padre aveva 88 anni con complicazioni al cuore e ai reni per cui la sua morte è stata determinata dal tumore ma anche dalla complicanza di altri fattori
Mi sentivo impotente di fronte ad una malattia che vuole distruggere, non solo la persona colpita, ma anche i familiari più vicini e più coinvolti
Sentivo però la necessità di difendere anima e corpo mio padre. Come potevo fare?
Ho vissuto con lui, prima in ospedale e poi nell'hospice, e sono stato il suo bastone, la sua forza per cercare di reagire alla malattia.
Non davo nulla per scontato, nonostante tutto, papà avrebbe potuto ancora farcela, per cui ho cercato di trasmettergli il mio amore e la speranza di battere questo terribile nemico.
Ma soprattutto pensavamo all'oggi e abbiamo vissuto insieme giorno per giorno.
A volte gli facevo sentire le canzoni che gli piacevano e insieme cercavamo di canticchiarle a bassa voce.Gli ho letto un libro, abbiamo parlato del passato, abbiamo ricordato i tempi passati insieme.
Non ci interessava il domani perchè non sapevamo ciò che sarebbe successo e comunque, ciò che sarebbe successo l'avremmo affrontato domani.
Questo ho fatto, e sono contento di averlo fatto
Papà se ne andato una notte nel sonno e , come mi hanno confermato anche i medici, non ha sofferto e ha vissuto più di ciò che avevano ipotizzato
Naturalmente questa è la storia di mio padre mentre il tuo è decisamente più giovane e non ha le complicanze del mio ,quindi ,"non fasciarti la testa prima di essertela rotta"
Ora passo a te "il testimone" su come stare vicino a papà. Gestiscilo come meglio credi
Una abbraccio
Franco
purtroppo io posso dirti solo parole di conforto, non sono un medico, non sono un esperto del settore e non ho esperienza con il tumore al pancreas.
Penso però che qualcuno dei forum risponderà alle tue domande
Ho certamente esperienza con i tumori che, da un certo punto di vista, sono un po' tutti uguali
Hanno infatti un "denominatore comune"; riuscire a portare la persona colpita alla fine dei suoi giorni
Mi spiace per la situazione di tuo padre e capisco la tua preoccupazione.
Voglio, quindi ,esprimerti la mia comprensione e la mia solidarietà
Mi sembra una situazione , quella di papà, abbastanza seria e gli effetti collaterali delle cure sono abbastanza pesanti.
Anch'io ho avuto l'esperienza con mio padre, anche se per un tumore diverso, ma comunque micidiale
Posso dirti ciò che ho fatto.
Premetto che mio padre aveva 88 anni con complicazioni al cuore e ai reni per cui la sua morte è stata determinata dal tumore ma anche dalla complicanza di altri fattori
Mi sentivo impotente di fronte ad una malattia che vuole distruggere, non solo la persona colpita, ma anche i familiari più vicini e più coinvolti
Sentivo però la necessità di difendere anima e corpo mio padre. Come potevo fare?
Ho vissuto con lui, prima in ospedale e poi nell'hospice, e sono stato il suo bastone, la sua forza per cercare di reagire alla malattia.
Non davo nulla per scontato, nonostante tutto, papà avrebbe potuto ancora farcela, per cui ho cercato di trasmettergli il mio amore e la speranza di battere questo terribile nemico.
Ma soprattutto pensavamo all'oggi e abbiamo vissuto insieme giorno per giorno.
A volte gli facevo sentire le canzoni che gli piacevano e insieme cercavamo di canticchiarle a bassa voce.Gli ho letto un libro, abbiamo parlato del passato, abbiamo ricordato i tempi passati insieme.
Non ci interessava il domani perchè non sapevamo ciò che sarebbe successo e comunque, ciò che sarebbe successo l'avremmo affrontato domani.
Questo ho fatto, e sono contento di averlo fatto
Papà se ne andato una notte nel sonno e , come mi hanno confermato anche i medici, non ha sofferto e ha vissuto più di ciò che avevano ipotizzato
Naturalmente questa è la storia di mio padre mentre il tuo è decisamente più giovane e non ha le complicanze del mio ,quindi ,"non fasciarti la testa prima di essertela rotta"
Ora passo a te "il testimone" su come stare vicino a papà. Gestiscilo come meglio credi
Una abbraccio
Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Re: tumore al pancreas e vomito
Ciao blue,
correggimi se sbaglio: tuo padre quindi non ha ancora iniziato nessuna infusione di chemio? Io posso solo parlarti della mia esperienza. Paolo ha avuto la manifestazione del tumore proprio da attacchi di vomito e seguente ittero per una pancreatite, perché le vie biliari invase, e ridotte di calibro, lo provocavano, (ne avute tre quasi consecutive) prima della diagnosi definitiva . Questo per dirti che i medici sono intervenuti inserendo uno stent biliare per favorirne il deflusso, e so che tale procedimento si applica, anche se non identico, al duodeno. Ovviamente, purtroppo nel nostro caso, erano solo terapie palliative, ma Paolo ha portato lo stent per 10 mesi, reintervenendoci anche, e la qualità di vita era migliora molto. I margini di intervento quindi ci sono, se il vomito fosse provocato dalla neoplasia. Se invece fosse la chemio, per Paolo il Plasil era troppo leggero. In reparto davano pasticche o fiale di Zofran, un farmaco molto più forte ma da utilizzarsi SOLO su prescrizione dell'ONCOLOGO. Non so che altro dirti, se non di stare attento ad evitare grassi e fibre nell'alimentazione (con questo tipo di tumore il pancreas deve essere tenuto a riposo il più possibile) e chiedere al medico, se ritiene, di fargli prendere il CREON (enzimi artificiali) proprio per la digestione. Al contempo, fare il possibile per evitare il dimagrimento da malassorbimento che questo tumore si porta dietro e farlo seguire da un nutrizionista specializzato in patologie pancreatiche. (questi pazienti hanno bisogno di assimilare molte proteine, calorie ecc. che il tumore dissipa, senza sollecitare troppo però la produzione di enzimi pancreatici... un grande rompicapo... Comunque... Forza! Un abbraccio grande, Monica66
correggimi se sbaglio: tuo padre quindi non ha ancora iniziato nessuna infusione di chemio? Io posso solo parlarti della mia esperienza. Paolo ha avuto la manifestazione del tumore proprio da attacchi di vomito e seguente ittero per una pancreatite, perché le vie biliari invase, e ridotte di calibro, lo provocavano, (ne avute tre quasi consecutive) prima della diagnosi definitiva . Questo per dirti che i medici sono intervenuti inserendo uno stent biliare per favorirne il deflusso, e so che tale procedimento si applica, anche se non identico, al duodeno. Ovviamente, purtroppo nel nostro caso, erano solo terapie palliative, ma Paolo ha portato lo stent per 10 mesi, reintervenendoci anche, e la qualità di vita era migliora molto. I margini di intervento quindi ci sono, se il vomito fosse provocato dalla neoplasia. Se invece fosse la chemio, per Paolo il Plasil era troppo leggero. In reparto davano pasticche o fiale di Zofran, un farmaco molto più forte ma da utilizzarsi SOLO su prescrizione dell'ONCOLOGO. Non so che altro dirti, se non di stare attento ad evitare grassi e fibre nell'alimentazione (con questo tipo di tumore il pancreas deve essere tenuto a riposo il più possibile) e chiedere al medico, se ritiene, di fargli prendere il CREON (enzimi artificiali) proprio per la digestione. Al contempo, fare il possibile per evitare il dimagrimento da malassorbimento che questo tumore si porta dietro e farlo seguire da un nutrizionista specializzato in patologie pancreatiche. (questi pazienti hanno bisogno di assimilare molte proteine, calorie ecc. che il tumore dissipa, senza sollecitare troppo però la produzione di enzimi pancreatici... un grande rompicapo... Comunque... Forza! Un abbraccio grande, Monica66
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Re: tumore al pancreas e vomito
Grazie a tuttiper le parole di conforto, spiegazione e incoraggiamento che alla velocita' della luce ho ricevuto. Siete degli angeli. <3
MONICA66: GRAZIE ancor di più per le spiegazioni. Papà era proprio alla prima infusione, non svolta causa vomito.I farmaci che tu suggerisci sono ottimo spunto il medico di famiglia e' latitante e l'oncologa, povera, concede pochi minuti alla volta, lavora come una pazza.Non li conoscevamo e ora ce li faremo prescrivere, almeno per riuscire ad arrivare alla chemio (che e' ovviamente PALLIATIVA, unica speranza quella di allungare la vita)
E un abbraccio infinito, ho letto la tua storia, la storia del tuo caro Paolo. Ed e' incredibilmente ammirevole il fatto che tu commenti i post di noi "pivelli" dopo la tua esperienza. Hai un cuore ENORME. GRAZIE <3
MONICA66: GRAZIE ancor di più per le spiegazioni. Papà era proprio alla prima infusione, non svolta causa vomito.I farmaci che tu suggerisci sono ottimo spunto il medico di famiglia e' latitante e l'oncologa, povera, concede pochi minuti alla volta, lavora come una pazza.Non li conoscevamo e ora ce li faremo prescrivere, almeno per riuscire ad arrivare alla chemio (che e' ovviamente PALLIATIVA, unica speranza quella di allungare la vita)
E un abbraccio infinito, ho letto la tua storia, la storia del tuo caro Paolo. Ed e' incredibilmente ammirevole il fatto che tu commenti i post di noi "pivelli" dopo la tua esperienza. Hai un cuore ENORME. GRAZIE <3
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Re: tumore al pancreas e vomito
ciao a tutti cari amici di avventura e sventura. Sono di nuovo a chiedere lumi, questa volta per il SINGHIOZZO che affligge costantemente papa' e che gli impedisce di addormentarsi.
Nel frattempo e' riuscito l'altro ieri a fare la prima infusione del primo ciclo di chemio, protocollo gemcitabina+abraxane.
Ora e' a letto, con flebo perche' non riesce a trattenere cibo e acqua, vomita tutto.
Ma il singhiozzo costante e' una pena che non so come alleviare.
Vi e' successo?
Cosa posso fare?
GRAZIE DI CUORE a tutti voi e un bacio ai vostri cari che soffrono.
Nel frattempo e' riuscito l'altro ieri a fare la prima infusione del primo ciclo di chemio, protocollo gemcitabina+abraxane.
Ora e' a letto, con flebo perche' non riesce a trattenere cibo e acqua, vomita tutto.
Ma il singhiozzo costante e' una pena che non so come alleviare.
Vi e' successo?
Cosa posso fare?
GRAZIE DI CUORE a tutti voi e un bacio ai vostri cari che soffrono.
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Re: tumore al pancreas ,vomito e SINGHIOZZO inarrestabile
È una vergogna che a mio nonno non abbiano prescritto la pancreatina.
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